[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

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bambino_69
00domenica 17 ottobre 2010 21:51
Portaerei francese De Gaulle ferma per guasto
era in partenza per l'Oceano Indiano, la portaerei nucleare francese Charles De Gaulle,

tre giorni fa però, è dovuta rientrare a Tolone, nel sud della Francia, per un "guasto elettrico".
le autorità francesi dicono che ci vorranno "diverse settimane " per ripristinare il guasto

fonte: ansa.it

_Thomas88_
00lunedì 18 ottobre 2010 15:23
Fonti Nato alla Cnn: "Bin Laden è in Pakistan vicino a Tora Bora"
La leadership di Al Qaida si nasconde in relativa comodità, protetta dagli abitanti locali e da alcuni membri dei servizi segreti pachistani tra il confine cinese e la Kurram Valley.


Roma, 18 ottobre 2010 - Osama Bin Laden e il suo vice, Ayman al-Zawahiri si nascondono attualmente in due case vicine, ma non insieme, nel nord-ovest del Pakistan. Lo scrive oggi sul suo sito online la televisione satellitare americana Cnn, citando fonti della Nato.
“Nessuno di Al Qaida vive in una caverna”, riferisce il funzionario Nato, di cui non viene rivelato il nome a causa della delicatezza della materia. La leadership di Al Qaida si nasconde piuttosto in relativa comodità, protetta dagli abitanti locali e da alcuni membri dei servizi segreti pachistani. La regione in cui si sarebbe mosso Bin Laden in questi ultimi anni è quella compresa tra il confine cinese e la Kurram Valley, vicino alla città afgana di Tora Bora, roccaforte dei talebani durante l’invasione Usa del 2001.
La fonte anonima della Nato ha confermato anche che il leader dei talebani, il Mullah Omar si è trasferito più volte negli ultimi mesi fra le città di Quetta e Karachi, in Pakistan.
Il premier pachistano, Rehman Malik ha dichiarato oggi che informazioni analoghe a questa diffuse in passato in merito al luogo in cui si rifugiano Bin Laden ed il Mullah Omar si sono rivelate false. Malik ha negato che i due uomini si trovino in territorio pachistano ed ha dichiarato che ogni informazione che veda in direzione diversa da questa dovrebbe essere comunicata alle autorità pachistane in modo da consentire loro di adottare «azioni immediate», riferisce la stessa Cnn.

Fonte: Quotidiano.Net
bambino_69
00lunedì 18 ottobre 2010 21:54
Re: Fonti Nato alla Cnn: "Bin Laden è in Pakistan vicino a Tora Bora"

tutto può essere

non mi stupirei invece, se Osama e/o il Mullah Omar fossero in Europa. tutti e due belli sbarbati, con uno sciame di portaborse.

insomma dei finti uomini d'affari arabi, come tanti, veri invece, che ce ne sono qui in Europa a comprare qualsiasi cosa con i loro petrodollari [SM=g27823]
_Thomas88_
00martedì 19 ottobre 2010 17:49
Gb, la scure di Cameron sulla Difesa. Va in pensione la portaerei Ark Royal
A casa 7000 militari in 5 anni, tagli a Marina e Aeronautica.
«Ma resteremo una potenza».

Una sforbiciata dell'8 per cento ai conti della Difesa dopo 12 anni e la rassicurazione che la missione in Afghanistan non subirà nessun ridimensionamento. David Cameron annuncia i tagli al budget per le spese militari e davanti al Parlamento snocciola i numeri dell’operazione: l’esercito perderà circa 200 mezzi blindati e 7000 uomini entro cinque anni, la Marina farà a meno di 4000 soldati e la Raf manterrà i jet nonostante l’addio di 5000 dipendenti. Anche il personale civile del ministero della Difesa subirà pesanti ridimensionamenti, 25.000 unità nei prossimi 10 anni.
La Ark Royal, la portaerei ammiraglia della Royal Navy creata nel 1985, sarà immediatamente dismessa, in anticipo rispetto alla data del 2014: con i soldi risparmiati saranno costruite due nuove portaerei, la Queen Elisabeth e La Prince of Wales, ma in ogni caso, almeno fino al 2019, la Gran Bretagna non potrà far decollare i suoi jet Harrier in mare. «Le navi saranno equipaggiate con materiali all’avanguardia», conferma Cameron tra i fischi dell’opposizione.
«Sono state decisioni difficili», dice Cameron, che in una lettera a Barack Obama spiega che la Gran Bretagna «rimarrà un solido alleato» degli Usa e della Nato malgrado la riduzione del bilancio. «Alla fine saremo comunque una potenza militare di spicco con piene capacità in tutti i settori e saremo in grado, credo, di indicare alcuni pezzi importanti dell’equipaggiamento e delle capacità che avremo», dice il Primo ministro conservatore.
Avvicinato da un pilota di Harrier che ha effettuato 140 missioni in Afghanistan e che ora resterà senza lavoro, Cameron prima di entrare alla Camera ha affermato: «Abbiamo dovuto prendere decisioni sul futuro e ci sono state lunghe discussioni su questo all’interno del consiglio di sicurezza nazionale. Ho ascoltato i consigli dei militari, che sono stati molto chiari sulla necessità di prendere decisioni difficili, sul fatto che è giusto tenere i Typhoon come nostro principale aereo sul campo in Afghanistan e che è giusto invece ritirare gli Harrier».

Fonte: La Stampa.It
_Thomas88_
00mercoledì 20 ottobre 2010 14:49
Trattative segrete per terminare la guerra
Lo riferisce il New York Times. Sarebbero in corso colloqui tra i più stretti collaboratori di Karzai e alti membri della shura di Quetta, il gruppo che coordina le operazioni militari talebane.

Trattative segrete ad alto livello tra leader talebani ed esponenti afghani, alle quali collaborano anche esponenti della Nato, sono in corso in Afghanistan per far finire la guerra. Lo riferisce il New York Times, citando fonti militari coinvolte nelle trattative. I colloqui coinvolgono tutti i principali gruppi talebani, molti dei quali, con l'aiuto della Nato, stanno abbandonando i loro santuari in Pakistan.
I colloqui, alcuni dei quali avrebbero luogo a Kabul, sono portati avanti da alcuni dei più stretti collaboratori del presidente afghano, Hamid Karzai, e da alti membri della shura di Quetta, il gruppo leader che sovrintende alle operazioni di guerra dei Talebani. Secondo il New York Times, che cita fonti militari americane e afghane a conoscenza dei colloqui, nei negoziati sono coinvolti anche i leader della rete Haqqani, considerata una delle fazioni più estremiste delle forze ribelli.
Sarebbero in corso colloqui instenti e reiterati anche con membri della shura di Peshawar, i cui ribelli operano nella zona orientale dell'Afghanistan. Il quotidiano riferisce, citando fonti afghane interne alle trattative, che i leader talebani che si sono spostati in Afghanistan avrebbero lasciato i loro rifugi in Pakistan previa assicurazione che non sarebbero stati né attaccati, né arrestati dalle forze Nato. In almeno un caso, leader talebani del Pakistan hanno varcato la frontiera e sono stati aerotrasportati dalla Nato verso Kabul. In altri casi, le truppe Nato hanno garantito il passaggio proteggendo vie di terra per raggiungere zone in Afghanistan controllate dalle forze afghane e della Nato.
Sempre citando fonti afghane, il New York Times riferisce che la maggior parte dei colloqui hanno luogo in una zona segreta non distante da Kabul. Il quotidiano riporta anche che, su richiesta della Casa Bianca e del governo afghano, non può rivelare l'identità di chi partecipa ai colloqui. Si limita a precisare che oltre ad esponenti afghani, prendono parte alle trattative segrete quattro leader talebani "del massimo livello". Tre di loro fanno capo alla shura di Quetta, mentre il quarto è un membro della famiglia Haqqani. Il quotidiano scrive che rivelare la loro identità potrebbe per loro equivalere a morte certa.
I colloqui avrebbero già avuto luogo in diverse occasioni e paiono rappresentare il più significativo tentativo di far finire la guerra da quando il conflitto ha avuto inizio, nove anni fa. "Sono colloqui faccia a faccia. basati su relazioni personali di mutua fiducia" ha dichiarato al New York Times una fonte afghana coinvolta nelle trattative. "Qui non si tratta di far contenti gli americani o di far contento Karzai - ha aggiunto -. Qui si tratta di ciò che è meglio per il popolo afghano".

Fonte: Ansa.It
(richard)
00mercoledì 20 ottobre 2010 16:32
Re: Gb, la scure di Cameron sulla Difesa. Va in pensione la portaerei Ark Royal
_Thomas88_, 19/10/2010 17.49:

A casa 7000 militari in 5 anni, tagli a Marina e Aeronautica.
«Ma resteremo una potenza».

Una sforbiciata dell'8 per cento ai conti della Difesa dopo 12 anni e la rassicurazione che la missione in Afghanistan non subirà nessun ridimensionamento. David Cameron annuncia i tagli al budget per le spese militari e davanti al Parlamento snocciola i numeri dell’operazione: l’esercito perderà circa 200 mezzi blindati e 7000 uomini entro cinque anni, la Marina farà a meno di 4000 soldati e la Raf manterrà i jet nonostante l’addio di 5000 dipendenti. Anche il personale civile del ministero della Difesa subirà pesanti ridimensionamenti, 25.000 unità nei prossimi 10 anni.
La Ark Royal, la portaerei ammiraglia della Royal Navy creata nel 1985, sarà immediatamente dismessa, in anticipo rispetto alla data del 2014: con i soldi risparmiati saranno costruite due nuove portaerei, la Queen Elisabeth e La Prince of Wales, ma in ogni caso, almeno fino al 2019, la Gran Bretagna non potrà far decollare i suoi jet Harrier in mare. «Le navi saranno equipaggiate con materiali all’avanguardia», conferma Cameron tra i fischi dell’opposizione.
«Sono state decisioni difficili», dice Cameron, che in una lettera a Barack Obama spiega che la Gran Bretagna «rimarrà un solido alleato» degli Usa e della Nato malgrado la riduzione del bilancio. «Alla fine saremo comunque una potenza militare di spicco con piene capacità in tutti i settori e saremo in grado, credo, di indicare alcuni pezzi importanti dell’equipaggiamento e delle capacità che avremo», dice il Primo ministro conservatore.
Avvicinato da un pilota di Harrier che ha effettuato 140 missioni in Afghanistan e che ora resterà senza lavoro, Cameron prima di entrare alla Camera ha affermato: «Abbiamo dovuto prendere decisioni sul futuro e ci sono state lunghe discussioni su questo all’interno del consiglio di sicurezza nazionale. Ho ascoltato i consigli dei militari, che sono stati molto chiari sulla necessità di prendere decisioni difficili, sul fatto che è giusto tenere i Typhoon come nostro principale aereo sul campo in Afghanistan e che è giusto invece ritirare gli Harrier».

Fonte: La Stampa.It




.....una foto della vecchia portaerei (5° serie) è doverosa!

[/IMG]

bambino_69
00mercoledì 20 ottobre 2010 21:29
Boeing Yal 1
Forse lo conoscete già il Boeing Yal 1

E' un 747 modificato con sul naso dell'aereo un apparato Laser che è in grado di colpire eventuali missili in fase di ascesa dopo il loro lancio.

una volta agganciato il bersaglio, lo Yal 1 spara un raggio laser che ha una potenza non sufficiente per bruciare o fare esplodere il missile, ma ha una potenza giusto necessaria per "rovinare" la sua struttura esterna. poi saranno le sollecitazioni aeronautiche come pressione, velocità e turbolenze a far collassare il missile e quindi distruggersi.

foto: fonte Wikipedia

(richard)
00mercoledì 20 ottobre 2010 21:45
particolare della lente


_Thomas88_
00giovedì 21 ottobre 2010 12:25
Aereo super-tecnologico lo Yal-1...
_Thomas88_
00venerdì 22 ottobre 2010 12:21
Solo i cani "sentono" le bombe talebane
Rilevano l'80% degli ordigni mentre gli artificieri, nonostante tutti gli apparati tecnologici, il 50%.

Le Ied (improvised explosive device), le bombe “artigianali”, sono le armi più temute dalle forze alleate in Afghanistan. Per parare la minaccia il Pentagono ha avuto, dal 2004, finanziamenti record: quasi 17 miliardi di dollari. Denaro con il quale sono stati finanziati programmi avanzati. Ma alla fine, per stessa ammissione degli ufficiali, la miglior risposta sono le unità cinofile. Usando gli apparati tecnologici, gli artificieri sono in grado di scoprire il 50 per cento degli ordigni. Se fanno intervenire i cani la percentuale sale all’80 per cento. Una capacità che li rende quanto mai preziosi nel teatro afghano e, a volte, insostituibili.
Il Pentagono, infatti, ha investito molto sulle unità cinofile ed oggi può contare su oltre 3000 animali, alcuni dei quali sono considerati dei “veterani” essendo stati schierati più di una volta sul fronte di guerra. Molti sono caduti al fianco dei loro istruttori, tanti hanno salvato le vite dei militari. E non sono pochi i cani che hanno riportato ferite terribili o hanno sofferto lo stress da combattimento. Un sacrificio che alcune associazioni vorrebbero vedere riconosciuto in modo ufficiale con la costruzione di un monumento e il conferimento di medaglie al valore. Cosa già fatta dai britannici che, mantenendo una vecchia tradizione, hanno assegnato un’onorificenza a Treo, un labrador anti-bomba impiegato in Afghanistan. E’ possibile che il numero delle unità cinofile sia destinato a crescere vista l’intensificazione degli agguati terroristici condotti con le Ied.
I talebani le seminano in grandi quantità: nei primi otto mesi del 2010, dicono le statistiche, ci sono stati 1062 attacchi coronati da successo. Nello stesso periodo del 2009 erano stati “solo” 820. Ordigni, inoltre, sempre più potenti in grado di danneggiare anche i veicoli blindati studiati per resistere a questo tipo di trappole. Interessante, infine, un dato. Ispirandosi a quanto fatto dagli insorti in Iraq e in Afghanistan, le Ied hanno riscosso “successo” anche in altri quadranti geografici: secondo uno studio vi è, su scala globale, una media di 273 attacchi al mese condotti con questi ordigni. Le bombe sono “popolari” tra i gruppi armati perché sono relativamente facili da mettere a punto e possono essere composte di materiale non militare, come il fertilizzante, biglie di ferro, chiodi.

Fonte: Corriere della sera.It
(richard)
00venerdì 22 ottobre 2010 12:50
...ecco Treo l'eroe inglese....il cane!


bambino_69
00venerdì 22 ottobre 2010 22:03
Re: ...ecco Treo l'eroe inglese....il cane!
(richard), 22/10/2010 12.50:







hehe [SM=g8320] chissà cosa gli danno in premio ? un osso ?

non credo che al fronte se ne trovino. gli daranno qualche buona razione di cibo in scatola [SM=g2201341]

apparte che, il cane in foto, mi sembra un po' magrettino, non vi sembra ?

_Thomas88_
00sabato 23 ottobre 2010 15:41
Re: Re: ...ecco Treo l'eroe inglese....il cane!
bambino_69, 22/10/2010 22.03:

apparte che, il cane in foto, mi sembra un po' magrettino, non vi sembra ?





...La guerra ed il lavoro sfiaccano anche gli animali, non solo gli uomini... [SM=g2201354]
(richard)
00sabato 23 ottobre 2010 17:07
Re: Re: Re: ...ecco Treo l'eroe inglese....il cane!
_Thomas88_, 23/10/2010 15.41:




...La guerra ed il lavoro sfiaccano anche gli animali, non solo gli uomini... [SM=g2201354]




....direi che subiscono fortissimo stress che se nell'uomo è in parte curabile negli animali no,almeno per quello che ne so!
bambino_69
00sabato 23 ottobre 2010 21:20
Festa della Folgore a Livorno
Nella foto, i paracadutisti della Folgore, nell'anniversario della battaglia di El Alamein all'interno della caserma Vannucci.

presente il Ministro della Difesa La Russa

fonte: ansa. it


bambino_69
00sabato 23 ottobre 2010 22:34
Sottomarino Nucleare sugli scogli
Nella foto, il sottomarino a propulsione nucleare inglese HMS Astute, nel 8 Giugno 2007, giorno del suo varo.

qualche giorno fa si è insabbiato sulle coste Scozzesi, precisamente vicino all'isola di Skye, sulla west coast della Scozia.

100 metri di lunghezza, L' Astute è armato con siluri Spearfish e missili Tomahawk, ed è alimentato da un reattore nucleare che ha una autonomia di circa 25 anni.

sul posto dell'incidente, attualmente ci sono dei lavoratori della Difesa.

fonte: shangai daily

(richard)
00sabato 23 ottobre 2010 23:11
...quasi ridicolo insabbiarsi per un sottomarino nucleare con tutte le sofisticatissime apparecchiature elettroniche di navigazione a bordo!!
bambino_69
00domenica 24 ottobre 2010 11:34
Re:
(richard), 23/10/2010 23.11:

...quasi ridicolo insabbiarsi per un sottomarino nucleare con tutte le sofisticatissime apparecchiature elettroniche di navigazione a bordo!!




esatto, concordo con te Richard [SM=g8284]

il nome del sottomarino inglese, Astute, non gli rende giustizia: astuto non lo è mica tanto [SM=g2201341]

comunque, dalle ultime notizie, una nave della Royal Navy, ha rimorchiato l' Astute in acque profonde, sfruttando l'alta marea.
_Thomas88_
00domenica 24 ottobre 2010 16:10
Comunque è pur sempre una figuraccia per gli inglesi...
(richard)
00domenica 24 ottobre 2010 16:40
Re:
_Thomas88_, 24/10/2010 16.10:

Comunque è pur sempre una figuraccia per gli inglesi...




...e laveranno l'onta con il........l'acqua di mare [SM=g8908]
_Thomas88_
00lunedì 25 ottobre 2010 12:14
Iraq, una giornata di ordinaria ferocia
Il 27 ottobre 2006 ricostruito coi file di Wikileaks: 146 morti, 58 arresti, 17 rapimenti.

Tra i 40 mila file segreti resi pubblici da Wikileaks, ieri The Observer, l’edizione domenicale del Guardian, ha deciso di pubblicarne uno. È quello che racconta, ora per ora, istante per istante, che cosa successe in Iraq dalla mezzanotte e un minuto alle 23 e 59 del 17 ottobre del 2006, nel corso di un giorno ordinario di guerra. E’ la fotografia scattata da uno stenografo militare, che archivia in ordine cronologico, senza commenti, come un magazziniere che mette a posto pezzi di ricambio dell’Ikea, esplosioni, bombardamenti, violenze, morti, stupri, rapimenti e mutilazioni che devastano il Paese da Kirkuk a Bagdad. Alla fine della giornata i morti sono 146: 136 iracheni e 10 americani. Cinquantotto le persone arrestate, 17 quelle rapite, 49 le esplosioni di bombe, mortai o dispositivi improvvisati. L’apocalisse.
In quell’autunno lo scenario di guerra sta cambiando, il confronto tra Bush e Blair è serrato. Gli Stati Uniti vanno verso le elezioni di medio termine e i repubblicani temono il sorpasso democratico. Il Segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, l’uomo più potente di Washington, è contrario all’invio di nuove truppe e spinge per un’azione ancora più violenta e repressiva. Bush lo ascolta, ma dopo la sconfitta del mid-term, che di fatto segna la sua fine, lo avvicenda con l’ex capo della Cia Robert Gates e manda nuovi rinforzi in Iraq dove, assieme al conflitto ufficiale, se ne combatte uno sotterraneo.
Una guerra civile che contrappone sunniti e sciiti, mentre i signori della droga regolano conti interni e moltiplicano gli affari. Ma torniamo al 17 ottobre restituendo in sintesi quello che lo stenografo militare annota minuziosamente, il delirio di un modo completamente fuori controllo.
00.30. Sud Est di Falluja, un convoglio di ingegneri americani salta su un ordigno esplosivo improvvisato. Il blindato resiste, viene danneggiato, ma non ci sono feriti. Due ore più tardi quattro iracheni vengono dichiarati dispersi, i loro cadaveri saranno ritrovati a Ramadi. Altri quattro moriranno alle sei del mattino a Balad. Ad Hasmiyiya un bambino viene rapito.
07.15. Colpito un elicottero dell’ospedale da campo americano. A bordo ci sono quattro soldati e un interprete. Muoiono tutti. Bombe cominciano a esplodere in ogni angolo del Paese, il cadavere di un uomo con la testa mozzata viene ritrovato lungo un fiume nella provincia di Quadisiya. Un elicottero Apache si alza in volo dopo che una station wagon è stata colpita dalle fucilate partite da una berlina bianca. Gli americani chiedono il permesso per aprire il fuoco. Lo ottengono.
09.30. I ribelli ammazzano Abdul Rudha Al Maliki, membro dell’ufficio del sindaco di Bagdad, mentre due camion pieni di cibo arrivano nella zona Sud della capitale precauzionalmente con due ore di anticipo rispetto al previsto. Una Volkswagen azzurra gli si lancia contro. Muoiono due persone, i feriti sono sette, comincia uno scontro a fuoco che porterà via altre due vite. I bambini giocano con i pezzi di metallo ancora bollenti dell’automobile esplosa.
Ore 12. Muhalla Hariyah, 16 anni, viene trovato morto in una strada di Bagdad. Gli hanno sparato in testa, il corpo presenta segni di torture. Contemporaneamente colpi di mortaio colpiscono il mercato Abu Dashir, un civile rimane ucciso, due gravemente feriti. Un quarto d’ora più tardi tocca a un poliziotto perdere la vita. Se lo porta via una fucilata arrivata da chissà dove. Le fotografie delle agenzie internazionali restituiscono l’immagine di due donne vestite di nero che piangono sulla bara di una ragazza avvolta in una tunica bianca. L’hanno mutilata. Non ha più le mani.
Altre due donne con gli arti mozzati e il volto bendato vengono ritrovate poco più tardi in Haifa Street. Bombe vicino alla moschea di Mahmudiya, uomini armati e vestiti da poliziotti rapiscono dieci civili nella zona di Wadha, i marines, attaccati, lanciano 89 granate contro un palazzo a Ramadi. Un soldato americano viene colpito a morte da un cecchino. Ancora foto delle agenzie internazionali. Due ragazzi in divisa si abbracciano e piangono. Il sole tramonta, c’è polvere ovunque, fumo. Attorno a loro due cadaveri. C’è sangue dappertutto.
0re 23.45. Un convoglio di soldati iracheni salta su una bomba a Kirkuk. Sono gli ultimi tre morti della giornata.
Il Guardian - chiudendo il resoconto nel giorno in cui anche Nick Clegg, vice primo ministro inglese, invoca un’inchiesta per valutare le responsabilità eventuali dei soldati britannici - ricorda che la sera del 17 ottobre, il vice presidente americano, Dick Cheney, col ghigno spaventoso di chi ha potere di vita e di morte, partecipa al programma radiofonico di Rush Limbaugh. È cordiale, sicuro di sé, in pace col mondo. Quando Limbaugh gli chiede: «Come vanno le cose in Iraq per i nostri ragazzi?», lui risponde senza tentennamenti. «Se si riesce ad avere una visione generale della situazione si può dire che vanno piuttoso bene». Un applauso registrato anticipa la sigla di chiusura.

Fonte: La Stampa.It
(richard)
00lunedì 25 ottobre 2010 15:25
....il titolo la dice lunga ....
_Thomas88_
00mercoledì 27 ottobre 2010 13:59
Re:
(richard), 25/10/2010 15.25:

....il titolo la dice lunga ....




Eggià...la guerra è guerra... [SM=g2201337]
_Thomas88_
00mercoledì 27 ottobre 2010 14:01
Guasto tecnico nella base Usa di Warren: missili atomici "isolati" per 45 minuti
Interrotta la comunicazione tra i "lanciatori" e gli ordigni. Scatta l'allarme, poi la situazione torna normale.

Sabato, per 45 lunghissimi minuti gli specialisti della base di Warren (Wyoming) hanno perso le comunicazioni con 50 missili intercontinentali ospitati nei silos sotterranei. In pratica i "lanciatori" non potevano più "parlare" con gli ordigni atomici. Situazione difficile che deve aver creato tensione, anche se adesso tutti rassicurano.
«Missili protetti» - Una portavoce dell’Air Force ha cercato di sdrammatizzare: «Si è trattato di un’interruzione temporanea e i missili sono stati sempre protetti dal nostro sistema multiplo di sicurezza. Non c’è stato mai alcun pericolo per la popolazione». Dichiarazione formale accompagnata dalle spiegazioni dei tecnici: in caso di necessità si può fare a meno del controllo a terra affidandolo ad aerei speciali (come i Boeing E 6) che svolgono la funzione di comando volante. Secondo la ricostruzione – apparsa su Wired e The Atlantic – i militari si sono accorti del problema quando un computer del centro di lancio (in codice LCC) ha spedito un segnale a cinque missili. La risposta è stata negativa. I "lanciatori" hanno provato a rimediare con le operazioni previste dal protocollo mentre un team si è recato nei bunker per una ricognizione. Per superare il blocco, gli addetti al lancio hanno "chiuso" le linee di collegamento tra il centro e i silos: 50 missili sono rimasti così "isolati". La situazione è tornata normale dopo il riavvio di uno dei computer dello LCC.
L'allarme e i precedenti - Il problema tecnico ha messo in allarme l’intera base ed è stato subito comunicato al Pentagono. E ieri l’informazione ha raggiunto anche la Casa Bianca. Rapporti sono stati inviati alle altre installazioni che ospitano i missili Minuteman. Per il momento l’Us Air Force non ha spiegato la causa dell’incidente, anche se qualcosa di simile si era verificato una dozzina di anni fa in due basi in Montana e Nord Dakota: allora furono dei problemi con dei cavi sotterranei. Gli ufficiali non escludono che si tratti dello stesso guasto e assicurano – nel caso che qualcuno sospetti un atto ostile – che il sistema è ben protetto contro un’eventuale incursione di hacker. Loro giurano che è impossibile violarlo. Nell’arsenale nucleare americano vi sono attualmente 450 missili intercontinentali. Un apparato ritenuto sicuro ma che durante gli ultimi anni ha denunciato qualche pecca. Tanto è vero che il segretario alla Difesa Gates aveva sostituito, nel 2008, il responsabile dell’Air Force dopo una serie di episodi negativi. Gli osservatori ipotizzano ricadute politiche. Il Congresso è chiamato a ratificare il nuovo accordo Start con i russi (che porterebbe ad una riduzione del 30 per cento dell’arsenale) e i repubblicani non sono troppo convinti. Il blackout a Warren può aiutare quanti chiedono un rinvio.

Fonte: Corriere della sera.It
(richard)
00mercoledì 27 ottobre 2010 14:32
....sono stati gli alieni ad inibire l'uso dei missili a dimostrazione che possono fare quello che vogliono se lo vogliono!!!
bambino_69
00mercoledì 27 ottobre 2010 22:01
Re:
(richard), 27/10/2010 14.32:

....sono stati gli alieni ad inibire l'uso dei missili a dimostrazione che possono fare quello che vogliono se lo vogliono!!!




secondo me, gli impianti cominciano ad essere obsoleti, anche se li rinnovano continuamente

è dagli anni '80 che ci sono, dalla guerra fredda, per cui sarebbe ora che li rinnovassero a dovere, prima che qualche missile parta per qualche guasto del sistema [SM=g8884]

anzi, sarebbe ora che li smantellassero del tutto, ma questa è un'altra storia [SM=g9761]
_Thomas88_
00venerdì 29 ottobre 2010 11:06
Usa: caccia al misterioso cecchino che spara contro installazioni militari
Il primo attacco a Quantico contro il museo dei marines, poi colpito il Pentagono e un centro di reclutamento.
A sparare è stato sempre lo stesso fucile. Fino ad ora nessun ferito.

C’è un misterioso cecchino che spara sui simboli militari in Virginia. I test condotti dall’Fbi hanno confermato che tre episodi avvenuti nelle ultime settimane sono collegati: in tutte le occasioni è stato impiegato lo stesso fucile di grosso calibro.
Gli attacchi - Il primo attacco si è verificato il 17 ottobre a Quantico. Il cecchino ha preso di mira lo splendido museo dei Marines, un grande edificio immerso nel verde. Passano due giorni e l’attentatore sceglie un obiettivo ancora più importante: il Pentagono. All’alba del 19 le guardie in servizio sentono una serie di detonazioni. Conducono un’ispezione e trovano i fori di sei proiettili su due finestre. Il 26 nuovo attacco. Questa volta contro un centro di reclutamento a Chantilly, sempre in Virginia. Fino ad ora il cecchino ha agito quando gli obiettivi erano deserti e questo farebbe pensare ad un gesto puramente dimostrativo. Inoltre ha sempre fatto fuoco su bersagli in prossimità di comode vie di fuga. In questo modo è stato facile per lui allontanarsi senza correre il rischio di essere individuato. Quanto al movente è buio fitto. Nel paese non mancano persone che si sentono in guerra con lo Stato. O i fuori di testa in cerca di celebrità. O ancora chi considera esercito e Fbi come dei nemici da abbattere. Per il Pentagono si tratta del secondo attacco nell’arco di un anno. Il 4 marzo, un uomo ha sparato contro due agenti ad uno dei posti di blocco che circondano la sede della Difesa. Le guardie sono rimaste ferite mentre l’assalitore, colpito al capo nello conflitto a fuoco, è deceduto qualche ora dopo in ospedale. John Patrick Bedell, 36 anni, californiano, - questo il suo nome - non credeva alla versione ufficiale sugli attentati dell’11 settembre e nutriva odio profondo contro i militari. L’Fbi teme che il cecchino possa tornare presto all’azione. Le sue azioni sono state molto ravvicinate e dunque potrebbe cercare altri target. Cosa non difficile: tra la Virginia e il vicino Maryland c’è la più alta concentrazione di società e istituzioni legate al mondo della Difesa. Molte, inoltre, sorgono vicine ad importanti autostrade. Quindi Mister X può scaricare il suo fucile contro l’edificio e poi scappare. La preoccupazione di qualche nuova impresa ha spinto le autorità ad adottare ulteriori misure di sicurezza per la famosa maratona dei Marines in programma per questa domenica a Washington.

Fonte: Corriere della sera.It
(richard)
00venerdì 29 ottobre 2010 12:48
Un serial-cecchino!!
_Thomas88_
00venerdì 29 ottobre 2010 16:17
Re:
(richard), 29/10/2010 12.48:

Un serial-cecchino!!




Per fortuna che "ancora" (e spero che non inizi...) non se la sia presa con bersagli umani... [SM=g1420769]
(richard)
00venerdì 29 ottobre 2010 17:29
....forse un veterano deluso dal rientro in patria senza arte ne' parte ma soprattutto senza lavoro!!!
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