Il Lockheed X-17 era un missile sperimentale statunitense a tre stadi, alimentato da combustibile solido. Il suo scopo era quello di fornire dati riguardo gli effetti dell’alto numero di Mach al rientro nell’atmosfera.
Il missile era lungo 12.3m ed aveva un’apertura alare di 2.3m. Il primo stadio aveva un diametro di 0.79m ed era spinto da un endoreattore Thiokol XM20 capace di sprigionare 213kN di spinta; il secondo stadio aveva un diametro di 0.43m ed era spinto da più endoreattori Thiokol XM19 da 150kN ciascuno; il terzo stadio, infine, aveva un diametro di 0.25m ed era spinto da un endoreattore da 160kN.
L’X-17 poteva raggiungere una velocità massima di Mach 14.5 ed una tangenza di 400km.
Il primo stadio portava il missile a 27km di quota e poi si spegneva. A quel punto, il razzo procedeva per inerzia fino ad una quota di 160km prima di abbassare il muso. In quel momento, si accendeva il motore del secondo stadio, seguito poi da quello del terzo.
Il primo volo dell’X-17 si svolse nel maggio del 1955 ed il 24 aprile del 1957 il missile raggiunse la velocità di 14000km/h sopra la base aerea di Patrick.
L’X-17 fu utilizzato anche come razzo impulsore durante l’Operazione Argus per la serie di tre prove ad alta quota di esplosioni nucleari condotte nel sud Atlantico nel 1958.
Nella prima foto vediamo l'X-17 sulla sua piattaforma di lancio; nella seconda foto, lo vediamo in posizione orizzontale.