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[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
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23/06/2010 10:33

The Pacific
The Pacific è una miniserie televisiva incentrata sulla seconda guerra mondiale prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks, con la partecipazione dei network HBO, Seven Network Australia e della DreamWorks. La serie, anche se legata a Band of Brothers, ha una storia totalmente distaccata dalla precedente miniserie, infatti mentre Band of Brothers è incentrata sugli avvenimenti dello scenario europeo della guerra, questa serie riguarda gli avvenimenti dello scenario del Pacifico.


La serie è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti dal canale via cavo HBO dal 14 marzo al 16 maggio 2010, mentre in Italia è stata trasmessa da SKY Cinema 1 HD e SKY Cinema 1 dal 9 maggio al 6 giugno 2010 alle 21.00. Per i clienti iscritti a SKY STAR la prima puntata è stata trasmessa in anteprima domenica 2 maggio 2010 sul canale 340 di SKY.
La colonna sonora è stata composta da Hans Zimmer, Geoff Zanelly e Blake Neely. La sigla si intitola Honor e mostra un carboncino che disegna i ritratti dei personaggi della serie, che poi sfociano nei volti reali in azione.

Ecco il trailer:


Io mi sono visto tutti e 10 gli episodi e devo dire che è una grandissima serie, molto realistica e fatta molto bene. [SM=g27811]
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Utente Master
23/06/2010 10:59

NASA X-38
Lo X-38 CRV (Crew Return Vehicle) era un prototipo di un velivolo senza ali sviluppato dalla NASA per riportare gli astronauti a bordo della ISS sulla Terra.
Il programma, però, fu cancellato nel 2002 per il taglio dei fondi.
Lo X-38 nacque nell’ambito di un programma della NASA per fornire agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale una via di fuga in caso di emergenza medica o guasto tecnico pericoloso per l’equipaggio. E’ stato sviluppato sul concetto del Martin-Marietta X-24 e vennero previsti sei prototipi:
X-38 V-131, X-38 V-132, X-38 V-131R, X-38 V-201, X-38 V-133 e X-38 V-202.
Il V-131 ed il V-132 avevano la forma aerodinamica dell’X-24A ma erano più larghi per poter ospitare sette persone al loro interno.
Il V-131R era una versione rielaborata e costruita in scala minore del V-131. Il V-201 era un prototipo orbitale che poteva essere lanciato dallo Shuttle, di cui fu iniziata la costruzione ma che non volò mai. Il V-133 ed il V-202 non furono mai costruiti.
Nei test il V-131, il V-132 ed il V-131R furono portati a 13700m di altitudine da un B-52, volarono a velocità transonica e poi atterrarono con l’ausilio di un paracadute.

Nella prima foto vediamo l'X-38 in volo; nella seconda foto lo vediamo subito dopo essersi sganciato dal B-52; nella terza foto lo vediamo nell'ultima fase dell'atterraggio.




[Modificato da _Thomas88_ 23/06/2010 11:00]
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23/06/2010 23:08

Ma invece di questi film...un altro bel "Top Gun" non sarebbe meglio???

Thomas se non l'hai visto guardati "Sky Fighters", la trama non è granchè, ma le riprese sono qualcosa di incredibile!!!

Eccotene un assaggio!

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24/06/2010 09:58

Non l'ho mai visto...ci farò un pensierino...
Comunque The Pacific è la serie televisiva più costosa mai realizzata...e ti dico che vale tutti i soldi che ci hanno speso. E' fatta sui racconti dei veri veterani che hanno combattuto quelle battaglie terribili su isole che erano degli inferni.
Veramente, ti consiglio vivamente di guardarla se non l'hai vista...
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Utente Master
24/06/2010 20:10

Vai ci sto...appena ho un po' di tempo mi ci metto a vederlo in streaming!
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Utente Master
27/06/2010 13:41

Boeing X-40
Non ho saltato un numero ma la sigla X-39 o non è stata usata o è inerente ad un velivolo sotto segreto.

Il Boeing X-40 era un velivolo sperimentale destinato al volo spaziale ed il rientro a terra. E’ una versione più piccola dell’X-37 ma ha lo stesso fine. Infatti, una volta portato in quota può volare ed atterrare autonomamente in modo da essere riutilizzato. Il progetto è stato sviluppato dalla NASA e dalla Boeing.
Il velivolo, senza pilota, era lungo 6.5m, alto 2.3m ed aveva un’apertura alare di 3.5m. Il carico utile era di 540kg e la velocità massima di 480km/h.
Il primo volo venne effettuato nell’agosto 1998 sopra la base di Holloman, nel New Mexico. Un prototipo di X-40A ha eseguito con successo sette voli tra il 2000 ed il 2001 che ne hanno confermato la stabilità aerodinamica. L’ultimo volo è stato effettuato il 17 maggio 2001.

Nella foto, un X-40A in volo.
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Utente Veterano
27/06/2010 15:48

Volevo ringraziarti per il film che avevi suggerito Aurora perchè è davvero molto molto bello, sky fighter in certe scene mi fa venire la pelle d'oca...FANTASTICO
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28/06/2010 10:06

Due brevi notizie sugli armamenti nucleari:

Cia: Iran 2 bombe atomiche in 2 anni.
Se l'Iran vuole, potra' dotarsi di due bombe atomiche in due anni. Lo ha detto in una intervista il capo della Cia Leon Panetta. Teheran ha gia' abbastanza uranio arricchito a bassa gradazione per dotarsi di due ordigni atomici. 'Le informazioni della Cia devono essere verificate ma sono comunque inquietanti', ha replicato a Toronto il presidente russo Dimitri Medvedev. 'Gli israeliani sono piu' convinti di noi che Teheran abbia gia' deciso di procedere con la bomba', ha aggiunto.

Corea del Nord: rafforzare arsenale nucleare.
La Corea del Nord rafforzera' il proprio arsenale nucleare. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Kcna, in un dispaccio. A Toronto il presidente Usa Obama aveva detto di avere discusso 'in modo molto franco' col presidente cinese Hu Jintao sul comportamento 'bellicoso' di Pyongyang, 'inaccettabile' per la comunita' internazionale. L'annuncio sul rafforzamento dell'arsenale ha lo scopo di contrastare quello che Pyongyang definisce 'la politica ostile degli Usa'.

Fonte: Ansa.It


Insomma...non si può di certo fare sogni tranquilli con queste situazioni...
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Utente Master
30/06/2010 12:38

I campi di lavoro e di prigionia della Corea del Nord
Voglio fare una pausa con gli Aerei classificati X per parlare di questo argomento, molto più serio e che hai più sembra incredibile per l'epoca in cui viviamo. Sono passati decenni dai campi di concentramento tedeschi di Hitler ma questi non sono scomparsi nel mondo.
Continuano ad esistere e portano con loro le stesse atrocità e sofferenze.
Ecco due articoli che testimoniano cosa succede in uno dei Paesi più chiusi al mondo esterno:

Svelato l'orrore di una camera a gas in un gulag nordcoreano.
Una serie di scioccanti testimonianze sta facendo luce sul Campo 22, uno dei piu' orribili segreti dello stato.

Haengyong è nell'angolo nord-est della Corea del Nord, nelle vicinanze del confine con Russia e Cina. Nascosta tra le montagne, questa piccola città è la base del Campo 22 - il più grande campo di concentramento della Corea del Nord, dove sono detenuti migliaia di uomini, donne e bambini accusati di crimini politici.
Ora, è noto anche che vi muoiono in migliaia ogni anno, e che le guardie della prigione marchiano il collo dei figli dei prigionieri per ucciderli.
Lo scorso anno testimonianze di prima mano da fuggiaschi nordcoreani avevano già fatto luce su uccisioni e torture; stanno ora emergendo agghiaccianti che le mura del Campo 22 nascondono un segreto ancora più diabolico: camere a gas dove si conducono orribili esperimenti chimici su esseri umani.
Dei testimoni hanno detto di aver visto intere famiglie messe in stanze di vetro per venir poi "gasate". Sono state lasciate ad agonizzare fino alla morte, mentre gli scienziati prendevano appunti. Le prove fornite danno un'immagine ancora più scioccante di quella che si aveva del regime nordcoreano di Kim Jong-il.
Kwon Hyuk, che ha dovuto cambiare nome, era l'ex capo militare dell'ambasciata nordcoreana di Beijing. E' stato anche capo del management del Campo 22. Nel documentario "This World" della BBC in onda stasera, Hyuk afferma che ora vuole far sapere al mondo cosa sta succedendo.
"Ho visto personalmente un test in cui un'intera famiglia è stata soffocata e uccisa coi gas, in una camera a gas", dice. "I genitori, un figlio e una figlia. I genitori, pur vomitando e agonizzando, fino all'ultimo momento hanno tentato di salvare i bambini facendo loro la respirazione bocca a bocca".
Hyuk ha tracciato diagrammi dettagliati della camera a gas che ha visto: "si tratta di un alloggiamento di vetro chiuso ermeticamente. E' largo 3,5 metri, lungo tre, e alto 2,2; vi e' un tubo che può iniettarvi gas all'interno. Normalmente una famiglia viene messa tutta insieme, mentre i prigionieri singoli stanno attorno agli angoli. Gli scienziati osservano l'intero processo dall'alto, attraverso il vetro".
Spiega anche come ha potuto credere giustificato un simile trattamento. "All'epoca ritenevo che si meritassero davvero una morte simile, perche' noi tutti venivamo indotti a credere che tutte le brutte cose che stavano avvenendo nella Corea del nord fossero dovute ai loro errori; e poi che eravamo poveri, divisi, e non facevamo progressi come paese".
"Sarebbe la menzogna più totale per me dire che provavo almeno simpatia per i bambini che morivano di una morte così dolorosa. In quella società e sotto quel regime, sono convinto di essere stato il solo all'epoca a pensare che quelli erano nemici. Così, non sentivo alcuna simpatia o pietà per loro".
La sua testimonianza è sostenuta da Soon Ok-lee, che è stata imprigionata per sette anni. "Un ufficiale mi ordinò di scegliere 50 prigioniere di buona salute", dice. "Una delle guardie mi diede un cesto pieno di cavoli trattati; non per me, ma per darne a quelle 50 donne. Ne diedi loro e sentii urla da quelle che ne avevano mangiato. Gridavano tutte e vomitavano sangue. Tutte quelle che avevano mangiato le foglie di cavolo cominciarono a vomitare violentemente sangue, e a gridare per il dolore. Fu un inferno. In meno di venti minuti erano pressochè tutte morte".
I fuggiaschi sono riusciti a portar fuori documenti che sembrano rivelare con quale metodicità si procedesse con esperimenti chimici. Uno, con su stampato "top secret" e "lettera di trasferimento" è datato febbraio 2002. Il nome della vittima è Lin Hun-hwa, un uomo di 39 anni. Il testo dice: "la persona di cui sopra è trasferita al... Campo 22 allo scopo di sperimentazione umana di gas liquidi per armi chimiche".
Kim Sang-hun, un difensore dei diritti umani della Corea del nord, afferma che il documento è vero: "ha il formato nordcoreano, la qualità della carta è nordcoreana, ed ha un timbro ufficiale delle agenzie coinvolte con la sperimentazione su esseri umani. Un timbro che non possono negare. E riporta il nome della vittima, ed anche dove e perchè e come queste persone sono state sottoposte ad esperimenti".
Il numero di detenuti nei gulag nordcoreani è sconosciuto; una stima parla di duecentomila persone tenute in dodici centri o più. Si pensa che nel Campo 22 ve ne siano cinquantamila.
Molti sono imprigionati a causa della sola relazione di parentela [con altri prigionieri politici] e sono considerati particolarmente pericolosi dal regime. Molti sono cristiani, una religione che Kim Jong-il crede sia una delle più grandi minacce al suo potere. Secondo il dittatore, non solo va arrestato il sospetto dissidente, ma anche i suoi familiari fino a tre generazioni, per sradicare il cattivo sangue ed il seme del dissenso.
Mentre la Corea del Nord tenta di guadagnare concessioni in cambio della riduzione del suo programma nucleare, [da parte nostra] si chiede che in qualsiasi tipo di accordo vengano tenuti in considerazione i diritti umani. Richard Spring, portavoce per gli affari esteri dei conservatori, sta facendo pressione alla Camera dei Comuni perchè si discuta sui diritti umani nella Corea del Nord.
"La situazione è assolutamente terribile", ha detto Spring. "E' del tutto inaccettabile da tutte le regole della società civile. E' ancora più urgente convincere la Corea del Nord a smettere di cercare di procurarsi armi di distruzioni di massa, non solo per la sicurezza della regione ma anche per il bene della sua popolazione".
Mervyn Thomas, direttore di Christian Solidarity Worldwide, ha detto: "per troppo tempo queste orrende sofferenze del popolo nordcoreano, specialmente le persone detenute in campi di prigionia indicibilmente barbari, hanno incontrato solo il silenzio... E' di importanza fondamentale che la comunità internazionale non continui a essere cieca verso queste atrocità, atrocità che dovrebbero pesare decisamente sulla coscienza mondiale".

di Antony Barnett, tratto da: The Observer, 1.02.2004.
Fonte: storia libera.It


Noi due, nordcoreani sopravvissuti ai lager nel Paese delle torture.

La fame. Una fame atroce, che ti fa contendere il cibo ai cani. La voglia di morire. Una voglia disperata, che ti spinge a tentare il suicidio senza avere abbastanza energia per farcela. Storie di miseria estrema e indicibile crudeltà. Voci dalla Corea del Nord, dai lager dove si rimane rinchiusi per anni e anni. A causa di
«qualcosa che fece mio nonno, e non so cosa fu». E il caso di Kim Hye-suk, fuggita nel 2008 dal «campo numero 18». Oppure perché «alcuni parenti di mia mamma durante la guerra scapparono al Sud», come racconta Kim Kwang-il, che ancora oggi, sette anni dopo l’evasione, è costretto ogni notte a bere alcoolici per addormentarsi.
Per svincolarsi dalla memoria delle percosse subite, del cibo negato, dei corpi martoriati abbandonati a terra insepolti. Solo per essere ghermito dai ricordi subito dopo in un sonno zeppo di incubi.
Ospiti a Roma del Partito radicale, Hye-suk e Kwang-il descrivono il loro personale inferno, così atrocemente simile a quello di altri 150mila detenuti politici, secondo i calcoli della ong sudcoreana «Comitato di indagine sui crimini contro l’umanità». Hee-suk sopraffatta dall’emozione, scoppia ripetutamente in lacrime. «Si alternano le stagioni, per me è il tempo immutabile del dolore». Kwang-il apparentemente impassibile, srotola l’elenco delle nefandezze viste e patite con lo stesso inalterato tono
di voce, rigidi i lineamenti del volto, quasi pietrificati in una crosta d’abitudine al male.
Aveva 13 anni Hye-suk, quando gli agenti la bloccarono al ritorno da scuola. Cinque anni prima le avevano portato via i genitori, senza dirle dove, senza spiegarle perché. Ricongiunzione familiare. Hye-suk ed i fratellini raggiungono la mamma in prigione, a Bukchang. «Non la riconoscevo più. Terribilmente invecchiata. Pallida, scheletrica, la pelle rugosa coperta di piaghe. Ci misero tutti in una capanna lurida, una ex-stalla senza tetto». Da mangiare nient’altro che un chilo di grano a testa al mese. Estenuanti lavori forzati. Disperata la continua ricerca di verdure selvatiche da strappare al terreno per vincere i morsi della fame. Il cibo, un’ossessione. Detenuti guadano il fiume Daedong. Sulla riva opposta un altro lager, altre guardie, altri orrori. Ma cresce qualche spiga di mais. Li prendono, li legano a un albero, gli sparano sei colpi di pistola ciascuno. Davanti a tutti, affinché non si ripeta più. «E invece ogni anno venti, trenta persone ci riprovavano, venivano prese e ammazzate».
In prigione Hye-suk sposa un compagno di sventura. Nascono due bambini. Il marito muore in miniera. I figli scompaiono in un’alluvione. Lei tenta di avvelenarsi, sopravvive. Fugge in Cina. Un giorno riattraversa il confine e viene catturata. La rimandano a Bukchang. Ritrova i fratelli. La stessa razione di prima ora deve bastare anche per lei. Dividono quel nulla. Nella loro cella vigono ancora regole di umana solidarietà. Ma Hye-suk vede «genitori divorare la zuppa dei figli». Vede una mamma vendere il proprio ragazzo malato e mutilato per sedici chili di grano. Riesce miracolosamente a scappare una seconda volta e raggiunge la Corea del sud. Ai figli, scomparsi nel nulla, manda un messaggio straziante: «Nel paese delle torture mamma non è mai riuscita a darvi un pasto caldo. Perdonatemi».
Nella Repubblica popolare democratica di Corea il sospetto di infedeltà verso il regime è sufficiente per finire dietro le sbarre. Era così sotto il «grande leader» Kim Il-sung. Così resta con il figlio e successore, il «caro leader» Jong-il. Così potrebbe continuare dopo il probabile passaggio di consegne al terzo rampollo del potente casato, Jong-un. Mentre la tirannia del comunismo dinastico coreano si perpetuava nei decenni, le condizioni materiali di vita della popolazione peggioravano. La carestia fra il 1995 ed il 1998 ha falciato tre milioni di individui. Il World food programme dell’Onu calcola che il 40% dei cittadini rischi la morte per fame. Pyongyang alterna richieste di aiuto al mondo esterno con improvvisi irrigidimenti isolazionisti e iniziative minacciose. Lanci di missili, esperimenti atomici, sino al recentissimo affondamento di una nave del Sud. La diplomazia del dialogo intercoreano varata da Seul nel 2000 è sembrata a tratti preludere a cambiamenti importanti a nord del trentottesimo parallelo. Gli spiragli negoziali si aprono e si chiudono. Terrore e miseria perdurano. I superstiti raccontano. Kim Kwang-il viene arruolato a forza nell’esercito a 18 anni nel 1981. La base 898 di Musan è un luogo di punizione per i reprobi, colpevoli di discendere da «famiglie malsane», cioè politicamente inaffidabili.
Dal servizio militare al lavoro in miniera. Sempre nello stesso luogo. Ogni tanto varca la frontiera e cerca di guadagnare qualcosa in Cina. I suoi viaggi avanti e indietro destano sospetto. Il sospetto diventa certezza quando gli trovano in casa una Bibbia e una lettera ricevuta da una zia emigrata in Canada.
Kwang-il è bollato come una spia. Lo rinchiudono di nuovo a Musan. Lo massacrano di botte. Una mazzata gli rompe tutti i denti. Una bastonata gli frattura la nuca. Lo legano alle inferriate in modo che non possa né sedersi né stare in piedi. La fame lo strazia. Vede qualche osso nella ciotola di un cane. Implora le guardie di passargliela. In risposta ottiene solo un calcio alla scodella e risate di scherno. Il supplizio dura otto mesi. Alla fine confessa colpe che non ha commesso. I carnefici hanno l’involontaria onestà di ammettere l’inutilità di interrogatori svolti nella presunzione di colpevolezza dell’imputato: all’udienza partecipa imbavagliato. Finisce nel carcere speciale di Yodeok. Controlli rigidissimi. «Accompagnati perfino in bagno, legati gli uni agli altri a gruppi di tre». Tredici ore di lavoro forzato. La sera 120 minuti di indottrinamento. Chi non impara a memoria il pensiero del «grande laeder» e del «caro leader», non ha diritto al riposo notturno. Kwang-il, ormai considerato un pericoloso oppositore, è contento quando lo assegnano al reparto agricolo. «Almeno non morirò di fame». Ma la sorveglianza accanita vieta ai galeotti di appropriarsi di un solo chicco di grano. Oppure le guardie lasciano fare, dopo avere spruzzato i semi di pesticida. Il rischio di ammalarsi non trattiene gli affamati. Mangiano anche quel veleno. «Divoravi qualunque cosa riuscissi a scovare, che non fosse un sasso». Gli aguzzini organizzano il cottimo della fame e della morte. Chi più raccoglie, più grammi di grano avrà da mandar giù. Poco conta se molti non ce la fanno, rimangono senza cibo sufficiente, si spengono. Denutriti, sfiniti. Nel campo di Yodeok i carcerieri organizzano gare sportive per sconfiggere la noia dei lunghi inverni. I detenuti devono trascinare la legna degli alberi segati in montagna giù per quattro chilometri sino al porto. Un trofeo attende coloro che ne avranno portata di più: un pasto a base di grano. Tutti a correre giù per il pendio, spingendosi a vicenda e inneggiando al miraggio del premio che li attende a valle. «Nella ressa spesso qualcuno cadeva giù nel precipizio. Gli ufficiali guardavano, ridevano, si divertivano».
Kwang-il tace un attimo. Il pensiero corre ad una donna, che nel campo di Musan ha visto «picchiare nuda ogni giorno per tre o quattro mesi. Finché un giorno le hanno messo un sacco in testa e le hanno sparato. Non riesco a capire come essere umani possano fare certe cose, come un essere umano possa essere trattato così. Non vi nascondo che un giorno ho tentato di ammazzarmi. Non ci sono riuscito»

di Gabriel Bertinetto, L'Unità.
[Modificato da _Thomas88_ 30/06/2010 12:43]
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Utente Master
01/07/2010 18:26

X-41 Common Aero Vehicle
L’X-41 Common Aero Vehicle (CAV) è uno spazioplano militare statunitense ancora classificato, quindi le fotografie e le specifiche tecniche sono top-secret e non sono ancora state diffuse.
Per questo motivo, non si conoscono neanche gli obiettivi di questo velivolo. Da alcune fonti, l’X-41 è stato descritto come un mezzo sperimentale per la manovra di rientro nell’atmosfera capace di strasportare un carico utile di 453kg in voli suborbitali a velocità ipersonica e rilasciando il carico nell’atmosfera. Oggi questo velivolo è parte del programma FALCON della NASA e della DARPA.
[Modificato da _Thomas88_ 01/07/2010 18:48]
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Utente Master
02/07/2010 09:48

Ecco la rivista per fare le bombe in casa
Washington – E’ l’ultima creatura dell’imam Anwar Al Awlaki, l’uomo che ha ispirato lo sparatore di Fort Hood, l’attentatore con le mutande bomba e, forse, l’azione a Times Square. Parliamo di una rivista online in inglese – Inspire – con la quale aiutare gli aspiranti jihadisti e, soprattutto, i terroristi-fai-da-te. Il magazine è composto da una sessantina di pagine, fitte di consigli politici e suggerimenti tecnici. Tutto ciò che può servire a chi non ha la possibilità di raggiungere uno dei tanti santuari qaedisti. Così, nel primo numero, compare un articolo dal titolo che è tutto un programma: «Fare una bomba nella cucina di tua madre». Si tratta probabilmente della traduzione di un manualetto diffuso un anno fa da Al Qaeda nello Yemen. La teoria è che si possono preparare ordigni ricorrendo a prodotti commerciali. E per assemblarli non c’è bisogno di un laboratorio.
Bombe fatte in casa - Può apparire come una fanfaronata ma non lo è. Gli autori della strage di Londra hanno preparato le bombe nella loro abitazione così come Faizal Shahzad (l’uomo di Times Square) e Mohammed Game, l’attentatore di Milano. O ancora Najibullah Zazi, l’afghano-americano che voleva colpire New York. Tutti hanno impiegato fertilizzante, acetone, prodotti cosmetici. Ed hanno spesso seguito le istruzioni via Internet. Con Inspire Al Awlaki punta chiaramente ad allargare la sua base. Con messaggi mirati a simpatizzanti di lingua inglese che vivono in Africa, in Europa o negli Usa. E tenta anche di creare un’arena virtuale dove riservare opinioni, idee, articoli. Nell’introduzione della rivista si esortano i lettori a inviare i propri consigli: la piccola posta del terrorista. Le prediche dell’imam, che è nato in New Mexico, ha vissuto negli Usa ed è poi scappato nello Yemen, sono molto seguite sul web. Sulla rete sono disponibili da tempo pubblicazioni in inglese (o tedesco e spagnolo) ma quello prodotto dai qaedisti yemeniti appare come qualcosa di più ambizioso e sistematico.

Fonte: Corriere della sera.It
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Utente Master
02/07/2010 19:49

X-42 Pop-Up Upper Stage
Riguardo a questa specifica designazione ho incontrato un po' di confusione per fonti che trattavano progetti leggermente diversi tra loro...io ho postato questa presa dallo Wikipedia inglese. Forse Aurora ne saprà più di me e sarà meglio informato.

L’X-42 Pop-Up Upper Stage è un progetto militare statunitense ancora classificato. Si crede, però, che sia un razzo a più stadi alimentato da propellente liquido capace di trasportare in orbita un carico utile di 1800kg.




X-42 RLV Demonstrator.



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Utente Master
02/07/2010 20:01

A dire il vero non ne avevo mai sentito parlare di questo X-42, sarebbe una specie di Shuttle senza equipaggio per portare rifornimenti alla ISS?!

Da quello che hai scritto sembra che l'X-41 sia riutilizzabile, mentre l'X-42 no...aspettiamo e vediamo se e quando verranno declassificati i progetti.
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Utente Master
03/07/2010 11:13

Mi sa che è l'unica cosa che si può fare a questo punto...Perchè io non ne so molte: effettivamente, potrebbe essere come hai detto tu un mezzo per portare rifornimenti alla ISS ma non lo si sa con certezza...
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Utente Master
05/07/2010 10:37

Nella giungla un sottomarino per trasportare cocaina
Quando uno pensa ad un sottomarino, gli viene in mente un mezzo potente, con armamenti nucleari, che agisce nelle profondità degli abissi per manovre strategiche/tattiche militari e che può decidere le sorti di una battaglia o, di più, di una guerra intera.
Ma non è sempre così.
Questo è venuto fuori durante un'operazione congiunta Usa-Ecuador. E' lungo una decina di metri...


Quando nel bel mezzo della giungla ecuadoriana, a pochi passi dalla frontiera con la Colombia, gli agenti antidroga Usa e i militari dell'esercito di Quito hanno scoperto venerdi' un sottomarino di una trentina di metri, non hanno creduto ai propri occhi. Dipinto con colori mimetici, il sottomarino, molto sofisticato, che avrebbe dovuto servire a portare la droga in Nord America, e' stato bloccato prima del suo varo grazie ad una 'soffiata' ottenuta dalla Dea, la Drug Enforcement Administration statunitense, e quindi trasmessa immediatamente alle autorita' ecuadoriane, che hanno dato il via libera all'operazione congiunta.
Il sottomarino ha un motore elettrico che funziona a gasolio, possiede un periscopio, ha l'aria condizionata, ed e' lungo circa trenta metri. Non e' la prima volta che un sottomarino corriere della droga viene sequestrato, ma quello trovato venerdi' in Ecuador e' molto piu' sofisticato del solito e soprattutto sarebbe stato in grado di trasportare tonnellate di coca, passando inosservato per migliaia di chilometri. Generalmente quelli dei trafficanti di droga sudamericani non sono neppure veri sottomarini: navigano a pelo d'acqua, sono piu' piccoli e soprattutto non sono muniti di aria condizionata. Al loro interno regna un caldo infernale, vista la vicinanza dei motori e la mancanza di isolamento.
Alla Associated Press, il direttore regionale della Dea Jay Bergman ha spiegato sabato che una sola persona e' stata arrestata nel corso dell'operazione di venerdi'. Secondo Bergman il nuovo sottomarino rappresenta un salto di qualita' inquietante, che conferma le nuove capacita' della criminalita' organizzata sudamericana. Nell'agosto 2007, le forze armate Usa avevano intercettato un mini sottomarino con a bordo tonnellate di cocaina al largo del Guatemala. Esattamente due anni or sono, la marina messicana aveva intercettato un altro sottomarino, decisamente artigianale, mentre trasportava un carico di droga lungo la costa del Pacifico.

Fonte: Ansa.It
[Modificato da _Thomas88_ 05/07/2010 10:38]
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05/07/2010 20:23

non è la priam volta che i cartelli sudamericani della droga ricorrono a questi aggeggi..
comunque definirlo sottomarino è impropio..si tratta di un sommergibile in grado di navigare sotto il pelo dell'acqua ..
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05/07/2010 21:18

Re:
Hammish, 05/07/2010 20.23:

non è la priam volta che i cartelli sudamericani della droga ricorrono a questi aggeggi..
comunque definirlo sottomarino è impropio..si tratta di un sommergibile in grado di navigare sotto il pelo dell'acqua ..




E' vero...però questo ha una tecnologia più sofisticata di quelli rinvenuti in precedenza...quindi un'enorme passo avanti compiuto dai trafficanti della droga che dispongono ogni giorno che passa di tecnologie e armi sempre più sofisticate...
[Modificato da _Thomas88_ 05/07/2010 21:18]
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07/07/2010 15:09

Boeing (NASA) X-43
Il Boeing X-43 è un velivolo sperimentale ipersonico senza pilota. Si tratta di un dimostratore tecnologico il cui compito è quello di testare i vari aspetti del volo supersonico ad alte prestazioni. Fa parte del programma Hyper-X della NASA dal costo di 250 milioni di dollari ed al quale partecipano anche Boeing, MicroCraft Inc., GASL e Orbital Sciences Corp.
L’X-43 viene montato sulla punta di un razzo Pegasus denominato “stack”, il quale poi viene agganciato sotto l’ala di un aereo. Il razzo porta l’X-43 all’altitudine ed alla velocità prevista e poi si separa dal velivolo sperimantale che vola liberamente grazie al proprio motore scramjet.
La prima versione dell’X-43A fu progettata per raggiungere Mach 7 ad un’altitudine di 30km. Si tratta di un velivolo utilizzabile una volta sola, progettato per precipitare nell’oceano senza possibilità di essere recuperato.
Dei tre esemplari finora costruiti, il primo è andato distrutto mentre gli altri due hanno volato con successo con il motore scramjet attivo per circa dieci secondi e poi si sono schiantati nell’oceano dopo dieci minuti di discesa.
Il primo volo avvenne nel giugno del 2001 ma fallì perchè lo “stack” andò fuori controllo 11 secondi dopo essersi sganciato dall’ala del B-52. Il 7 marzo 2004 si tenne il secondo volo ch eebbe successo e l’X-43 raggiunse la velocità di Mach 7, diventando l’aereo supersonico più veloce del mondo. Il terzo volo, svoltosi il 16 novembre 2004, stabilì un nuovo record di velocità: il velivolo toccò gli 11200km/h, quasi Mach 10, ad un’altitudine di 13157m.
L’X-43A misura 3.65m di lunghezza e pesa 1300kg. Ha una forma aerodinamica in grado di generare molta portanza per il volo ed è dotato di un sistema di raffreddamento che fa circolare l’acqua sotto le superfici dell’aereo perchè a velocità supersoniche le parti metalliche potrebbero fondere dal calore che viene generato. La parte frontale fa parte del sistema di aspirazione dell’aria mentre la parte posteriore funge da ugello. Gli X-43 finora costruiti utilizzavano come carburante l’idrogeno ma, poichè questo è difficile da immagazzinare, trasportare e produrre, i futuri modelli utilizzeranno un carburante a base di idrocarburi.
I futuri sviluppi del programma X-43 prevedevano una versione B ed una C ma, nel 2004, questi risultavano sospesi. L’X-43B sarebbe dovuto essere un aereo di dimensioni normali, con un motore a turbina a ciclo combinato o un motore a razzo a ciclo combinato ISTAR. L’X-43C sarebbe stato un po’ più largo dell’X43A e avrebbe dovuto testare l’utilizzo di un motore a combustibile di idrocarburi.

Rappresentazione artistica dell'X-43 in volo.


Tecnici NASA terminano gli ultimi preparativi prima del test; è possibile vedere l'X-43 montato sulla punta di un razzo Pegasus, a sua volta agganciato sotto l'ala di un B-52.


Il razzo Pegasus accelera l'X-43.
[Modificato da _Thomas88_ 07/07/2010 15:12]
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Utente Master
08/07/2010 10:59

India: sperimentato missile aria-aria.

E' in grado di intercettare velivoli supersonici fino a 80 km.

L'India ha collaudato oggi un missile aria-aria a corto raggio da una base dello stato orientale dell'Orissa. Il missile, che si chiama Astra ed e' stato interamente realizzato in India, e' in grado di intercettare velivoli supersonici a una distanza fino a 80 chilometri. Il test e' stato effettuato dal poligono militare di Chandipur, nel distretto di Balasore. Lo stesso razzo era gia' stato lanciato ieri, per la prima volta, durante le ore notturne.

Fonte: Ansa.It
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Utente Master
09/07/2010 11:30

Contest n.1

Allora, voi chi preferite tra:
Eurofighter EF-2000 Typhoon...


...e F-22 Raptor?


Il mio ago della bilancia pende verso...il Raptor! [SM=g27836] [SM=g1950684]
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