Risorse: Regolamento | Assistenza e Aiuto | Comunicazioni generali   Condividi:    
Visita il sito Ufoonline.it 
per ulteriori notizie, immagini e commenti.

Archivio + Ricerca + Opinioni + Tag + Speciali + Vostri avvistamenti 

Ricerca per anno di tutti gli articoli2010 - 2011 - 2012 - 2013 - 2014  TAG articoli archiviati sul sito:

Ufo | Marte | Scienza | Misteri | CropCircles | CoverUp | Seti | Astronomia | UfoinTv | Criptozoologia  

2012 | Sole | Interviste | Editoriali | Neo | Religione | Avvistamenti | Storia | Analisi | Luna 

Abductions | Droni | Astrobiologia | Paleoastronautica | Disastri | Complottismo | Terra


 
Stampa | Notifica email    
Autore

[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
06/05/2010 12:00

Lockheed X-7
Il Lockheed Corporation X-7 era un velivolo senza equipaggio usato per testare la tecnologia dei ramjet (statoreattori, motori a reazione) e dei sistemi di guida per i missili.
Venne soprannominato “Flying stove pipe”, Tubo di stufa volante, a causa della sua forma.
Lungo poco meno di 10m ed alto 2.1m, aveva un’apertura alare di 3.36m. Poteva raggiungere una velocità massima di Mach 4.31 ed una quota massima di volo di 32317m.
Veniva trasportato alla quota prestabilita a bordo di un B-50 o da un B-29. Quando il booster veniva azionato dopo il lancio, il velivolo raggiungeva la velocità di 1625km/h; successivamente, il booster veniva espulso ed entrava in funzione in motore ramjet. Infine, il prototipo scendeva a terra frenato dai paracadute.
L’X-7 ottenne il record di velocità per aerei con motore a getto toccando i 3250km/h.
Vennero effettuati 130 voli dall’aprile del 1951 al luglio del 1960.

Nella foto, un Lockheed X-7.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
06/05/2010 12:04

Aerojet General X-8
L’Aeroget General X-8 era un missile progettato per effettuare misure durante il volo (sounding rocket) e portare un carico di 68kg a 61000m di quota. Il programma ed i test si svolsero dal 1947 al 1958. L’X-8 gettò le basi per gli Aerobee Rocket, una famiglia di missili impiegata fino al 1985 e prodotta in oltre 1000 esemplari.
Era lungo 20 piedi (poco più di 6m) ed aveva un’apertura alare di 5 piedi (1.5m).
L’X-8 venne utilizzato dalla NACA, dall’USAF e dalla Marina degli Stati Uniti. Ne furono realizzati diverse varianti: X-8 (68 esemplari), X-8A (34 es.), X-8B (1es.), X-8C (2 es.) e X-8D (3 es.).

Nella foto, un Aerojet General X-8 prima di un test.
OFFLINE
Post: 3.468
Registrato il: 05/11/2007
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
06/05/2010 16:23

Thomas sai dirmi qualcosa in più sullo Scramjet...è una tecnologia di cui ho sentito parlare molto, ma non sono mai riuscito a sapere qualcosa in più...
Grazie!
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
06/05/2010 17:10

Re:
AURORA PILOT, 06/05/2010 16.23:

Thomas sai dirmi qualcosa in più sullo Scramjet...è una tecnologia di cui ho sentito parlare molto, ma non sono mai riuscito a sapere qualcosa in più...
Grazie!




Si, qualcosina Aurora te lo so dire...

Lo Scramjet, acronimo di Supersonic Combustion Ramjet, è un motore che dovrebbe consentire la costruzione di un aereo a reazione capace di velocità ipersoniche (oltre Mach 7). E’ stato costruito dalla NASA ed è una variante della propulsione Ramjet, dalla quale si differenzia per il fatto che il flusso d’aria in camera di combustione è a velocità supersoniche.; a quelle velocità, l’aria che viene rallentata dalla presa dinamica raggiunge temperature elevatissime e non è più possibile somministrargli calore.
Per questo motivo, il motore ha una valvola di ingresso modificata rispetto a quella del Ramjet, per far si che la velocità del flusso d’aria sia meno marcata e che la temperatura non arrivi al punto in cui ha inizio la formazione dei radicali liberi.
Molti dettagli di questa tecnologia sono sotto segreto militare. Un problema degli Scramjet è che non funzionano a bassa velocità e devono essere lanciati dalla loro velocità minima di partenza perché necessitano di aria compressa in ingresso. Questa velocità tanto minima non è perché è compresa, in base ai calcoli disponibili dai pochi testi eseguiti, tra i Mach 5 e i Mach 7 o 9. Comunque, le potenzialità sono alte: si pensa che velivoli spinti da Scramjet possano raggiungere Mach 20 e oltre.
Si è pensato al funzionamento multimodale: l’aereo è spinto da un motore a turbina avanzato (fino a Mach 2 o 3), poi da un ramjet (fino a Mach 6) e poi da uno Scramjet.
Gli Scramjet sono semplici a livello di meccanica e composti da 2 sezioni principali: la presa d’aria e la camera di combustione.
Nel 2001, il velivolo X-43, nell’ambito del programma Hyper-X della NASA, ha compiuto il primo test di un motore Scramjet.

[Modificato da _Thomas88_ 06/05/2010 17:14]
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
07/05/2010 11:53

Bell X-9
Il Bell X-9 Shrike era un prototipo di missile guidato aria-superficie alimentato da combustibile liquido. Prodotto dalla Bell, servì per lo sviluppo del GAM-63 Rascal a testata nucleare.
Era lungo quasi 7m, alto 2.4m ed aveva un diametro di 0.56m. La sua velocità di punta era Mach 2 e la sua tangenza massima di 19800m.
Ne vennero prodotti 31 esemplari nell’ambito del programma pianificato nel 1946 per la creazione di una nuova arma di distruzione di massa (il GAM-63 Rascal). In base a questo programma, il SAC (Strategic Air Command) nel 1947 stipulò un contratto con la Bell per lo sviluppo di un nuovo missile aria-superficie destinato ad essere trasportato da velivoli utilizzati come vettori. Per testarne le caratteristiche, venne sviluppato un missile su scala ridotta che assunse la designazione RTV-A-4 Shrike (X-9). Il modello aveva il compito di testare la forma aerodinamica migliore, il sistema di navigazione, la propulsione e tutte le operazioni preliminari di carico e pre-lancio.
Il programma di lancio iniziò nell’aprile del 1949 ed il primo lancio di un modello autopropulso venne tentato nel maggio del 1950, senza avere successo. Solo al quinto tentativo vennero risolti i vari problemi emersi nei precedenti test. L’ultimo lancio dell’X-9 avvenne il 23 gennaio del 1953.
Nessuno degli Shrike sopravvisse ai test.

Nella foto, un Bell X-9 sulla pista.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 10:19

North American X-10
Il North American X-10 era un velivolo dimostrativo senza equipaggio realizzato negli anni ’50. Derivato dal missile da crociera SM-65 Navaho e simile al Bell X-9, aveva lo scopo di testare le soluzioni tecniche da adottare sul Navaho con un mezzo riutilizzabile e dotato di carrello che gli consentisse di atterrare senza distruggersi.
Era lungo 20.15m, alto 4.40m ed aveva un’apertura alare di 8.59m. Poteva raggiungere una velocità massima di 2090km/h ed una tangenza di 13720m con un’autonomia di 1316km.
Ne furono costruiti 13 esemplari.
L’X-10 era un grande velivolo teleguidato ed ha avuto una storia a se nell’ambito del programma SM-64 Navaho: a differenza del missile da crociera, con il quale aveva molti elementi in comune nel corpo principale, l’X-10 era dotato di un carrello d’atterraggio triciclo e di un sistema a parafreno. All’inzio era stato concepito come lanciabile verticalmente ma, motivazioni economiche, lo sconsigliarono e l’X-10, noto inizialmente come RTV-A-5, divenne un aereo a tutti gli effetti.
La sua caratteristica principale e più interessante era la pianta alare a delta canard: infatti, era la prima volta che un velivolo supersonico a reazione aveva una tale configurazione alare.
L’X-10 volò la prima volta nel 1953. Aveva un sistema di guida inerziale unito con un apparato di comando da terra. I test terminarono nel 1956 con un grande successo. Gli X-10 vennero impiegati soprattutto presso la Edwards AFB e, dopo il trasferimento delle attività, a Cape Canaveral, dove ebbero gravi incidenti dovuti a varie causa, soprattutto nella fase di atterraggio. Terminato il programma, infatti, tre esemplari vennero usati come droni ma gli esperimenti fallirono ed i velivolo andarono persi totalmente. Altri vennero usati per un altro programma: quello dell’XB-70 Valkyrie.
L’unico esemplare rimasto dell’X-10 è conservato nel National Museum of the United States Air Force

Nella prima foto, a colori, possiamo vedere l'X-10 fermo sulla pista; nella seconda foto, invece, lo vediamo in volo e notiamo la sua somiglianza con l'F-18.


[Modificato da _Thomas88_ 10/05/2010 10:24]
OFFLINE
Post: 3.468
Registrato il: 05/11/2007
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 10:38

Sembra un F18 Hornet!!! L'XB-70 è l'aereo più bello della storia dell'aeronautica, bombardiere strategico da Mach 3!



OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 10:47

Si, infatti l'X-10 assomiglia molto all'Hornet nella forma...
Per un certo periodo della sua vita operativa, l'X-10 è stato l'unico velivolo al mondo in grado di raggiungere Mach 2.

Comunque è stupendo il Valkyrie...adesso cercherò di fare un paragrafo sulla sua storia e lo posterò...
Eccolo al museo di Dayton, in Ohio (certo che in quel museo c'è veramente di tutto, sarà una mia meta di viaggio!)

[Modificato da _Thomas88_ 10/05/2010 10:48]
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 12:35

North American Xb-70 Valkyrie
Il North American XB-70 Valkyrie era un prototipo statunitense per un bombardiere strategico supersonico capace di raggiungere Mach 3, una velocità superiore a quella di tutti i bombardieri in servizio all’epoca.
I costi, le difficoltà di costruzione e la mancanza di idee chiare su come affrontare le difese missilistiche sovietiche determinarono la chiusura del programma dopo solamente la costruzione di due prototipi.
L’aereo era lungo 59m ed aveva un’apertura alare di 32m. La sua velocità massima si aggirava intorno a Mach 3.08, la sua autonomia era di 12000km e la sua tangenza di 22500m. Inizialmente, il suo armamento doveva essere composto da due bombe H Mk 41 da 8.9 MT e 5000kg di peso.
Negli anni ’50, il bombardiere B-52 Stratofortress era ancora un progetto immaturo che non aveva raggiunto nemmeno l’operatività ma, per l’epoca, soddisfava le richieste per un velivolo del genere.
Due anni dopo il primo volo in versione prototipica del B-52, le richieste cambiarono e si richiese un aereo con velocità supersonica in grado di penetrare 1600km in territorio nemico.
Nel 1955 venne avviato il progetto WS-110A o CPB (Chemically Powered Bomber, visto che veniva aggiunto un particolare additivo chimico ad alta energia al carburante standard).
Allo sviluppo di questo bombardiere parteciparono, attraverso un concorso, Boeing e N.A.A.; vennero fatti enormi passi in avanti in poco tempo ma l’USAF alzò le pretese, chiedendo un aereo con una velocità da crociera di Mach 3. Per ottenere tali velocità, però, c’erano molti problemi aerodinamici, di consumo di energia e di peso.
Nonostante questo, nel 1957 comparve uno studio che rivoluzionò la tecnica degli aerei supersonici e, nel dicembre dello stesso anno, la N.A.A. vinse il concorso ed il 2 gennaio il progetto venne terminato. C’era una grande confusione di sigle cambiate in continuazione, di varianti e di ordini, richiesti e cancellati poco dopo.
Il Valkyrie era stato concepito come bombardiere ma venne realizzato come aereo sperimentale. Utilizzava una configurazione canard ed un’ala a delta (come l’Eurofighter) ed era costruito per la maggior parte in acciaio inossidabile ad alto tenore di nichel, pannelli a nido d’ape e titanio. Le prese d’aria erano sotto l’ala, i motori tra le code verticali ed i carrelli sotto la struttura delle prese d’aria.
Il Valkyrie era progettato per sfruttare il fenomeno della portanza di compressione (in pratica le onde d’urto generate da un aereo che vola a velocità supersonica sostengono parte del peso dell’aereo stesso) e, per questo, l’XB-70 veniva anche chiamato waverider (“cavalcatore di onde”).
Aveva le estremità alari mobili, cosa unica per un velivolo di quelle dimensioni, per aumentare la stabilità aerodinamica ad elevate velocità: potevano essere abbassate di 25° (oltre i 500km/h) o di 65° (oltre Mach 1.4). Le due alette canard vicine all’abitacolo erano a pianta trapezoidale.
Il muso non era abbassabile durante il decollo (come nel Concorde) ma era presente un sofisticato parabrezza a geometria variabile tra due posizioni: subsonica, caratterizzata da un’inclinazione ripida, e supersonica, più liscia e aerodinamica.
I motori erano YJ93, turboreattori convenzionali provvisti di postbruciatore, che formavano una batteria di 6 reattori tutti sistemati fianco a fianco nella parte posteriore della fusoliera e tra le derive verticali. Erano soggetti a surriscaldamento e, per questo, erano alimentati da un carburante speciale, il JP-6 a bassa volatilità. La capacità di trasporto del carburante era di 165000 litri ed i serbatoi erano sparsi in tutta la fusoliera e nelle ali così, per ottimizzare sempre il centro di gravità, erano caratterizzati da un computerizzato sistema di centraggio e autotravaso.
Le prese d’aria dei motori erano sotto la fusoliera ed avevano una sezione rettangolare.
L’acqua ed il combustibile venivano usati per disperdere calore perché la temperatura elevata era uno dei maggiori problemi da risolvere. Altre caratteristiche erano i pneumatici con carcassa metallica ed i sedili eiettabili racchiusi in speciali capsule di salvataggio.
Poichè l’abbassamento delle estremità alari aumentava l’effetto di portanza di compressione, si crede che l’XB-70 abbia il più alto rapporto portanza-resistenza di qualsiasi altro aereo supersonico con equipaggio mai costruito.
Il Valkyrie avrebbe dovuto essere scortato in volo dall’XF-108 Rapier, un caccia trisonico della North American sviluppato in parallelo con l’XB-70 e che, in pratica, era un modello in scala ridotta del 50% del bombardiere stesso ed equipaggiato con due soli motori.
Comunque, a Mach 3 nessun caccia avrebbe potuto insidiare il B-70 ed il vero problema erano i più di 300°C di temperatura che raggiungeva il vano bombe, dove nessun ordignio poteva resistere a tutto quel calore.
A seguito dell'abbattimento dell'U-2 pilotato da Gary Powers, le certezze sull'utilità dell'XB-70 come bombardiere vennero messe in dubbio, e il progetto Valkyrie venne tramutato in un programma di ricerca aerodinamica avanzata, propulsione e altri aspetti legati ai grandi aerei supersonici, in particolare al programma statunitense SST.
I progetti iniziali prevedevano la costruzione di tre aerei, ognuno dei quali incorporava le modifiche derivate dall'esperienza acquisita dai collaudi dell'aereo precedente, ma ne vennero costruiti solo due esemplari prima che il programma venne interrotto nel luglio del 1964.
In quel periodo, Kennedy ed i democratici erano contrari all’aereo per gli elevati costi ma l’USAF riuscì a tenere vivo il programma.
Il primo XB-70 uscì di fabbrica nel maggio del 1964 ed il 21 settembre fece il suo primo volo. Questo aereo soffrì subito di problemi di vario genere: debolezza dei pannelli a nido d’ape, un problema tecnico al blocco dei freni del carrello principale sinistro, perdite nel circuito idraulico e nel circuito di alimentazione.
Il secondo esemplare uscì nell’estate del 1965 ed effettuò il suo primo volo il 17 luglio. Nello stesso periodo, il primo Valkyrie subì un grave danneggiamento di tutti i motori quando una parte delle prese d’aria si ruppe e venne aspirata dai motori stessi. Nell’ottobre dello stesso anno, nel primo volo a velocità superiore di Mach 3, i pannelli a nido d’ape cedettero e 60cm del bordo d’attacco della semiala sinistra vennero strappati via. A causa di questi inconvenienti, il primo esemplare fu limitato ad una velocità massima di Mach 2.5.
Il 19 maggio 1966 l'aereo numero due (nel quale erano stati risolti i problemi dei pannelli) percorse 3840km in 91 minuti, volando a 3.270 km/h (Mach 3,08) a 22.860 metri per 33 minuti. Fu il volo più veloce mai registrato dell'intero programma. L’8 giugno, però, quest’aereo andò distrutto a seguito di una collisione con un F-104 Starfighter il quale si avvicinò troppo alla coda fino ad urtarla. Morirono il pilota dello Starfighter ed il copilota del Valkyrie ma le cause esatte della collisione non sono mai state accertate.
L’aereo numero uno continuò a volare anche quando, nell’aprile del 1967, passò alla NASA per continuare i test sul regime di volo supersonico e dove portò a termine 23 voli (dopo i 10 precedenti).
Il 4 febbraio 1969 l’unico Valkyrie rimasto venne ritirato dal servizio e portato nel museo dell’aviazione a Dayton, in Ohio, dove è ancora visibile con la livrea bianca anti-nucleare e dove spiega, con la sua mole, perché era soprannominato The Thing (La Cosa) o The Great White Bird (Il più grande uccello bianco).

Nelle foto, un XB-70 in fase di decollo (nella seconda foto sono ben visibili le prese d'aria).


[Modificato da _Thomas88_ 10/05/2010 12:38]
OFFLINE
Post: 14.926
Registrato il: 16/10/2007
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 14:16

Sembra quasi un Concorde in miniatura!
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 15:08

Re:
(richard), 10/05/2010 14.16:

Sembra quasi un Concorde in miniatura!




In miniatura mica tanto: il Valkyrie è più corto di 3m rispetto al Concorde ma lo batte in apertura alare di 6.5m e nel peso a vuoto di 14000kg...L'XB-70 è più grande nel complesso, più maestoso.
E poi, il Valkyrie è più temibile del Concorde... [SM=g2201350], sembra quasi un dragone!
[Modificato da _Thomas88_ 10/05/2010 15:12]
OFFLINE
Post: 3.468
Registrato il: 05/11/2007
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 17:51

Quando sono stato negli USA per prendere il brevetto, accanto all'aeroporto c'era un Museo, il quale aveva come "gate guardian" un SR-71 (e dico poco). Ecco nel negozio del museo, ti vendevano un pezzo dell'XB-70 incidentato, un cimelio non da poco, sarà stato grande come un computer e volevano 1800$ per portarlo a casa.

Se avessi i soldi lo ricostruirei uno tutto per me...
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 17:53

Re:
AURORA PILOT, 10/05/2010 17.51:

Quando sono stato negli USA per prendere il brevetto, accanto all'aeroporto c'era un Museo, il quale aveva come "gate guardian" un SR-71 (e dico poco). Ecco nel negozio del museo, ti vendevano un pezzo dell'XB-70 incidentato, un cimelio non da poco, sarà stato grande come un computer e volevano 1800$ per portarlo a casa.

Se avessi i soldi lo ricostruirei uno tutto per me...




Addirittura, non lo sapevo!...Comunque, se avessi tanti soldi, oltre a giocare con i pezzi del Valkyrie come fossero tasselli di un puzzle, mi comprerei anche un bel F-4 Phantom da mettere in giardino! [SM=g1950684]

Apparte scherzi, mi sembra un bel modo per rendere utili pezzi che altrimenti sarebbero inutili.
Comunque, dove hai preso il brevetto negli USA? Mi sembra di ricordare in California (lo devo aver letto in qualche tua discussione )ma che città?
[Modificato da _Thomas88_ 10/05/2010 17:56]
OFFLINE
Post: 3.468
Registrato il: 05/11/2007
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 18:12

Un ricordino me lo sarei preso volentieri eheh.

Sono stato in California, prima all'aeroporto di Livermore, poi mi sono trasferito con la scuola all'ex base aerea dell'Air Stategic Command, insomma fino al 1995 operavano da li quasi tutti i B-52.

L'accademia si chiama Sierra Academy of Aeronautics, ed è basata li.

Accanto c'è il museo...se vai su google earth mi sa che lo vedi!
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
10/05/2010 18:15

Ok...adesso ci vado a vedere.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
11/05/2010 10:07

Convair X-11
Il Convair X-11, in origine designato XSM-16A, è stato il banco del programma che portò alla realizzazione del missile Atlas.
L’X-11 era senza equipaggio ed era spinto da un potente motore a razzo. Aveva una lunghezza di 29.3m ed un’apertura alare di 3.66m, con un peso massimo a pieno che toccava i 36300kg.
La sua velocità massima era superiore a Mach 10, la sua automia era di 1110km e la sua tangenza di 60km.
Vennero costruiti e testati 12 X-11, di cui i primi tre vennero sottoposti solamente a prove statiche. Gli esemplari 4 e 6 andarono distrutti in incidenti di lancio mentre tutti gli altri voli di prova che vennero effettuati andarono a buon fine. La serie dei test iniziò nel giugno del 1957 e terminò un anno dopo.

Nella foto, un X-11 durante il lancio.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
11/05/2010 10:09

Convair X-12
Il Convair X-12 è stato il secondo e più avanzato banco di prova per il progamma Atlas. A differenza del suo predecessore, l’X-11, il quale aveva un solo motore, questo ne aveva ben tre: si trattava infatti di un razzo multistadio alimentato da combustibile liquido.
Era lungo 31.4m ed aveva un diametro di 3.66m. La sua velocità massima era superiore a Mach 18.
L’X-12 fece il suo primo volo nel luglio del 1958, un mese dopo che si era concluso il programma dell’X-11. Di fatto, questo prototipo aprì la strada verso l’utilizzo dei motori multistadio che poi caratterizzarono il missile Atlas.
L’X-12 ha anche un primato: quello di essere stato il primo razzo a volare per una distanza considerata intercontinentale quando percorse 10179km.
Nel 2001 uscì un articolo di un Magazine in cui si diceva che l’X-12 non era mai stato costruito e che, quindi, non aveva mai volato. Questa notizia, però, contraddice molte informazioni ufficiali ed alcune foto.

Nella foto, un X-12 durante la fase di lancio.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
12/05/2010 12:21

Ryan X-13 Vertijet
Il Ryan X-13 Vertijet era un aereo sperimentale statunitense progettato per testare in ambito militare il sistema VTOL (Vertical Take-Off and Landing).
L’aereo era lungo 7.14m, aveva un’apertura alere di 6.40m ed un’altezza di 4.62m. Spinto da un motore turbogetto Rolls-royce Avon modificato, capace di produrre una spinta di 44.6kN, poteva raggiungere i 560km/h. La sua autonomia era di 307km mentre la sua tangenza massima di 6100m.
Nell’aspetto, l’X13 era simile ad un jet convenzionale con un’enorme ala a delta ma, la differenza principale, stava nel decollo: il Vertijet, infatti, decollava tramite una rampa verticale trasportabile.
Per effettuare il decollo, il velivolo veniva posato sulla rampa con la sezione di coda rivolta verso il basso; il motore lo faceva decollare e l’ugello di scarico a spinta vettoriale lo portava poi in assetto orizzontale abbastanza velocemente. Lo sviluppo di questo aereo iniziò negli anni ’50 ed il primo volo avvenne nel dicembre del 1955. I test proseguirono per un paio di anni, fino a quando l’Air Force abbandonò il progetto.
Dal punto di vista tecnico, l’X-13 assomigliava a diversi aerei sperimentali tedeschi testati durante la Seconda Guerra Mondiale.
La più grande difficoltà stava nell’atterraggio a causa dell’impossibilità di vedere la pista, cosa indispensabile durante un combattimento. Un altro grande difetto di questo velivolo era la sua scarsissima autonomia che lo rendeva inutile ai fini operativi.

Nella foto, l'X-13 in posizione verticale per il decollo.
[Modificato da _Thomas88_ 12/05/2010 12:23]
OFFLINE
Post: 3.468
Registrato il: 05/11/2007
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
12/05/2010 18:52

Il Vertijet è uno spettacolo...ti rendi conto che non vedevi assolutamente dove andavi a finire in quella posizione verticale! Avevi bisogno degli omini a terra in contatto radio per darti le indicazioni.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
12/05/2010 20:30

Re:
AURORA PILOT, 12/05/2010 18.52:

Il Vertijet è uno spettacolo...ti rendi conto che non vedevi assolutamente dove andavi a finire in quella posizione verticale! Avevi bisogno degli omini a terra in contatto radio per darti le indicazioni.




E' vero, cose pazzesche se ci pensiamo al giorno d'oggi! Poi, è anche un po' buffo... [SM=g27823]
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
[Rubrica] [In Corso] La Foto del Giorno (1609 messaggi, agg.: 24/03/2015 09:19)

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:00. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Ufoonline.it offre i suoi contenuti nella nuova Fan Page di Facebook, un modo semplice e comodo per essere informati in tempo reale su tutti gli aggiornamenti della community direttamente nel tuo profilo del celebre Social Network. Se ti iscrivi gratuitamente, puoi interagire con noi ed essere informato rapidamente sulle ultime notizie ma anche su discussioni, articoli, e iniziative.