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[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
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17/05/2010 12:11

Bell X-16
Il Bell X-16 era la denominazione di un progetto degli anni ’50 per la realizzazione di un aereo da ricognizione ad alta quota che, però, non si concretizzò.
L’aereo doveva essere lungo 18.55m, alto 5.2m ed avere un’apertura alare di 35.0m. I suoi punti di forza dovevano essere l’autonomia e l’altitudine a cui avrebbe volato: da progetto, la prima doveva essere di 5310km e la seconda di 21900m.
Nel 1952 l’USAF si trovò costretto a dotarsi di un aereo da impiegare in missioni di ricognizione fotografica ed elettronica oltre i confini dell’Unione Sovietica e dei suoi paesi satelliti. Questo velivolo, quindi, doveva volare ad altitudini tali da permettergli di evitare ogni tipo di intercettazione aerea e missilistica.
Così, nel marzo del 1953 l’Air Force contattò segratamente la Bell Aircraft e la Fairchild Aircraft nell’ambito dello studio MX-2147, invitandole a presentare dei progetti per un nuovo aereo capace di volare a 21340m di altitudine a velocità subsonica e con un raggio di azione di circa 2400km.
Allo stesso tempo, fu dato alla Martin Aircraft il compito di migliorare il bireattore RB-57 (variante da ricognizione del bombardiere B-57, già in utilizzo presso l’aeronautica) al fine di permettergli di svolgere lo stesso tipo di missione.
Nel gennaio dle 1954 arrivarono i due progetti:
la proposta della Fairchild, denominata M-195, riguardava un monoreattore ad ala dritta di concezione tradizionale; quella della Bell, invece, denominata Model 67, riguardava un bireattore ad ala a freccia di spessore molto sottile ed allungata. Questa seconda proposta aveva caratteristiche molto più moderne e tecnologicamente avanzate.
La Martin, infine, presentò un rifacimento dell’RB-57 con un’ala molto più grande.
Tutti e tre i progetti erano accumunati dal propulsore previsto, un turbogetto Pratt & Whitney J57 modificato per volare nell’aria rarefatta.
Il duello tra Bell e Fairchild vide uscire vincitore, dopo sei mesi, il Model 67 del quale fu autorizzato lo sviluppo con la designazione di X-16, allo scopo di mascherare le finalità spionistiche dell’aereo. Dopo l’autorizzazione seguì la firma del contratto per la produzione di 28 esemplari.
Dopo due mesi dalla stipula dell’accordo con la Bell, però, comparve un terzo progetto di ricognitore d’alta quota non rischiesto, il CL-282, della Lockheed Aircraft (progetto dal quale nascerà il famosissimo aereo spia U-2).
Questo progetto venne respinto inizialmente dall’USAF ma Kelly Johnson, capoprogettista della Lockheed, il quale aveva importanti amicizie all’interno delle forze armate e del governo, riuscì ad attirare l’interesse della CIA, anch’essa alla ricerca di un ricognitore per ottenere informazioni sull’arsenale militare dell’Unione Sovietica. Alla fine del 1954, così, il progetto della Lockheed venne approvato ed il 9 dicembre fu firmato un contratto, finanziato in gran parte con il budget della CIA, che prevedeva la realizzazione di 20 aerei.
In questo modo, lo sviluppo del Bell X-16 Bald Eagle (Aquila Calva) dell’USAF e del Lockheed U-2 Dragon Lady della CIA procedettero parallelamente. Lo sviluppo dell’U-2, però, andò molto più velocemente e questo, unito al fatto che alla fine del 1955 il Martin RB-57 divenne operativo, portò l’USAF a cancellare il programma X-16 verso la metà del 1956.
La frustrazione in casa Bell fu altissima ma non giustificata. In fin dei conti, l’X-16 era un alter ego inutile e costoso dell’U-2 e, per di più, il suo sviluppo era andato troppo a rilento: nel corso del 1954 era stato presentato un solo modello statico in grandezza naturale ed, al momento della cancellazione del progetto, l’unico prototipo di cui era stata avviata la costruzione era completo solo all’80%, mentre il Dragon Lady già volava da parecchi mesi.

Nella foto, l'esemplare di X-16 non ultimato.
[Modificato da _Thomas88_ 17/05/2010 12:15]
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