miciamimo, 18/06/2012 23.41:
Ciao Eone
Avevo cominciato scrivendo una lettera a mia moglie,volevo spiegarle almeno in parte con cosa avevo avuto a che fare.
Successivamente è diventato uno sfogo ma poi ho compreso che doveva essere un messaggio.
Ho tralasciato la prima parte che è tutta dedicata a mia moglie e sono sincero nel dirti che non sono mai stato un gran narratore,penso che quando vivi qualcosa sulla tua pelle riesci a prendere il coraggio di raccontare.
Ho riletto un paio di volte i tuoi primi posts (gli altri a brevissimo
), e avevo arguito questo.
Ti ringrazio sia per la testimonianza sia perchè hai sfatato quanto detto sopra che le persone scrivono solo per il gusto di scrivere e non per cercare il lato umano che comprende anche lo sfogo.
Grazie anche per aver chiarito non certo per me che si necessita del lato umano quando si scrive nei luoghi virtuali, a volte di comprensione, a volte di aiuto poichè racchiusi nell'anonimato si riesce ad esprimersi maggiormente, a volte semplice sfogo e relativa osservazione degli altri per riflettere su cosa potrebbe succedere parlandone nel reale, purtroppo e fa parte del gioco parecchi non hanno una determinata sensibilità forse loro stessi vittima di altri traumi (mi pare si chiamino così in psicologia).
Avrai un'apparente e a prima vista sterile battaglia, o forse importantissima in questo topic.
So per certo che chiunque scriva vuole esternare qualcosa che non riesce a tenere dentro, può essere anche un parto della mente poco importante ciò, se così non fosse non avremo tutti i libri che abbiamo compresi quelli fantastici.
Nella sezione Off-Topic, il buon Cleto ha scritto decine di posts sulla sua Saga Stellare, può piacere o non piacere, a me piace ed apprezzo l'espressione dietro la quale c'è qualcosa sia di introspettivo sia di messaggio al prossimo.
I vecchi esoteristi, alchimisti, mistici, usavano quello che è chiamato Linguaggio degli Uccelli per scrivere, molti non capivano e non capiscono altri colgono le sfumature in quella matrice di cui si parlava, poco importa se anche uno solo percepisce, 1 è meglio di zero ed intanto si è dato.
Il narrare, il raccontare attorno al focolare fa parte dell'uomo sin da quando ha preso cognizione della parola.
La Parola, il Verbo, il sacro OM, Vak la Dea Parola, sempre questo termine quasi "Magico" che accompagna l'uomo dalla notte tempi, espressione del suo io interiore, sia vissuto o "sognato".
Nel virtuale non potendo parlare si scrive, e qua restando nel campo misterico è doveroso ricordare Edward George Earle Bulwer-Lytton, che ebbe a scrivere
"The pen is mightier than the sword" (la penna è più potente della spada) dall'opera teatrale Richelieu (1839), atto 2, scena 2.
Lytton indirettamente fu padre di una rivoluzione culturale, politica, occultistica e mistica che ancora oggi è viva e vegeta e tocca centinaia di milioni di persone, anche se i più si sono dimenticati della sua penna che scriveva Parole o sono completamente ignari, ma questo sarà occasione di un un topic se trovo la giusta ispirazione per lasciare Parole in rete,
Era giusto per evidenziare quanto sia importante l'esprimere e lo scrivere, sia per se stessi che per qualche altro che nei meandri della trama di quella che è stata definita "matrice" a volte trova le connessioni per se stesso.
Jung aveva studiato sincronismi e sincronicità, Bohm aveva trovato dei collegamenti tra particelle distanti eoni luce, non so dove siano le verità, ma in questo reciproco dare ed avere ci si arricchisce sempre.
Grazie di nuovo soprattutto per aver testimoniato la tua "storia/esperienza", e per aver confermato che non siamo bits e bytes che scrivono solo per il gusto di scrivere e per soddisfare il gossip altrui, esiste sempre il lato umano, cosa che oggi in questo mondo moderno veloce e caotico è diventato quasi alieno nell'egoismo imperante.
Perdonandomi la lunga divagazione, posso chiederti quale pensi sia il "Messaggio" di cui hai parlato.
Grazie anticipate