Riprendo con i velivoli con classificazione X. Siamo al n°50.
Il Boeing X-50 Dragonfly era un elicoplano UAV sviluppato da Boeing e DARPA basato sul Sikorsky S-72 (denominato anche X-wing, era un velivolo ibrido che combinava le caratteristiche di un elicottero con quelle di un velivolo ad ala fissa; il programma era portato avanti dalla NASA e dal DARPA e durò cinque anni, dal 1983 al 1988). Il suo obiettivo era quello di dimostrare la possibilità di un rotore di un elicoterro di fermarsi in volo e comportarsi come un ala. A causa, però, del fatto che nessuno dei due velivoli costruiti riuscì mai a completare la fase di transizione tra rotore ed ala, anche a causa di difetti di progettazione, la DARPA ritirò i finanziamenti nel 2006.
Il velivolo era lungo 5.39m, aveva un’altezza di 1.98m ed il diametro del rotore era di 3.66m. Il motore era una turboventola Williams F112 da 3.11kN di spinta, capace di fargli raggiungere una velocità di 278km/h.
Per la modalità di volo con rotore i gas di scarico venivano deviati tramite un ugello verso il rotore mentre al momento della transizione alla modalità ala, i gas di scarico venivano diretti verso la coda del velivolo ed il rotore si fermava in modo da formare un’ala rettilinea.
Vennero costruiti due esemplari ed il primo volo si svolse il 24 novembre 2003. Nel corso del terzo volo del primo prototipo, il 23 marzo 2004, l’X-50A si schiantò al suolo a causa di un problema ai comandi a distanza. Il secondo esemplare, denominato Ship 2, si schiantò anch’esso nel corso del suo sesto volo il 12 aprile 2006.
Nell'immagine realizzata al computer vediamo un esemplare di X-50.