L’SVD o Dragunov è un fucile di precisione semi-automatico sviluppato in Unione Sovietica a partire dalla fine degli anni ’50. La sua produzione iniziò nel 1963 e viene prodotto ancora oggi: ha partecipato alla Guerra del Vietnam, all’Invasione Sovietica dell’Afghanistan e alla Guerra d’Iraq. Ha un’azionamento a presa di gas ed utilizza una cartuccia 7.72x52mm, adottando lo stesso funzonamento dell’AK-47. I proiettili hanno una velocità alla volata di 800m/s e sono contenuti in un caricatore da 10 colpi.
Gli organi di mira sono un’ottica PSO-1 con ingrandimento 4x, dotata di un retino con un’illuminazione a batteria e di un filtro arancione per migliorare il contrasto dell’immagine e, soprattutto, capace di individuare sorgenti di luce infrarossa, ed un mirino metallico regolabile. La gittata dell’arma è di 1500m (per un colpo di precisione) ma i proiettili possono arrivare ad una distanza superiore ai 5000m.
L’SVD pesa circa 4.3kg ed è lungo 1225mm, di cui 620mm sono della canna. Il suo sviluppo non fu complesso perché si trattò di adottare il principio ad otturatore rotante dell’AK-47 ad una cartuccia migliore sulle lunghe distanze e più adatta ad un tiro di precisione. Molto efficace in quest’arma sono il compensatore-spegnifiamma ed il calcio ergonomico in legno, calcio che rende il Dragunov unico tra i fucili di precisione: nonostante non sia regolabile o mobile risulta essere molto comodo e consente l’utilizzo del fucile anche se si indossano i guanti.
Nella foto, un Marine si addestra ad utilizzare l'SVD.
[Modificato da _Thomas88_ 15/04/2010 09:42]