[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

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_Thomas88_
00lunedì 21 dicembre 2009 09:49
Re:
predalien, 20/12/2009 21.24:

Thomas volevo farti una domanda alquanto sciocca...non so quanti anni hai te ma io ho appena fatto 17 anni e queste non lo so anche perchè non c'ero in quegli anni...ho letto quello che hai scritto sulla guerra del golfo, mi puoi spiegare perchè gli Stati Uniti volevano difendere l'Arabia? Erano forse alleate in quegli anni? C'entrano i soliti profitti economici o c'è qualcos'altro?




...Io in quegli anni ne avevo un paio...eheh.
Comunque te lo spiego subito: l'Occidente prese la decisione di attaccare l'Iraq per paura che questo potesse invadere l'Arabia, nazione molto più importante, economicamnete parlando, del piccolo Kuwait, e conquistare i suoi pozzi petroliferi. Se Saddam ci fosse riuscito, cosa probabile visto che in quel peridodo aveva l'esercito e l'aviazione più potenti di quella regione, avrebbe avuto nelle sue mani le riserve petrolifere irachene, kuwetiane e arabe.
Gli Stati Uniti furono i primi a mobilitarsi visto che la Dinastia regnante dell'Arabia Saudita era in buona rapporti con la famiglia Bush: erano Nazioni amiche, qundi è stato invevitabile che il paese americano, più potente militarmente, avrebbe protetto il debole alleato.
predalien
00lunedì 21 dicembre 2009 13:48
Re: Re:
_Thomas88_, 21/12/2009 9.49:




...Io in quegli anni ne avevo un paio...eheh.
Comunque te lo spiego subito: l'Occidente prese la decisione di attaccare l'Iraq per paura che questo potesse invadere l'Arabia, nazione molto più importante, economicamnete parlando, del piccolo Kuwait, e conquistare i suoi pozzi petroliferi. Se Saddam ci fosse riuscito, cosa probabile visto che in quel peridodo aveva l'esercito e l'aviazione più potenti di quella regione, avrebbe avuto nelle sue mani le riserve petrolifere irachene, kuwetiane e arabe.
Gli Stati Uniti furono i primi a mobilitarsi visto che la Dinastia regnante dell'Arabia Saudita era in buona rapporti con la famiglia Bush: erano Nazioni amiche, qundi è stato invevitabile che il paese americano, più potente militarmente, avrebbe protetto il debole alleato.



Grazie di avermi chiarito le idee Thomas [SM=g27823]
_Thomas88_
00lunedì 21 dicembre 2009 14:33
FGM-148 Javelin
Il Javelin è un'arma statunitense utilizzata contro mezzi blindati e carri armati. Entrata in servizio nel 1996, è tutt'ora in uso nelle forze di fanteria americane ed è la più efficace del suo genere. E' composta da un lanciatore spalleggiabile usa e getta, chiamato CLU ( unità di controllo lancio ) e dal proiettile, un missile guidato a combustibile solido. Il peso complessivo dei due pezzi è di circa 18kg. Ha un raggio d'azione di circa 2/3km.
Il bersaglio viene agganciato per mezzo del calore emanato dal motore del mezzo ed il puntamento è facilitato dall'elettronica dell'arma che ha una visuale notturna e una funzione di zoom.
Il missile, ed è questa la caratteristica principale del Javelin, può operare in due modalità differenti:
Direct Attack: il missile raggiunge un'altezza di 50m prima di colpire direttamente il bersaglio;
Top Attack: il missile si innalza fino a 150m di altezza e colpisce il bersaglio dall'alto con un potere penetrativo altissimo e devastante ( grazie alla combinazione di velocità e altezza raggiunta e visto che le parti superiori dei veicoli sono solitamente piatte e senza profili inclinati ).
Altro punto di forza è la testata, una doppia testata HEAT in tandem capace di neutralizzare le corazze reattive, quelle del T-90 russo ad esempio.

Nella foto, un soldato americano si addestra a lanciare il Javelin.

AURORA PILOT
00lunedì 21 dicembre 2009 14:39
Ma tutte quelle alette aerodinamiche?!
Quelle dietro sono per il bilanciamento (credo), ma quelle 6 anteriori a che servono? Sarà mica l'elica?
predalien
00lunedì 21 dicembre 2009 14:53
Re:
AURORA PILOT, 21/12/2009 14.39:

Ma tutte quelle alette aerodinamiche?!
Quelle dietro sono per il bilanciamento (credo), ma quelle 6 anteriori a che servono? Sarà mica l'elica?




A quanto so, credo che la parte inferiore del missile si sganci prima di colpire il bersaglio.
_Thomas88_
00lunedì 21 dicembre 2009 19:13
Re:
AURORA PILOT, 21/12/2009 14.39:

Ma tutte quelle alette aerodinamiche?!
Quelle dietro sono per il bilanciamento (credo), ma quelle 6 anteriori a che servono? Sarà mica l'elica?




Allora, quelle 4 alette, più le 6 poste più verso il centro, servono al computer di bordo ( autopilota ) di apportare delle modifiche al tragitto del missile in base ai nuovi logaritmi calcolati ed in base ai nuovi fotogrammi acquisiti. [SM=g1950684]
UFOONLINE
00lunedì 21 dicembre 2009 21:36
Thomas ti comunico che la Rubrica da oggi è ufficiale ed è stata aggiunta all'indice del Forum in alto. Nei prossimi giorni verrà aggiunta anche nel sito. Complimenti e buon proseguimento.
AURORA PILOT
00lunedì 21 dicembre 2009 23:21
Grande Thomas! Complimenti per la rubrica!!!

E grazie per le informazioni delle alette, sono davvero tante per la stabilizzazione del volo, si vede che è un po' instabile come missile.
_Thomas88_
00martedì 22 dicembre 2009 10:18
Ok. Ringrazio lo Staff del forum per avermi dato questa possibilità...
E ringrazio anche tutti quelli che seguono la mia rubrica e che contribusicono ad arricchirla... [SM=g1420767]
_Thomas88_
00martedì 22 dicembre 2009 12:51
Guerra del Golfo: Operazione " Desert Storm" ( parte 2 di 3 )
La notte del 16 gennaio 1991, scaduto l'ultimatum, ebbe inizio l'Operazione "Desert Storm".
Il nome preliminare dell'attacco aereo pianificato dagli USA fu Instant Thunder. Tale attacco era diviso in tre fasi distinte ed avrebbe dovuto devastare le forze militari irachene con perdite minime tra i civili:
la più breve doveva essere la prima, che avrebbe utilizzato la "soppressione delle difese" per stabilire il controllo dello spazio aereo iracheno e kuwaitiano, eliminando i radar nemici, tagliando le linee di trasporto utilizzato dall'esercito iracheno e neutralizzando tutte le batterie antiaeree. La prima fase dell'operazione includeva anche il bombardamento di tutte le postazioni di comando militari e dei siti sospettati di contenere armi chimiche;
la seconda fase avrebbe dovuto disabilitare l'esercito iracheno, assieme alle infrastrutture della nazione. Per conseguire questi obiettivi sarebbero stati bombardati i depositi di armi, le raffinerie e altre strutture critiche, rendendo impossibile riparare o costruire gli armamenti. Altri bersagli sarebbero state le infrastrutture civili, come centrali elettriche e linee telefoniche.
la terza e ultima fase avrebbe compreso il combattimento diretto con le forze irachene che, indebolite dalle prime due fasi, non avrebbero fornito molta resistenza.
Il giorno dopo l'ultimatum venne avviata l'operazione Tempesta del Deserto con più di 100 uscite aeree al giorno: i primi bersagli ad essere colpiti furono due postazioni radar da parte di 8 Apache e due Pavelow lungo il confine arabo-iracheno; seguirono gli aeroporti H-2 e H-3 nell'Iraq occidentale che vennero bombardati da uno stormo di 22 F-15 guidati da due F-111 Raven; alle 3, i Raven guidarono 10 F-117 Nighthawk nel bombardamento della capitale Baghdad con la conseguente distruzione diel quartier generale del governo, delle stazioni televisive, delle piste d'aviazione e dei palazzi presidenziali. Vennero utilizzate le bombe intelligenti, i missili da crociera, le bombe a grappolo e le bombe "tagliamargherite". L'Iraq rispose lanciando un totale di 42 missili Scud contro Israele.
L'obiettivo della prima fase fu facilmente ed in breve tempo raggiunto, con la perdita di un solo F/A-18 Hornet. Gli attacchi aerei della coalizione vennero lanciati dalle basi arabe e dalle 6 portaerei presenti nel golfo Persico e nel Mar Rosso. Nel golfo Persico erano presenti la USS Midway (CV 41), la USS John F. Kennedy (CV-67) e la USS Ranger (CV-61) mentre la USS America (CV-66), la USS Theodore Roosevelt (CVN-71) e la USS Saratoga (CV-60) nel mar Rosso.
La prima settimana di operazioni vide poche uscite irachene, che causarono pochi danni. 38 Mig iracheni vennero abbattuti mentre dai 115 ai 140 aerei di Saddam si rifugiarono in Iran, prendendo in contropiede la coalizione che si era preparata con degli aerei suppenendo che i velivoli iracheni si fossero riparati in Giordania. Il 23 l'Iraq versò 400 galloni di petrolio nel gofo Persico, accusando poi la coalizione di aver colpito le petroliere irachene.
La terza fase, la più grande della campagna aerea, si concentrò sulla distruzione degli obiettivi militari tra cui lanciatori di missili Scud, siti contenenti armi, centri di ricerca e forze navali. Un terzo della potenza aerea si concentrò sulle postazioni di Scud. Le centrali elettriche di tutto il paese, le dighe, le stazioni di rifornimento e quelle di trattamento delle acque di scarico vennero colpite e distrutte. Tutti questi bersagli furono localizzati grazie a fotografie aeree utilizzando coordinate GPS in riferimento a quelle dell'ambasciata statunitense a Baghdad.
Nella maggior parte dei casi, gli aerei della coalizione evitarono di colpire edifici civili ma, comunque, alcune volte questo non avvenne causando vittime innocenti.




_Thomas88_
00mercoledì 23 dicembre 2009 13:26
BLU-82
Nella guerra del Golfo, come detto sopra, tra le bombe utilizzate dall'Aviazione statunitense ci sono state quelle soprannominate "tagliamargherite". Si tratta della più potente bomba convenzionale dell'esercito USA con un carico di 7000 chili.
Lanciata dai C-130, è sganciata con un paracadute in modo da frenare la caduta e permettere alla bomba di esplodere a circa un metro da terra granzie ad una spoletta molto lunga. E' composta da una miscela liquida di ossigento, idrogeno, alluminio e nitrato d'ammonio che al contatto con l'aria prende fuoco rilasciando un'esplosione devastante. Oltre che nel conflitto del 1991, è stata utilizzata anche in Vietnam ed in Afghanistan.
Della BLU-82 ne esiste anche una versione con un raggio d'azione più vato, chiamata BLU-118.

Nella foto, un BLU-82 fatta esplodere in un test nello Utah nel 2008.

AURORA PILOT
00mercoledì 23 dicembre 2009 16:15
Nome in codice "Daisy Cutter", ma la lancia solo il C-130?

Ci vedrei bene degli F/A18 "Hornet" con questa bimba sotto!

Mi sa che la usano in Afgahnistan perchè l'esplosione riesce ad entrare in tutti i cunicoli sotterranei dei talebani e li snida, o meglio li fa rimanere li.
Piccolopopolo
00mercoledì 23 dicembre 2009 16:59
Ma scoppia in aria o è il contatto con il suolo fa scattare la detonazione?

Mi sono sempre chiesto se non sentano pressione i piloti che sganciano queste diavolerie O_O E se sbagliano bersaglio?

AURORA PILOT
00mercoledì 23 dicembre 2009 17:12
Secondo me pensano...siamo in guerra e questa gente massacra i miei concittadini con attentati e fa strage di civili innocenti...detto fra me e te gliele sgancerei anch'io!
E credo che pensino anche..."meglio loro sotto le bombe che io colpito da un missile terra-aria"!

Certo che non è facile perchè sai che quando tocchi col dito il grilletto delle persone muoiono, però sono persone che vorrebbero uccidere te, la tua famiglia e la tua patria, per far vivere tutti nel terrore.
Piccolopopolo
00mercoledì 23 dicembre 2009 17:14
Aurora non era un giudizio morale forse mi sono espresso male...
Era un giudizio meramente tecnico, nel senso coem viene avviata la procedura! Che so esiste un conto alla rovescia, viene indicato sul radar, ecc. Mi interessava sapere come si svolgeva la cosa.
AURORA PILOT
00mercoledì 23 dicembre 2009 17:29
Ahhh ok...forse avevo capito male...

Senti da quello che so dipende dal tipo di guida che ha la bomba, ci sono a guida laser, teleguidate, infrarossi e gps.
Non so che tipo di guida abbia questa bomba qui, comunque per prima cosa individui il bersaglio sul radar o nel caso di oggetti a terra in un mini-visore a infrarossi, dopodichè agganci la bomba con l'oggetto, praticamente la bomba memorizza la posizione del bersaglio e la salva nel database interno.
Poi è il pilota a decidere quando sganciare l'ordigno o a volte è da terra che viene dato al pilota l'ok per lo sgancio.

L'ho descritto molto semplicemente, magari mi son perso qualche passaggio, ma alla fine è così.
Mistero-74
00mercoledì 23 dicembre 2009 17:44
Ciao Thomas,complimenti per la rubrica è fantastica,mi perdonarai se la seguo poco però hai scelto un argomento che mi fa rabbrividire!!!!Comunque stai andando alla grande,bellissime foto.Ciao.
Serena Donvi
00mercoledì 23 dicembre 2009 18:39
Perchè non parliamo della armi al fosforo bianco la discussione potrebbe essere interessante [SM=g27822]
_Thomas88_
00mercoledì 23 dicembre 2009 20:07
Provo a rispondere a tutti:

ad Aurora: "sfortunatamente" si, gli unici a lanciare la Daisy Cutter sono i C-130 e gli MC-130 ( una variante del primo, come ben saprai,... );

a Piccolopopolo: la bomba scoppia con il contatto del suolo. Cade con la testa rivolta verso il basso, dove è presente una spoletta dalla lunghezza di 1 metro che, quando impatta il suolo, innesca la detonazione ( nella foto )
;

A Mistero: grazie mille!..E certo che ti perdono, a non tutti può piacere tutto...L'argomento può essere forte per certi versi ma mi ha sempre appassionato, fin da piccolo;

A Serena: certo che posso parlarne, però penso lo farò domani visto che sono già in ritardo per uscire... ;) [SM=g1950690]
predalien
00mercoledì 23 dicembre 2009 20:10
Re:
Serena Donvi, 23/12/2009 18.39:

Perchè non parliamo della armi al fosforo bianco la discussione potrebbe essere interessante [SM=g27822]




"Armi"? Credevo che con il fosforo bianco si componesse una sola arma: la granata. Infatti la granata al fosforo bianco è composta da questo tipo di fosforo che, una volta lanciata la granata scoppia facendo reagire l'elemento con un accelerante chimico ed altre sostanze infiammabili. Risultato: una volta che la granata scoppia sprigiona una fiamma che si alza fino a 3,5 m. Le forze armate americane dicono di usarle soprattutto come segnalatori, ma la verità è che si divertono a far bruciare vive le persone...
_Thomas88_
00giovedì 24 dicembre 2009 13:02
Guerra del Golfo: Operazione " Desert Sabre" ( parte 3 di 3 )
Questa operazione fu l'ltima intrapresa dalle forze della coalizione. Denominata Sciabola nel Derserto, non era altro che la campagna terrestre. Se le forze alleate dominarono l'aria, il divario tecnologico tra le forze di terra fu addirittura superiore.
Le forze di terra alleate poterono innanzitutto contare sulla protezione aerea, cosa fondamentale in una guerra. Altri vantaggi erano i carri armati ( gli M1 Abrams americani, i Challenger I inglesi e gli M-84 kuwaitiani erano di gran lunga superiori ai T-72, T-55 e T-62 iracheni, per non parlare della preparazione e dell'esperienza degli equipaggi ) e l'uso del GPS che permise spostamenti anche in assenza di punti di riferimento e l'attacco di veicoli nascosti.
Le prime unità ad entrare in territorio iracheno furono 3 pattuglie dello squadrone B dello Special Air Service britannico, ognuna composta da otto soldati che, atterrando dietro le linee nemiche, avevano il compito di raccogliere informazioni di intelligence sui sistemi di lancio degli Scud non rilevabili dal cielo.
Successivamente, la Seconda Brigata, Prima divisione cavalleria effettuò un'operazione di ricognizione il 9 febbraio, seguita da una seconda operazione di ricognizione che portò alla distruzione di un battaglione iracheno. Il 22 febbraio l'Iraq accettò un accordo di cessazione delle ostilità da parte dell'Unione Sovietica, il quale prevedeva il ritiro delle truppe irachene fino alle posizioni precedenti all'invasione entro sei settimane e seguito da una totale cessazione delle ostilità, sotto il monitoraggio del consiglio di sicurezza dell'ONU. La coalizione rifiutò la proposta ma affermò che le forze irachene non sarebbero state attaccate durante la ritirata e stabilirono un periodo di 24 ore per iniziare il ritiro.
Subito dopo, il VII Corpo statunitense lanciò un attacco in Iraq il 24 febbraio, a ovest del Kuwait, prendendo le forze irachene di sorpresa. Contemporaneamente ebbe inizio un grande attacco nel deserto dell'Iraq meriodionale, guidato dal terzo reggimento di cavalleria corazzata e dalla 24a divisione di fanteria meccanizzata. Il fianco sinistro era protetto dalla 6a divisione leggera corazzata francese mentre quello destro dalla 1a divisione corazzata britannica. La 45a divisione di fanteria irachena venne facilmente sconfitta e dopo toccò alla guardia repubblicana irachena che, fiaccata da settimane di bombardamenti, non riuscì a fermare l'avanzata della coalizione.
Il 26 febbraio le truppe irachene iniziarono il ritiro dal Kuwait, incendiando tutti i campi petroliferi kuwaitiani che incontrarono. Un lungo convoglio di truppe irachene in ritiro si fermò lungo la principale autostrada tra Iraq e Kuwait ma venne bombardato così pesantemente dalla coalizione che divenne noto con il nome di "Autostrada della morte": l'aviazione bombardò per prime la testa e la coda del convoglio, intrappolando tutti gli altri mezzi, per lo più veicoli civili rubati dai soldati iracheni e carri armati.
La coalizione continuò ad inseguire le forze irachene fino a quando queste si trovarono a 240km da Baghdad.
Il 27 febbraio il presidende Bush dichiarò la liberazione del Kuwait.

Nella foto, "l'Autostrada della morte"
_Thomas88_
00giovedì 24 dicembre 2009 16:12
Armi al fosforo bianco
Serena mi ha dato l'imput per iniziare questa discussione.
Partiamo per gradi: che cosa è il fosforo bianco?
E' una delle tre forme allotropiche del fosforo ed è un solido molecolare, dall'aspetto ceroso, che fonde a 44.1°C formando un liquido incolore. E' tossico sia per ingestione che per inalazione e provoca necrosi ossea. Viene conservato sott'acqua o sotto azoto.
Quali sono i suoi utilizzi come arma?
La Convenzione sulle armi chimiche non considera il fosforo bianco un'arma chimica sebbene alcuni paesi lo facciano. Negli ultimi anni, nazioni come gli USA, Israele e la Russia hanno usato il fosforo bianco in combattimento. Questo, a contatto con l'ossigeno nell'aria produce anidride fosforica che, a sua volta, genera calore. L'anidride fosforica reagisce violentemente con composti contenenti acqua e li disidrata producendo acido fosforico. Questa reazione brucia la restante parte del tessuto molle.
Il fosforo bianco viene utilizzato nelle bombe incendiare al fosforo che, secondo la convenzione, possono essere utilizzate solo a scopo di illuminazione o per spaventare. Altro utilizzo del fosforo bianco è la cortina fumogena sfruttata per corpire la ritirata o per impedire al nemico di avanzare.
Quando sono state utilizzate?
Dagli USA nella seconda Guerra del Golfo e da Israele nel 2006 contro obiettivi militari in Libano, nel 2008 e 2009 negli attacchi nella Striscia di Gaza.
Quali ferite provoca il fosforo bianco?
Ustioni gravissime e molto dolororse. I tempi di reazione su un organismo vivente sono rapidissimi, dell'ordine di pochi secondi.
Le ustioni sono sepre di terzo grado e le parti più colpite sono solitamente quelle sporgenti: testa, mani e piedi. In caso di contatto con gli occhi, i danni sono sempre gravissimi e molte volte irreversibili.

Nella foto, un possibile esplosivo a base di fosforo bianco utilizzato da Israele nel 2009 durante l'Operazione "Piombo Fuso".
AURORA PILOT
00giovedì 24 dicembre 2009 16:33
Se non è considerato arma chimica come mai c'è sempre polemica quando un esercito lo usa, sia per scopi di illuminazione, sia per spaventare il nemico?!
Capisco che solo l'1% delle volte verrà usato per queste utilità e il restante per ferire il nemico, ma se è un'arma convenzionale...

Secondo me è un'arma chimica, non per la composizione del fosforo, ma per i danni che arreca, pari a quelli di un ordigno chimico.

Bruttino forte sto fosforo bianco!
Demirel81
00giovedì 24 dicembre 2009 17:34
La Convenzione di Ginevra sulla messa a bando delle armi chimiche, all’Articolo II definisce esattamente la tipologia delle “Chemical Weapons”, scendendo nel dettaglio e differenziando la tipologia delle sostanze e lo scopo a cui sono destinate, connotando con la massima precisione “l’Arma Chimica”. Sulla base di quanto scritto nella Convenzione, si può affermare che rientrano nella categoria tutti i prodotti chimici la cui tossicità e le cui proprietà intrinseche sono tali da produrre “effetti letali di massa” o anche sostanze che, pur non possedendo intrinsecamente caratteristiche letali esasperate, possono rappresentare un pericolo serio se impiegate indiscriminatamente.

Ciò premesso, per alcune sostanze chimiche - fra cui il fosforo bianco - è molto modesta la forbice che separa il lecito dal non lecito, in particolare se impiegato in maniera indiscriminata e su larga scala. Il fosforo bianco non è un elemento naturale, ma deriva dalla trasformazione di un fosfato trattenuto in alcuni tipi di rocce e anche presente nel corpo umano, dove è fondamentale per la regolazione del metabolismo.

In sintesi agisce come un'arma chimica, reca danni irreversibili da arma chimica e ha una particolarità, spesso non uccide ma distrugge la vita di chi viene investito dalla sostanza.
Vi invito a vede queste immagini di falluja dove è stato usato.



_Thomas88_
00sabato 26 dicembre 2009 17:40
Berretti verdi
Passiamo a qualcosa di più leggero diciamo...Niente armi questa volta, bensì una forza speciale dell'US Army. Infatti, i Berretti verdi, conosciuti formalmente con il nome di United States Army Special Forces, sono un corpo addestrato per la guerra non convenzionale e per le operazioni speciali. Furono fondate da Aaron Bank nel 1952 ed il loro copricapo ufficiale è proprio un berretto verde, reintrodotto da J.F.Kennedy nel 1961 ed oggi simbolo di coraggio ed eccellenza. Il loro motto è De Oppresso Liber, Per Liberare l'Oppresso, un chiaro riferimento ad una delle loro missioni principali che è quella di addestrare e assistere le forze locali straniere alleate.
Le Special Forces hanno cinque compiti precisi:
guerra non convenzionale, difesa straniera e interna, ricognizioni speciali, azioni dirette, guerra al terrorismo. Altri compiti minori sono guerra di coalizione e appoggio, assistenza di sicurezza, bonifiche umanitarie ed operazioni contro la droga.
Le Forze Speciali sono divise in 5 gruppi in servizio attivo Ognuna di queste, SFG, è focalizzata su una precisa area geografica d'interesse. I soldati delle forze speciali assegnati a questi gruppi ricevono un intenso addestramento sulle lingue e sulle culture dei Paesi ricompresi all'interno della loro area di responsabilità.
1° Gruppo Forze Speciali: il primo battaglione staziona a Okinawa, il secondo e il terzo a Fort Lewis, Washington. E' responsabile per il Pacifico.
3° Gruppo Forze Speciali: staziona a Fort Bragg, in Carolina del Nord. E' responsabile per l'Africa Subsahariana, tranne il Corno d'Africa.
5° Gruppo Forze Speciali: staziona a Fort Campbell, in Kentucky. E' responsabile per il Medio Oriente, per il golfo Persico, per l'Asia Centrale e per il Corno d'Africa.
7° Gruppo Forze Speciali: staziona a Fort Bragg. E' responsabile per l'America latina e centrale, oltre ai Caraibi.
10° Gruppo Forze Speciali: staziona vicino a Stoccarda, in Germania. Il secondo e il terzo battaglione stazionano a Fort Carson, in Colorado. E' responsabile per l'Europa, i Balcani, la Turchia, il Libano, Israele e il Nord Africa.
19° Gruppo Forze Speciali: è uno dei due gruppi delle Forze Speciali appartenenti alla Guardia Nazionale. Staziona nello Utah, ocn distaccamenti a Washington, West Virginia, Ohio, Rhode Island, Colorado e California. E' responsabile per il su-est asiatico e per il Pacifico.
20° Gruppo Forze Speciali: è il secondo gruppo appartenenti alla Guardia Nazionale. La sua area di competenza è simile a quella del 7°.
Dal 2012, ad ogni gruppo dell'Esercito Regolare sarà aggiunto un battaglione, raggiugnendo i quattro battaglioni per gruppo.
Nell'immagine, la toppa da spalla delle Forze Speciali.
Mistero-74
00sabato 26 dicembre 2009 19:33
_Thomas88_
00sabato 26 dicembre 2009 22:24
Una bella serie di esplosioni,...non c'è che dire...
_Thomas88_
00lunedì 28 dicembre 2009 19:37
RPG-7
Vi lascio con questo ultimo post prima della mia partenza parlando di una delle armi più diffuse.
Si tratta dell'RPG-7, un'arma portatile anticarro russa in servizio dal 1961 e con una munizione che nel modello base aveva 85mm di diametro dell'ogiva e 40mm per il motore a razzo. Ha una forma caratteristica ed è riutilizzabile. Vi sono due impugnature e due sistemi di mira, uno con un elaborato reticolo in caso di veicolo in movimento ed un mirino ausiliario che calcola solo l'alzo in base alla distanza.
Il proiettile persa circa 2.3kg e, sparato, raggiunge quasi i 300m al secondo con una gittata di 400/500m ( max 920m ). La cadenza di tiro è di 4 colpi al minuto.
La sua precisione è buona in caso di condizioni atmosferiche ideali ma la traiettoria tende ad essere irregolare con forte vento laterale. Il razzo si attiva grazie ad una spoletta ad impatto ed, infatti, se il bersaglio è soffice o protetto da reti spesso la testata non esplode. Questa può perforare 150mm di acciaio a 60cm di distanza dall'esplosione e 100mm a 90cm.
L'RPG-7 è stato usato largamente dagli anni '60 in poi e molti paesi lo hanno copiato ( la Cina ad esempio con il suo Tipo 69 ).
In battaglia, questa arma leggera, facile da usare e potente ha mostrato però anche molti limiti:
la detonazione della testata non è assicurata, non è molto precisa già nella sua gittata teorica e, spesso, i fori prodotti sui mezzi blindati non causavano danni rilevanti.
A causa della sua non grande precisione, spesso l'RPG viene usato come arma antielicottero, come nel caso reale dell'abbattimento degli UH-60 Black Hawk su Mogadisho o come nella scena cinematografica del film Rambo; questo perchè alla sua gittata max, 920m, la testata esplode automaticamente e le schegge diventano pericolossisime per i velivoli nelle vicinanze dell'esplosione.

Nella foto, un soldato dell'Esercito nazionale afgano armato di RPG.



Ed adesso, ci si risente il 4 gennaio...[SM=g1950679]
Happy New Year!!! [SM=x708825]
AURORA PILOT
00martedì 29 dicembre 2009 08:27
Cerco sempre di scansarlo a Call of Duty questo RPG, è un vero baco che rompe l'anima a tutti i soldati!
Buon viaggio Thomas!
_Thomas88_
00mercoledì 6 gennaio 2010 14:58
Beretta 92
Ritorno a postare nuovi argomenti ( sto cercando di mettermi alla pari leggendo le nuove discussioni del forum e tra una cosa e l'altra provo a ritornare attivo come prima della mia partenza ).

La Beretta 92 ( conosciuta anche nelle varianti 96, 98 e M9 ) è una pistola semi-automatica prodotta dalla fabbrica d'armi italiana Beretta. Si tratta di un'arma diffusissima, soprattutto dopo che l'esercito USA l'ha adottata per sostituire la Colt. In Italia, è utilizzata sia dalle forze dell'ordine sia dalle forze armate.
E' stata prodotta in 4 differenti configurazioni e in 4 calibri:
FS, standard, versione corrente della Beretta 92 adottata dagli USA come modello M9;
G, solo leva abbatticane, versione creata per l'Esercito francese, la leva funziona come abbatticane e non rimane in posizione di sicura;
D, doppia azione, variante in sola doppia-azione senza leva sicura/abbattticane;
DS, doppia azione con sicura, variante in sola doppia-azione con leva sicura e abbatticane.
Il caricatore della pistola 92 contiene 15 colpi nel modello in 9mm Parabellum; caricatori da 10 colpi sono prodotti per il mercato statunitense, ad esempio, dove la legge impone un limite. Esistono però anche caricatori da 17 o 20 colpi.
Negli anni, dal 1975 ad oggi, ha subito molte modifiche e miglioramenti, facendola rimanere ancora un'arma apprezzatissima ed efficace.
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