[Rubrica] Ufologicamente: articoli, ricerche e casi ufologici

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Sheenky
00domenica 26 giugno 2011 10:06
GLI U.S.O. - UNIDENTIFIED SUBMERGED OBJECTS





Sheenky
00lunedì 27 giugno 2011 11:01
UFO: IL PARERE DEL GOVERNATORE GILLIGAN
DAL "CORRIERE DI INFORMAZIONE" DEL 17/10/73




Sheenky
00martedì 28 giugno 2011 11:42
GLI EXTRATERRESTRI? SONO TRA NOI.
CHIEDETELO AD EISENHOWER E TRUMAN.


Sheenky
00mercoledì 29 giugno 2011 11:39
I DISCHI VOLANTI METTONO IN ALLARME L'AMERICA

Sheenky
00giovedì 30 giugno 2011 10:36
C'E' UN ELEFANTE CHE SCALPITA IN SALOTTO

Gli ultimi sei mesi hanno rappresentato il più incredibile periodo di cambiamento nell'intera storia del fenomeno UFO.
Era dall'inizio degli anni cinquanta che non si verificavano così tanti avvistamenti e con un simile livello di di conferme ufficiali riguardo alla loro veridicità.
Per citare solo alcuni dei casi più eclatanti basti dire che ci sono stati avvistamenti in molte altre parti del mondo, al di fuori del Regno Unito, soprattutto in Iran. Negli Stati Uniti spicca sugli altri lo straordinario avvistamento sull'aeroporto O'Hare di Chicago.
Il Governatore dell'Arizona, Fife Symington, che aveva orchestrato a suo tempo una della più ridicolizzanti conferenze stampa mai tenute sugli UFO, quando riuscì a trasformare le Luci di Phoenix in una carnevalata internazionale, si è ora pentito ed ha ammesso che, quella notte lui AVEVA VISTO il misterioso oggetto, l'enorme triangolo che aveva attraversato la regione.
Prima del "mea culpa" del Governatore Fyfington un altro politico, l'ex Ministro della Difesa del Canada Paul Hellyer, aveva affermato :" Gli UFO sono tanto reali quanto gli aerei che ci passano sulla testa."
In febbraio il Ministero Britannico della Difesa aveva anche reso pubbliche quasi 500 pagine di documenti dugli UFO prima segrete; tali documenti dimostrano che il Ministero ha trovato molti casi di avvistamento credibili ed inspiegabili ed includono questo importante commento di un autore rimasto anonimo: "Le implicazioni per la Sicurezza Nazionale sono considerevoli. Abbiamo molti resoconti di strani oggetti in cielo e non li abbiamo mai investigati. Credo che sia importante considerare che ciò che viene considerato un "fatto scientifico" oggi, domani potrebbe non essere più tale. Se i rapporti vengono esaminati attentamente, allora dobbiamo concludere che esistono veicoli che non usano sistemi di propulsione convenzionali, che possono viaggiare a qualunque velocità e che sono invisibili al radar. Io suggerirei di usate tale tecnologia se essa esiste. Se gli avvistamenti si riferiscono ad ordigni non di questa Terra, allora dovrebbe essere prioritario scoprire i loro scopi che potrebbero essere:1. spionaggio militare, 2. indagine scientifica, 3. turismo."
Prima di addentrarmi in questi tre punti, cosa che farò tra un attimo, voglio continuare a parlare di divulgazione: il Governo Francese ha ora messo su internet tutti i dossiers sugli ufo in proprio possesso, rendendo di dominio pubblico migliaia di casi accuratamente investigati, il 25 % di essi è rimasto a tutt'oggi inspiegato!
Per ora non ci sono segni che Governo degli Stati Uniti, ossessionato dalla segretezza, si decida a rivelare le informazioni reali di cui è in possesso, almeno finchè permarrà questa amministrazione.
Tale governo ha, purtroppo, capeggiato la politica di negazione che negli ultimi cinquanta anni ha riguardato l'evento più importante nella storia umana: il fatto che una intelligenza sconosciuta interagisce con noi da almeno sessanta anni, forse da molto, molto più tempo.
Noi non sappiamo cosa sia questa intelligenza; certo, potrebbero essere alieni provenienti da qualche altro pianeta, ma potrebbe trattarsi anche di qualcosa di molto diverso. Là fuori esiste un un universo incommensurabilmente grande, antico e complesso, composto in gran parte da ciò che noi chiamiamo "materia oscura" e che non riusciamo a percepire. In questo universo forse è possibile viaggiare nel tempo e forse è possibile spostarsi tra realtà assolutamente fisiche eppure tutte coesistenti nel medesimo spazio.
In pratica, ciò che noi vediamo potrebbe essere qualunque cosa: potrebbe essere qualcosa di assolutamente inconcepibile per noi secondo le nostre conoscenze attuali. Oppure potrebbe darsi che noi siamo oggetto di interesse da parte di qualche altro mondo facente parte di questo stesso universo fisico e che tutto sia splendidamente semplice e concreto, ammesso che esista qualcosa di semplice.
Il problema è che in questa faccenda non hanno adottato la politica della segretezza solo i nostri governanti, anche gli alieni operano nella segretezza, ma lo fanno, probabilmente, in modo più consapevole e con ben altre motivazioni. Infatti, se ci pensiamo bene, il loro comportamento sfuggente potrebbe derivare da una politica del contatto molto evoluta.
Se non mi inganno sul funzionamento di tale politica, la recente ondata di rivelazioni e l'enorme interesse che essa ha suscitato (ad esempio l'apertura dei files governativi francesi ha determinato una tale valanga di accessi internet che il sito aveva addirittura collassato nei primi giorni) finiranno per portare ad un gran numero di altri avvistamenti . Staremo a vedere.
Staremo a vedere se accadrà o no, in ogni caso penso sia giunto il momento di smettere ignorare la questione e guardare il problema in faccia: abbiamo un elefante che si aggira nel nostro salotto. Se ne riconosceremo la presenza potremo forse svelare molti, se non tutti, i segreti che i nostri visitatori ci stanno nascondendo.
Mi rende triste pensare a tutta la conoscenza persa a causa della politica di negazione degli ultimi sessanta anni. Se il grande pubblico avesse saputo che gli UFO sono reali e i nostri scienziati avessero potuto studiare tale realtà, raccogliendo prove scientifiche in maniera organizzata, noi avremmo potuto godere degli infiniti tesori di nuova conoscenza che tali studi ci avrebbero immancabilmente portato.
Spinte dal Governo degli Stati Uniti e dalla stampa americana, le classi colte del mondo hanno generalmente rifiutato l'idea che gli UFO esistessero davvero ed hanno metodicamento ignorato questa realtà. Che spreco, e tutto per un motivo veramente stupido.
Gli Stati Uniti istituirono la politica della segretezza nel 1947 perchè l'Aviazione riferì al Presidente Truman di non essere in grado i contrastare le incursioni degli oggetti volanti non identificati. Secondo quanto mi ha detto personalmente il Generale Arthur Exon sull'UFO di Roswell, "Tutti sapevano, da Truman in giù, che quell'oggetto non era di questo mondo, lo sapevano già a 24 ore dal ritrovamento." Ma tutto questo sapere venne tenuto nascosto al pubblico, con una politica tanto stupida allora quanto oggi, e si verificò una immensa perdita per le menti umane e per le nostre meravigliose organizzazioni scientifiche, sviluppate con tanta fatica dall'umanità proprio allo scopo di acquisire sempre maggiori conoscenze.
Quando lavoravo su materiale concernente gli UFO all' Istituto di Ricerca Southwest con il Dott. William Mallow, il direttore mi disse che la CIA, loro cliente, non vedeva di buon occhio nè me nè la ricerca sugli UFO in generale. Egli era costretto a fare le ricerche per mio conto servendosi solo di note scritte a mano e non poterva riportare i dati sulla carta intestata dell'Istituto Southwest.
Era uno dei più grandi scienziati nel campo dei materiali e sapeva che gran parte dei campioni che gli portavo era assolutamente inspiegabile. Quando penso che una agenzia governativa enorme e miope, anzi, diciamola tutta, assolutamente stupida, si è arrogata il diritto di sopprimere non solo il suo lavoro ma anche quello di chiunque altro abbia studiato lo stesso argomento, mi sento bollire il sangue.
Solo Dio sa cosa avremmo potuto realizzare se avessimo studiato il fenomeno UFO in maniera adeguata. Forse Paul Hellyer ha ragione quando dice che saremmo stati capaci di risolvere problemi come il riscaldamento globale se solo avessimo potuto usare quella tecnologia.
E il sangue mi ribolle ancor di più se penso al vero elefante che scalpita in salotto: i testimoni di incontri ravvicinati.
Se accettiamo l'idea che ci sono intelligenze ignote che controllano gli oggetti volanti non identificati la domanda successiva che dobbiamo porci è: cosa stanno facendo?
Forse la miglior risposta consiste nel considerare cosa faremmo noi se scoprissimo un altro pianeta con una forma di vita intelligente, abile ma più primitiva di noi.
Per prima cosa il nostro interesse per il pianeta si focalizzerebbe su quella particolare forma di vita. In secondo luogo, se fossimo mossi da interessi di studio e ci preoccupassimo di conservare la cultura che stiamo studiando nel suo stato naturale, dissimuleremmo la nostra presenza. I nostri antropologi si terrebbero accuratamente nascosti in modo da studiare la cultura estranea nel suo stato originario, senza i mutamenti comportamentali che seguirebbero immancabilmente alla scoperta della nostra presenza.I nostri biologi si procurerebbero sicuramente dei campioni di DNA e, se la specie si rivelasse aggressivamente territoriale, sarebbero costretti a farlo occultandos i di volta in volta. In tal caso potremmo intraprendere un processo di lenta acclimatazione, simile a quello usato con gli animali selvatici: li si approccia poco alla volta in modo che possano abituarsi a noi.
In altre parole, nei confronti di creature intelligenti su un altro pianeta noi ci comporteremmo esattamente come si stanno comportando i visitatori con noi.
Col tempo potremmo arrivare ad interagire più intimamente con certi membri della specie che stiamo studiando, potremmo addirittura creare noi delle versioni di tali esseri ed infiltrarle nella società aliena con lo scopo di perseguire i nostri scopi al suo interno.
Io sono una persona con un impianto. Si trova nel mio orecchio sinistro, ed è lì fin dal giorno in cui mi è stato inserito.
Mentre scrivo lo tocco e lo sento. Ricordo perfettamente quando mi fu inserito e chi fu a farlo: erano due persone, un uomo e una donna. Me lo impiantarono in una notte di maggio. Prima che me lo inserissero venni svegliato da un rumore che veniva dall'esterno e sentii una voce là fuori che diceva:" condizione rossa". Poi quelle due persone entrarono di corsa nella mia stanza da letto e fecero il loro lavoro. Ero stato messo in condizione di non nuocere ma li sentivo lavorare su di me. Il giorno seguente il mio orecchio era irritato e dolorante. Decisi di andare da un medico per farmi rimuovere quella cosa ma, quando il bisturi la toccò, essa si spostò in un'altra parte del mio orecchio. Non comprendendo cosa stesse succedendo il medico rinunciò ad operarmi e, il giorno dopo, l'oggetto ritornò nella parte del mio orecchio dove era stato posizionato all'inizio e da allora è sempre rimasto lì.
Non sono il solo, nel mondo ci sono moltissime persone che hanno impianti nel proprio corpo. Ma perchè? Che cosa stanno facendo? E chi erano quelle persone - per rimanere al mio caso - che mi hanno inserito l'impianto? Posso aggiungere che la maggior parte delle persone con impianti riferiscono di averli ricevuti in situazioni ben più aliene della mia.
E cosa dire dei ricordi dei testimoni di incontri ravvicinati? La convinzione che tali ricordi siano recuperati solo grazie all'ipnosi è una falsità. Dopo aver pubblicato Communion ho ricevuto un milione di lettere da parte di persone che avevano incontrato i visitatori e anche al giorno d'oggi ne arrivano alcune migliaia. Praticamente nessuna di queste persone è mai stata ipnotizzata eppure, se leggete le loro lettere, resterete sconvolti dalla precisione e dai dettagli dei loro ricordi.
Loro sono l'elefante che si aggira in salotto ed è dalle loro menti e dai loro corpi che giungerà la conoscenza che ci svelerà il segreto della presenza dei visitatori in mezzo a noi.
I testimoni di incontri ravvicinati vengono quotidianamente sbeffeggiati. In effetti molto tempo fà i sociologi all'interno del Governo degli Stati Uniti si accorsero che il ridicolo era il modo migliore pe mantenere la segretezza sull'intero fenomeno UFO. Funziona ancora oggi. Dopo l'avvistamento sull'aeroporto O'Hare la United Airlines intimò ai propri impiegati di non parlare dell'accaduto per timore che la compagnia aerea venisse a trovarsi in imbarazzo..
Comunque, lasciando da parte il governo degli Stati Uniti, l'intera specie umana sta lanciando il segnale, attraverso tutte queste rivelazioni, che siamo pronti a confrontarci con nuove verità.
Per fare il prossimo passo dobbiamo solo ammettere la presenza di un elefante nel nostro salotto; non si tratta di ammettere che gli UFO sono reali, ammetterlo sarebbe come vedere soltanto un topo. La cosa importante è ammettere che ci sono milioni di esseri umani che sono entrati negli UFO e che si sono trovati faccia a faccia con i loro occupanti, nel bene e nel male: quello è l'elefante.

Fonte:
Articolo di di Whitley Strieber
www.paolaharris.com/italiano/whitley_strieber.html
Sheenky
00venerdì 1 luglio 2011 12:06
UFO, UN TABU' CHE COMINCIA AD INFRANGERSI?

L’argomento UFO intriga un sacco di gente, eppure i giornalisti rispettabili non osano parlarne, se non per ridicolizzare chi “ci crede”, neanche si trattasse di fatti religiosi e bisognasse per forza dividersi fra atei, credenti o agnostici. Del resto, in libreria e in tv l’ufologia è un genere fra il fantasy e la fantascienza per un pubblico di nicchia, sia pure abbastanza numeroso. Se Underblog torna a scriverne, è per via di un libro appena uscito negli Usa e di altre notizie che non riguardano i soliti avvistamenti.
Il libro è ‘UFOs: Generals, Pilots and Government Officials Go On the Record', curato dalla giornalista Leslie Kean, pubblicato da Harmony Books e recensito da vari magazines e blog. L’Huffington Post gli dedica un articolo corredato da 16 foto con lunghe didascalie. Un testo atteso negli ambienti ufologici, tanto che già da qualche settimana, a onor del vero, ne aveva segnalato l’imminente uscita il blog specializzato in materia di un collega del Corriere.it. Un libro giornalistico, con una intrigante prefazione politica scritta da John Podesta,già capo dello Staff del presidente Clinton, poi co-coordinatore del Transition Team di Obama: non proprio l’ultimo venuto. E qui sta la novità e la rilevanza della cosa.
Podesta non esita infatti a chiedere che si cominci a far luce su questa materia. “ E’ arrivato il momento in cui governo, scienziati ed esperti dell’aviazione lavorino insieme per sbrogliare le questioni legate agli UFO rimaste fino ad oggi nell’oscurità. E’ tempo di trovare quel che c’è realmente di vero e quello che non lo è”, dice. “Gli americani – e la gente nel mondo – vogliono sapere, e sono in grado di affrontare la verità”. Podesta lo afferma approvando la proposta che viene dall’autrice del libro e dai co-autori, nonché testimoni, di dar vita a una piccola agenzia governativa al fine di cooperare con gli altri paesi che stanno già formalmente investigando, rivedendo e rendendo pubbliche informazioni relative agli UFO. Un’agenzia che dovrebbe occuparsi del rilascio di documenti e di ogni futura indagine con apertura e efficienza. “Un’idea meritevole”, la definisce Podesta. E il libro in questione viene considerato “un passo fondamentale in questa direzione, un lavoro di base che prepara il terreno per una nuova strada”. Parole che sembrano voler imprimere una svolta rispetto al silenzio ufficiale, da sempre rispettato puntigliosamente dai media mainstream, su indagini che in realtà vanno avanti segretamente da decenni alimentando, appunto, dubbi e fantasie di ogni genere. Dietro i quali però “qualcosa” di vero c’è, fa capire Podesta.
Lui non prende posizione, come del resto non la prende Kean. Non si dichiara “credente”, ma nemmeno “ateo”. Conviene con l’autrice e i 12 co-autori e testimoni - generali, piloti militari e civili, funzionari governativi di vari paesi - che nel libro parlano in prima persona senza celarsi (“on the record”), sul fatto che ci sono un bel po’ di cose rimaste senza spiegazioni. Intanto, della parola UFO si è perso il significato originario di acronimo che sta per Unidentified Flying Objects, oggetti volanti non identificati, dato loro dai piloti militari che hanno cominciato a segnalarli durante la seconda Guerra mondiale. Il termine UFO non equivale affatto a disco volante, astronave, e tanto meno ad “alieno”, non afferma l’esistenza di alcunché, al contrario indica un’incertezza, una problematicità, un mistero. Detto questo, delle migliaia di avvistamenti segnalati negli ultimi 60 anni il 95% sarebbero forse anche spiegabili come fenomeni ordinari, ma almeno un 5% degli eventi, ben documentati, sono stati investigati da agenzie governative di vari paesi senza che siano state trovate spiegazioni soddisfacenti.
Vale forse la pena di fare il punto, coordinarsi fra paesi, rendere conto di quel che si sa su certi oggetti e su cosa possono significare per noi. (Aggiungiamo che, per vari esperti del ramo, connesse agli UFO sarebbero una serie di conoscenze scientifiche, di nuove tecnologie e, soprattutto, di nuove forme di energie che potrebbero far progredire molto il mondo, liberandolo dalla dipendenza dalle energie fossili: tutte invenzioni?) .
Podesta non è nuovo a interventi del genere. Nel 2001, quando era direttore di un importante istituto del partito democratico a Chicago, dunque ben prima che diventasse il co-coordinatore del Transition Team di Obama, era intervenuto alla conferenza di presentazione del Disclosure Project (Progetto Divulgazione) al prestigioso National Press Club di Washington. Disse che era tempo di aprirsi e dire cosa veramente il governo americano sa sugli Ufo, perché la gente deve sapere. Da allora nulla è cambiato, nessuna apertura nemmeno tentata. Si dice che Clinton avesse una mentalità molto aperta e, con Hillary, avessero valutato l’opportunità di aprire i files, per poi lasciare perdere. Prima di lui ci aveva provato Kennedy, si racconta, e sicuramente Carter, che aveva dato vita a una commissione con lo Stanford Research Institute con l’obiettivo di fare uno studio e renderne pubblici gli esiti, ma il Pentagono la chiuse. Quanto a Obama, diventato presidente non si è mai sbilanciato. Qualche mese fa in tv il portavoce della Casa Bianca Gibbs, interrogato su una possibile apertura, ringraziò per la domanda con un sorriso: “E’ un argomento molto interessante, ma non posso dire niente”: chiaramente non era autorizzato a rispondere.
Che qualcosa si stia muovendo verso una maggior apertura però, sembrano suggerirlo anche altri elementi. Per esempio, “Il governo francese ha già messo in linea su un sito ufficiale tutti i casi di fenomeni aerospaziali non identificati ritenuti interessanti e studiati dall’agenzia GEPAN, che fa parte del CNES, il centro di studi spaziali francesi, che fra l'altro è un ente civile, non militare. Quello britannico ha deciso di fare tra il 2008 e il 2012 una serie di declassificazioni, e sta rilasciando masse di documenti dagli Archivi Nazionali della Difesa. Ogni volta la Bbc ne parla e sottopone al pubblico testi, disegni e fotografie”. Ce lo raccontava qualche mese fa Come Carpentier de Gourdon, uno studioso francese basato a New Delhi, esperto di geopolitica e politica internazionale (è co-responsabile editoriale della rivista World Affairs, councelor per l’Indian Energy Control Ldt, vicedirettore dell’Euro-Asia Institute ecc.) ma ben informato sulle vicende ufologiche che evidentemente non interessano solo gli specialisti.
Di recente, il 5 agosto scorso, è stata la Bbc a raccontare che alla fine della Seconda Guerra mondiale il primo ministro Winston Churchill fu così colpito dal rapporto di una pattuglia di cacciabombardieri della RAF che di ritorno da un sorvolo sulla Germania asserivano di aver incrociato un oggetto volante non identificato, che “ordinò di classificare l’evento immediatamente, e per almeno 50 anni, per non provocare panico nella popolazione e non creare problemi di fede”. Questo almeno è quanto ha testimoniato al ministero della Difesa – racconta un portavoce alla Bbc - uno scienziato il cui nonno, militare, era addetto alla sicurezza di Churchill. E in quella veste aveva anche assistito a una discussione a proposito di questo “incidente” fra il primo ministro britannico e il generale americano Eisenhower, il futuro presidente, durante un incontro dedicato a vari avvistamenti sospetti nel corso della guerra da parte di piloti degli Alleati. E questo è solo uno delle centinaia di rapporti su strani fenomeni celesti rivelati dagli ultimi documenti declassificati in Gran Bretagna – da una stazione spaziale ricoperta di luci pulsanti, a un razzo stranamente agile che ronzava intorno a un Boeing 737 sull’aeroporto di Manchester, riferisce l’Indipendent. Negli anni ‘50 il governo britannico era così preoccupato che ne discussero i capi dell’intelligence e furono ordinati rapporti settimanali a un comitato di esperti. Il picco dei rapporti venne toccato nel 1996.
Altra notizia recente, dei primi di agosto, sempre dalla Bbc, rimbalzata un po' ovunque sulla rete. Il governo del Brasile ha ordinato alla sua aviazione di registrare ufficialmente ogni avvistamento di oggetti volanti non identificati nel cielo del paese. Un decreto impone a tutti i piloti militari e civili e ai controllori di volo di segnalare al Comando Aereo della Difesa ogni esperienza e d’ora in poi ogni cosa inusuale che venga vista, fotografata o video filmata dovrà essere riferita e catalogata nel centro di documentazione di Rio de Janeiro. Ci sono stati diversi rapporti di UFO in Brasile negli ultimi decenni, è ancora la Bbc/World a raccontare . E l’aviazione brasiliana è la maggiore dell’America latina, con 800 aerei e 50.000 addetti.

Sheenky
00sabato 2 luglio 2011 10:56
RITORNANO I DISCHI VOLANTI SULLE CITTA' AMERICANE











Fonte: Giornale "Oggi" del 28-8-52
Sheenky
00domenica 3 luglio 2011 12:07
IL MESSICO E GLI UFO

Per tutti gli anni Novanta i cieli dell'America Latina sono stati continuamente interessati da avvistamenti di oggetti non identificati. La casistica ufologica messicana è senza dubbio una delle più interessanti. Tutto sembra aver inizio nel giorno dell'eclisse totale di Sole del 1991. Mentre milioni di persone osservavano l'evento, le evoluzioni di un UFO in volo vennero riprese da ben 17 videoamatori: 15 dalla capitale, uno dalla città di Puebla e uno da Tepeji del Rio.
La mattina dell'11 luglio 1991 Città del Messico era offuscata dalle nubi, ma un'ora prima dell'eclissi le pesanti nuvole di pioggia sgombrarono il cielo permettendo una buona visione del fenomeno. La città si preparò così all'evento, una delle eclissi di Sole più lunghe e spettacolari del secolo: 6 minuti e 45 secondi. La più lunga della storia del Messico, superata solo da quella del 1325, l'anno della fondazione dell'antica Città del Messico, Tenochtitlàn, da parte degli Aztechi.
Milioni di occhi, muniti di apposite protezioni, scrutavano il cielo. Diverse persone pensarono di filmare l'evento con le loro telecamere. Molti ebbero la fortuna di catturare uno spettacolo inatteso. All'improvviso, poco sotto il Sole, da prima poco percettibile ma ben presto più luminoso di una stella, si rese visibile uno strano oggetto che sembrava pulsare. Alle 13 e 22 il signor Miguel Angel Torres lo individuò dal centro cittadino. Un oggetto della stessa forma fu filmato da Padre Manuel Ferrer, un sacerdote cattolico che si trovava nella zona sud di Città del Messico. Su una collina chiamata "Montagna delle Stelle" un'altra telecamera inquadrò l'UFO sulla verticale della città. Altri filmati che lo riprendevano vennero girati sempre alle 13 e 22 nella zona sud-ovest e nord-ovest della città.
Alle 13 e 24 la Luna incrociò il centro del Sole: l'oggetto sconosciuto, inquadrato da diverse telecamere, da diversi punti di osservazione, era ancora al suo posto. Dal filmato girato dalla famiglia Aguilar, appostata su di una terrazza per filmare l'eclissi, l'UFO rimane visibile - leggendo l'orologio della telecamera - dalle 13-04 alle 13-25. Ciò significa che l'oggetto è rimasto visibile e immobile in cielo per più di 20 minuti. Nella zona sud-est della città nel filmato registrato dal signor Fuentes (ore 13 e 28 sull'orologio della videocamera) si vede il medesimo ordigno che, dopo aver stazionato per un po' in cielo, accellera velocemente per poi sparire dalla vista. Ma i filmati sono stati girati anche da Puebla, a 130 chilometri da Città del Messico: il signor Efrain Breton filmò, alla medesima ora, un UFO pressoché identico a quello di Città del Messico.
Jaime Maussan, giornalista dell'emittente Televisa e uno dei più noti ricercatori messicani in campo ufologico, ha analizzato tutte le testimonianze degli avvistamenti del 11 luglio. Nei filmati più chiari appare un ordigno metallico circolare, di dimensioni non definibili, che sembra ruotare sul suo asse. I filmati, registrati in tre punti diversi del Paese, mostrano tre oggetti identici, discoidali e metallici. Ciò fa presupporre che lo stesso oggetto abbia attraversato una vasta zona del Messico compiendo, secondo l'opinione di alcuni ufologi, dei veri e propri "salti" dimensionali, oppure che più oggetti avessero, nello stesso istante stazionato per essere visibili casualmente (o volontariamente?) alle telecamere. Resta anche l'ipotesi dei riflessi atmosferici che sarebbero stati causati dall'eclisse. Ma dai filmati risulta un oggetto solido e metallico e non una semplice luce.
L'inizio dell'ondata
Questo era solo l'inizio. Per tutto il mese di luglio e agosto la zona di Atlixco fu interessata da una corposa ondata di avvistamenti.
Il 16 settembre 1991 nel giorno della festa d'indipendenza messicana Vincente Sanchez, collaboratore di Maussan, filmò a Citta del Messico, durante l'esibizione dei caccia dell'aeronautica messicana, un oggetto che, per un po', sembrava seguire la formazione. Nel filmato si vedono cinque caccia rompere la formazione per seguire l'UFO che, in breve, accelerò verso sud-est e sparì dalla vista. Sempre Sanchez filmò la notte del 9 gennaio 1992 a Città del Messico un oggetto luminoso. In febbraio ci furono avvistamenti di oggetti triangolari simili a quelli della famosa ondata belga del 1990. Da quel momento gli avvistamenti continuarono con una costanza ed in tal numero da divenire una quotidianità. In conseguenza di tale incessante e massiccia manifestazione sono sorti gruppi di “Vigilantes”, squadre di volontari per l'osservazione e il monitoraggio del cielo, dotati di vari strumenti di registrazione e di osservazione ottica. È una dimostrazione di quanto la popolazione del Messico voglia sentirsi partecipe e contribuire alla conoscenza del problema UFO. Un ruolo fondamentale lo ha svolto il giornalista Jaime Maussan, divenuto il motore di un'operazione di raccolta delle documentazioni e della loro conseguente divulgazione dagli schermi dell'emittente Televisa, una delle maggiori del Paese, sia nel suo "Programas de Investigacion", sia nei suoi speciali sugli UFO di “60 Menudos". Adesso esiste in Messico una eccellente struttura investigativa che dispone di un imponente archivio di riprese video.
Incontri aerei
Al di là delle migliaia di riprese amatoriali, ciò che ha colpito maggiormente gli ufologi dell'ondata messicana è la metodicità con cui le apparizioni avvengono in prossimità di strutture aeroportuali, tanto da costringere parte del personale tecnico degli aeroporti a confermare ufficialmente la realtà degli avvistamenti, sia visuali, sia radar, sia rilevati mediante altre strumentazioni. Alcune testimonianze dei controllori di volo dell'aeroporto di Città del Messico riferiscono addirittura di mancate collisioni fra UFO e aerei di linea, avvenute soprattutto fra il luglio e l'agosto 1994. In quel periodo più volte i piloti, in volo di avvicinamento allo scalo della capitale, si lamentarono con la torre di controllo per non essere stati informati del "traffico aereo sconosciuto" in cui si erano imbattuti. In un'occasione un UFO si diresse verso l'aereo per poi schivarlo all'ultimo momento, ma si ebbe comunque un impatto poiché, a quanto pare, un carrello subì danni e il pilota fu costretto ad un atterraggio di emergenza. Ciò accadde la notte del 28 luglio. Il capitano del volo 180 delle linee aeree Mexicana comunicò via radio alla torre di controllo dell'aeroporto "di vedere alla sua destra un oggetto non identificato che si muoveva a grande velocità". Dalla torre di controllo risposero che nessun oggetto era segnalato dal radar in quel momento. L'oggetto era ben visibile da molti abitanti di Città del Messico che lo osservarono alle 21, 30: secondo i testimoni era molto luminoso. Mezz'ora dopo, l'equipaggio di un DC-9 AeroMexico, volo 129, proprio mentre stava per atterrare, riferì un'emergenza alla torre di controllo. "Il mio carrello di atterraggio aveva quasi toccato terra quando sentii un colpo fortissimo", spiegò il capitano Raimundo Cervantes al ricercatore Britt Elders. "Non so che cosa fosse. Non ho mai sentito un colpo così forte. Quando atterrammo, gli addetti alla manutenzione controllarono immediatamente l'aereo e scoprirono che l'ammortizzatore sulla punta del carrello di atterraggio era staccato. Mi sono messo in contatto con il controllo radar e mi hanno detto che, nel momento in cui stavo per atterrare, c'erano due oggetti non identificati. Probabilmente il mio percorso ha incrociato il loro nel momento in cui ho comunicato lo stato di emergenza".
L'8 agosto il volo 304 da Acapulco, capitanato da Fernando Mesquita, sfiorò l'incidente con un largo velivolo metallico color argento che sbucò da una nube e passò proprio sotto l'aereo. I piloti che si avvicinavano all'aeroporto di Città del Messico notavano anche che gli elaboratori digitali sembravano "in difficoltà" quando c'erano quegli strani oggetti nei pressi degli aerei di linea: i computer davano letture errate dell'altitudine e della velocità, costringendo i piloti a ricorrere al controllo manuale. I controllori del traffico aereo mantennero il silenzio su questo argomento fino all'agosto del 1995, quando due di essi acconsentirono a farsi intervistare dalla televisione, a patto che non venissero fatti i loro nomi. I due ammisero che qualcosa di veramente strano stava accadendo nei cieli messicani e che il governo ne era al corrente.
Incontri ravvicinati e Chupachabras
Il 15 settembre 1994, per otto ore consecutive, le segnalazioni degli schermi radar evidenziavano delle presenze aeree nelle zona di Metepec. Grazie alle ricognizioni effettuate da un elicottero, furono scoperte delle tracce di un presunto atterraggio, con l'erba e la vegetazione schiacciate entro contorni che disegnavano delle figure geometriche. Molti abitanti della cittadina di Metepec quel giorno assistettero sbigottiti alle evoluzioni di un disco volante di circa 50 metri di diametro, che si spostava nel cielo compiendo un movimento oscillante. Quella sera nella stessa zona sarebbe avvenuto anche un incontro ravvicinato del terzo tipo. La signora Sara Cuebas si trovò a filmare con la sua videocamera un presunto essere alieno nei pressi del punto di atterraggio dell'oggetto. Nel video si distingue, nell'oscurità, una sagoma che sembra essere illuminata da qualcosa proveniente dal corpo del essere, come per un processo di auto-illuminazione, al punto tale da creare un effetto di irraggiamento luminoso che si diffonde tutto intorno. Secondo la testimonianza della Cuebas la creatura era di statura piuttosto bassa, con la testa molto grande rispetto al corpo, ed il mento decisamente allungato. Il capo era caratterizzato da due "antenne", parzialmente visibili anche nelle immagini.
Nel 1996 si ebbero anche segnalazioni di Chupachabras. Il misterioso mostro, segnalato in anni precedenti a Portorico e in Brasile, in quell'anno fu visto ripetutamente anche in Messico. Numerosi testimoni affermano di averlo visto con i propri occhi. Agli inizi di maggio un contadino dello Stato occidentale di Jalisco, recatosi in ospedale per curare una ferita al collo, sostenne che quello era proprio il segno del Chupacabras. Secondo la sua descrizione la creatura aveva un grande muso nero, pelle vellutata, canini da vampiro, ali di pipistrello. Un gruppo di zoologi fece delle ricerche per scoprire qualcosa circa i ripetuti avvistamenti di quello strano animale, senza però ottenere molto. Una delle ipotesi avanzate dagli scienziati è che i Chupachabras fossero in realtà animali comuni, cani randagi, pipistrelli, puma, le cui abitudini erano bruscamente mutate a causa dell'inquinamento. Più scettico Ernesto Ekerlin, biologo dell'Istituto della tecnologia di Monterrey, secondo il quale si tratta soltanto di una psicosi collettiva.
Un filmato controverso
Nel settembre 1997 Jaime Maussan diffuse un filmato di cui si ignora l'autore, davvero sconvolgente. Il videoamatore aveva illustrato la volontà di anonimato a Maussan con una lettera in cui si leggeva: "Sappiamo cosa succede ai testimoni quando si presentano con qualcosa come questo". Girato a Città del Messico il 6 agosto dello stesso anno, tra le 16 e le 18 del pomeriggio, il documento è ancora al vaglio degli esperti. In esso si nota un UFO a forma di disco con cupola passare sopra alcuni palazzi e scomparire alle spalle di uno di questi, con un movimento ondulatorio e rotante intorno al proprio asse centrale. Osservando il video, la prima impressione di Maussan (e di molti altri ricercatori) fu che si trattasse di un falso. La spettacolarità del documento portava effettivamente ad ipotizzare una elaborazione di effetti speciali molto sofisticati. Nonostante le immagini risultassero "troppo belle per essere vere", Maussan decise di mandarle in onda il 27 e il 28 settembre seguenti, durante il programma "Tercer Milenio". Da quel momento il video è stato diffuso su scala mondiale.
Il filmato è stato sottoposto ad analisi computerizzate in diversi laboratori. Il fisico ottico Bruce Maccabee ha analizzato le immagini e pubblicato un rapporto in cui descrive forma, grandezza, evoluzioni ed accelerazione dell'oggetto, concludendo che si tratta di "una macchina di grosse dimensioni, posta a grande distanza dalla videocamera". Maccabee esclude la possibilità di un falso informatico, e conferisce valore probatorio al filmato, sebbene riconosca che le sue analisi sono state condotte su una copia del video e non su un segmento originale. Non esclude quindi che le sue opinioni possano, in futuro, essere contraddette. Della stessa opinione sono Jim Dilettoso e Lee Elders, i quali hanno escluso che possa trattarsi di immagini manipolate digitalmente. È stata scartata anche la possibilità che l'UFO fosse appeso a un cavo, mediante un elicottero fuori scena. Liz Edwards, artista grafica americana e ricercatrice UFO, vi avrebbe peraltro rilevato alcune incongruenze, riconoscendo tuttavia che non vi sono prove per affermare che si tratti di un falso. Sul film di Città del Messico ad oggi non ci sono certezze. Appare chiaro che siamo di fronte ad uno dei più spettacolari ed incredibili video di UFO di sempre oppure ad una delle più magistrali contraffazioni. Le ricerche però non si sono limitate alle indagini sul filmato. Si sa che i filmati o delle foto anonime in ufologia non sono mai una prova di veridicità, è necessario conoscere l'attendibilità dell'autore del filmato. L'équipe guidata da Maussan si è così mossa per trovarlo, partendo dal luogo in cui il filmato è stato girato. È stato così possibile riuscire ad identificare il punto da dove sarebbero state effettuate le riprese, un edificio adibito a ufficio di fronte ad una zona residenziale molto a ridosso di uno dei quartieri più poveri della città. Secondo Maussan il videoamatore si sarebbe trovato al quarto piano dell'edificio, occupato da una compagnia amministrativa di consulenza per aziende americane. Inoltre, si sono fatti avanti dei testimoni affidabili, almeno dodici, che avrebbero offerto un resoconto dell'accaduto totalmente in accordo con quanto mostra il filmato. Si tratta di gente povera, residente in piccole abitazioni costruite con materiali di recupero, che nella gran parte dei casi non possiede la televisione. Ma, fra i testimoni, ci sarebbe anche una fotografa che avrebbe visto l'oggetto passare sopra la sua testa, osservandone così la sua base. Nel momento dell'avvistamento, trovandosi molto vicino all'UFO, la donna, che indossava una maglietta a maniche corte, avrebbe subito alcuni danni fisici simili a scottature solari che, pur non procurandole dolore, sono perdurate per un mese dall'accaduto. Maussan avrebbe anche individuato persone che sarebbero a conoscenza dell'identità dell'autore del filmato, ma nessuno ne ha voluto fare il nome. Il cameraman non è stato ancora identificato ma, sembra assodato, esiste realmente. A giudicare dalle voci in spagnolo avvertibili nel video si tratterebbe di un individuo di nazionalità non messicana, ma sicuramente dell'America centrale. L'ipotesi di Maussan è che si possa trattare di un operaio che, lavorando in nero e probabilmente non possedendo il visto ufficiale per restare in Messico, avrebbe preferito mantenere l'anonimato per non avere problemi con le autorità.
Gli avvistamenti continuano...
L'ondata messicana non si è certamente spenta negli anni 1998 e 1999, anzi. L'ennesimo filmato arriva da Puebla, dove il primo giugno 1999 tre oggetti volanti non identificati sono stati ripresi da una televisione messicana sopra la città, in pieno giorno. Il filmato di 5 minuti mostra tre grandi oggetti di colore argenteo e di forma rotonda che attraversano il cielo. Uno di loro scompare improvvisamente, gli altri due si spostano a grande velocità verso sud-ovest.
Testimonianze, filmati e foto: dal 1991 ad oggi l'ondata di avvistamenti non si è mai interrotta.

Sheenky
00lunedì 4 luglio 2011 11:18
GLI UFO E IL NUCLEARE

6 agosto 1945. La città giapponese di Hiroshima viene completamente rasa al suolo dal primo ordigno atomico della storia. Da quegli anni in poi molte ricerche sono stata fatte da tantissimi Stati per potenziare sempre di più questa tecnologia distruttiva in maniera da entrare di diritto tra le Nazioni più potenti della Terra.
Ma forse qualcuno ci stava già osservando da tempo e questa potenza deve aver innescato un possibile interesse in più verso di noi.
Da quegli anni in poi, ci sono stati vari avvistamenti di UFO sopra basi militari nucleari di più Paesi e non tutti sono stati dei sorvoli "innocenti". E questo lo dice personale altamente qualificato, come ad esempio ex/militari, politici, scienziati, ecc...
Lo ribadisce a gran voce l'ex capitano Robert Salas, il quale afferma di essere stato testimone di un evento accaduto nel 1967, quando un UFO "rosso" disattivò, sorvolando, dieci missili nucleari "Minuteman" nella base militare di Malmstrom, in Montana. Subito dopo venne convocato d'urgenza da un suo superiore, venne interrogato, venne obbligato a firmare alcune carte ed infine fu intimato di non rivelare a nessuno ciò che era appena successo.


Robert Salas

Riguardo a questo caso, proprio in questi giorni è uscito allo scoperto il comandante Eric D. Carlson, che smentisce completamente quello che Salas va raccontando da molti anni. (L'articolo lo potete trovare qui: www.centroufologicoionico.com/articoli/news/71-nessun-ufo-a-malmstrom-ne...
Carlson ha scritto una relazione nella quale dichiara che la condizione di "no go" dei missili nucleari fu causata da un semplice guasto tecnico, come ne avvengono molti altri. E nega anche che quel giorno ci fosse un UFO che sorvolava quella base.
Quindi? A chi dovremmo credere noi? Di certo come ha scritto anche il Sign. Antonio De Comite nel suo articolo, qualche legittimo dubbio ce lo dobbiamo pur fare venire su questa faccenda. Perché questo comandante esce allo scoperto solo ora? In fondo è da molti anni che Salas racconta questa storia. Che sia forse perché pochi giorni fa Salas e altri 120 ex militari si sono riuniti in una conferenza per chiedere che la verità sugli UFO venga rivelata? Che sia un tentativo di screditare agli occhi dei molti, un personaggio chiave come Salas, che si batte da anni per rendere pubblica la verità e va contro l'ormai sicuro cover up riguardante l'argomento?
Lascio al lettore la decisione.
Ma questo non è ovviamente l'unico caso che vide protagonista uno o più UFO nei pressi di basi nucleari.


Charles Halt

L'ex colonnello Charles Halt, circa tre anni dopo il caso di Malmstrom, assistette anche lui ad un fatto particolarmente insolito. Infatti fu chiamato ad investigare presso la base della RAF Bentwater, per via di alcune "luci" avvistate da dei poliziotti nei giorni precedenti al suo arrivo. Una sera, queste "luci" si ripresentarono e immediatamente Halt e altro personale da lui scelto, si recarono nella foresta per vedere da vicino cosa stava succedendo. Si stupirono tutti non poco quando trovarono sul terreno delle impronte di un possibile sostegno. Questo perché il terreno era ghiacciato e doveva per forza essere un oggetto molto pesante per lasciare quelle impronto di circa due pollici di spessore e nove di lunghezza. In quel luogo rilevarono delle basse radiazioni e trovarono molti rami spezzati. Per tutto il tempo la radio militare con cui tenevano i contatti, faticava a funzionare, come se qualcosa interferisse. Non funzionava bene nessuna delle tre frequenze che utilizzavano. Ad un certo punto videro un oggetto volante tra gli alberi. "Era arancione e nero al centro. Sembrava un occhio che si apriva e si chiudeva". Dopo pochi istanti questo oggetto si suddivise in 5 parti e volarono via. Usciti dalla foresta videro altri oggetti avvicinarsi, sia da Nord che da Sud. Alcuni di loro emanavano dei fasci di luce, che assomigliavano più a dei laser. Uno di questi ufo lanciò un fascio proprio vicino al magazzino dove venivano tenuto il materiale nucleare.
Il tutto si concluse come era iniziato. Tutti gli UFO se ne andarono pochi secondi dopo.
Il racconto della sua storia lo trovate qui:




La nota ufficiale scritta da Halt

Un'altro caso di avvistamento UFO sopra una base militare, è quello che ci racconta l'ex capitano Bruce Fenstermacher, che vide insieme alla sua squadra di sicurezza, un oggetto volante a forma di sigaro sorvolare la base di Fe Warren, in Wyoming, avvenuto sei anni dopo il caso raccontatoci da Halt.
Robert Jamison, ex USAF "nuclear missile targeting officer", ci racconta invece di come ha dovuto più volte "riattivare" i missili che erano stati disattivati da UFO osservati nelle vicinanze (testimonianza presa dalla conferenza del 27 settembre 2010 dove 120 ex militari parlarono di UFO e nucleare).
Il 15 settembre 1964, secondo l'ex tenente USAF Robert Jacobs del Photo-Optical Instrument del 1369° Squadrone Fotografico alla base di Vanderberg AFB, venne ripreso in maniera fortuita, un UFO che dopo il lancio di un missile, lo disattivò in volo. Poco tempo dopo come al solito venne chiamato a rapporto da un suo superiore, il Maggiore Florenz Mansmann, che gli intimò di non rivelare a nessuno ciò che vide e di dimenticarsi dell'accaduto. Il video fu poi portato via da personale militare, probabilmente servizi segreti.
Nel Marzo 1967, in Nord Dakota, precisamente nei pressi del Silos del 91° Strategic Missile Wing di Minot, il radar rileva un oggetto non identificato scendere proprio sopra i silos con dentro i missili Minuteman. Un squadra di sicurezza esce immediatamente per controllare e vedono un disco metallico con delle luci lampeggianti che si spostano lentamente.
Quando l'UFO si mosse lentamente verso la zona di controllo dei missili, dei caccia F-106 partirono per intercettare l'oggetto, ma come avviene molto spesso in questi casi, l'UFO se ne andò ad una velocità incredibile.
Il 24 agosto 1966, un'altro caso clamoroso avvenne alla Air Force Base di Minot nel Nord Dakota. Quella notte, un aviatore via radio riferì di una luce multicolore vista molto in alto nel cielo. Una squadra si recò in posizione e confermò che si trattava di qualcosa di sconosciuto. In seguito videro un secondo oggetto bianco transitare davanti alle nubi. Il radar della base registrò tutto, l'oggetto era a 100.000 piedi (quasi una trentina di km). L'UFO si alzò e scese più volte, ed ogni volta che scendeva, un ufficiale, capo di una serie di missili, si accorse che la sua trasmissione radio si interrompeva come una scarica elettrostatica. In seguito l'oggetto fu visto atterrare ad una quindicina di miglia a sud della zona. L'Air Force allertata inviò sul luogo una squadra per controllare. Secondo il rapporto i militari videro che l'oggetto era quasi appoggiato a terra. Nel rapporto ufficiale:
"Quando la squadra era a circa 10 miglia dal luogo dell'atterraggio, un energia statica interruppe i contatti radio con la Base. Cinque o otto muniti più tardi, la luce diminuì e l'UFO decollò. A quel punto un altro UFO fu notato sia visivamente che dal radar. Il primo, decollato, passò sotto il secondo. Anche il radar registrò la manovra. Il primo proseguì verso nord e il secondo scomparve con un bagliore rosso".
Il 4 ottobre 1982, in Ucraina, un UFO per poco non scatenava un conflitto nucleare. Il Maggiore Davidovich Kataman, primo assistente del comandante dell'unità Militare 52035, presso l'unità di servizio di comunicazione e responsabile dei pannelli di controllo computerizzato dei missili nucleari a lungo raggio della base Usovo, rivelò che quel giorno, ci fu un vero inferno. Non vide l'UFO perché si trovava in un bunker sotterraneo, ma nella sua deposizione scrisse che: "Il 4 Ottobre 1982 alle 21.37, ho osservato la spontanea illuminazione di tutti i display, gli indicatori erano attivati come se qualcuno o qualcosa li avesse manipolati avendo a disposizione il preciso codice di attivazione computerizzato per il lancio dei missili". La deposizione continuò nel sostenere che un controllo degli apparecchi, una misurazione dei parametri fatta in maniera tecnica non mostrò difetti. L'apparecchio funzionava normalmente questo sia prima che dopo l'anomalia presentatasi. Per quindici lunghissimi secondi, la base perse totalmente il controllo delle sue armi nucleari e nessuno seppe spiegare il perché. E' stato scoperto che ci furono più UFO nelle vicinanze, grazie ad altre testimonianze. (Per saperne di più su questo caso leggete questo articolo: ufoplanet.ufoforum.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=84...
Per concludere ritengo necessario parlare brevemente della conferenza di cui ho accennato sopra, alla quale Salas, Insieme ad Halt e a molti altri ex/militari hanno partecipato per chiedere che la verità venga rivelata e concedetemelo, per dare letteralmente uno schiaffo in faccia al cover up operato in questi decenni.
La conferenza si è svolta senza problemi ed è stata ripresa dai media di tutto il mondo. Ritengo inoltre, che questo sia uno degli eventi più importanti del 2010 per quanto riguarda il "disclosure" che è in atto da qualche anno. Infatti mentre da una parte c'è quella fazione che opera per occultare la verità, dall'altra troviamo proprio queste persone che lottano per riuscire a controbattere al cover up ormai conosciuto. Queste stesse persone anche durante la conferenza, hanno infatti voluto rimarcare ancora una volta questo grosso problema...
ad esempio Halt:

“Credo che i servizi di sicurezza statunitensi e britannici abbiano tentato – allora come oggi- di sovvertire il significato di ciò che avvenne alla base RAF di Bentwaters attraverso l’uso di ben collaudate pratiche di disinformazione”.

o anche Salas:

“L’U.S. Air Force sta mentendo sulle implicazioni per la sicurezza nazionale di oggetti volanti non identificati presso le basi nucleari e possiamo provarlo”.

Insomma, chiunque si occupi di ufologia o che abbia un minimo di coscienza, sa perfettamente che il problema persiste e che è reale.
Altrettanto reale è il fatto che gli UFO sono interessati al "nucleare", infatti come avete appena potuto leggere ci sono stati dei casi veramente sconcertanti che ci lasciano senza nessuna possibilità di reagire. Quindi dobbiamo, noi e anche le persone ai piani alti, chiederci cosa realmente vogliano questi UFO. Quello che è successo da più parti del mondo è una specie di "divertimento" per loro? O sono dei segnali che ci vogliono lanciare per un qualche motivo a noi sconosciuto? Ci vogliono per caso mettere in guardia da noi stessi? Farci capire che non abbiamo il controllo totale su questo genere di cose?
...domande che purtroppo ancora oggi non hanno una risposta...

Sheenky
00martedì 5 luglio 2011 10:07
PADRI DELLA TECNOLOGIA STEALTH AMMETTONO: GLI EXTRATERRESTRI SONO REALI


Ben Rich

31 Agosto 2010 – Ben Rich, direttore generale della lockheed Skunk Works, ha ammesso in una confessione sul suo letto di morte che gli extraterrestri sono reali e che i militari americani viaggiano tra le stelle.
Secondo l'articolo pubblicato sul numero di maggio 2010 del Muflon Ufo Journale, Ben Rich, il padre del Stealth Fighter-Bomber ed ex capo della Lockheed Skunkworks, ha rivelato che gli extraterrestri sono reali e che i militari americani viaggiano tra le stelle
Quello che ha detto potrebbe sembrare una novità, ma questa rivelazione risale a prima della sua morte avvenuta nel Gennaio del 1995. Le sue dichiarazioni hanno contribuito a dare credibilità ai rapporti che sostengono che i militari americani siano in possesso di mezzi volanti che imitano i veicoli alieni.
L'articolo è stato scritto da Tom Keller , un ingegnere aerospaziale che ha lavorato come analista di sistemi informatici per i Jet Propulsion Laboratory della NASA.

"Alla Skunkworks (L'ente per la ricerca e lo sviluppo dei progetti segreti della NASA), eravamo un piccolo gruppo estremamente coeso composto da circa cinquanta ingegneri e progettisti veterani e da un centinaio di macchinisti esperti e operai. Il nostro forte era costruire velivoli tecnologicamente avanzati di piccole dimensioni e dalle alte prestazioni per missioni top secret."

"Abbiamo già i mezzi per viaggiare fra le stelle, ma queste tecnologie sono chiuse a chiave dentro progetti oscuri e ci vorrebbe l'intervento di Dio per tirarli fuori di li a beneficio dell'umanità. Qualunque cosa potete immaginare, noi sappiamo già come farla."

"Ora noi abbiamo la tecnologia per andare a prendere gli ET a casa. No, non occorre una vita per farlo. C'è un errore nell'equazione. Noi sappiamo qual'è. Ora abbiamo la capacità di viaggiare tra le stelle. Per prima cosa dovete capire che non conquisteremo le stelle usando la propulsione chimica. In secondo luogo dobbiamo sviluppare una nuova tecnologia di propulsione. Quello che dobbiamo fare è scoprire dove Einstein ha sbagliato."

Quando a Rich fu chiesto come funzionasse la propulsione degli UFO, lui rispose “Lascia che te lo chieda. Come funzione l'ESP?”. L'intervistatore replicò dicendo “Tutti i punti dello spazio e del tempo sono connessi?”
Rich allora disse “Ecco come funziona!”

Ben Rich l'ex direttore generale della Lockheed sapeva dei visitatori extraterrestri
L'ex direttore generale dei Lockheed Skunk Works sapeva che l'UFO extraterrestre di Roswell influenzò i kit di modellismo per i modellini dell'UFO di Roswell e i velivoli top secret degli Stati Uniti. Secondo un rapporto del CNI News di Michael Lindemann, residente nel Colorado, le informazioni di progettazione furono ottenute dalle illustrazioni forensi e dalle testimonianze dei numerosi testimoni forniti da William L. “Bill” McDonald.
In una e-mail, datata 29 giugno 1999, apparentemente indirizzata a Lindemann, McDonald riporta l' estratto di una conversazione con Harold Puthoff, fondatore del programma “remote viewing” degli Stati Uniti.
McDonald disse: “Bene Hal, lo hai chiesto tu! Ora che il leggendario ingegnere e capo designer del kit per modellismo della Testor Corporation è morto, posso annunciare che lui ha personalmente confermato la connessione di progettazione tra l'astronave di Roswell e gli Unmanned Combat Air Vehicles (UCAV), gli spyplanes, i Joint Strike Fighters della Lockheed Martin e gli Space Shuttles.
Andrews era un amico intimo di Ben Rich, direttore della Skunkworks – successore del fondatore Kelly Johnson, famoso per l' F-117 Nighthawk "Stealth" fighter e l' F-19 Stealth Interceptor. Prima che Rich morisse di cancro, Andrew gli pose le mie domande.”
Il Dr Ben R. Rich ex direttore dalla Skunk Works della Lockheed confermò che:

1- "Ci sono due tipi di UFO - quelli che abbiamo realizzato noi e quelli che loro fanno volare.
Parte delle nostre conoscenze le abbiamo apprese su cio' che abbiamo trovato sul luogo degli incidenti e abbiamo ricevuto alcuni doni.
Il Governo sapeva e fin dal 1969 prese parte attiva nella gestione di tali informazioni. Dopo " il purge" (la purga) orchestrata da Nixon la questione fu presa in mano da un ufficio di dirigenti internazionale del settore privato."

2- Quasi tutti i progetti aerospaziali “Biomorfici” erano ispirati all’astronave di Roswell, dal Blackbird SR-71 di Kelly sino agli attuali droni, UCAV e velivoli spaziali”.

3- Era opinione di Ben Rich che al pubblico non andasse raccontato (degli UFO e degli extraterrestri). Credeva che non avrebbe potuto gestire la verità, mai. Solo negli ultimi mesi del suo declino cominciò a credere che "il gruppo internazionale di direttori" che gestivano il "soggetto" avrebbe potuto rappresentare per la libertà personale dei cittadini sotto la Costituzione degli Stati Uniti, un problema ben più grave della presenza di visitatori di un altro mondo.

Lindemann aggiunse che "Bill McDonald ricevette le suddette informazioni da Andrews dal 1994 fino alle loro ultime telefonate del Natale 1998". Lindemann inoltre sottolinea che "si dovrebbe tener conto che il Dr. Ben R. Rich presenziò alla conferenza pubblica degli ingegneri e progettisti aerospaziali nel 1993 prima dell'aggravarsi della malattia e che in quella occasione affermò, in presenza del Direttore del MUFON di Orange Country, Jan Harzan e di molti altri, che "Noi" (ossia il complesso militare/industriale degli Stati Uniti) eravamo in possesso della tecnologia per "viaggiare fra le stelle".

Don Phillips, ex USAF, ingegnere progettista per la Lockheed Skunkworks e contractor CIA, ammette “Gli UFO sono reali”.


Don Phillips

Don Phillips: “Questi UFO erano enormi e potevano avanzare fino a bloccarsi ed effettuare virate a 60, 45 e 10 gradi e dopo invertire immediatamente queste manovre.”. Durante l'atterraggio dell'Apollo, Neil Amstrong disse: “Sono qui. Loro sono proprio da quella parte e guardando le dimensioni di quelle navi è ovvio che a loro non fa piacere che noi siamo qui”.
Quando lavoravo assieme a Kelly Jonson con la Skunkworks, firmammo un accordo con il governo con cui ci impegnavamo a mantenere il segreto su questi fatti.
La ricerca sull'antigravità stava proseguendo. Sapevamo che c'era qualche nave catturata nel 1947 a Roswell, loro erano reali. E si, davvero abbiamo copiato la loro tecnologia. E si davvero l'abbiamo fatta funzionare. Ci conoscevamo tutti attraverso quella che noi chiamavamo un'industria invisibile. Potremo definirla, nera, molto oscura, o nascosta.
La conoscenza che ho di queste tecnologie proviene dalla nave che è stata catturata qui. Non ho visto la nave né ho visto i corpi, ma ovviamente conosco qualche persona che lo ha fatto. Non c'era alcun dubbio che ci fossero esseri provenienti dall'esterno del pianeta.
Questi ET sono ostili? Bene se fossero ostili, con il loro armamentario avrebbero potuto distruggerci molto tempo fa.
Noi ottenemmo ciò che ha ispirato gli strumenti per scannarizzare il corpo e determinare in quali condizioni sia. Possiamo anche essere curati da questi scanner.
Posso garantirvi personalmente che abbiamo lavorato su di essi e che abbiamo quelli che possono diagnosticare e curare il cancro. Uno degli scopi che avevo nel fondare la mia società nel 1998 era quello di proseguire il lavoro su queste tecnologie che potevano ripulire l'aria e liberarla dalle tossine e aiutare a ridurre il bisogno di combustibili fossili. Si è tempo. Posso dirvi che tutto questo è già cominciato.”

Sheenky
00mercoledì 6 luglio 2011 10:47
LE SCOPERTE SUGLI UFO TENUTE SEGRETE


Grant Cameron, uno dei più famosi studiosi UFO al mondo, dirige online un progetto conosciuto come "The President's UFO Website" (http://www.presidentialufo.com/). Il sito web ha il compito di catalogare materiali datati e studi sugli UFO provenienti da ogni amministrazione presidenziale americana, a partire da Franklin D. Roosevelt.
L'articolo di Cameron intitolato "President Carter, Daniel Sheehan, and Donald Menzel: The Congressional Research Service UFO Studies for President Jimmy Carter" descrive il ruolo svolto da Sheehan nell'analisi delle sezioni classificate nello studio sugli UFO dell'Air Force del 1969, conosciuto come Project Blue Book, che non è stato mai rilasciato per la pubblica distribuzione (per recuperare l'intero articolo digitate sul motore di ricerca di Google “The Marcia Smith Story — The President’s UFO Study.”).
Sheehan, che ho incontrato e discusso sul suo lavoro sugli UFO, è un Ph.D. di Harvard, è laureato in Legge e ha lavorato come consigliere generale per la U.S. Jesuit National Headquarters — National Office of Social Ministry a Washington D.C. Nell'anno 1976, ha anche lavorato come consulente per Marcia Smith, un'analista in Scienze e Tecnologia con il Congressional Research Service. All'inizio dell'amministrazione Carter, Smith è stata richiesta dalla U.S. House Science and Technology Committee per avviare due indagini importati:

- Per determinare se sono esistite intelligenze extraterrestri nella nostra Galassia.
- Per determinare se ci sia una relazione tra le intelligenze extraterrestri e il fenomeno UFO.

Il ruolo primario di Sheehan era quello di rivedere le sezioni classificate del Project Blue Book e fornire i suoi risultati a Smith, per includerli nella sua relazione alla commissione del Congresso. I materiali segreti del Blue Book erano custoditi in una sala a forma di volta nel seminterrato della Library of Congress’s Madison Building di Washington, e Smith ricevette il permesso dagli ufficiali dell'Air Force di far accedere Sheehan nel seminterrato.
Sheehan ebbe il permesso di accedere da due agenti di sicurezza e da un funzionario in borghese. Quando entrò, Sheehan trovò un vasto assortimento di materiali inerenti gli UFO, tra cui un proiettore cinematografico 35 mm e numerosi filmati dove mostravano strani veicoli.
Dopo aver esaminato alcune cassette di filmati, scoprì una cassa metallica che comprendeva fotografie molto chiare di quello che sembrava un UFO precipitato al suolo. "Aveva colpito in questa zona e scavato, come a ciò che producono gli aratri sul terreno", ha detto Sheehan. "Era incastrato nel lato del terreno fangoso, fino ad un angolo del terreno stesso. Era presente personale dell'Aeronautica. Guardai poi altre foto e notai che queste persone dell'Air Force stavano scattando delle fotografie".
"Nella foto notai che stavano scattando fotografie di questo veicolo. Una delle foto mostrava personale dell'Air Force che prendeva le misure di questa cosa con un grande e lungo nastro. Vedevo poi che queste persone portavano il parka (ndr CUI tipo di giacca a vento impermeabile), con pochi peli attorno al cappuccio. Notai inoltre che avevano una piccola targa con nome sulle loro giacche. Erano chiaramente persone della US. Air Force".
Dopo aver visto i vari materiali classificati, Sheehan condivise le sue informazioni con Smith. Lei, a sua volta, scrisse due rapporti per la House Science and Technology Committee, uno sulle informazioni raccolte sull'intelligenza extraterrestre e un altro sugli oggetti volanti non identificati.
Sheehan affermò che il primo rapporto concluse che "ci sono da due a sei altamente intelligenti civiltà, con uno sviluppo altamente tecnologico nella nostra Galassia oltre noi".
"Nella seconda relazione, vi erano disegni delle diverse forme di UFO che erano stati avvistati", Sheehan ha detto "il secondo rapporto non citava un caso in particolare, ma hanno affermato di credere che ci fosse un numero significativo di casi in cui le indagini dei funzionari della US. Air Force sono state incapaci di scartare la possibilità che uno o più di questi veicoli fosse in realtà proveniente da una di queste civiltà extraterrestri".
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno fallito nel farsi riconoscere pienamente e di divulgare i risultati classificati del Project Blue Book.
In effetti, nel mese di maggio 2010 ci fu una dichiarazione dell'Air Force che disse: "non esiste nessuna evidenza presente o scoperte da parte dell'Air Force che gli avvistamenti classificati come non identificati rappresentino sviluppi tecnologici o principi che vanno al di là della portata della moderna conoscenza scientifica". Tale affermazione è in contrasto con le testimonianze di decine di ex militari statunitensi e funzionari governativi. E mentre la testimonianza di Sheehan non prova l'ipotesi di visite extraterrestri, indica comunque che l'Air Force ha fallito nel condividere la verità con tutto il pubblico quando, negli anni, ha affermato spesso che "non aveva nulla da nascondere".
Il sito di Cameron contiene altri diversi episodi, molto interessanti, sul cover up sugli UFO, incluso uno con l'amministrazione Clinton. Si tratta di un vero e proprio tesoro per gli storici che si occupano di UFO e di altri analisti.

Fonte:
- Articolo scritto da Bill Wickersham (professore aggiunto alla Università del Missouri sugli studi della pace e componente dei Veterani per la Pace)
- www.centroufologicoionico.com/articoli/news/304-le-scoperte-sugli-ufo-tenute...
- www.columbiatribune.com/news/2010/dec/21/ufo-findings-kept-a...
Sheenky
00giovedì 7 luglio 2011 15:43
L'ONU E GLI UFO - NUOVE RIVELAZIONI

Tra i vari documenti declassificati negli ultimi mesi dal MoD, il Ministero della Difesa britannico, ve ne sono alcuni che testimonierebbero l’interesse suscitato dagli UFO negli ambienti dell’ONU. In particolare si parlerebbe di alcune iniziative prese sotto l’egida ONU da parte del governo dell’isola caraibica di Grenada. Qui, il primo ministro dell’epoca, Sir Eric Gairy (siamo nei lontani anni 70), capeggiò un’iniziativa votata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (la 33/424 del 18 dicembre 1978) nella quale fu sancita l’istituzione di un’agenzia avente lo scopo di ricercare, coordinare e diffondere notizie sugli oggetti volanti non identificati e fenomeni connessi. L’iniziativa di Grenada fu una delle pietre miliari della storia della diplomazia internazionale sugli UFO ma finì presto nel dimenticatoio: un capo di stato, membro delle Nazioni Unite che fa discorsi, convoca esperti ed audizioni per portare il tema degli UFO e degli alieni all’attenzione della comunità internazionale, in modo che esso possa essere trattato in maniera adeguata e soprattutto globale, costituiva sicuramente un evento fondamentale e senza precedenti. Parliamo in effetti di esopolitica ai più alti livelli politici mondiali.
Ma, oltre ad alcune riunioni formali, avvenute nel 1978, alla presenza dei massimi esperti nel settore (tra i quali il Prof. J. Allen Hynek, il dott. Jacquee Vallee e Stanton Friedman) la risoluzione 33/424 non fu, in realtà, mai attuata in quanto lo sforzo per scoprire la verità sugli UFO si estinse con il rovesciamento del governo caraibico e la destituzione dello stesso Gairy nel 1979: l’idea di creare tecnicamente un Ufficio di studio sugli oggetti volanti non identificati rimase ed è tuttora un’ipotesi attuabile ma mai messa in opera (almeno ufficialmente). I nuovi documenti rilasciati quindi dal Regno Unito se da un lato gettano nuova luce sull’interesse internazionale nei confronti dell’argomento UFO, dall’altro dimostrano la contrarietà del governo britannico alla messa in atto di questa iniziativa, giungendo addirittura a far cadere il governo di Grenada, dietro il tacito consenso (?) degli Stati Uniti che in quell’occasione, stranamente, adottarono una posizione più blanda. Ufficialmente, quindi, non vi fu una ragione precisa per contrastare questo crescente interesse negli ambienti politici internazionali, eppure fu così che andò a finire.
Sebbene i documenti britannici risultino sempre coerenti nella loro opposizione all’iniziativa di Grenada, ne esistono altri invece che addirittura prevedevano alcune opzioni per salvare la faccia a Gairy e al suo governo: in un telegramma risalente al 5 dicembre 1978, pur ribadendo la contrarietà all’azione di Grenada si auspicava di essere disposti ad aiutare il loro governo e porlo fuori dai guai senza alcuna incidenza finanziaria e di manodopera per gli altri governi e per l'ONU. Insomma la legge del bastone e della carota.
Ma il primo ministro Gairy era un uomo testardo e profondamente convinto che la sua iniziativa UFO fosse qualcosa di rilevanza estrema per l'umanità.
Nel suo discorso tenuto durante la 33 ª sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 12 ottobre 1978, Gairy osservò come, Grenada, venisse in quel momento identificata in tutto il mondo e fosse al pari delle maggiori potenze nel condividere le informazioni sul fenomeno degli oggetti volanti non identificati, principalmente a causa dell’insistenza con cui sollevò la questione nell’Assemblea Generale nel 1975.
Nell’esprimere la propria soddisfazione per aver sollevato un sufficiente interesse sul tema degli UFO, auspicava il sostegno degli Stati membri per la ricerca in questo campo, con il coordinamento delle Nazioni Unite. La domanda che lui poneva era quella di sapere perché all’uomo venisse impedito di accedere alle informazioni sugli UFO, una questione divenuta oramai di grande interesse ed importanza per tutti, soprattutto per il progresso del genere umano.
Non v’è dubbio, dopo queste affermazioni, che il primo ministro Gairy avrebbe sicuramente perpetrato la sua iniziativa sugli UFO se nel marzo 1979 un colpo di stato non l'avesse fermato. Il nuovo governo di Grenada non ebbe alcun interesse all’iniziativa sugli oggetti volanti non identificati e screditò Gairy, accusandolo di essere un credente di voodoo e dischi volanti. Indipendentemente da difetti di Gairy, non vi è alcun dubbio che la sua iniziativa presso le Nazioni Unite aveva ragione colpito nel segno, con molto anticipo sui tempi.
Quello di cui il mondo avrebbe bisogno oggi, e che tutti auspichiamo, è che un altro paese membro prima o poi, prenda in mano l’iniziativa e tenti di riattivare la decisione 33/424, istituendo una volta per tutte un ente o un dipartimento in seno all’ONU per condurre alla luce del sole una ricerca approfondita su questo importante argomento. Una ricerca per dare finalmente risposte adeguate alla domanda più importante della nostra epoca. Esistono o non esistono?

Sheenky
00venerdì 8 luglio 2011 10:56
UFO CRASH, NON SOLO AURORA E ROSWELL

L'argomento degli UFO crash è una delle tematiche che compongono il variegato problema degli UFO. Sono anni in cui si parla di presunti dischi volanti schiantati in varie parti del mondo. Alcuni incidenti sono entrati a far parte della mitologia, basti pensare ai casi di Aurora (Texas) accaduto nel 1897 e quello famosissimo di Roswell (New Mexico) di cui si è parlato, ma anche sparlato negli anni, alimentando molti dubbi e poche certezze.
Ma in questo articolo non parlerò dell'incidente di Roswell, si ripeterebbe la solita cosa ritrita e ritrita, ma illustrerò brevemente alcuni casi semisconosciuti di cui si sa poco (o nulla), ma che vale la pena accennare. Naturalmente non si hanno certezze che questi casi siano davvero accaduti visto le scarne notizie che si hanno, ma bisogna prenderli cosi come sono, essendo nella maggior parte notizie giornalistiche. Il primo caso di cui vorrei parlare avvenne nell'anno 1891 e la notizia apparve sul “Dublin Progress”, precisamente il giorno 20 giugno.
Nell'articolo dell'epoca si racconta che una strana meteora sarebbe stata vista nei pressi di Wasson & Miller’s Gin, che era un bar della zona. Molti testimoni sentirono quel giorno una esplosione, che sembrava essere stata causata da una bomba. Guardando nel cielo avrebbero visto uno strano oggetto, che somigliava a una “balla di cotone” sospeso per aria, molto luminoso. L’oggetto, secondo ciò che era scritto sul giornale, aveva fase discendente, come se stesse precipitando. Il mattino seguente un testimone si sarebbe recato nella zona del presunto incidente e avrebbe trovato “numerosi frammenti di metallo, di color piombo, "simili a lava fuoriuscita da un vulcano" e "frammenti e pezzi di un manoscritto, scritto in lingua sconosciuta". Questo in sintesi il succo dell’articolo. Cadde per davvero un UFO in Texas nel 1891 o si trattò di una meteora, oppure fu una invenzione giornalistica? Non lo sapremo mai. Questo episodio ormai è avvolto nelle lande nebbiose del tempo.
Un altro caso di cui si hanno notizie scarne è quello di un presunto incidente UFO, che sarebbe accaduto in Puglia nel 1910 oppure nel 1915. La notizia sarebbe stata riportata su degli organi di stampa dell'epoca ed è stata riscontrata su alcuni siti internet. Vi si parla, in maniera scarna, che oltre al misterioso oggetto precipitato (non si conosce nemmeno il luogo), sarebbe stato ritrovato (il condizionale è d'obbligo) un corpo, descritto come un “piccolo uomo verde”. Di questo caso non si sa più nulla. C'è da dire che nei mesi scorsi sono andato in emeroteca a Taranto e ho visualizzato i quotidiani dell'epoca, ma sinceramente non ho trovato assolutamente nulla. Che dire, continueremo a ricercare sperando che qualcosa si materializzi. E se ciò dovesse, cambierebbe la storia degli UFO crash come noi la conosciamo, che non hanno origine negli Stati Uniti oppure in altre parti del mondo, ma addirittura prima dell'anno 1933 (mi riferisco al caso dell'UFO di Mussolini). Se ci saranno novità le divulgheremo.
Un altra zona calda in cui si sarebbero schiantati degli oggetti strani caduti dal cielo è senza dubbio il Perù.
Infatti facendo una ricerca sui siti peruviani che si occupano di avvistamenti di UFO e incontri ravvicinati di vario tipo, notiamo anche che è una zona particolare per quanto riguarda presunti UFO incidenti, presunti nel senso che sono molto controversi e (per il momento) non esiste una prova incontrovertibile, ma solo indizi e testimonianze. Eccone illustrato sotto un elenco indicativo di questi incidenti:

Anno 1905, Cerro Pilan: lo storico locale Carlos Espinoza León riferisce che quell’anno gli abitanti locali videro un oggetto volante, che proveniva dalla zona di Talara e che si schiantò sulle colline. Quando, nei giorni successivi, analizzarono il terreno videro un impronta circolare di circa 300 metri, in cui l’erba non cresceva e le pietre erano schiacciate. Dalle testimonianze delle persone anziane del luogo si può escludere un meteorite.

Anno 1966, Talara: in una base della FAP (Forza Aerea Peruviana), nella provincia di Talara (Regione Piura) si registrò un presunto UFO crash, con il recupero di tre occupanti morti al suo interno.

Anno 1977, San Mateo: un UFO si schianta nella località prima citata, nei pressi di Chosica (Regione Lima). Si sarebbero recuperati anche due corpi di esseri extraterrestri. Una televisione nazionale mandò la notizia e inviò una troupe sul luogo del presunto incidente, però non fu diffuso nessun materiale audiovisivo. A quanto pare, i resti dell’UFO precipitato e i suoi occupanti furono recuperati da agenti governativi degli USA e del Perù.

Anno 1985, Urubamba: un UFO si schianta nei pressi della Regione Cusco. Un artefatto a forma di disco fu recuperato dal Governo Peruviano, con l’aiuto di altre potenze. Si dice che il Perù coprì totalmente la vicenda, cedendo l’investigazione completa alle superpotenze dell’epoca.

Anno 1988, Jesus: l’incidente avvenne il giorno 18 giugno. Numerosi residenti della cittadina nella regione di Cajamarca notano nel cielo un UFO di forma ovale. L’oggetto era in fiamme e dopo aver attraversato il cielo si perde tra le montagne. Dopo di che si sente una tremenda esplosione. Secondo la versione del sindaco dell’epoca Abelardo Alcalde, l’oggetto ha attraversato a bassa quota il paese, facendo tremare le piastrelle delle case. Era ovale e di colore bianco/arancio e al suo passaggio ha emesso un suono mai sentito in precedenza. Dopo l’urto sulla montagna, il sindaco ha convocato una commissione scientifica per studiare il caso. L’ente che aveva il compito di studiare il caso era la “Comisión Investigadora de Orígenes del Hombre”, proveniente da Barcellona (Spagna). Questa commissione è venuta in Perù per mesi per trovare i resti della presunta astronave schiantata sulle montagne, ma dei risultati non si è saputo più nulla.

Anno 1997: è uno degli ultimi casi di cui si ha notizia ed è molto interessante. Alcuni aerei della Fuerza Aerea peruviana avrebbero abbattuto un oggetto volante sconosciuto, di venti metri di lunghezza e dieci di larghezza. Questo misterioso oggetto sarebbe poi precipitato in un dirupo, nei pressi del bosco Chachapoyas (Regione Amazzonica). Secondo alcune informazioni di un militare statunitense anonimo, i resti del dispositivo furono raccolti, in gran segreto, da una squadra militare con il permesso dello Stato peruviano. Il posto fu bagnato da una strana “materia gelatinosa”.
Fin qui ciò che ho riscontrato, navigando in vari siti internet peruviani.

Sicuramente ci saranno altri casi di presunti UFO crash, ma restano ipotetici. Come quelli sopra citati. Data la controversia sull’argomento personalmente non mi esprimo sulla veridicità dei casi sopra menzionati, ma non mi sento nemmeno di escluderli. Ci sono tanti segreti che gli enti militari ci nascondono. Roswell insegna qualcosa. Inoltre c'è da dire che anche in seno all'ONU esiste un ufficio che cataloga i detriti spaziali caduti in varie parti del mondo e di cui, in almeno 5 casi, si parla di ritrovamenti di oggetti di cui non si è riusciti a dare una spiegazione. Per concludere molti episodi possono essere stati ingigantiti, abbelliti e molti sicuramente non sono mai avvenuti, ma alcuni UFO, come l'archivio ONU dimostra, ma anche quelli di intelligence e militare (ancora secretati) restano reali e, ipoteticamente di origine estranea al nostro mondo.

Sheenky
00lunedì 11 luglio 2011 10:30
GEIPAN, ROYAL SOCIETY E AERONAUTICA ITALIANA: CHI INDAGA SUGLI UFO?



Da tempo le indagini sugli alieni non sono relegate agli archivi segreti di qualche fascicolo di Stato, ma aperte e pubblicizzate dagli stessi promotori. In tutti questi anni sono molte le informative uscite sui giornali che davano notizie in merito a riunioni, ricerche e studi pubblicati. Ma chi indaga veramente sugli Ufo? Anche se il caso più famoso è quello dei National Archives inglesi, che mettono a disposizione una pagina dedicata con una lista completa dei files in formato pdf liberamente scaricabili, l'ente più seriamente impegnato è quello della francese Geipan. Senza dimenticare le pubblicazioni della Royal Society di Londra.

Il gruppo GEIPAN, (Groupe d'études et d'Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), conosciuto anche come GEPAN (1977-1988) e SEPRA (1988-2004), è un'unità dell'agenzia spaziale francese CNES il cui scopo è investigare fenomeni aerospaziali non identificati (anche noti come UAP Unidentified Aerospace Phenomena) e rendere le scoperte disponibili al pubblico. E' ad oggi l'istituto più seriamente impegnato in uno studio rigoroso e meticoloso del fenomeno.
Il GEIPAN basa la sua raccolta sulle testimonianze che arrivano da tutta la Francia, in correlazione con le autorità, analizzando tutto il materiale con un collegio di esperti costituito da astronomi, psicologi, specialisti in analisi di immagini. Una volta che l’inchiesta è terminata, i fenomeni vengono classificati e i risultati sono inseriti sul sito online del GEIPAN. I dati dei testimoni vengono preservati (per la privacy) dall’anonimato. Per quanto riguarda la percentuale dei PAN, vengono classificati in quattro categorie. Quelli di categoria A e B sono totalmente identificabili o spiegati al 95%. Rappresentano la maggioranza dei casi. Sono soventemente causati da confusione indotte dai pianeti, come Venere oppure Giove. La categoria C sono le osservazioni inesplicabili per mancanza di elementi sufficienti a spiegarli. Il restante 22% (PAN D) dei fenomeni inesplicati, che rappresentano, in alcuni casi, una similitudine molto forte con gli IR3 (Incontri Ravvicinati del 3° tipo).
Ma il Geipan non si occupa solo di velivoli ma anche di USO. Gli USO altro non sono che gli UFO sottomarini, in pratica grandi oggetti non identificati che viaggiano sott’acqua, fuoriescono ad alte velocità o si adagiano sul fondale marino. In particolare, sono catalogati casi in cui gli USO fuoriescono ad altissima velocità dal mare spostando enormi quantità di acqua che spesso investono e capovolgono le imbarcazioni vicine. La casistica è meno ampia di quella tradizionale ma i criteri di catalogazione sono i medesimi.
In rete sono presenti i questionari per gli avvistamenti standard quelli per gli astronomi ma esistono anche i moduli per piloti e controllori professionali o per gli aero-clubs turistici.
Per una guida ragionata e impeccabile vi rimandiamo al documento in pdf della stessa agenzia (http://www.cnes-geipan.fr/documents/0908_plaquette_GEIPAN.pdf), e per leggere tutti i documenti esiste la sezione apposita del sito.

Passiamo ora ad analizzare il lavoro della Royal Society ritenuta l'accademia nazionale inglese delle scienze. Fondata il 28 novembre 1660 è una delle accademie più antiche attualmente esistenti, ha compiuto da poco 350 anni! Non cataloga gli avvistamenti, non è infatti questo lo scopo dei suoi studi. Più che altro cerca di ragionare da un punto di vista sociologico e scientifico delle ripercussioni che la scoperta extraterrestre potrebbe avere sul mondo. Ricorderete che la rivista Philosophical Transactions, che fa capo proprio alla britannica Royal Society, ha pubblicato qualche giorno fa la richiesta ai governi del mondo di prepararsi per un possibile incontro con una civiltà extraterrestre visto che questo incontro potrebbe essere violento.
La pubblicazione, che questo mese dedica un intero numero al tema della vita extraterrestre, sostiene che se il processo di evoluzione in tutto l’universo segue i modelli darwiniani, come accade sulla Terra, le forme di vita che contatterebbero gli esseri umani potrebbero “condividere la loro tendenza alla violenza e allo sfruttamento” delle risorse.
Per questo motivo, gli scienziati chiedono alle Nazioni Unite (ONU) di istituire un gruppo di lavoro dedicato agli “affari extraterrestri” con la capacità di delineare un piano da seguire in caso di un contatto alieno.
La pubblicazione del documento completo, dovrebbe uscire a metà Febbraio 2011 come si evince del documento della stessa Società: 'The detection of extra-terrestrial life and the consequences for science and society' (http://rsta.royalsocietypublishing.org/content/369/1936.toc).

E in Italia?
L'ente italiano preposto a monitorare i nostri cieli è l'Aeronautica Militare Italiana. Solo nel 2008 dal Reparto Generale Sicurezza sono stati catalogati tre avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Il primo risale al 2 marzo 2008, quando alcune persone hanno segnalato di aver visto, al tramonto, un oggetto sferico di colore ''bianco, luminosità costante, con alone di forma ellittica di colore rosso'', che volava a circa 200 metri di quota sul cielo di Terrasini (Palermo). Il secondo avvistamento risale al 28 luglio, quando alcune persone a Riccione hanno osservato in pieno giorno (erano le 12.45) per tre minuti un oggetto di forma ''irregolare'' che "volteggiava su se stesso" dando l’impressione di accorciarsi e allungarsi. La terza segnalazione arriva sempre da Riccione e riguarda una ''palla infuocata'' di colore rosso che volava a circa 1500 metri d'altezza. L'oggetto è stato osservato per 10 minuti intorno alle 21.30 di sera del 21 agosto.
Tuttavia i casi catalogati e diffusi anche on line sul portale dell'Aeronautica sono quelli che non trovano un'immediata spiegazione logica che la riconduca a fenomeni naturali, umani o comunque "terrestri" come ad esempio un pallone-sonda.
E' palese che lo studio degli UFO in Italia fatto dall'aeronautica non sia metodologico e sistematico, ma solo statistico e basato unicamente sui riscontri dei moduli dei piloti. Insomma ogni anno viene stilato un resoconto e diffuso alla stampa, come contentino facendo credere che si indaghi sugli ufo, in realtà tutto finisce a tarallucci e vino.

Sheenky
00mercoledì 13 luglio 2011 11:28
COSTA RICA UFO DOSSIER

Pubblichiamo un interessante articolo, apparso sul sito di "Open Mind" e scritto dal cileno Antonio Huneeus, uno dei più grandi ufologi al mondo. Viene approfondito il semisconosciuto, ma molto affascinante mondo degli UFO in Costa Rica. Buona lettura:

Quando ho visto nei giorni scorsi una storia web inerente un video recente e di altri avvistamenti di UFO intorno al lago Arenal a nord del Costa Rica, ho riportato in mente i ricordi di un viaggio di ricerca che feci in quella stessa area nel 1996. Avevo partecipato alla "UFO International Conference" a San José (i relatori includevano lo scienziato NASA in pensione Dr. Richard Haines, il famoso giornalista TV messicano Jaime Maussan e lo scrittore, autore di bestsellers, Javier Sierra) e il giorno dopo alcuni di noi si recarono al lago Cote nella regione Arenal. Fu qui che, nell'anno 1971, si verificò il caso più famoso del Costa Rica che produsse una delle immagini di UFO scientificamente interessanti mai prese. Il Dr. Haines, che aveva già analizzato la foto con il Dr. Jacques Vallée, fu davvero scalpitante nello partire, in quanto non si era mai recato in quella posizione di terra. Con noi ci furono anche i fratelli Ricardo e Carlos Vilchez, e l'ufologo più conosciuto in Costa Rica Edgar Picado che gestisce il blog ovnicr.com. Quello che scoprimmo è che ci furono numerosi avvistamenti di UFO di recente, attorno ai laghi Cote e Arenal e che questi fenomeni sono ancora in corso.
Scrissi un completo rapporto sul mio viaggio, che ho intitolato "Costa Rica UFO Dossier", per la rivista popolare giapponese da edicola "Borderland", dove scrivevo una rubrica mensile a metà degli anni 90 del secolo scorso. I casi analizzati non sono nuovi ma sono molto interessanti e poco noti (con l'eccezione di quello del lago Cote che è stato utilizzato anche per la copertina del rapporto COMETA francese) al di fuori del Costa Rica.

L'UFO del lago Cote


Sopra l'immagine integrale della foto dell'UFO del lago Cote.
L'oggetto si nota piccolo, a metà immagine e sulla destra.



La mattina del 4 settembre 1971, un aereo del Costa Rican Geographic Institute stava facendo delle fotografie per mappare la zona della regione Arenal. I quattro membri dell'equipaggio non ricordarono di aver visto nulla di insolito, ma poi la fotocamera fu impostata per fotografare automaticamente ogni 20 secondi o giù di lì. Fu una speciale fotocamera R-M-K 15/23 con pellicola b-w ASA 80, con un 8x8 negativi impressi su pellicola Kodak per la sicurezza aerea, tipo 3665.
Uno scatto fu preso a 10.000 piedi di altitudine, frame 300, faceva vedere le montagne intorno al lago Cote nella provincia di Guanacaste, a 25 miglia al sud del Nicaragua. Un oggetto a forma di disco apparve chiaramente nella metà inferiore del lago. La foto è da considerarsi unica e di grande valore scientifico. I Dottori Richard Haines e Jacques Vallée elencarono una serie di ragioni nel loro primo studio sul caso del lago Cote, pubblicato sul Journal of Scientific Exploration nel 1989:

(1) è stata scattata da una fotocamera ad alta qualità professionale;

(2) la fotocamera guardava verso il basso, il che implica una distanza massima, quindi una dimensione massima per l'oggetto;

(3) il disco fu visto su un fondo scuro ragionevolemente uniforme di un corpo sull'acqua; e

(4) l'immagine era grande, a fuoco ed ha fornito dettagli significativi.

A quanto pare, il disco non fu notato fino al 1979, quando l'Istituto Geografico contattò il fotografo professionista ed ufologo Ricardo Vilchez, che inviò copie della foto a vari esperti internazionali. Da decenni Il caso è ancora in fase d'analisi conclusive. Ho avuto l'opportunità di visitare il lago Cote lo scorso aprile con i fratelli Vilchez, Edgar Picado e lo scienziato NASA in pensione Dr. Haines, che pubblicò con Vallée due documenti inerenti la foto. Conoscendo le dimensioni del lago e l'altitudine dell'aeromobile, Haines e Vallée calcolarono la "dimensione massima del disco" se si trovava sulla superficie: "la lunghezza dell'immagine di 4.2 millimetri è equivalente ad un oggetto di 210 m (metri) di lunghezza o 663 piedi", scrissero.
Un'analista senior della Loockeed sollevò l'obiezione che il disco potesse essere un "marchio di pressione" sulla pellicola, che fu poi smentito quando ricevette in prestito, dall'Istituto Geografico, la pellicola originale per ulteriori analisi. Appena visitammo il Costa Rica per partecipare ad una conferenza sugli UFO a San José, apprendemmo che i recenti avvistamenti si verificarono intorno ai laghi Cote e Arenal. Per prima cosa, ci fermammo presso l'Hotel Eco-Lodge, situato su una collina da dove si possono vedere entrambi i laghi, da diverse posizioni.
Don Jose Flaqué, uno dei proprietari e direttore dell'hotel, ci disse di essere stato testimone di almeno due avvistamenti UFO negli ultimo cinque anni. Tre settimane prima del nostro arrivo, Flaqué, assieme a diversi dipendenti e ospiti dell'hotel, vide tra le ore 8 o 9:00 p.m. una brillante luce di fronte alla montagna vicina: "era una luce intensa, come un riflettore che illuminava la montagna dal di sotto", disse Flaqué, "la notte era chiara e l'avvistamento durò circa 10 minuti, trascorsi i quali l'oggetto volò su una nuvola e scomparve".


Sopra una testimonianza di un dipendente dell'hotel Eco-Lodge

Intervistammo anche altri due testimoni appartenenti allo staff dell'Eco-Lodge: lo chef Leonardo Cabezas e l'addetto al ricevimento clienti Alan Venegas, che confermarono l'episodio di fine marzo 1996. Cabezas citò anche un altro avvistamento avvenuto pochi giorni dopo e che coinvolsero una guardia e una cameriera: "qualcosa emerse dalla montagna, volò verso Arenal e si librò sopra una discarica, ma in seguito si diresse al lago Arenal e, secondo un agricoltore locale, si immerse nel lago". Cabezas sentì la storia della guardia, ma lui non vide nessun UFO quella notte. Trovammo poi un pilota di nave a Cote (anch'egli un dipendente della Eco-Lodge), il quale raccontò di aver visto un'onda molto alta, isolata e insolita in mezzo al lago. Il Dottor Haines trovò questo particolare molto interessante, notando che il lago viene attraversato da una faglia geologica. Il fatto che gli UFO sono ancora visti in questa zona, quarant'anni dopo la fotografia scattata dall'Instituto Geografico, conferma che questo sia davvero una zona calda di UFO in Centro America.

Profilo del fratelli Vilchez
I fratelli gemelli Carlos e Ricardo Vilchez Navamuel (immagine sopra) sono, prima di tutto, ufologi del Costa Rica. A partire dal 1976, per passione, i fratelli Vilchez fondarono il Costa Rican Institute of Scientific and Exobiological Investigations. Essi documentarono 140 casi in 20 anni (dati riferiti al mio incontro del 1996, ora sicuramente sono molto più alti).
Nel 1976, cominciarono la loro indagine sul contattista Enrique Castillo Rincon, che continua fino ad oggi; nel 1979 localizzarono il famoso lago Cote della foto dell'UFO; nel 1980 documentarono l'ondata che coinvolse molte auto della polizia: "fu un anno cruciale per me", disse Ricardo Vilchez, "in quanto avemmo l'opportunità di studiare 32 casi con 70 testimoni in quattro mesi!" Nel 1985, organizzarono un Congresso Internazionale che riunì a San Jose, non solo ufologi importanti come Jacques Vallée, John Keel e lo spagnolo J.J. Benitez, ma anche ricercatori sul campo della coscienza come il Dr. John Lilly e Dr. Andrija Puharich. Nel 1993, cominciarono a studiare un caso di rapimento multiplo con umanoidi dei cosiddetti "grigi" che coinvolse quattro generazioni di donne di una famiglia umile. Nel 1995, ci fu uno dei migliori casi dell'America Centrale di casi pilota chiamati radar-visuali.
In tutto questo, i fratelli Vilchez hanno mantenuto l'ufologia come attività parallela alla loro professionalità e alla propria carriera d'affari: "Questo ci permette una maggiore obiettività quando si fa l'analisi di un caso", disse Carlos Vilchez, che vende beni immobili e si interessa di progetti educativi per i bambini. Carlos ha pubblicato un libro sugli investimenti in Costa Rica, come anche un piccolo libro sugli UFO. Ricardo è un fotografo professionista, che ha uno studio di successo e ha pubblicato diversi libri di fotografia artistica, e uno studio di filosofia politica intitolato Democrazia Cosciente.

Sfere di pietra



Uno dei più duraturi misteri archeologi del Costa Rica è rappresentato dalle sfere di pietra, rinvenute nel Pacifico meridionale del Diquis Delta, vicino Panama. Perfettamente rotonde e liscie, variano nel formato da quelle di palle da tennis fino ad arrivare a sfere dal diametro di 2,4 metri e dal peso di 16 tonnellate. La maggior parte di esse è costituita da granito ed alcune di calcare. Le pietre furono scoperte nel 1930 nella fitta giungla di Diquis Delta, dove ci sono piantagioni di banane. Nessuna traccia scritta dalla conquista spagnola ne fa menzione. Purtroppo, centinaia di pietre furono prelevate dalle loro sedi originarie e inserite, per la visualizzazione, nei giardini degli edifici pubblici e abitazioni di San José, dove si possono vedere oggi. Così, uno studio completo sugli allineamenti originali delle pietre (molte sono state trovate in raggruppamenti fino a 45 formanti cerchi oppure triangoli) non è più possibile.
Sono state proposte molte teorie che collegano le sfere agli extraterrestri, ad Atlantide, eccetera. L'archeologo Ifigenia Quintanilla del Costa Rican National Museum, che abbiamo incontrato durante la nostra visita, ha smentito queste teorie. Riferì che le pietre furono costruite dagli indios locali con strumenti e materiali noti. Il loro scopo è ancora misterioso, ma era probabilmente legato a rituali religiosi/astronomici e a simboli d'appartenenza.

Polizia: casi EME
L'area metropolitana di San José fu colpita da una forte ondata UFO a metà gennaio del 1980. I documenti ufficiali del Ministero della Pubblica Sicurezza, ottenuti dai fratelli Vilchez, hanno portato a conoscenza sul fatto che i motori e le apparecchiature radio delle auto della polizia ebbero un cattivo funzionamento, durante avvistamenti di UFO. Questo è popolarmente conosciuto in ufologia come "effetto elettromagnetico" o EME.
Un rapporto firmato dal sergente Elia Sibaja e dal colonnello Marino Donato, direttore del Costa Rican Radio Patrol Unit, descrisse l'incidente (vedi documento sotto). Il sergente Sibaja era al suo turno di servizio di pattugliamento nella città suburbana di Desamparados alle ore 01:35 a.m. del 17 gennaio 1980, quando scrisse nella sua relazione: "il motore della macchina si fermò e le luci si spensero; all'improvviso ho visto molte luci multicolori e sono stato in grado di osservare attraverso il mio parabrezza un gigantesco disco, da cui provenivano tutte le luci; con grande stupore capii che si trattava di un oggetto volante non identificato, il quale si bloccò sopra di noi per alcuni secondi e poi dirigersi a ovest, cercando il lato dell'Alajuelita".





Solo dopo che l'UFO ebbe raggiunto una certa distanza dalla macchina, la radio tornò a funzionare e il sergente Sibaja fu in grado di comunicare con altre unità. "Pochi secondi dopo il motore riprese a funzionare di nuovo e altri veicoli della polizia riferirono di vedere quelle luci sulle colline di San Josucito de Alajuelita", continua il rapport, "tutti le auto ebbero il compito di localizzare tale velivolo, ma fu impossibile da raggiungere. Una forte interferenza fu sentita in rete (radio)".
Nel 1980 un'ondata UFO era appena agli inizi. Alle 02:30 a.m. del 19 gennaio, il capitano della polizia Daniel Arias vide un oggetto nel cielo che si trovava a circa 300 metri dal suolo, con luci intermittenti verdi, gialle e blu. L'intero paese fu colpito da un blackout di energia poco dopo la mezzanotte del 21 gennaio. Un sergente di polizia riferì che durante il blackout osservò un oggetto volante non identificato nel cielo e un fascio di luce molto potente che scese verso terra.
Ancora, un altro ufficiale di polizia di Belén informò il suo distretto che quella notte ricevette un rapporto dal "signor Rodriguez che vide la discesa di oggetto luminoso, con fasci pulsanti bianchi e rossi; la luce era così forte che non lasciò nessun'ombra e tutto si illuminò totalmente. L'oggetto aveva un rumore crepitante, faceva rumore quando emetteva questi fasci, è stato come accendere un televisore senza immagini e il rumore sullo schermo. Era un rumore forte. Rodriguez stava arrivando da Puntarenas e le luci del suo camion si trovavano a circa 100 metri dalla sua casa". Altri, troppi testimoni videro il fenomeno, e l'ufficiale di polizia aggiunse che "gli esperti delle centrali di Belén non furono in grado di spiegare il blackout, perchè tutto era perfettamente funzionante".
Un incidente simile si era verificato durante un'altro blackout energetico il 1° aprile 1992. Secondo Carlos Vilchez, che ha esaminato il caso, "35-40 auto della polizia descrissero qualcosa che stavano osservando da diversi punti di visuale, ci fu un blackout e c'era, anche, una macchina della polizia in fase di stallo nel momento in cui l'oggetto volava sopra di essa". Anche se non sono stati rilasciati documenti ufficiali, diversi agenti di polizia descrissero ai mass-media un grande, disco con cupola multicolore, visto nel cielo durante il blackout. Il Costa Rican Electrical Institute (ICE) ufficialmente negò che l'UFO fosse il responsabile per la mancanza di alimentazione elettrica.

Caso pilota di aereo
Uno dei migliori casi radar visuali capitati in America Centrale avvenne la mattina del 26 luglio 1995. Everardo Carmona volava su un monomotore Grumman American, quando un UFO passò proprio sotto il suo aereo. La mancata collisione (near collision) fu vista da due controllori del traffico aereo, Gerardo Jiménez e Javier Mayorga, dell'aeroporto Tobias Bolanos a Pavas, che affermarono che l'oggetto "aveva le dimensioni di uno stadio di calcio". I radars del Santamaria International Airport di San José rilevarono un oggetto non identificato, nello stesso istante.
Carlos Vilchez, che intervistò il pilota Carmona e i controllori del traffico aereo, riassume così il caso: "testimoni eccezionali e qualificati, in tre diversi punti geografici, osservarono qualcosa delle dimensioni di uno stadio. In primo luogo, la torre di controllo di Santamaria rilevò una traccia radar che non era un velivolo noto. Così chiamarono immediatamente la torre di controllo di Pavas e domandarono se avessero dei voli supplementari; Pavas rispose che non avevano voli di quel tipo. Dato che questo aeroporto non aveva il radar, fu chiesto di vedere il fenomeno col binocolo. In quel momento, due controllori videro l'oggetto che sembrava un uovo, molto grande, come un uovo di struzzo color oro. Pensarono che i due velivoli si stessero per scontrare, ma il pilota via radio rispose "che mi è solo passato di sotto".



Secondo un articolo completo sul caso apparso sul quotidiano La Nacion del 4 agosto 1995 (vedi immagine sopra), il vice direttore dell'agenzia Costa Rica's Civil Aviation, Gregorio Cabalceta, dichiarò che il direttore dell'agenzia, Nelson Rodriguez, convocò un briefing con tutti i testimoni del caso. "Un criterio sarà determinato in base a quello che dicono", dichiarò Cabalceta a La Nacion.

Il profilo di Enrique Castillo Rincon
L'ingegnere Costa Ricano Enrique Castillo Rincon è uno dei contattisti più interessanti che ho incontrato. Egli sostiene una diretta esperienza di contatti con gli extraterrestri, provenienti dalle Pleiadi, su un remoto lago in Colombia il 3 novembre 1973. Il caso Castillo fu indagato due anni prima di quello del famoso contattista svizzero Billy Meier, il quale sostenne anche il contatto con i Pleiadiani. A differenza di Meier, Castillo non ha mai prodotto foto di UFO per sostenere il suo caso, nè ha scoperto una setta o un gruppo messianico che mandava in giro il messaggio di ET, come tanti contattisti. Invece, diventò un investigatore UFO in grado di analizzare il proprio caso. Inoltre, due anni e mezzo dopo il 1973, Castillo dichiarò che tutti i contatti con gli extraterrestri, tra cui messaggi telepatici e strane chiamate, si interruppero. Ora vive in Venezuela con la sua nuova moglie Ana.
Abbiamo visitato con Castillo il luogo vicino alla cima del vulcano Irazu (vedi immagine sopra), dove avvenne il suo primo incontro con gli UFO nel 1963. Castillo lavorò come ingegnere con la Costa Rica Electrical Company ed era sul vulcano assieme al suo capo e ad un altro ingegnere. Improvvisamente alle 6 di sera, notarono ciò che prima pensassero fosse un aereo, che fu poi raggiunto da altri due oggetti che volarono molto vicino alle montagne. Come arrivò vicino a loro, videro che aveva la forma di un disco con una cupola, ma scese con un movimento simile alla caduta di una foglia, a pochi metri dal suolo. "All'improvviso ci fu come un suono tremendo ad alta frequenza che, quasi, fece esplodere le mie orecchie", disse Castillo, "ma non riuscii a muovermi...notai che ero paralizzato." Quella fu la prima volta, anche, che sentì la parola disco volante, ma la sua odissea ufologica era solo all'inizio.

Sheenky
00giovedì 14 luglio 2011 10:08
FOO FIGHTERS, QUALE VERITA'?

La fenomenologia ufologica è concettualmente ricca di analogie con manifestazioni che solo a prima vista possono sembrare distaccate. Un esempio lampante è quello dei Foo Fighters. Non stiamo parlando del gruppo rock creato nel 1995 da Dave Grohl, ma del fenomeno delle così dette “palle infuocate”. Il termine è formato da due parole distinte, fighters ( aereo da caccia ) e foo ( errata trascrizione in slang dal francese “ feu” di fuoco ). Letteralmente il termine significa caccia infuocati. Il cosiddetto “numero zero” ha luogo nel 1944, precisamente il 22 dicembre. Ripercorriamo in breve cos'è accaduto.
Il tenente David Mc Falls a capo della 415a Squadriglia dei Caccia Statunitensi, vide apparire proprio in coda al velivolo che pilotava, due oggetti sferici, avvolti da una coltre di luce rossastra, del diametro di circa un metro. Il contesto nel quale il tenente dovette assistere all’insolito spettacolo, era un’azione di guerra nei cieli dell’Alsazia-Lorena. Naturalmente per un pilota ogni oggetto non identificato costituisce un pericolo, ancora di più se questo si materializza in un evento bellico. A nulla valsero i tentativi di virata e di manovra, per tentare di dipanarsi dalle misteriose sfere, queste continuarono la loro corsa affiancandosi all’aereo militare con notevole speditezza e apparente facilità. Nessun attacco sia chiaro, ma il tenente arrivato alla base stilò il rapporto, evidenziando le anomalie e affermando che le sfere luminose erano sotto “controllo intelligente”. Per questo il caso Mc Falls è considerato il punto di partenza dei Foo Fighters, anche se prima di allora numerosi erano stati i casi analoghi non segnalati.
Infatti già agli inizi della seconda guerra mondiale vengono riportate numerose testimonianze di piloti dell'aeronautica militare, che asseriscono di essere stati intercettati o accompagnati in volo da strani oggetti luminosi. Si trattava di avvistamenti ripetuti, di notte e in pieno giorno, da parte dei piloti americani e da quelli della Royal Air Force. In un primo momento scambiati addirittura per ipotetiche armi segrete nemiche, appartenute verosimilmente ai nazisti. Le autorità americane ed inglesi diedero ordine di indagare sul fenomeno e istituirono due commissioni d’inchiesta. I risultati però non furono quelli che si aspettavano. Infatti numerosi avvistamenti erano stati segnalati anche nel Pacifico e questo strideva con l’ipotesi formulata delle armi non convenzionali in mano ai nemici. La certezza che i Foo Fighters non furono opera dei tedeschi si ebbe dopo la fine della guerra quando si seppe che loro stessi avevano istituito commissioni militari e di spionaggio, per studiare il fenomeno da loro conosciuto come Krautus balls. In sostanza gli oggetti, rivelatisi innocui, dimostravano incredibili velocità e strabilianti manovre, ai limiti delle leggi fisiche, potevano sparire e ricomparire più volte nel giro di pochi istanti, erano invisibili ai radar, cambiavano assetto e formazione, ed infine sparivano senza lasciare traccia. L’avvistamento più significativo avvenne quando la II guerra mondiale era ormai alle spalle, eravamo infatti nel 1948 all’aeroporto di Fargo nel North Dakota. Dell’episodio ci sono tuttora numerose foto, documenti e la testimonianza di decine di civili. Tuttavia alcuni scettici hanno controbattuto asserendo che esiste un’ampia documentazione che testimonierebbe che le palle di fuoco altro non sono che progetti militari sperimentali, citando ad esempio una sfera di fuoco antiradar tedesca, elaborata nel centro di sperimentazione della Luftwaffe nei pressi di Oberammergau, in Baviera. Questi meccanismi erano accessoriati con tubi klystron, e operando con la stessa frequenza dei radar, riuscivano ad eliminare i segnali delle antenne senza risultare sugli schermi. Mai i conti non tornano del tutto: alcuni anni dopo la fine dei conflitti mondiali i veterani di guerra scongiurato il timore di ritorsioni rivelarono storie fino ad allora rimaste sotto silenzio. Molte di queste storie sono emblematiche della vastità e della complessità del fenomeno.
Un soldato del 175° Reggimento Americano racconto un episodio risalente all' Agosto del 44 durante la battaglia di Brest:
"Vidi un oggetto silenzioso passare sopra di noi, volava a bassa quota. Sbigottito attirai l'attenzione del Sergente Ness e gli indicai il punto in cui l'oggetto si stava muovendo. Appena lo vide si alzo' in piedi ad osservare a bocca aperta piu' stupito di me. Eravamo cosi' impressionati che per attimi ci dimenticammo che eravamo nel pieno di una operazione militare. Se aveste avuto la possibilita' di conoscere il Sergente Ness come lo conoscevo io, avreste saputo che era un soldato troppo attento per alzarsi in piedi sapendo che a pochi passi c'e' il nemico. Questo vi fa' immaginare l'inaudita eccezionalità di quello che vedemmo. Ho invocato Dio, l'oggetto sembrava ricordare un vagone ma era 5 volte più grande. Guardai più attentamente alla ricerca di ali o propulsori ma non vidi nulla di tutto questo. Non provocava il minimo rumore. Viaggiava a circa 90 miglia all'ora, riuscimmo ad osservarlo per parecchio tempo prima che scomparse del tutto. Ne la contraerea tedesca e tanto meno quella americana aprirono il fuoco contro l'oggetto".
Di testimonianze come queste se ne trovano a centinaia, catalogate in fascicoli. Parlano da sole anche le trascrizioni dei rapporti militari, accomunate dalla medesima conclusione "unknown" : sconosciuto.
La portata degli avvistamenti fu considerevole e probabilmente non troverà più riscontro nei tempi moderni. Non esistono casi analoghi di fenomenologie sconosciute, che si sono ripetute ad intervalli così regolari. Ancora oggi si segnalano casi simili , uno fra tutti gli "Ufo Messicani" ripresi nel celebre video dai militari stessi, ma le apparizioni sono differenti per tipologia e intervalli di tempo.
Questo fa sorgere dubbi, più che leciti che le sfere di luce non fossero una nuova “Vergeltungswaffe” , cioè un'arma di rappresaglia nazista, bensì qualcosa di diverso. Restano da spiegare infatti molti misteri, che non possono essere liquidati con un presunto progetto di aerei - spia. Primo fra tutti la capacità delle sfere di effettuare movimenti contrari alla forza gravitazionale e alle vigenti leggi fisiche, secondo la possibilità di sparire dalla vista dei piloti, e non solo dei radar, terzo la globalità del fenomeno, dall'oceano pacifico all'Europa, dal Giappone all'Inghilterra. Se davvero il tutto si riduceva a una qualunquistica tecnologia militare, perché negli archivi segreti dei governi impegnati in guerra, non si fa menzione dei progetti ma solo delle inchieste? Coma mai il governo tedesco ha sempre smentito di aver prodotto di sua iniziativa qualsiasi prototipo di quel tipo ? E se davvero il fenomeno si riconduceva ad esigenze di spionaggio militare perché è continuato anche dopo la fine del conflitto? Come si spiega la capacità delle sfere di toccare in alcuni casi le 800 miglia orarie , velocità fantascientifica per l'epoca? Le conclusioni forse un giorno saranno più oggettive e particolareggiate, fino ad allora permetteteci di considerare i foo- fighters una manifestazione ufologica rilevante.

Sheenky
00venerdì 15 luglio 2011 12:10
L'ISOLA DEL GIGANTE DORMIENTE















Fonte: Articolo tratto dalla rivista elettronica "Tracce d'eternità" di marzo 2011
Fire.ufoonline
00venerdì 15 luglio 2011 13:12
Molto interessanti i casi di blackout dell'80 in Costa Rica. L'UFO del lago Cote poi penso che rientri nella collezione piccola,ma significativa,di foto autentiche e che non raffigurano nulla di convenzionale.
Sheenky
00lunedì 18 luglio 2011 09:19
"PATTERNS" UFOLOGICHE: FORME RICORRENTI (PARTE 1)

In Ufologia si definiscono "patterns" le costanti ricorrenti di un fenomeno, sia dal punto di vista statistico che comparativo.
Con questi raffronti si possono, ad esempio, riscontrare che alcune forme UFO, fotografate oppure filmate, hanno una costante ricorrente, una "pattern" non isolata, la quale dimostra che alcune tipologie di oggetti volanti non identificati ricorrono spesso nella casistica ufologica.
Un esempio recente ci viene dalla Norvegia, teatro ultimamente di un caso clamoroso riguardante il blocco dell'aeroporto di Oslo per l'apparizione di un UFO.
Cinque giorni dopo la paralisi nei voli allo scalo aeroportuale (24 marzo 2011), un altro interessante avvistamento avvenne sempre ad Oslo. Di questo caso esiste anche una foto, la quale mostra un oggetto luminoso visto e fotografato, a quanto pare, già...46 anni fa.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal caso più recente in ordine di tempo. La foto del caso norvegese è stata scattata da un fotografo professionista nel campo d'aviazione. L'uomo era intento a fotografare, dal terrazzo della sua abitazione, un aereo in fase di atterraggio al vicino aeroporto.
Improvvisamente, un'altra fonte luminosa desta l'attenzione del fotografo. La misteriosa sorgente di luce si trova a circa 2/3 miglia di distanza da lui (circa 5 chilometri) e a circa 2000/3000 piedi d'altezza (circa 915 metri).
Vista la stranezza, il fotografo lascia perdere l'aereo e si concentra sull'oggetto e scatta delle foto. Secondo il testimone, l'oggetto è un vero e concreto UFO (Unidentified Flying Object).
L'avvistamento è durato circa 3 minuti, dopodichè l'oggetto è partito in verticale, verso l'alto, ad una velocità impossibile per qualunque velivolo convenzionale, in completo silenzio.
L'oggetto fotografato in Norvegia ha una forma che ricorda vagamente un "disco", di colore arancione con alcune sfumature tendenti al rosso.
Ma questa tipologia di UFO non è isolata, anzi la forma ricorda, molto da vicino, un oggetto volante fotografato nell'anno 1965, e precisamente il giorno 21 ottobre 1965, a Gibbon (Minnesota).
Ecco i fatti: alle ore 18:10 (ora locale) il signor Arthur Strauch, 47 anni, Vice Sceriffo di Sibley County, Minnesota, in compagnia di sua moglie, la signora Katherine Strauch, casalinga di 44 anni; Gary Martin Strauch (16 anni), studente di scuola superiore e figlio degli Strauch; Donald Martin Grewe (26 anni) professione tecnico e sua moglie, la signora Retha Ann Grewe (25 anni), infermiera, erano in auto della famiglia Strauch e stavano ritornando a casa dopo una gara di caccia a tiro con l'arco.
Il Sole era appena tramontato e il cielo era chiaro. La Luna non era ancora sorta e Venere era chiaramente visibile a sud-est.
Mentre si trovavano a due miglia ovest e a due miglia nord da Saint George, Arthur Strauch fu il primo a notare uno strano oggetto, che sembrava essere a circa 2000 piedi (circa 610 metri) da terra e lontano un quarto di miglio, in direzione nord-ovest.
Dopo averlo visto per circa 10 minuti dall'interno della vettura, il gruppo decise di fermarsi.
Solo le signore e il figlio di Strauch di 16 anni rimasero nell'auto, mentre gli uomini scesero della macchina per osservare meglio l'oggetto.
Lo sceriffo osservò l'UFO sia ad occhio nudo, sia attraverso un binocolo 7x35. La descrizione di Strauch venne fuori più dettagliata. Ecco cosa disse all'epoca:
"Non ho idea di cosa fosse. Tutto quello che posso dire è che era diverso da qualsiasi cosa avessi mai visto in cielo. Sono convinto nel dire che era una macchina guidata da una forza interna, la quale forniva una velocità tremenda. Al mio binocolo la sagoma era inconfondibile, era quella di un disco volante. La cima era composta da una cupola arrontondata, di un colore grigio metallizzato che rifletteva i raggi del sole al tramonto, trasformando l'oggetto in una palla arancione. Attorno alla cupola c'erano quattro piccoli oblò, che emettevano una luce di colore giallo brillante. Alcune volte dava una luce dai riflessi azzurro chiaro, che sembravano provenire dal riflesso di una luce anteriore o, forse, scarico. L'oggetto, dalla parte del riflesso azzurro chiaro fino al centro, ruotava in senso antiorario, mentre la parte superiore di un colore arancione brillante sembrava essere ferma".
L'oggetto all'inizio non emise nessun suono, poi passando sopra i testimoni emise un suono che ricordava quello di "un motore elettrico".
Lo sceriffo prese la sua macchina fotografica e scattò una foto , proprio quando l'oggetto cominciò a muoversi.
Per la foto, Strauch utilizzò una macchina fotografica Kodak Instamatic 804 Camera con pellicola a colori Ektachrome X. Aveva la messa a fuoco all'infinito e l'otturatore era fissato a 1/60esimo di secondo.
Ora confrontando le due foto, sia dell'oggetto fotografato ad Oslo il 27 marzo 2011 e dell'UFO fotografato a Gibbon (Minnesota) il 21 ottobre 1965, si può notare che sono molto simili tra di loro, una tipologia di oggetto volante sconosciuto che viene avvistato, a quanto pare senza limiti di spazio e di tempo...


Sopra UFO fotografato a Oslo il 27 marzo 2011.
Sotto l'oggetto volante fotografato a Gibbon (Minnesota)
il 21 ottobre 1965



Sheenky
00mercoledì 20 luglio 2011 09:20
"PATTERNS" UFOLOGICHE: FORME RICORRENTI (SECONDA PARTE)

Le costanti ricorrenti nel fenomeno UFO non riguardano solo le forme in volo degli oggetti, ma anche le tracce che lasciano al suolo. Cito ad esempio due casi in cui ipotetici UFO hanno lasciato al suolo tracce, segni misteriosi dalla forma triangolare.
Il 29 agosto del 1970, un interessante caso UFO avvenne ad ovest del lago Anten (40 km a nord-est di Goteborg), in Svezia. Quel giorno, fu trovata una strana traccia all'interno di un giardino di una piccola fattoria, di proprietà di Richard Johansson.
La notte prima la comparsa delle tracce, numerose persone osservarono una "luce di colore rossastro" che sorvolava la zona. L'oggetto aveva dimensioni paragonabili a quella della Luna piena.
Johansson andò a dormire presto quel giorno, verso le ore 21 circa, e quindi non vide quella luce. Ma l'avvistamento non sfuggì ai vicini di casa di Johansson. Uno di questi, il signor Karsson, dichiarò che verso la mezzanotte, mentre si apprestava ad andare a dormire, vide alla distanza di circa 500 metri sopra la foresta di Enebacken una "strana luce" di colore rosso. Anche un ragazzo, che era assieme al signor Karsson, vide il misterioso oggetto.
I testimoni pensarono ad un aereo, ma poi notarono quasi subito che non lo era. Si comportava in modo strano, aveva una luce rossa molto brillante e sembrava essere rotondo - almeno era questa la prima impressione - .
Inoltre, i testimoni notarono che ogni tanto sembrava scomparire sotto le cime degli alberi per poi riapparire. La velocità dell'oggetto sembrava variare, a volte fluttuava in silenzio per poi accelerare rapidamente. In una occasione, l'oggetto sembrò essere molto vicino al suolo della foresta, a circa 200 metri di distanza. Poi, il misterioso velivolo, emise alcuni "raggi di luce". Erano di colore giallo pallido e provenivano dai lati del mezzo. I testimoni videro a lungo l'UFO e nel mentre erano intenti, ormai, per andare a letto, l'oggetto era ancora lì. Erano le ore 2 di notte.
Ma altre decine di testimoni videro la stessa cosa, fermando le loro auto nei pressi del lago e guardare lo "spettacolo". Una di queste persone, assieme alla moglie e ad un'altra coppia, vide lo stesso oggetto. Erano le 23:45 circa e notarono "un qualcosa, simile ad un fascio di luce, proveniente dal terreno circostante che andava verso l'oggetto". Per i testimoni la visione fu indimenticabile, la luce aveva una brillantezza costante e creò una linea d'illuminazione sul lago.


Sopra la traccia al suolo apparsa in Svezia nel 1970

Ma le sorprese non finirono lì, il mattino seguente in un giardino della fattoria di Richard Johansson fu trovata una "traccia triangolare". Ciascun punto del triangolo aveva un diametro di circa 40 cm e 4 cm di profondità. Non erano esattamente uguali, variavano leggermente i bordi e la profondità. Uno di essi, non era perfettamente rotondo come gli altri due. La traccia sembrava essere stata prodotta da un qualche tipo di jet ad alta pressione.
Il caso fece presto il giro della regione e un gruppo di ufologi della GICOFF (Geborgs Informations Center Oidentifierade Flygande Frem) - gruppo sciolto nel 1978 - si recò sul posto per indagare sui fatti.


Sopra le misurazioni della traccia effettuate dal GICOFF

Il gruppo intervistò i testimoni e raccolse, per le analisi, dei campioni all'interno e all'esterno della traccia al suolo. Una parte dei campioni fu analizzata presso il Chalmers Institute of Technology, mentre l'altra parte presso l'Institute for Nuclear Chemistry. Diversi tests furono eseguiti sui campioni.
I campioni al suolo furono analizzati attraverso un Hewlett Packard Multichannel Analyser, 5400A. Questo strumento permise la lettura dello spettro di radiazioni gamma. Attraverso questa analisi, si notarono delle lievi tracce di radiazioni.


Sopra il diagramma della lieve traccia di radioattività riscontrata

Per arrivare a ciò, si effettuarono tre analisi in periodi di tempo diversificati. I risultati mostrarono lievi tracce di radiazioni gamma (662 keV), livello che rimase invariato per due settimane dal primo test di verifica. L'energia prodotta poteva essere stata originata dall'isotopo Bario 137 Ba (attività-gamma 662 keV), che si crea quando l'isotopo Cerio 137 Ce irradia radiazione beta (137 Ce ha una durata di vita di 30 anni). L'attività di misurazione è molto bassa, meno di 900 impulsi in 8 ore, ma è comunque eccezionale. Un ricercatore, che effettuò le ultime due analisi di laboratorio, dichiarò che il 173 Ce si può trovare solo in alcuni processi nucleari.
Inoltre, il fatto che nessuna attività (tranne quella dello sfondo naturale) era presente sul terreno di riferimento, sembrò far escludere che l'origine delle radiazioni fosse stata dovuta ad esplosioni nucleari in atmosfera.
Si concluse con due ipotesi per spiegare le tracce e le radiazioni. La prima quella di uno scherzo, ritenuta improbabile, la seconda quella di un mezzo sconosciuto, che utilizzò un qualcosa che conteneva 137 Ce.
E questa seconda ipotesi, portò anche (indirettamente) ad una terza. E se l'attività gamma non proveniva da 137 Ce ma da una sostanza ancora più insolita? Ma se fosse per davvero così, le analisi cmunque non portarono a nessuna conclusione di sorta.
Un altro caso similare, senza però tracce di radiazioni, avvenne in Francia e precisamente nell'anno 2001.
Il caso fu analizzato, catalogato dalla Gendarmeria e poi mandato al GEIPAN francese.


Sopra la traccia triangolare apparsa su un campo di calcio francese nel 2001

Il giorno 07 settembre 2001, alle ore 07:15 circa del mattino, l'ingegnere Marié (la Gendarmieria non inserisce generalità complete per la privacy) scopre su un campo di calcio (anche in questo caso viene omessa di dire la località) una traccia di forma di triangolo isoscele, con i tre vertici circolari di 45 cm di diametro (misure effettuate sul posto dai gendarmi) e dove i lati misuravano 125 cm (base ipotetica del triangolo) e 185 cm gli altri due lati esterni.
Sulla superficie dei cerchi l'erba era come carbonizzata e l'erba attorno ai vertici del triangolo cominciava a seccare.
Anche un altro testimone, si presenta dai gendarmi e dichiara la stessa cosa. L'inchiesta fatta in loco, immediatamente dopo le denunce, non permise di stabilire nessuna ipotesi sull'origine delle tracce, che rimane un segno rilasciato da un PAN di categoria D, ossia Fenomeno Aerospaziale Non Identificato.
Anche in questo caso, ci troviamo ad una costante ricorrente, una "pattern" con tracce al suolo identiche a distanza di anni e in luoghi completamente diversi.
Questi sono alcuni esempi di tracce triangolari al suolo, lasciate da ipotetici mezzi esogeni al nostro mondo. Due casi semi-sconosciuti che hanno tutti i requisiti giusti ad entrare nella importante categoria delle forme e costanti ricorrenti, riguardanti il fenomeno UFO. Ma di casi simili la casistica è piena, come ad esempio i casi classici e conosciuti di Socorro e Rendlesham Forest. Tutti casi solidi e difficilmente smontabili.

Sheenky
00giovedì 21 luglio 2011 10:22
PIATTI VOLANTI





















Sheenky
00venerdì 22 luglio 2011 11:05
"PATTERNS" UFOLOGICHE: FORME RICORRENTI (PARTE 3)



Quando si parla di UFO dalla forma triangolare, si pensa subito ad un velivolo sperimentale terrestre di nuova concezione. E' vero che esistono questi prototipi volanti, ma è altrettanto vero che rappresentano una "piccola percentuale" rispetto a quei "triangoli volanti" che sono "un non sense" a livello planetario.
E poi, i velivoli sperimentali non volano sopra le metropoli, sopra zona rurali o sopra montagne. Se è sperimentale, viene testato all'interno di un perimetro delimitato militare o civile che sia. Questo per evitare che, in caso di eventuali disfunzioni o anomalie che possano pregiudicare l'utilizzo, vada a finire in mani nemiche e con segreti che vanno "a farsi benedire".
Uno degli avvistamenti che è entrato a far parte della storia ufologica è senza dubbio quello delle "Luci di Phoenix" (foto in apertura dell'articolo), avvistamento avvenuto il giorno 13 marzo 1997.
Quel giorno nella città dello Stato dell'Arizona apparve, visto da migliaia di persone, un enorme velivolo non identificato di forma triangolare (o dalla forma che ricordava una "V"), silenzioso, di "immense dimensioni", composto da una serie di luci. L'avvistamento durò circa un paio di ore e gettò nel panico la gente del luogo.


Sopra ricostruzione artistica dell'UFO avvistato a Phoenix nel 1997

Siccome l'avvistamento non si poteva "nascondere", la US Air Force emise diversi comunicati stampa che cercarono di ridimensionare la questione, additando gli avvistamenti a caccia militari, elicotteri o razzi luminosi.
Ma, quelle dichiarazioni non convinsero nemmeno i più scettici, perchè un conto è "tranquillizzare" un paio di testimoni, altro discorso invece è quello di convincere migliaia di testimoni che quello che avevano visto era semplicemente spiegabile. Assolutamente impossibile. Il caso rimase quindi inspiegato.
Ma la forma a "V" dell'UFO apparso a Phoenix non è una rarità, ma è anche presente nel passato, in un caso catalogato negli archivi del "Project Bluebook" americano sugli UFO e datato 1949.
L'avvistamento, indagato all'epoca dall'OSI (Air Force Office of Special Investigations), avvenne a Vicksburg (Mississipi) il 22 aprile 1949.
Quel giorno, dopo la mezzanotte e per breve tempo, fu avvistato un oggetto "luminoso dalla forma triangolare". La notizia apparve sul "Daily News" del 23 aprile 1949.
Qualche giorno dopo, precisamente il giorno 11 maggio 1949, il testimone (generalità censurate con un "omissis"), che aveva rilasciato la dichiarazione al giornale, fu interrogato dall'agente speciale dell'OSI Bernard A. Price.
Si venne a sapere che l'avvistamento avvenne alle ore 00:22 (ora locale). Quando avvistò l'oggetto, il testimone si trovava a circa un chilometro e mezzo dal centro della città di Vicksburg.


Sopra il disegno effettuato dal testimone, inerente l'avvistamento di Vicksburg del 1949.
Documento che si trova nell'archivio online del "Project Bluebook"
sugli UFO e catalogato come NARA PBB88-985

L'oggetto avvistato si trovava ad un'angolazione, rispetto al testimone, di 45° e ad un'altitudine apparentemente elevata.
Il misterioso velivolo aveva un colore, secondo la descrizione del testimone, "lattiginoso", come una luce fluorescente ma non tanto brillante. Aveva la forma di un triangolo, dove ogni lato misurava circa 4 piedi di lunghezza e 1 piede e mezzo di larghezza.
Il bordo esterno, di ciascun lato del triangolo, era composto da una fila di luci.
L'oggetto si diresse verso est, con andamento di volo livellato. Non c'erano riscontri della presenza di scarichi, nè tantomeno nessun effetto sulle nuvole provocato dal passaggio del velivolo.
Tutte le luci apparivano luminose. il velivolo sembrava supportato da delle ali, ma non erano presenti propulsori, stabilizzatori e antenne sull'oggetto.
L'oggetto, sempre secondo il testimone, viaggiava velocemente, più veloce di un aereo commerciale e di un aereo della Guardia Nazionale, ma meno veloce rispetto ad un aereo di tipo jet. Non emetteva nessun suono.
L'oggetto scomparve all'improvviso, in un cielo limpido perdendosi di vista.
Fin qui la descrizione dell'interessante avvistamento. Supplementari analisi furono fatte sul testimone, che fu dichiarato attendibile. Furono fatte delle ricerche sulle eventuali rilevazioni di velivoli in postazioni radar di zona, le quali documentarono che in quel giorno e a quell'ora nessun velivolo commerciale o militare era stato riscontrato in volo.
Il caso fu chiuso, indicando che non fu possibile verificare, in modo definitivo, di che tipo di oggetto si trattava.
Un caso con costanti similari, una ennesima "pattern" che si ripete sempre e dovunque.

Sheenky
00sabato 23 luglio 2011 10:36
L'ASTRONOMO EAMONN ANSBRO: "ASTRONAVI EXTRATERRESTRI SORVOLANO LA TERRA"



La notizia che vi riportiamo è stata scarsamente presa in considerazione, ma ha delle implicazioni notevoli. L'importante astronomo Eamonn Ansbro ha dichiarato di aver trovato le prove che "astronavi extraterrestri sorvolano la Terra".
Ma prima di entrare nel dettaglio della notizia, vediamo di capire chi è Eamonn Ansbro.

Membro della Royal Astronomical Society ed in passato Vice Presidente dell'Associazione Internazionale degli Astrofili. I suoi successi scientifici includono le scoperte di un involucro d'idrogeno attorno agli anelli di Saturno nel 1974, la scoperta di un "Moonquake" (terremoto lunare) nel 1975 e una "Nova" nel 1976. Nel 1981 ha fondato la Optiglas Irelend Ltd., che ha sviluppato e realizzato Sistemi Ottici avanzati che sono stati esportati in 15 Paesi. Ha scritto e pubblicato oltre 40 articoli e testi di Astronomia e Spazio come ad esempio questo " Ansbro, E., and Overhauser, C. "SETV: Opportunity for European Initiative in the Search for Extraterrestrial Intelligence," First European Workshop on Exo/Astrobiology ESA, Frascati, Italy, 21-23 May, 2001. ESA SP-496, pp. 285-288. Expanded abstract in Astrobiology 1 (2) 2001".
Nato in Inghilterra, attualmente si trova in Irlanda ed ha un particolare interesse per la ricerca di segnali di Intelligenze Extraterrestri all'interno del nostro Sistema Solare (SETA e SETV).
Ansbro ha recentemente istituito il Kingsland Observatory, vicino Boyle nella contea di Roscommon (Irlanda) per gli studi che riguardano l'OSETI (Optical SETI), in particolare, per la ricerca di Sonde Extraterrestri vicino la Terra (incluse quelle le cui traiettorie sono prevista dalla Teoria Astronautica di T. Roy Dutton) e firme ottiche, eventualmente, associate alla attività di "Earthlights" in Norvegia.
L'apparecchiatura a Kingsland include cinque riflettori, di sedici e trentasei centimetri, con due di questi muniti di speciali telecamere CCD.

Ebbene, in un intervista apparsa sul quotidiano online di "Roscommon Herald" il giorno 19 aprile 2011, Ansbro ha dichiarato che "astronavi spaziali extraterrestri appaiono su specifici percorsi orbitali intorno alla Terra". Inoltre afferma che lui e altri scienziati, ricostruendo anni di dati e registrazioni di provenienza locale (e non solo), sono altamente convinti che queste astronavi sono una realtà.
Anzi, sarebbe meglio non parlare più di UFO (Unidentified Flying Object), ma bensì di IFO (Indentified Flying Object)...di origine extraterrestre.
Ansbro dichiara inoltre che "ancora non abbiamo dimostrato la nostra scoperta alla comunità scientifica, perchè mancano le risorse, ma siamo in grado di provare che ci sono astronavi spaziali extraterrestri".
Infine dichiara:"quando si prendono tutti i dati e si applicano a questa teoria, scopriamo che si adattano con i grafici temporali computerizzati e che possiamo prevedere gli avvistamenti futuri e scoprire cosa succede".

Sheenky
00lunedì 25 luglio 2011 09:35
I FRATELLI JUDICA CORDIGLIA CAPTARONO LA PRESENZA DI UN UFO?



I fratelli Judica Cordiglia sono ormai entrati a far parte dell'enorme oceano delle Scienze di Confine, zona immensa che coinvolge lo scibile ignoto dell'Universo. I fratelli Achille (nato a Paderno Dugnano nell'anno 1933, è laureato in Medicina, con specializzazione Cardiologia) e Giovanni (nato a Erba nell'anno 1939, è Perito Fonico e Fotografico) sono da decenni degli appassionati in telecomunicazioni, che ebbero la loro grande notorierà negli anni sessanta del secolo scorso per aver captato le comunicazioni dei primi satelliti, sovietici ed americani, inviati nello Spazio.
Ma la loro notorietà è stata ampliata, soprattutto, per l'aver captato (e registrato) delle "voci" nello Spazio, comunicazioni di astronauti non identificati, mandati in orbita prima di Juri Gagarin, cosmonauti "persi" nello Spazio, a quanto pare deceduti con orribile e straziante dolore.
La rivista "UFO Magazine" in collaborazione con il CUN (Centro Ufologico Nazionale) e diretta dal Dottor Roberto Pinotti ha approfondito la questione su questo mistero nel numero 17 di aprile 2011, con una serie di articoli "ad hoc" che fanno della questione uno dei misteri più enigmatici della Storia Contemporanea.
Ma oltre all'enigmatica questione dei cosmonauti scomparsi, esisterebbe un eposidio - collegato agli astronauti "non catalogati" - che sembrerebbe da ricondurre alla presenza di un "qualcosa" di non identificato vicino ad una capsula spaziale.
L'episodio è riportato nel libro "La verità sui Dischi Volanti", edizioni Longanesi, scritto da Frank Edwards nell'anno 1966". In questa opera ufologica della prima ora, scritta da un giornalista scomodo e coraggioso, si legge - alle pagine 205 e 206, che:

"Nel giugno 1962, alla mia corrispondenza su cinque vittime spaziali russe fu dato grande risalto dalla stampa di tutto il mondo. Quell'elenco comprendeva il caso di una coppia di astronauti russi, un uomo e una donna, lanciati in orbita da Baikonour, lago di Aral, il 17 febbraio 1961.
Quel giorno, e per sette giorni seguenti, le stazioni sintonizzate sulla capsula, tra le altre quelle di Bochum, di Uppsala e persino quella di Torino, poterono registrare alcuni dei dialoghi tra gli sventurati cosmonauti e la stazione della loro base. Per un'avaria, i due non poterono lasciare la loro orbita e si presume che vi siano morti (...).
(...) Mentre la coppia condannata orbitava sull'Europa nel tardo pomeriggio del 24 febbraio 1961, le stazioni di Bochum, di Meudon e di Torino (ndr il caso piemontese è riferito proprio ai fratelli Judica Cordiglia), fra le altre sintonizzate sulla loro capsula, ne ascoltarono i comunicati.
Pur dicendosi in buone condizioni fisiche, i due astronauti facevano presente che si era quasi esaurita la loro scorta d'aria e che non avevano più luci a bordo. La voce dell'uomo comunicò che in quel momento gli era praticamente impossibile la lettura degli strumenti, e aggiunse che i segnali radio gli giungevano molto deboli (...).
Frank Edwards per questo motivo ipotizzò il "blackout elettrico". Ma continuamo con l'episodio.
(...) la capsula si manteneva nell'orbita prestabilita.
A questo punto intervenne, eccitatissima, la voce della donna:

"Lo acchiappo io e lo tengo stretto con la destra! Guarda dall'oblò! Guarda dall'oblò! L'ho preso...".

La voce del compagno eruppe dopo qualche secondo:

"Hei! Qui c'è qualcosa! C'è qualcosa... (tre secondi di parole concitate e confuse (...). "Se non ce la caviamo, il mondo non saprà mai niente! Non mi riesce...".

A questo punto era seguita qualche incomprensibile fonazione, dopo di che la stazione della base (nome di codice: Buca) s'inserì ad annunciare ch'erano le 20, ora di Mosca.
Dall'esame dell'intonazione e delle parole risulta chiaro che la coppia degli astronauti russi, condannati a perire a bordo della loro capsula, doveva avere avvistato nello spazio immediatamente vicino qualcosa che dopo la sorpresa del primo momento l'aveva letteralmente terrorizzata.
L'incidente si produceva a sei mesi da uno analogo, del quale era stato protagonista uno dei nostri missili (...).

Fin qui l'episodio. Il giornalista Edwards (immagine sopra) quindi sospettava che un UFO avesse causato dei grossi problemi a quella capsula, in una di quelle missioni, ufficialmente mai effettuatesi.

E la sua ipotesi, leggendo la trascrizione della registrazione, non è tanto peregrina. Nella drammatica comunicazione si parla di un qualcosa "tenuto stretto, preso (ndr intercettato visivamente)". E poi quando si afferma per ben due volte "Qui c'è qualcosa" si riferisce ad una "cosa" vista molto vicino alla capsula, ormai in difficoltà tecnica. E gli astronauti auspicavano di sopravvivere, perchè "il mondo doveva sapere" che c'era un qualcosa di straordinario e non convenzionale nello Spazio.
Questi astronauti, purtroppo deceduti, avevano visto per davvero un UFO? Non lo sappiamo con certezza, ma la presenza di ipotetici "oggetti artificiali extraterrestri" non è da scartare, viste anche le numerose testimonianze di astronauti in orbita terrestre. E se fosse stato un velivolo alieno, questo mezzo può aver causato il decesso dei cosmonauti di cui parla Edwards? Se la trascrizione della comunicazione è corretta - e non ci dovrebbero essere dubbi, vista la serietà che aveva Edwards - la questione si fa ancora più inquietante. Quanti astronauti "non identificati" hanno avuto a che fare con questi incontri nello Spazio? Ed è possibile che la maggior parte delle tragedie "non catalogate" possono aver come causa principale la presenza di UFO nelle vicinanze, con effetti catastrofici - diretti o indiretti che siano - sulla sonde? La nebbia su questo ed altri episodi spaziali è ancora molto fitta e, chissà, se un giorno si diraderà completamente.

KOSLINE
00lunedì 25 luglio 2011 14:45
Re:
Sheenky, 23/07/2011 10.36:

L'ASTRONOMO EAMONN ANSBRO: "ASTRONAVI EXTRATERRESTRI SORVOLANO LA TERRA"



La notizia che vi riportiamo è stata scarsamente presa in considerazione, ma ha delle implicazioni notevoli. L'importante astronomo Eamonn Ansbro ha dichiarato di aver trovato le prove che "astronavi extraterrestri sorvolano la Terra".
Ma prima di entrare nel dettaglio della notizia, vediamo di capire chi è Eamonn Ansbro.

Membro della Royal Astronomical Society ed in passato Vice Presidente dell'Associazione Internazionale degli Astrofili. I suoi successi scientifici includono le scoperte di un involucro d'idrogeno attorno agli anelli di Saturno nel 1974, la scoperta di un "Moonquake" (terremoto lunare) nel 1975 e una "Nova" nel 1976. Nel 1981 ha fondato la Optiglas Irelend Ltd., che ha sviluppato e realizzato Sistemi Ottici avanzati che sono stati esportati in 15 Paesi. Ha scritto e pubblicato oltre 40 articoli e testi di Astronomia e Spazio come ad esempio questo " Ansbro, E., and Overhauser, C. "SETV: Opportunity for European Initiative in the Search for Extraterrestrial Intelligence," First European Workshop on Exo/Astrobiology ESA, Frascati, Italy, 21-23 May, 2001. ESA SP-496, pp. 285-288. Expanded abstract in Astrobiology 1 (2) 2001".
Nato in Inghilterra, attualmente si trova in Irlanda ed ha un particolare interesse per la ricerca di segnali di Intelligenze Extraterrestri all'interno del nostro Sistema Solare (SETA e SETV).
Ansbro ha recentemente istituito il Kingsland Observatory, vicino Boyle nella contea di Roscommon (Irlanda) per gli studi che riguardano l'OSETI (Optical SETI), in particolare, per la ricerca di Sonde Extraterrestri vicino la Terra (incluse quelle le cui traiettorie sono prevista dalla Teoria Astronautica di T. Roy Dutton) e firme ottiche, eventualmente, associate alla attività di "Earthlights" in Norvegia.
L'apparecchiatura a Kingsland include cinque riflettori, di sedici e trentasei centimetri, con due di questi muniti di speciali telecamere CCD.

Ebbene, in un intervista apparsa sul quotidiano online di "Roscommon Herald" il giorno 19 aprile 2011, Ansbro ha dichiarato che "astronavi spaziali extraterrestri appaiono su specifici percorsi orbitali intorno alla Terra". Inoltre afferma che lui e altri scienziati, ricostruendo anni di dati e registrazioni di provenienza locale (e non solo), sono altamente convinti che queste astronavi sono una realtà.
Anzi, sarebbe meglio non parlare più di UFO (Unidentified Flying Object), ma bensì di IFO (Indentified Flying Object)...di origine extraterrestre.
Ansbro dichiara inoltre che "ancora non abbiamo dimostrato la nostra scoperta alla comunità scientifica, perchè mancano le risorse, ma siamo in grado di provare che ci sono astronavi spaziali extraterrestri".
Infine dichiara:"quando si prendono tutti i dati e si applicano a questa teoria, scopriamo che si adattano con i grafici temporali computerizzati e che possiamo prevedere gli avvistamenti futuri e scoprire cosa succede".




hola SHEENKY ti riffaccio i miei complimenti x questa rubrica [SM=g1950677]

seguo questo astronomo da' svariati anni , e devo dirti che non mi sono fatto PULTROPPO (stimando molto qualsiasi ricercatore) un ottima idea di lui , x il semplice motivo che sta' sempre a tirare la carretta(CHIEDE FINANZIAMENTI) cosa lodevole x la ricerca ma , ma e dico ma''''' il signorino non porta uno stralcio di prova di quanto asserisce [SM=g2201336]

facciamo una premessa le ricerche come il SETI sono x me' sacrosante come ogni ricerca , solo che nel mondo scientifico non la pensano tutti cosi' ,anzi pensano che quei soldi spesi devono essere spesi x altro xche' SETI e suoi derivati in piu di 20 anni non hanno portanto a NADA ECC ....
non x niente ormai queste strutture riescono spesso e volentieri a tirare la carretta con finanziamenti privati o parastatali ,
ma tralasciamo le questioni del SETI e prendiamo x un attimo I FINANZIAMENTI SCIENTIFICI , e di buona norma quando si vogliono chiedere soldi x la ricerca presentare una relazione riassuntiva del xche' e xcome' si vogliono suddetti finanzoiamenti , x portarlo in parole povere devi presentare delle prove , che piu' sono prove e piu' ci sono speranze nel ottenere il finaziamento ....

ora mi domando (ma non solo io) e lo domando anche a te SHEENKY i signori in questione E' possibile che abbiano scoperto tutto quello che affermano e non hanno uno stralcio di prova ???? da far vedere e poi dire vedete abbiamo ragione ora ci servono altri finanziamenti x poterla seguire meglio ecc......

la risposta caro amico e' che non ne hanno altrimenti l'avrebbero messa in un nanosecondo a disposizione della comunita' scientifice x vari motivi primo fa' tutti l'approvazione generale dopo verifica ...

e cosa sta' succedendo ???? CHE IL SIGNORINO STA' FINENDO I SOLDINI e allora fa' una bella intervista proclamo poi qualche congresso e vedrai che qualche associazione(quello che chiamavo finanziamento parastatale xche' spesso sono finanziate dagli stati) o privato appasionati di ufologia , li daranno magari quello che cerca xche' la ricerca pura scientifica non li dara' mai (MICA VENGONO DA PLUTONE SANNO COSA STA' FACENDO IL SIGNORINO)........

PULTROPPO caro SHEENKY di questi grandi studiosi che fanno proclami di invenzioni e teorie senza uno stralcio di prove ne abbiamo visti tanti, certi lo fanno in buona fede altri carpiscono la buona fede .... voglio sperare che ANSBRO sia in buona fede ma dopo le sue affermazioni anche precedenti questa intervista dove STUDIOSI gli hanno chiesto di mostrarli le sue prove e i suoi dati xche' interessati allo studio il signorino ha risposto PIKKE ...!!!! [SM=g1950684]


[SM=g1950677]


Sheenky
00lunedì 25 luglio 2011 18:53
Bravo Kos! Ottima analisi! [SM=g2201355]
Ed in effetti è esattamente come la penso pure io.
Comunque su questi argomenti preferisco sempre venire a conoscenza delle varie dichiarazioni e aspettare di vedere se in futuro arrivano nuove conferme. Se non arrivano amen. Conoscere più cose possibili non fa di certo male ;)
KOSLINE
00lunedì 25 luglio 2011 23:14
Re:
Sheenky, 25/07/2011 18.53:

Bravo Kos! Ottima analisi! [SM=g2201355]
Ed in effetti è esattamente come la penso pure io.
Comunque su questi argomenti preferisco sempre venire a conoscenza delle varie dichiarazioni e aspettare di vedere se in futuro arrivano nuove conferme. Se non arrivano amen. Conoscere più cose possibili non fa di certo male ;)



SI SI SHENEKY ti quoto 100% aspettiamo magari ci stupisce [SM=g1950677]


fabik
00martedì 26 luglio 2011 09:29
Come non quotarti... amaramente.
Il progetto SETI è stato un grande fallimento purtroppo.
eone nero
00martedì 26 luglio 2011 09:59
A proposito dei fratelli Judica Cordiglia penso sia interessante dare un'occhiata al sito loro dedicato, purtroppo non posso riportare direttamente per motivi di copyright.

www.lostcosmonauts.com/

All'interno del sito si trovano le registrazioni in Real Player di Gagarin, della prima donna nello spazio e la smentita di Radio Mosca.

Sheenky
00martedì 26 luglio 2011 13:43
Già...grazie eone! ;)
Sicuramente una parte della storia spaziale molto interessante!
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