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[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
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31/10/2012 17:13

Peenemunde: il fulcro dello sviluppo bellico nazista.


Introduzione
Peenemunde è un piccolo comune tedesco situato nella parte nord-occidentale dell’isola di Usedom, nel Mar Baltico

Gli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Peenemünde ospitava la Heeresversuchsanstalt, un grosso sito di sperimentazione e sviluppo missilistico, istituito nel 1937.
Prima di questa data, il gruppo scientifico guidato da Wernher von Braun e Walter Dornberger aveva operato a Kummersdorf, a sud di Berlino. Quando Kummersdorf era diventata troppo piccola per gli esperimenti, venne scelta Peenemünde come nuova località per lo sviluppo tecnologico bellico.
Situata sulla costa, Peenemunde permetteva il lancio dei razzi e il loro successivo monitoraggio, attraverso oltre 300 chilometri di acque aperte.
Tra il 1937 e il 1945 gli scienziati impiegati in questo sito svilupparono molte basi della tecnologia missilistica e due armi, la V1 e la V2. I lanci di prova del primo V-1 avvennero all'inizio del 1942 e il primo V-2 (allora chiamato A-4) fu lanciato il 3 ottobre 1942, dalla Prüfstand VII.
La Luftwaffe, l’aviazione militare nazista, condusse gli esperimenti del V1 a Peenemünde-West, mentre l'Heer, l’esercito, condusse lo sviluppo del missile balistico V2.
In loco operavano Reparti nebbiogeni inviati dalla Repubblica sociale italiana.

I bombardamenti alleati.
Gli alleati scoprirono Peenemunde grazie alle informazioni raccolte dalle ricognizioni aeree della RAF e dal lavoro svolto dall'intelligence dell'esercito clandestino polacco, l’Armia Krajowa.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il sito fu bersaglio di alcune pesanti incursioni aeree, tra cui un attacco da parte di quasi 500 bombardieri pesanti della RAF nella notte tra il 16 e il 17 agosto 1943 ("Operazione Hydra").
Questa incursione uccise circa 700 persone, tra cui Walter Thiel, capo dello sviluppo dei motori, e spinse a spostare la produzione dei razzi V sottoterra. Nonostante le incursioni, molte installazioni di Peenemünde rimasero intatte fino alla fine del conflitto, poiché gran parte delle bombe atterrarono nelle aree abitative e sui campi dei lavoratori stranieri.

L’aeroporto di Peenemunde.
Il 2 aprile 1936 il Reich Air Ministry pagò 750000 marchi alla città di Wolgast per acquistare tutta la parte settentrionale della penisola dell’isola di Usedom.
L’aeroporto entrò in funzione l’1 aprile 1938 e quello stesso giorno il Ministro dell’Aeronautica separò ufficialmente questa parte di Peenemunde dal comando congiunto che includeva l’adiacente Peenemunde Army Research Center.
Il Luftwaffe Test Site all’interno dell’aeroporto venne usato per testare nuovi velivoli sperimentali come l’Heinkel He 176 e il Messerschmitt Me 163, nome in codice britannico “Peenemunde 30”.
Nella parte nord-orientale del campo d’aviazione in cemento c’era la rampa di lancio per testare le bombe volanti V-1. Queste vennero viste per la prima volta nel 1943, quando l’ufficiale della RAF Constance Babington Smith fotografò durante un volo di ricognizione un piccolo velivolo alato a cui venne dato il nome in codice “Peenemunde 20”.
L’aeroporto venne utilizzato anche dagli Heinkel He 111 che vennero impiegati per i primi test delle V-1.
Gli uomini che lavoravano al lancio delle V-1 vennero addestrati nella vicina località di Zempin ma, dopo i bombardamento dell’Operazione Hydra, il tutto venne spostato a Brusterort.
Nelle strutture dell’aeroporto vennero sviluppati anche i sistemi di navigazione notturna e i sistemi radar.

Peenemunde Army Research Center.
Il Peenemunde Army Research Center, o HVP, venne fondato nel 1937. Dopo la separazione dal Peenemunde Airfield del 2 aprile 1936, l’esercito iniziò i lavori nell’area per costruire tutte le infrastrutture necessarie e prima della metà del 1938 il sito era stato quasi completato.
Wernher von Braun era il direttore tecnico dell’HVP mentre Walter Thiel era il vicedirettore.
Il centro era organizzato secondo dipartimenti, ognuno sotto la guida di uno specialista. I principali erano 9 (la lista è in inglese ma facilmente intuibile):
1 - Technical Design Office (Walter J H "Papa" Riedel)
2 - Aeroballistics and Mathematics Laboratory (Dr Hermann Steuding)
3 - Wind Tunnel (Dr Rudolph Hermann)
4 - Materials Laboratory (Dr Mäder)
5 - Flight, Guidance, and Telemetering Devices (German: BSM) (Dr Ernst Steinhoff)[7]
6 - Development and Fabrication Laboratory (Arthur Rudolph)
7 - Test Laboratory (Klaus Riedel)
8 - Future Projects Office (Ludwig Roth)
9 - Purchasing Office (Mr Genthe)
Altri dipartimenti aggiuntivi erano il Measurements Group, guidato da Gerhard Reisig e parte della BSM, il Production Planning Directorate, guidato da Detmar Stahlknecht, il Personel Office, guidato da Richard Sundermeyer, e il Drawings Change Service.
Nell’HVP vennero sviluppati la maggior parte dei missili guidati ed dei razzi nazisti impiegati durante la Seconda Guerra Mondiale:
le V-2, i Wasserfall, gli Schmetterling, i Rheintochter, i Taifun e i missili Enzian.
Qui si studiarono anche i missili a lungo raggio da utilizzare contro gli Stati Uniti. Questo progetto viene talvolta chiamato V-3 (anche se con il termine V-3 si intende molte volte lo Hochdruckpumpe, un super-cannone nazista).
Nel complesso venne sviluppato anche il primo sistema televisivo a circuito chiuso, che venne installato presso il Test Stand VII per monitorare il lancio dei razzi.
Uno dei complessi del sito era l’Aerodynamic Institute. Qui era stata costruita una galleria del vento supersonica, capace di generare una velocità massima di Mach 4.4 e, per ridurre l’annebbiamento e la condensa causata dall’utilizzo dell’ossigeno liquido, c’era installato un sistema di essiccamento innovativo.
In un altro complesso di Peenemunde venne studiato il primo sistema di difesa antiarea con razzi. La sperimentazione venne portata avanti da Magnus von Braun ma non riscosse molto successo.
L’idea di un’arma solamente difensiva, di un razzo anti-aereo, non piaceva molto agli alti ufficiali nazisti e lo sviluppo di questo sistema difensivo non venne completato.
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