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[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
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30/08/2012 10:55

Alla fine blackmanta anche il tuo ragionamento è plausibilissimo...
Stiamo chiacchierando su un filmato senza avere altre informazioni al riguardo...tutto può essere!
02/09/2012 13:48

Certo che per un esercito convenzionale usare barili riempiti di frammenti metallici ed esplosivo non è proprio il massimo anche se sara' sicuramente molto efficace.
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02/09/2012 13:51

Siria: i barili bomba che piovono dal cielo
Secondi i ribelli dagli elicotteri del regime vengono sganciati cilindri di metallo pieni di bulloni e chiodi.
video.corriere.it/siria-mistero-barili-bomba/83c9daa0-f4d7-11e1-9f30-3ee0...

Li hanno ribattezzati i barili-bomba. Grossi contenitori, riempiti di esplosivo e frammenti di metallo, che sono lanciati dagli elicotteri siriani sui centri abitati. O almeno questo è quello che dicono i ribelli.
Strane armi segnalate a Aleppo e Idlib.
Sulla rete circolano molti video che mostrano i resti, su alcuni dei quali compaiono scritte in cirillico.

Fonte: Corriere della sera.It


La foto qui sotto è stata estratta da uno dei video che circolano in rete:
[Modificato da _Thomas88_ 11/09/2012 20:50]
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02/09/2012 13:54

Re:
P@ufoon, 02/09/2012 13.48:

Certo che per un esercito convenzionale usare barili riempiti di frammenti metallici ed esplosivo non è proprio il massimo anche se sara' sicuramente molto efficace.




Hai ragione p@ufoon...
E' un'arma terribile e allo stesso tempo micidiale.

Se poi è vero che sopra questi ordigni sono state rinvenute scritte in cirillico...allora sappiamo anche che non sono un'invenzione siriana ma russa o sovietica. [SM=x2976657]
02/09/2012 14:27

Re: Re:
_Thomas88_, 02/09/2012 13.54:




Hai ragione p@ufoon...
E' un'arma terribile e allo stesso tempo micidiale.

Se poi è vero che sopra questi ordigni sono state rinvenute scritte in cirillico...allora sappiamo anche che non sono un'invenzione siriana ma russa o sovietica. [SM=x2976657]




l'alfabeto cirillico non è solamente usato per la lingua russa ma anche per lingue slave e non....

www.traduzionilinguarussa.it/alfabeto_cirillico.htm
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02/09/2012 15:22

Re: Re: Re:
P@ufoon, 02/09/2012 14.27:




l'alfabeto cirillico non è solamente usato per la lingua russa ma anche per lingue slave e non....

www.traduzionilinguarussa.it/alfabeto_cirillico.htm




Vero. Ma tutti i paesi dell'Europa dell'est hanno armamenti di provenienza sovietica, quindi...
03/09/2012 22:26

Video: Battle X-Ray (Solo Maggiorenni)
04/09/2012 00:25

Ma nessuno clickka su 'CONTINUE' ???

Non e' un porno [SM=g2201348]
04/09/2012 14:17

Ammazza che carneficina!!

Ma i colpi partono da un elicottero?
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04/09/2012 14:59

a323109, 04/09/2012 00.25:

Ma nessuno clickka su 'CONTINUE' ???

Non e' un porno [SM=g2201348]



Non è che per gentilezza riesci a trovare il filmato in formato Flash?

Mi rifiuto per principio di usare qualsiasi strumento legato al mondo Apple, è già molto che spesso devo usare quello Winzoz.

Grazie [SM=g8320]


04/09/2012 15:08

Re:
eone nero, 04/09/2012 14.59:



Non è che per gentilezza riesci a trovare il filmato in formato Flash?

Mi rifiuto per principio di usare qualsiasi strumento legato al mondo Apple, è già molto che spesso devo usare quello Winzoz.

Grazie [SM=g8320]






Che c'è qualcosa di subdolo o pericoloso nel sistema di Apple? [SM=g2806961]
04/09/2012 15:45

Re:
P@ufoon, 04/09/2012 14.17:

Ammazza che carneficina!!

Ma i colpi partono da un elicottero?



Si, e' un Apache.

eone nero, 04/09/2012 14.59:



Non è che per gentilezza riesci a trovare il filmato in formato Flash?

Mi rifiuto per principio di usare qualsiasi strumento legato al mondo Apple, è già molto che spesso devo usare quello Winzoz.

Grazie [SM=g8320]





Non credo, LiveLeak e' gia tanto che lascia la funzione embed.

Qualche screenshots







Provo a vedere.



Na' vera figata questa gestione delle finestre, eheheh!

[Modificato da a323109 04/09/2012 15:53]
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04/09/2012 15:54

Ti ringrazio, inutile dire che il plugin QuickTime nel mio pc non verrà mai installato.

04/09/2012 16:23

Re:
eone nero, 04/09/2012 15.54:

Ti ringrazio, inutile dire che il plugin QuickTime nel mio pc non verrà mai installato.




Puoi provare con


MPlayer- The Movie PlayerA movie player for Linux.Supports reading from network, dvd, vcd, file, pipes, and v4l.

Se hai Linux
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04/09/2012 18:02

Si si. Il video proviene da un elicottero Apache.
Si tratta di un velivolo perfetto per questo tipo di missioni, cioè di attacco al suolo. Il nemico non ha scampo.
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04/09/2012 18:42

Difesa estrema.
Quella che vi racconto oggi è la storia di nove soldati dello Special Air Service che fronteggiarono e respinsero un attacco portato avanti da circa 250 guerriglieri.
La loro resistenza, la loro difesa estrema della posizione, li fece entrare nella storia.


Mirbat, Oman. 19 luglio 1972.


Una veduta aerea della Batthouse (in primo piano) e della cittadina di Mirbat.

La cittadina costiera di Mirbat è sormontata dal massiccio del Jeb Ali, il quale domina la baia e le terre sottostanti.
Nel 1971, il governo dell'Oman aveva conseguito importanti vittorie nei confronti dei ribelli filo comunisti del People's Front for the Liberation of Arabian Gulf (P.F.L.O.A.G.). Diversi gruppi di firqat (soldati locali) erano divenuti operativi ed il consenso da parte della popolazione civile nei confronti dei ribelli aveva visto bruschi cali in diverse regioni dell'Oman.
Gli adoo (termine dispregiativo stante ad indicare un nemico arabo, coniato dallo Special Air Service britannico proprio nel corso della campagna in Oman e correntemente in uso) decisero quindi di montare un imponente attacco nei confronti della cittadina costiera di Mirbat, ubicata nella provincia meridionale del Dhofar ed a 65 chilometri a sud di Salalah. Nelle intenzioni dei guerriglieri, il successo dell'operazione avrebbe nuovamente convinto i locali a schierarsi dalla parte della causa ribelle.
Nel 1972, gli uomini dello Special Air Service britannico si trovavano oramai in servizio da tre mesi, in qualità di British Army Training Teams (B.A.T.T.) incaricati addestrare le truppe firqat nell' uso delle armi di fanteria. I ribelli si trovavano come sempre accampati sulle colline circostanti, lanciando periodicamente colpi di artiglieria, i quali si rivelavano spesso troppo corti da costituire una reale minaccia nei confronti degli occupanti i vari forti dislocati nell' area. Su quelle stesse colline, i guerriglieri stavano pianificando un violento attacco contro la cittadina di Mirbat, forti di duecentocinquanta uomini armati con fucili d' assalto AK-47 Kalashnikov, mitragliatrici russe senza rinculo da 75mm, mortai e lancia razzi Carl Gustav.
Gli operatori dello S.A.S. che si preparavano a lasciare Mirbat il 19 luglio, dopo un turno di servizio avaro di forti emozioni, non avevano alcuna idea del fatto che proprio in quello stesso giorno, i ribelli comunisti avrebbero sferrato l'attacco alla cittadina.
La guerriglia pianificò meticolosamente l'operazione: a causa della stagione dei Monsoni, il mattino sarebbe stata l'ora più propizia per l'attacco, con una fitta nebbia a coprire il terreno e nuvole basse che rendevano quasi impossibile il supporto aereo ravvicinato o l'invio di rinforzi a bordo di elicotteri. I guerriglieri, grazie ad una rete di spie, erano inoltre a conoscenza del giorno nel quale le unità britanniche avrebbero terminato il proprio turno di servizio. Il presidio dello S.A.S. non si ergeva comunque isolato nell'area, potendo infatti contare sui vicini forti di Wali e della Gendarmeria del Dhofar, i quali acquartieravano rispettivamente trenta ascari e venticinque gendarmi, armati di vecchi fucili inglesi Lee-Enfield. Il Forte di Wali si trovava nei pressi della Baia di Mirbat, mentre l'avamposto della gendarmeria era localizzato a nord-est della postazione britannica. Queste difese furono successivamente indebolite quando, a seguito dell'avvistamento di un'avanguardia ribelle, sessanta firqat furono inviati in ricognizione nell' area interessata. Per quanto concerne le difese, esse erano costituite un vecchio pezzo d' artiglieria da 25mm risalente al Secondo Conflitto Mondiale, installato all'interno di un piccolo bunker a fianco del forte della gendarmeria e da un mortaio da 81mm ubicato in una piccola postazione situata a fianco della Batthouse, la struttura ospitante il quartier generale del B.A.T.T., in realtà un presidio dello Special Air Service. Sul tetto dell'edificio si trovava inoltre installata una mitragliatrice pesante Browning. I primi a cadere furono i gendarmi in pattugliamento sul Jebel Ali, una piccola collina ubicata a mille metri a nord di Mirbat e a metà strada verso il massiccio del Jebel. Il Jebel Ali, dominava sulla cittadina di Mirbat e su tutta la baia sottostante.

"Poco prima dell'alba del 19 luglio, gli adoo attaccarono", ricorda uno degli operatori dello S.A.S. che presero parte alla battaglia. "Erano quasi le 05:30, un momento nel quale potevano sfruttare la scarsa luce che, combinata con il cattivo tempo, rendeva quasi impossibile per le sentinelle individuare l'avvicinamento silenzioso dei ribelli. A circa 1000 metri a nord del perimetro che proteggeva la nostra area, i guerriglieri uccisero otto gendarmi in pattugliamento sul Jebel Ali. Il Capitano Kealy salì sul tetto della Batthouse per controllare cosa stava accadendo."

Improvvisamente i ribelli, armati di fucili d'assalto AK-47, sbucarono dalla nebbia mattutina come fantasmi, dirigendosi decisi verso la Batthouse. Pochi istanti dopo, i guerriglieri scatenarono tutta la loro potenza di fuoco contro la postazione. In quel momento, sul tetto della costruzione, si trovavano in cinque: il ventitreenne Capitano Mike Kealy, il Caporali Pete Wignall (alla Browning) e Roger Chapman (armato di una mitragliatrice di squadra GPMG) ed i Soldati Tommy Tobin e Sek Savesaki (quest'ultimo originario delle isole Fiji). All'interno della Batthouse si trovavano invece i Soldati Bob Bradshaw (munito di un fucile cal.7.62mm) e Reynolds. A fianco della struttura, si trovava invece il Caporale Harris (detto "Fuzz") ed il suo mortaio da 81mm, mentre l'imponente Caporale Talaiasi Labalaba (anch'egli fijiano come Savesaki) aveva lasciato la Batthouse, percorrendo di corsa i cinquecento metri che lo separavano dal piccolo bunker ove era presente il pezzo da 25mm, nei pressi del forte della gendarmeria. Dal tetto della Batthouse gli operatori aprirono il fuco contro i ribelli, utilizzando brevi raffiche al fine di preservare il munizionamento, mentre Kealy ordinava al caporale Harris di offrire fuoco di copertura per i gendarmi ancora vivi sul Jebel Ali. Nonostante le perdite, gli adoo non erano intenzionati a desistere, attaccando ancor più violentemente con il supporto di mortai e dei lancia razzi Carl Gustav.
La Batthouse, Forte Wali, il forte della gendarmeria e la cittadina di Mirbat, erano ora sotto un pesante fuoco.
Al Caporale Pete Wignall venne ordinato di utilizzare la radio PRC316 all' interno del presidio, onde comunicare al quartier generale di Um Al Quarif quanto in corso. Successivamente Wignall prese nuovamente posizione alla cal.50 sul tetto dell'edificio.
Lo S.A.S. era ora attaccato su tre lati: i militi non avrebbero potuto resistere ancora a lungo senza un consistente quanto rapido invio di rinforzi. Kealy richiese un attacco aereo, pur sapendo che le possibilità di ottenere una risposta positiva erano decisamente remote, a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Una pioggia di razzi colpì improvvisamente il forte della gendarmeria, proiettando in aria una pioggia di detriti e facendo alzare in aria una fitta coltre di fumo e polvere.

"Alla radio arrivò la comunicazione che Laba era stato colpito", ricorda uno dei militi. "La mitragliatrice pesante (in realtà il pezzo d'artiglieria) si era difatti improvvisamente azzittita. Laba era stato colpito al mento ma, esibendo una compostezza non indifferente, tutto ciò che disse fu 'il nemico si sta avvicinando un pochin'."

Savesaki si offrì volontario per portare aiuto al compatriota ferito. Coperto dai colleghi, attraversò sotto il fuoco del nemico i cinquecento metri che lo separavano dal bunker ove si trovava il Caporale Labalaba, per tuffarvisi letteralmente all' interno.
All’improvviso due jet comparvero da dietro le montagne. Scesero in picchiata ed iniziarono a mitragliare il perimetro. I guerriglieri cercarono riparo ed iniziarono a sparare contro i due aerei. Uno venne colpito alla coda dopo pochi passaggi e fu costretto a rientrare alla base. Il secondo continuò a colpire gli adoo fino a quando non finì le munizioni e rientrò.
Labalaba non perse tempo a comunicare di essere stato ferito, indicando invece a Savesaki le scatole di munizioni ancora inutilizzate. Savesaki utilizzò una benda per arrestare l' emorragia dal mento del collega (un’altra fonte afferma che Laba si curò la ferita da solo e quando Savesaki lo raggiunse lo trovò già con la ferita bendata), lanciandosi successivamente fuori dal bunker per dirigersi verso l'ingresso del vicino forte della gendarmeria, all'interno del quale si trovavano nove gendarmi che ancora non avevano preso parte allo scontro e che si erano barricati dentro. Savesaki non riuscì ad entrare ma un mitragliere uscì dalla gendarmeria e si diresse verso la postazione di Labalaba. Sfortunatamente il gendarme fu quasi immediatamente colpito allo stomaco. Il nemico era ora riuscito a creare una breccia nella rete perimetrale, avanzando verso il bunker. Savesaki venne successivamente ferito ad una spalla, alla schiena ed alla testa, ma fu in grado di continuare a brandire il pezzo, ora puntato direttamente contro i ribelli distanti solo una manciata di metri alla sinistra della postazione. Il Caporale Labalaba si occupava di ricaricare, ma quando cercò di raggiungere un mortaio da 60 mm. vicino alla postazione, venne colpito mortalmente alla nuca.

"Impossibilitato a stabilire un contatto con la postazione di Labalaba e Savesaki, il Capitano Kealy decise di recarsi a controllare personalmente, unitamente al Soldato Tobin. (…) Kealy e Tobin riuscirono nel frattempo a raggiungere la postazione, sostituendo i due fijiani al pezzo. Da qui, Kealy richiese via radio un attacco aereo immediato. Nello stesso momento Labalaba venne colpito a morte, mentre i guerriglieri si facevano sempre più vicini. Anche Tobin venne colpito (al viso, NDR) e la postazione ed il forte vennero fatti segno del fuoco dei lancia razzi nemici. Continuando a fare fuoco con estrema freddezza, Savesaki e Kely riuscirono ad abbattere diversi nemici, finché una bomba a mano non venne lanciata all' interno del bunker. La granata, miracolosamente, non esplose, ma adesso Kealy ed i suoi uomini avevano bisogno di un nuovo miracolo per salvare la pelle. Lo ottennero."

Dal nulla fecero la loro comparsa due caccia Strikemaster dell' aviazione del Sultanato, i quali iniziarono a cannoneggiare i ribelli, che furono costretti a ripiegare in uno wadi (depressione del terreno costituita dal letto di un fiume prosciugato) al di fuori della recinzione del forte. Gli Strikemaster sorvolarono la posizione per sganciarvi una bomba da 1.100 chilogrammi, la quale annientò i guerriglieri. Kealy (costretto a ripararsi, a causa delle ristrette dimensioni della postazione, nella piccola polveriera adiacente il bunker e protetta solo da qualche sacchetto di sabbia) ordinò via radio ad Harris di colpire i guerriglieri all'interno del perimetro, ma costoro erano talmente vicini che il militare, non potendo effettuare alcun aggiustamento con il meccanismo del mortaio, fu costretto ad avvicinarlo al proprio petto e tenerlo bloccato con le gambe, al fine di ottenere l'alzo necessario a colpire bersagli talmente vicini.
Alla base di Um Al Quarif intanto, ventiquattro membri del G Squadron al Comando del Maggiore Alastair Morrison (che cinque anni dopo sarà affiancato al G.S.G.9 tedesco nell'operazione "MAGIC FIRE") effettuavano l'imbarco rapido su tre elicotteri diretti alla volta di Mirbat. Erano armati di fucili d'assalto, otto mitragliatrici di squadra e diversi lanciarazzi. Giunti in teatro, vennero sbarcati sulla spiaggia a sud di Mirbat, dove si scontrarono immediatamente con la retroguardia delle forze ribelli, costituita da tre ragazzi e da un miliziano più anziano. I tre uomini si rifugiarono in una piccola caverna, rifiutando la resa. Gli operatori del G Squadron spararono quindi diversi razzi Law da 66mm contro l'entrata, per poi bersagliarla con il fuoco di diverse mitragliatrici GPMG per abbattere i ribelli. Successivamente gli operatori posero in sicurezza l'area circostante il forte della gendarmeria.
Con il combattimento oramai sul punto di terminare, il Capitano Kealy fu in grado di esaminare il bunker adiacente. Tobin ed il mitragliere erano feriti ma ancora vivi. I due militari furono immediatamente evacuati dagli elicotteri, ma il Soldato Tobin spirò poco dopo a seguito delle gravi ferite riportate. Sakavesi, seppur seriamente ferito, insistette per raggiungere l'elicottero sulle sue gambe. Tre prigionieri (catturati e trattenuti all'interno della Batthouse) furono esfiltrati per il successivo interrogatorio. Il Maggiore Alastair Morrison riorganizzò le difese di Mirbat, raccogliendo (con l'aiuto di due Land Rover) i ribelli feriti e morti.
La battaglia aveva avuto termine alle 12:30 circa.
Dopo quasi sette ore di cruenti combattimenti, lo S.A.S. aveva perso due uomini (il Caporale Labalaba ed il Soldato Tobin), mentre altri due erano rimasti gravemente feriti, ma il danno inflitto ai ribelli fu ben più grande. Il nemico aveva subito trentotto perdite accertate ed un grave colpo venne inflitto alla credibilità del movimento di resistenza, incapace di sopraffare un nemico inizialmente inferiore per numero.
L'eroica resistenza di Mirbat aveva affossato definitivamente l'immagine della guerriglia, al punto che la battaglia costituì l'ultima grande operazione ai danni delle truppe britanniche e del Sultanato dell' man.
Il Capitano Kealy ottenne la Distinguished Service Order Medal; Toby e Bradshaw la Military Medal; il Caporale Labalaba (veterano del Borneo e di Aden), nonostante il profondo spirito di abnegazione mostrato nel corso della battaglia, ottenne solamente una citazione nei dispacci, divenendo invece un vero e proprio eroe nazionale alle isole Fiji, sua terra d' origine.

Fonte: Corpi d'elite.Net
[Modificato da _Thomas88_ 04/09/2012 18:43]
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08/09/2012 15:30

Harry "principe soldato" va in Afghanistan


Addio Las Vegas, è ora di rischiare la pelle. Il principe Harry torna al fronte in Afghanistan, quattro anni e mezzo dopo che la sua prima missione nel Paese era stata interrotta quando i media avevano svelato dove si trovava. Il rischio che lui e i suoi compagni venissero presi di mira dai talebani era troppo alto ed il principe era dovuto a suo malincuore rientrare. Questa volta la presenza del capitano Wales, questo il nome di Harry nell'esercito, è stata resa nota fin dall'inizio.
Dopo 18 mesi di intenso addestramento, il terzo in linea di successione al trono si troverà infatti per lo più in aria, ai comandi di un elicottero Apache e quindi difficilmente alla portata dei ribelli. Nel 2008 era un controllore di volo, che coordinava i bombardamenti in appoggio alle truppe di coalizione ed il suo ruolo a terra lo esponeneva a molti più rischi. Il principe è arrivato alla base di Camp Bastion - la più grande e sicura delle basi britanniche in Afghanistan, che ospita circa 21.000 soldati alla volta - alle prime ore del mattino di oggi dopo un lungo viaggio iniziato dalla base della Raf di Brize Norton, in Inghilterra. Con l'aria rilassata ma un po' stanco, Harry ha subito fatto visita all'arsenale di elicotteri Apache che piloterà.
Buckingham Palace ha dichiarato che la regina e il principe Carlo sono stati entrambi informati del ritorno al fronte di Harry e che l'erede al trono è "immensamente orgoglioso di suo figlio". Un portavoce ha dichiarato che Harry "é sia orgoglioso che emozionato di essere impiegato per il lavoro per il quale è stato a lungo addestrato" e che "considera un onore rappresentare il suo Paese nelle forze armate di Sua Maestà". L'ex capo dell'esercito, Sir Mike Jackson, ha dichiarato oggi che è giusto che Harry si trovi al fronte, visto che è quello che, diventando un soldato, ha deciso di fare. "Siamo chiari, entrambi i giovani principi (Harry e William, ndr) hanno scelto di unirsi alle forze armate. Entrambi conoscono i rischi che ciò comporta, sono parte del lavoro e non ho dubbi che entrambi sappiano ciò che significa".
Solo due settimane fa, Harry si trovava a Las Vegas a festeggiare nudo nella sua camera d'albergo con alcune ragazze e a sfidare il nuotatore Usa Ryan Lochte in piscina. Ora invece, si sta preparando a proteggere la vita dei suoi compagni a terra alla guida del più agile e potente elicottero da guerra mai costruito. Ben McBean, un ex marine che ha perso un braccio e una gamba ad Helmand nel 2008 e che allora era rientrato in Gran Bretagna insieme al principe, ha dichiarato che Harry è come tutti gli altri suoi colleghi. "Come soldato, vuoi andare in guerra, non vuoi dire soltanto: 'Ho passato 22 anni nelle forze armate' ma senza andare da nessuna parte. Vuoi tirare fuori le tue medaglie e dire 'sono stato li' e ho fatto questò e lui è esattamente lo stesso", ha detto McBean.

Fonte: Ansa.It
08/09/2012 17:05

Re: Harry "principe soldato" va in Afghanistan
_Thomas88_, 08/09/2012 15.30:



Addio Las Vegas, è ora di rischiare la pelle. Il principe Harry torna al fronte in Afghanistan, quattro anni e mezzo dopo che la sua prima missione nel Paese era stata interrotta quando i media avevano svelato dove si trovava. Il rischio che lui e i suoi compagni venissero presi di mira dai talebani era troppo alto ed il principe era dovuto a suo malincuore rientrare. Questa volta la presenza del capitano Wales, questo il nome di Harry nell'esercito, è stata resa nota fin dall'inizio.
Dopo 18 mesi di intenso addestramento, il terzo in linea di successione al trono si troverà infatti per lo più in aria, ai comandi di un elicottero Apache e quindi difficilmente alla portata dei ribelli. Nel 2008 era un controllore di volo, che coordinava i bombardamenti in appoggio alle truppe di coalizione ed il suo ruolo a terra lo esponeneva a molti più rischi. Il principe è arrivato alla base di Camp Bastion - la più grande e sicura delle basi britanniche in Afghanistan, che ospita circa 21.000 soldati alla volta - alle prime ore del mattino di oggi dopo un lungo viaggio iniziato dalla base della Raf di Brize Norton, in Inghilterra. Con l'aria rilassata ma un po' stanco, Harry ha subito fatto visita all'arsenale di elicotteri Apache che piloterà.
Buckingham Palace ha dichiarato che la regina e il principe Carlo sono stati entrambi informati del ritorno al fronte di Harry e che l'erede al trono è "immensamente orgoglioso di suo figlio". Un portavoce ha dichiarato che Harry "é sia orgoglioso che emozionato di essere impiegato per il lavoro per il quale è stato a lungo addestrato" e che "considera un onore rappresentare il suo Paese nelle forze armate di Sua Maestà". L'ex capo dell'esercito, Sir Mike Jackson, ha dichiarato oggi che è giusto che Harry si trovi al fronte, visto che è quello che, diventando un soldato, ha deciso di fare. "Siamo chiari, entrambi i giovani principi (Harry e William, ndr) hanno scelto di unirsi alle forze armate. Entrambi conoscono i rischi che ciò comporta, sono parte del lavoro e non ho dubbi che entrambi sappiano ciò che significa".
Solo due settimane fa, Harry si trovava a Las Vegas a festeggiare nudo nella sua camera d'albergo con alcune ragazze e a sfidare il nuotatore Usa Ryan Lochte in piscina. Ora invece, si sta preparando a proteggere la vita dei suoi compagni a terra alla guida del più agile e potente elicottero da guerra mai costruito. Ben McBean, un ex marine che ha perso un braccio e una gamba ad Helmand nel 2008 e che allora era rientrato in Gran Bretagna insieme al principe, ha dichiarato che Harry è come tutti gli altri suoi colleghi. "Come soldato, vuoi andare in guerra, non vuoi dire soltanto: 'Ho passato 22 anni nelle forze armate' ma senza andare da nessuna parte. Vuoi tirare fuori le tue medaglie e dire 'sono stato li' e ho fatto questò e lui è esattamente lo stesso", ha detto McBean.

Fonte: Ansa.It




Si vede chi il principino si è un po' annoiato della sua vita lussuosa
e ha deciso di provare un po' di adrenalina,quella vera,sulla propria pelle....c'è da invidiarlo in un certo senso!
Vuol dimostrare al mondo che anche lui ha le pa@@e!!! [SM=g2806965]
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11/09/2012 20:51

I talebani hanno detto che gli daranno la caccia. A me mi sa che sarà lui a dare la caccia a loro!
11/09/2012 21:29

Re:
_Thomas88_, 11/09/2012 20.51:

I talebani hanno detto che gli daranno la caccia. A me mi sa che sarà lui a dare la caccia a loro!




Certo con quella disuguaglianza e superiorita' di mezzi e tecnologia mostrare i muscoli ai talebani non sara' difficile! [SM=g2806965]
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