Michael E. Salla, Ph.D
Il giorno 8 di ottobre 2008 ho avuto un incontro con una fonte che ha rivelato il fatto che in data 12 febbraio si è tenuto al quartier generale delle Nazioni Unite a New York un incontro segreto per discutere di UFO e vita extraterrestre. La fonte originale, alla quale mi riferirò come “Fonte A”, ha discusso i più recenti sviluppi in merito agli incontri segreti condotti sotto gli auspici dell’ONU per discutere le questioni UFO ed extraterrestri. All’incontro dell’8 di ottobre hanno partecipato la Fonte A, Clay e Shaw Pickering (che ha gentilmente provveduto all’organizzazione dell’incontro) e Bob Vanderclock.
Ho passato in totale 4 ore e mezza discutendo con la Fonte A e gli altri presenti degli incontri all’ONU e delle questioni ad essi collegate. La Fonte A era vestito nell’uniforme della Marina degli USA con l’identificazione recante nome e grado. Mi ha mostrato la sua carta di identità militare dal quale ho potuto verificare nome, grado e livello salariale. La sua carta di identità militare aveva validità di tre anni e recava un codice a barre verticale sul lato sinistro accanto alla sua foto.
Mi ha poi mostrato un album pieno di foto, gagliardetti e carte varie relativi ai suoi vari incarichi e riconoscimenti della sua carriera nella Marina, a partire dal suo reclutamento negli anni ’60. Mi ha descritto il significato del materiale contenuto in ogni pagina a partire dagli inizi fino al momento presente. Il materiale mostratomi dimostrava trattarsi di uno specialista di Guerra Elettronica della Marina militare degli Stati Uniti. Dal fatto che era vestito nell’uniforme d’ordinanza della Marina e da tutta la documentazione presentata era evidente che si trattava di un ufficiale della Marina in servizio effettivo, intenzionato a discutere informazioni sensibili in merito ad UFO e vita extraterrestre. Il suo modo di articolare il discorso con parole ben scelte e precise, la sua chiarezza nell’esposizione, il portamento, il contatto visivo ed altre indicazioni di carattere non verbale, convergevano nel fare della Fonte A un testimone attendibile e sincero nelle informazioni che andava rivelando.
La Fonte A ci disse che, per quanto riguarda i suoi superiori nella normale catena di comando, essi sono al corrente del suo ruolo nella fuga di informazioni sensibili. Essi adottano una tacita politica di non voler sapere ciò che lui sta facendo, e di non interferire nel processo di dispersione di tali informazioni. Uno dei motivi principali alla base della non divulgazione della sua identità è che la rivelazione di informazioni riservate verso i media nazionali costringerebbe la Marina ad intraprendere azioni disciplinari. Egli ha comunque concesso il suo accordo ad essere intervistato personalmente ed a mostrare le sue credenziali ai seguenti ricercatori: Clay e Shaw Pickering, Bb Vanderclock, Robert Morningstar, il Dr. Bruce Maccabee, due altri ricercatori di cui non mi è noto il nome e per ultimo in data 8 ottobre il sottoscritto.
Durante l’incontro la Fonte A ha riferito che il suo lavoro si svolge sotto la direzione di un Ammiraglio della Marina statunitense che è responsabile delle fughe di notizie sulle riunioni che si tengono sotto gli auspici dell’ONU. Il nome dell’Ammiraglio in questione non è stato reso noto ed egli non fa parte della catena di comando ufficiale della Fonte A, ma è il suo superiore per operazioni segrete per le quali è richiesto il nulla osta di sicurezza basato sulla “necessità di conoscere” (in inglese need to know). E’ pertanto importante sottolineare il fatto che la disseminazione di informazioni effettuata dalla Fonte A non fa parte della politica informativa della Marina degli Stati Uniti, ma è orchestrata da un gruppo segreto comprendente alti ufficiali della Marina ed altri.
In questo articolo discuterò tre aspetti di quello che la Fonte A ha rivelato l’8 di ottobre sugli incontri tenutisi alle Nazioni Unite, e specificamente: i diversi incontri che si sono succeduti sotto gli auspici ONU, minacce fisiche nei confronti di diplomatici allo scopo di impedire loro di parlarne, ed il ruolo dell’industria privata.
Ripetuti incontri alle Nazioni Unite
Dopo il primo incontro del 12 febbraio 2008, riferitoci dalla Fonte A (senza tener conto dell’incontro del 13-14 febbraio, riferitoci dal Gilles Lorant) se ne sono tenuti altri tre ai quali la Fonte A ha partecipato.
Altri due si tennero dopo che la Fonte A era stata assegnata ad un altro incarico, sostituito con un altro ufficiale che non ha ancora conosciuto. Lo stesso Ammiraglio è rimasto al comando della Delegazione degli Stati Uniti anche se non ha partecipato ad ulteriori incontri. A tutti i seguenti cinque incontri parteciparono i rappresentanti militari di stati membri dell’ONU che furono presenti all’incontro del 12 febbraio con rilevanti modifiche nel novero del personale presente. A parte il primo, tutti gli altri incontri si tennero al di fuori del quartier generale dell’ONU e coinvolsero personale militare. La composizione, provenienza, e responsabilità diplomatica dei partecipanti autorizza a riferirsi ad essi con la dizione “incontri ispirati dall’ONU in merito a vita extraterrestre”.
Quattro ulteriori incontri si tennero nella parte nord dello stato di New York, zona che fu scelta in modo da disporre di un ambiente più riservato e sicuro di quello offerto dall’ONU, in considerazione della delicata natura delle questioni affrontate. La locazione offrì anche un ambiente che i rivelò propizio a raggiungere un consenso su questioni che nel corso dell’incontro del 12 febbraio si rivelarono fonte di contenzioso.
Secondo la Fonte A, l’incontro del 12 febbraio fu un fiasco diplomatico; vi erano troppi diplomatici di alto livello e le discussioni divennero rapidamente politicizzate. All’incontro partecipò l’Ammiraglio della Marina statunitense responsabile delle fughe di notizie sugli incontri all’ONU assieme a funzionari diplomatici a livello di ambasciatori e alti ufficiali militari. Il citato Ammiraglio continua ad essere a capo della delegazione degli Stati Uniti per tutti gli incontri cha hanno fatto seguito a quello iniziale.
La Fonte A afferma di essersi recato in Europa dopo l’incontro del 12 febbraio per individuare il personale militare idoneo per i prossimi incontri che si sarebbero dovuti tenere nello stato di New York. Riferisce di aver visitato ogni Paese europeo allo scopo di determinare chi fosse ostile e chi fosse ambivalente nei confronti della rivelazione dell’esistenza di vita extraterrestre.
Venne deciso che non si sarebbero più tenute riunioni alle Nazioni Unite e, essendo ormai le figure chiave ben conosciute, sarebbe stato semplice invitarle nel nord dello stato di New York. Tutti gli invitati agli incontri nel nord New York erano ufficiali di collegamento di stati membri dell’ONU, tipicamente ufficiali di livello medio, dato che si ritenne sarebbe stato più facile ottenere il consenso senza la presenza di diplomatici di alto livello, che avevano la tendenza a politicizzare le discussioni. Era stato deciso che il fatto di utilizzare personale militare di medio livello avrebbe aiutato a mantenere un basso profilo nel corso dei difficili negoziati necessari per definire una risposta coordinata al problema della vita extraterrestre. Il citato personale militare avrebbe quindi riferito ai propri superiori militari nell’ambito delle rispettive rappresentanze diplomatiche presso l’ONU.
La Fonte A riferì che vi erano diversi orientamenti fra le nazioni in merito all’ipotesi di una rivelazione coordinata a livello internazionale, chi in favore e chi contro. Lo stesso enfatizzò che la Marina degli Stati Uniti era sempre stata a favore della rivelazione cosa che, a causa del suo peso nel processo decisionale in merito ai problemi relativi alla vita extraterrestre, ha reso la posizione degli Stati Uniti a favore della rivelazione. Anche la Francia e la Gran Bretagna erano favorevoli, con quest’ultima che richiese fossero gli Stati Uniti a guidare il relativo sforzo. La Germania, l’Arabia Saudita ed in generale i Paesi arabi erano contrari. L’India, affermo la Fonta A, era “impossibile averci a che fare”. Ufficiali di collegamento cinesi parteciparono a tutti gli incontri (ma non al primo del 12 febbraio) ed affermarono che gli Stati Uniti avrebbero dovuto “pagare per la rivelazione”. Secondo la Fonte A, questo fu un notevole punto di controversia.
I seguenti incontri nel nord New York furono presieduti da diversi Paesi. La Fonte A fu il rappresentante militare statunitense di più alto livello nel corso dei primi tre incontri che si tennero dopo il 12 febbraio, mentre fu sostituito per gli ultimi due che si tennero rispettivamente nel nord New York ed in una località europea di cui non è noto il nome.
Il secondo incontro ONU sulle questioni UFO/ET (che fu il primo ad essere tenuto nel nord New York) si svolse dal 24 al 26 marzo e fu presieduto dal collegamento militare britannico. La Fonte A ci ha riferito che questo incontro fu molto produttivo in termini di consenso, scopi ed obbiettivi. Venne fissata una scaletta degli obiettivi da discutere che avrebbe potuto verosimilmente fungere da palinsesto per future riunioni. Questo incontro si prolungò per tutti e tre i giorni per i quali fu inizialmente schedulato. La Cina fu presente al secondo ed a tutti i seguenti incontri che si tennero nel nord New York.
Il terzo incontro ONU sulle questioni UFO/ET (il secondo ad essere tenuto nel nord New York) fu presieduto da personale del collegamento militare francese. Secondo la Fonte A, questo incontro fu un disastro. L’incontro si tenne dal 19 al 21 di maggio e si concentrò su temi di natura economica che furono descritti in una precedente comunicazione rilasciata da Clay e Sean Pickering (si veda (see:
www.ufodigest.com/news/0608/how-cover-works.html ).
Il quarto incontro ONU sulle questioni UFO/ET fu presieduto da personale di alto livello del collegamento militare statunitense, ovvero la stessa Fonte A. Nel corso della riunione fu effettuato un tentativo per trovare un territorio neutrale, ma senza successo. Anche questo incontro, secondo la Fonte A, fu un disastro. Durò solamente uno dei tre giorni originariamente previsti, e si tenne proprio alla vigilia dell’assegnazione della Fonte A ad un altro incarico segreto alla fine di maggio 2008.
La Fonte A ha tenuto a sottolineare che la Marina degli Stati Uniti (ed i Marines) hanno sempre mantenuto un’attenzione rilevante nei confronti delle questioni riguardanti gli extraterrestri e le relative scelte in merito, mentre l’Aeronautica degli Stati Uniti ha mantenuto i contatti con gli stessi. L’Esercito, il Dipartimento dell’Energia e della Sicurezza Interna sono sempre stati responsabili per la sicurezza e le basi. Questo fatto è corroborato da informazioni secondo le quali gli extraterrestri si siano in passato recati in basi dell’Aeronautica degli Stati Uniti per incontrare rappresentanti dell’Amministrazione Eisenhower (si veda in proposito il documento exopolitics.org/Study-Paper-8.htm). Ulteriori informazioni confermano il fatto che forze dell’Esercito siano state coinvolte nelle operazioni di mantenimento della sicurezza in basi dove erano in corso attività attinenti agli extraterrestri (si veda il documento exopolitics.org/Dulce-Report.htm).
La Fonte A ha riferito che l’Aeronautica degli Stati Uniti ha trasferito alla Marina la responsabilità per uno specifico progetto di contatto con gli extraterrestri che fu discusso nell’incontro del 12 febbraio (si veda il documento exopolitics.org/Exo-Comment-66.htm ). Ciò significa che la Marina degli Stati Uniti ha cominciato a giocare un suo ruolo sia nel dettare le regole di comportamento che nel contatto con almeno una specie extraterrestre.
Al quinto incontro ONU sulle questioni UFO/ET partecipò il sostituto della Fonte A la cui identità non è stata resa nota. Anche questo incontro si tenne nel nord New York. Secondo l’Ammiraglio della Marina statunitense responsabile a livello generale della delegazione degli Stati Uniti (che era guidata dal sostituto della Fonte A), l’incontro fu cordiale.
Il sesto incontro si tenne al di fuori degli Stati Uniti (in Europa) per motivi di sicurezza. Secondo l’Ammiraglio, coloro che parteciparono nell’incontro “stanno facendo un buon lavoro”.
La Fonte A ha tenuto a sottolineare il fatto che il personale di collegamento militare partecipante a questi incontri ispirati dalle Nazioni Unite cercavano di trovare un accordo su come le nazioni avrebbero dovuto rispondere alla possibilità della comparsa di veicoli extraterrestri sul loro territorio. E’ il caso di far notare che questo è esattamente lo stesso scenario che fu dibattuto al parlamento giapponese nel dicembre 2007, e che portò alla dichiarazione del Ministro della Difesa giapponese in merito a come le forze di autodifesa del Paese avrebbero dovuto rispondere ad una tale situazione (si veda il documento
www.japannewsreview.com/politics/politics/20071220page_id=3567 ).
La Fonte A ha inoltre riferito che l’Ammiraglio responsabile del progetto segreto di fuga di notizie gli aveva comunicato i punti all’ordine del giorno per gli ultimi due incontri ai quali la Fonte A non aveva partecipato. Questi erano:
“Cosa fare nel caso in cui le navi (extraterrestri) cominciassero ad avanzare domande (o richieste)?”
“Se essi (gli extraterrestri) dovessero veramente porre delle domande, quali dovrebbero essere le nostre risposte come collettività umana?”
Se veicoli dovessero apparite senza intenzioni ostili, vi dovrebbe essere un accordo affinché nessuna nazione adotti azioni ostili.
Che la NATO dovrebbe intraprendere qualsiasi misura affinché non vengano adottate misure ostili in risposta alla comparsa di veicoli extraterrestri.
Il sistema bancario internazionale deve rimanere pienamente operativo con minime interferenze al sistema economico.
Come assicurare la distribuzione globale delle conoscenze scientifiche e della tecnologia extraterrestre.
Secondo la Fonte A, il sesto ed ultimo punto fu quello dove la discussione fu più difficile.
Minacce alla comunità diplomatica accreditata presso le Nazioni Unite
Ho rappresentato al mio interlocutore la questione relativa a due rapporti indipendenti, che riferivano entrambi di minacce fisiche subite da alcuni diplomatici allo scopo di far loro mantenere il silenzio sulle discussioni su UFO e vita extraterrestre all’ONU, sottolineando il fatto che una delle fonti fosse un diplomatico europeo di alto livello, il quale ha riferito che vi sono effettivamente state minacce fisiche nei confronti di diplomatici per costringerli al silenzio.
La Fonte A ha affermato che una delle ragioni per le quali è stato scelto l’ONU è che la comunità diplomatica è molto efficace nel far trapelare notizie riservate. Questa fu una considerazione importante nel processo di fuga controllata di notizie iniziato dall’Ammiraglio ed altri alti ufficiali della Marina, in quanto consente di “misurare le reazioni”. La scelta degli Ambasciatori presso l’ONU come destinatari delle informazioni fu una decisione strategica allo scopo di dare una spinta al processo di rivelazione. Tutti gli Ambasciatori furono informati estesamente dai relativi ufficiali di collegamento su quanto era stato dibattuto nel Nord New York ed in Europa. Gli Ambasciatori sono quindi una parte molto importante del processo di fuga controllata di notizie ed il gruppo segreto della Marina è molto interessato a qualsiasi minaccia nei loro confronti che possa compromettere il processo di rivelazione.
La Fonte A ha riferito che il gruppo segreto della Marina ha scoperto che il mondo è ostile nei confronti della rivelazione, e stanno lavorando per capire da dove proviene tale ostilità e se vi sono maniere per ridurla e neutralizzarla.
La Fonta A ha confermato i rapporti indipendenti che riferivano delle minacce nei confronti dei diplomatici all’ONU affinché non rendessero pubblici gli incontri segreti all’ONU sulle questioni attinenti alla vita extraterrestre. La Fonte A ha anche riferito di aver ottenuto tali conferme da fonti non autorizzate, che ha affermato essere più precise di quelle autorizzate. Tali fonti non autorizzate avevano a che fare con operazioni segrete di intelligence nelle quali erano coinvolte le controparti della Fonte A nel Ministero della Difesa Britannico.
Il gruppo segreto della Marina che sta orchestrando il rilascio di informazioni sta cercando di risalire alle fonti di tali minacce, che al momento sembrano provenire da ambienti delle industrie private/multinazionali.
Il ruolo dell’industria privata
Ho chiesto alla Fonte A se fosse a conoscenza dell’incidente dell’Ammiraglio Wilson dove, nel 1997 nel corso di un incontro con il Dr. Stephen Greer ed il Dr. Edgar Mitchell, a Wilson furono forniti i nomi in codice di progetti attinenti agli extraterrestri (si veda
www.ufoevidence.org/documents/doc788.htm). Il Dr. Mitchell ha recentemente confermato nel corso di un’intervista sull’incidente quanto affermato dal Dr. Greer (si veda
www.heraldtribune.com/article/20080806/).
Gli ho fatto presente che all’Ammiraglio Wilson sembra sia stato negato l’accesso alle relative informazioni da avvocati di una multinazionale (si veda
www.ufodigest.com/news/0808/wilson.html). La Fonte A ha risposto che sono molti i progetti in materia di difesa subappaltati a multinazionali. Il DARPA di solito ha il ruolo di iniziatore del progetto, che viene poi subappaltato a ditte private statunitensi ed internazionali come ad esempio SAIC, Lockheed, BAE, Airbus, EADS eccetera. Egli ha affermato che le ditte private sono in grado di mantenere i segreti molto meglio dei militari. Per sviluppare progetti segreti spesso vengono scelte piccole industrie sui 300 dipendenti, in grado di porre in atto disciplina e misure di sicurezza molto efficaci per mantenere il silenzio. Il Ministero della Difesa degli Stati Uniti è pieno di tali progetti affidati a ditte private.
Dalla nostra discussione è emerso chiaramente il fatto che vi era molta preoccupazione sul ruolo prominente che l’industria privata ha nel controllare l’accesso alle informazioni sui progetti collegati agli extraterrestri.
Conclusioni
Vi è stata una parziale conferma dell’incontro iniziale del 12 febbraio da parte di diverse fonti indipendenti. Data la natura anonima di tali fonti indipendenti, non vi è ancora stato alcun interesse significativo da parte dei media sull’incontro del 12 febbraio all’ONU. Solo la comunità ufologia/esopolitica ha manifestato un concreto interesse nei confronti di quanto affermato dalla Fonte A ed ha cercato di verificarlo. La maggior parte di tali sforzi è stata portata avanti dai membri del forum Open Minds, che ha dedicato non poco tempo ed energia nell’investigare i diversi aspetti delle rivelazioni fatte dalla Fonte A (si veda lucianarchy.proboards21.com). I diversi incontri tenutisi nel Nord New York ed in Europa necessitano di conferme indipendenti, di ulteriori investigazioni per confermarne l’effettiva realtà, i loro contenuti e le nazioni coinvolte.
La mia impressione è che la Fonte A sia sincera nelle sue rivelazioni ed effettivamente coinvolto in uno sforzo coordinato da un gruppo comprendente alti ufficiali della Marina allo scopo di rilasciare informazioni concernenti la vita extraterrestre. La sua disponibilità a fornire conferme indipendenti delle sue credenziali e ad essere intervistato da vari ricercatori dà effettivamente credibilità alle sue affermazioni. Per quanto non vi siano garanzie sul fatto che quanto affermato risponda effettivamente alla verità, ispira fiducia sul fatto che sia effettivamente coinvolto in un processo di rivelazione orchestrato da alti ufficiali coinvolti in operazioni segrete.
Sembra esservi una concreta preoccupazione sul modo in cui i progetti segreti relativi agli extraterrestri vengono gestiti e sul ruolo che l’industria privata/multinazionali giocano in questo. La misura in cui la Marina degli Stati Uniti ed altre forze armate sono state messe da parte nell’internazionalizzazione e privatizzazione dei progetti attinenti agli extraterrestri è causa di grande preoccupazione. Ciò è quantomai rilevante ora che è proprio all’ambiente dell’industria privata che sono state fatte risalire le minacce nei confronti della comunità diplomatica per costringerne i membri al silenzio sugli incontri all’ONU.
Sembra effettivamente che una importante convergenza di interessi abbia spinto alcuni alti ufficiali della Marina degli Stati Uniti coinvolti in operazioni segrete ad iniziare una fuga controllata di notizie verso la comunità dei ricercatori UFO/esopolitica, e questo è uno sviluppo molto promettente, data la natura privatizzata del sistema di controllo che si è visto gestire l’accesso alle informazioni attinenti agli extraterrestri. La grave mancanza di trasparenza e supervisione di un tale sistema di controllo è non solo causa di preoccupazione per il pubblico in generale, ma anche per quegli alti ufficiali militari che prendono sul serio il loro giuramento di fedeltà alla Costituzione degli Stati Uniti.
[Nota: Desidero ringraziare Clay e Shaw Pickering nonché la Fonte A per il loro aiuto nel chiarificare i punti discussi in questo documento. Per coloro che fossero interessati a porre domande o discutere di quanto sopra, prego visitare il forum Open Minds all’indirizzo
lucianarchy.proboards21.com/index.cgi?board=unitednations ]
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Tradotto da PaoloG – 24/10/2008
www.ufologia.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=9901&whichpage=1