Qualche aggiornamento:
Il governo della Sierra Leone ha messo in quarantena 700 abitazioni dopo il decesso di un malato di ebola.
Dopo 7 mesi di emergenza la Liberia ha deciso di riaprire le scuole.
I bambini torneranno in classe lunedi 16 febbraio.
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I militari statunitensi schierati contro l’ebola in Liberia saranno ritirati entro la fine di aprile.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato che le truppe schierate in Liberia per combattere contro la diffusione del virus ebola saranno ritirate entro la fine di aprile. Resteranno sul terreno solo cento militari. All’apice della diffusione del virus erano 2.800 le unità schierate in Africa occidentale. Circa millecinquecento militari sono già rientrati, dopo essere stati sottoposti a un periodo di quarantena di ventuno giorni.
L’annuncio segue la notizia che il numero dei contagi è aumentato per la seconda settimana consecutiva. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, dei 144 nuovi casi registrati, 76 sono in Sierra Leone, 65 in Guinea e 3 in Liberia.
In un discorso alla Casa Bianca in presenza di sei degli otto statunitensi sopravvissuti all’ebola, Obama ha detto che la decisione rappresenta la transizione a una “fase successiva della lotta” contro il virus: mentre il contingente militare in Liberia viene ridotto, il governo “amplierà la risposta civile”. Saranno circa diecimila i civili che si occuperanno di assistenza in Africa occidentale.
Fonte: Internazionale.it