Epidemia di ebola c'è una circolare segreta !

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(richard)
00venerdì 8 agosto 2014 13:15
un interessante link di approfondimento e immagini sul virus -ebola-

focus.it/speciali/speciale-virus-ebola
Das1o
00venerdì 8 agosto 2014 13:56
L'oms ha dichiarato lo stato d'emergenza, il primo contagiato europeo, uno spagnolo è in quarantena. Una mezza idea di schierare una squadra di medici a lampedusa la prenderei se fossi il ministro.
Ale-95
00venerdì 8 agosto 2014 14:00

Ebola, l’Oms: “E’ un’emergenza internazionale”

L’allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità: «È la peggiore epidemia degli ultimi 40 anni». In arrivo misure aggiuntive di contenimento. La Liberia dichiara lo stato d’emergenza

L’epidemia di Ebola in corso in Africa occidentale è una «emergenza di salute pubblica di livello internazionale». Lo ha deciso il comitato di emergenza istituito dall’Oms, che ha dato l’annuncio durante una conferenza stampa a Ginevra. Lo status prevede misure aggiuntive di contenimento.

In passato lo status era stato utilizzato solo per la pandemia di influenza H1N1, la cosiddetta `suina´, e poche settimane fa per la polio. «L’epidemia di Ebola in Africa Occidentale costituisce un “evento straordinario”, e un rischio di salute pubblica per gli altri Stati - hanno spiegato gli esperti del comitato, che si è riunito per due giorni - le possibili conseguenze di un’ulteriore espansione sono particolarmente serie e una risposta internazionale è necessaria. È parere unanime del comitato che siano soddisfatti i criteri per dichiararla emergenza internazionale di salute pubblica».

“LA PEGGIORE EPIDEMIA DEGLI ULTIMI 40 ANNI”
L’epidemia di Ebola in corso in Africa Occidentale è «la peggiore che si sia avuta in almeno 40 anni», ha affermato il segretario generale dell’Oms Margaret Chan aprendo la conferenza stampa a Ginevra. «Ci sono le condizioni per dichiarare l’epidemia un’emergenza di salute pubblica internazionale - ha spiegato il segretario generale dell’Oms -. Uno sforzo coordinato a livello internazionale è indispensabile per fermare la diffusione del virus».

IN LIBERIA È STATO D’EMERGENZA
In Africa, dove infuria l’epidemia di Ebola, ci si rivolge anche all’esercito per cercare di contenere i contagi. La Liberia, dove si conta poco meno di un terzo degli oltre 1700 casi registrati dall’Oms finora, è stato decretato lo stato di emergenza per far fronte all’epidemia. Posti di blocco sono stati piazzati dall’esercito nelle strade che arrivano a Monrovia dalle zone interessate dal virus, e centinaia di persone sono bloccate. L’epidemia, ha spiegato la presidente Ellen Johnson Sirleaf, «esige misure straordinarie per la sopravvivenza dello Stato. Il virus Ebola, le ramificazioni e le conseguenze della malattia costituiscono attualmente un turbamento per l’esistenza, la sicurezza e il benessere della Repubblica, rappresentando un pericolo chiaro e immediato».

STABILI LE CONDIZIONI DEL MISSIONARIO SPAGNOLO
Se in Africa il virus sembra sempre più fuori controllo dal resto del mondo le notizie sono invece positive. Sono stabili anche le condizioni del missionario spagnolo Miguel Pajares ,che ha contratto il virus Ebola in Liberia e che da stamattina è ricoverato nell’ospedale madrileno Carlo III. L’uomo, di 75 anni, non presenta emorragie, ed è in isolamento insieme ad un’altra religiosa i cui test per il momento sono negativi. Negli Usa, dove il livello di allerta da parte dei Centri di Controllo delle Malattie (Cdc) è stato alzato su richiesta dell’Oms, migliorano le condizioni del medico e dell’infermiera infetti curati con un siero sperimentale ad Atlanta, mentre i test su tutti gli altri casi sospetti hanno dato esito negativo. Proprio i due operatori sono gli unici che si sono infettati tra il personale sanitario straniero che è arrivato in Africa, mentre tra gli operatori locali il bilancio è ben più pesante. «Le ultime cifre che ci risultano - afferma una portavoce dell’Oms - sono di 100 operatori infettati nei 4 paesi colpiti, di cui 50 morti. Tutti fanno parte degli staff nazionali, eccetto i due operatori di Samaritan Purse».

www.lastampa.it/2014/08/08/esteri/ebola-loms-e-unemergenza-internazionale-T7gWxUnaslzZDX3ppoJOwO/pag...


Ale-95
00venerdì 8 agosto 2014 14:01
Re:
Das1o, 08/08/2014 13:56:

L'oms ha dichiarato lo stato d'emergenza, il primo contagiato europeo, uno spagnolo è in quarantena. Una mezza idea di schierare una squadra di medici a lampedusa la prenderei se fossi il ministro.




Ovvio, sarebbe il minimo.
filovirus59
00sabato 9 agosto 2014 10:32
anche in canada un caso: www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/ebola_caso_sospetto_canada_quarantena_nigeria/notizie/8397...
in italia invece un caso di lebbra per un immigrato: www.ansa.it/veneto/notizie/2014/08/08/lebbra-negativi-controlli-su-familiari_453df0a9-91b1-4729-939a-49b717a15...
e conclamata tbc per una ventina di poliziotti. gli immigrati sono molto generosi, non si tengono niente e distribuiscono tutti agli altri. non è sicuramente colpa loro ma nostra che facciamo entrare cani e porci.
F.Pernigotti
00sabato 9 agosto 2014 10:56
Lo spagnolo rimpatriato dovevano curarlo in africa dove si trovava, portare tutti gli europei malati nei loro paesi d'origine è pericoloso, vanno curati in loco con il farmaco sperimentale americano. Questi sono pazzi [SM=g8142] blocco totale dai paesi africani e esercito schierato ai confini...
((Sestante(
00sabato 9 agosto 2014 11:42
Re:
F.Pernigotti, 09/08/2014 10:56:

Lo spagnolo rimpatriato dovevano curarlo in africa dove si trovava, portare tutti gli europei malati nei loro paesi d'origine è pericoloso, vanno curati in loco con il farmaco sperimentale americano. Questi sono pazzi [SM=g8142] blocco totale dai paesi africani e esercito schierato ai confini...




Volevo vedere se capitata ad un tuo caro o a te [SM=g8320]
I cittadini hanno sempre il diritto di ritornare dove sono nati per essere curati, lo dice la carta dei diritti dell'uomo. Conserva un senso di umanità, gli esseri umani non sono numeri ma carne viva. Il medico spagnolo era un operatore sanitario che ha rischiato la vita per aiutare gli altri, volevi lasciarlo morire in una tenda? Ogni paese si porta indietro i suoi malati, è la cifra della grandezza e della civiltà di una nazione.
(richard)
00sabato 9 agosto 2014 11:56
Re: Re:
((Sestante(, 09/08/2014 11:42:




Volevo vedere se capitata ad un tuo caro o a te [SM=g8320]
I cittadini hanno sempre il diritto di ritornare dove sono nati per essere curati, lo dice la carta dei diritti dell'uomo. Conserva un senso di umanità, gli esseri umani non sono numeri ma carne viva. Il medico spagnolo era un operatore sanitario che ha rischiato la vita per aiutare gli altri, volevi lasciarlo morire in una tenda? Ogni paese si porta indietro i suoi malati, è la cifra della grandezza e della civiltà di una nazione.



....giustissimo,condivido, anche se a volte,in casi estremi, la vita del singolo vale meno di quella di tanti. [SM=g3061043]


Ale-95
00mercoledì 13 agosto 2014 13:24
Ebola, Oms: “Ogni città con un aeroporto internazionale è a rischio

Il direttore generale Margaret Chan in un messaggio inviato alle missioni Onu nel mondo scrive: “La conferma del primo caso a Lagos, in Nigeria, è stato un campanello d’allarme. Il virus Ebola può essere diffuso attraverso i viaggi, mettendo ogni città con un aeroporto internazionale a rischio di casi importati”. Intanto i morti accertati sono saliti a 1013

Dopo aver faticato a dichiarare l’emergenza sanitaria internazionale e incassato le critiche di Medici senza frontiere l’Oms lancia un allarme sulla possibile diffusione del virus Ebola: “Ogni città con un aeroporto internazionale è a rischio Ebola” afferma il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, in un messaggio inviato alle missioni Onu nel mondo. “La conferma del primo caso a Lagos, in Nigeria, è stato un campanello d’allarme – scrive Chan -. Il virus Ebola può essere diffuso attraverso i viaggi, mettendo ogni città con un aeroporto internazionale a rischio di casi importati”. Nel giorno dell’annuncio della morte del missionario spagnolo e della conferma che i morti ormai hanno superato il numero di mille arriva anche la notizia dell’invio del siero sperimentale da parte degli Stati Uniti verso la Liberia su autorizzazione dello stesso presidente Barack Obama.

Più di un milione di persone, spiega il direttore generale, vivono nelle zone più colpite. “L’epidemia, che sta avendo già gravi ripercussioni economiche, rischia di far precipitare i paesi coinvolti. Le linee aeree cancellano i propri voli, le compagnie riportano a casa il loro staff. Fatemi essere molto chiara. Il bando ai viaggi non ferma l’epidemia, le misure preventive sì”. Secondo Chen, che ha assunto il coordinamento delle operazioni, il livello di vigilanza è già abbastanza alto nel mondo. “Lo dimostra – spiega – il gran numero di falsi allarmi negli aeroporti. La vigilanza alta assicura che i casi importati siano isolati prima che abbiano l’opportunità di diffondere l’infezione. Sono ottimista che, con il supporto dei nostri partner, lavorando insieme all’Onu possiamo portare l’epidemia sotto controllo”. Una donna nigeriana con i sintomi del virus è stata posta in isolamento al suo arrivo all’aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul. La donna, 32 anni, viaggiava insieme al figlio di 4 anni a bordo di un volo della Turkish Airlines proveniente da Lagos in Nigeria. È stata trasferita insieme al figlio in un ospedale vicino all’aeroporto con febbre e vomito. I due passeggeri erano diretti a Istanbul dove avrebbero dovuto imbarcarsi su un volo per Barcellona.

Msf invece ammorbidisce le sue critiche contro l’agenzia Onu accogliendo “positivamente le misure eccezionali che l’Organizzazione mondiale della Sanità sta adottando per far fronte a questa grave epidemia di Ebola. La nostra priorità – dice Stephan Goetghebuer, vice direttore generale dell’organizzazione umanitaria - è salvare le vite delle persone affette dal virus attualmente, e, non è chiaro quanto velocemente i test clinici su un nuovo trattamento possano essere organizzati”.

L’utilizzo di farmaci non ancora registrati contro l’Ebola, spiega in una nota Msf, “da solo non aiuterà a combattere l’epidemia che richiede un approccio olistico inclusivo di sensibilizzazione ed informazione delle comunità, un’efficace attività di ricostruzione dei contatti, l’immediato ricovero dei pazienti sospettati di aver contratto il virus presso centri specializzati nel trattamento, operatori sanitari ben formati e ben equipaggiati e un coordinamento efficace della risposta”. Tuttavia, “sosteniamo pienamente tutte le azioni intraprese per semplificare l’iter procedurale nella selezione di un trattamento dai risultati potenzialmente positivi, ovvero l’aumento della produzione e l’organizzazione di un rapido test sul terreno- il tutto nell’ambito di un quadro medico ed etico di riferimento ampiamente discusso dagli esperti di questioni etiche dell’Oms”.

Msf, precisa Stephan Goetghebuer, “vuole che i suoi pazienti beneficino di qualsiasi cura che si dimostri efficace, e continuerà a lavorare con l’Oms e gli altri attori presenti sul campo per sostenere la semplificazione delle misure necessarie alla definizione dei test clinici di ogni farmaco che mostrerà promettenti effetti terapeutici. La selezione del farmaco e la definizione del quadro etico sarà piena responsabilità dell’Oms e dei ministri della Salute dei Paesi dove l’epidemia si è diffusa”.

www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/12/ebola-oms-ogni-citta-con-un-aeroporto-internazionale-e-a-rischio/...
Hiverside
00mercoledì 13 agosto 2014 15:25
Re:
Das1o, 08/08/2014 13:56:

L'oms ha dichiarato lo stato d'emergenza, il primo contagiato europeo, uno spagnolo è in quarantena. Una mezza idea di schierare una squadra di medici a lampedusa la prenderei se fossi il ministro.




Lo spagnolo spagnolo Miguel Pajares è morto nonostante il farmaco miracoloso a stelle e strisce, si vede che funziona solo con gli americani, è un composto selettivo [SM=p3784262]
Ale-95
00giovedì 14 agosto 2014 15:48

Virus Ebola, è caccia ai passeggeri scomparsi

I funzionari dell'Oms devono trovare quei 39 passeggeri che hanno volato con il funzionario americano Patrick Sawyer, morto 25 luglio in un ospedale della capitale nigeriana. Quando l'uomo prese l'aereo Asky mostrava già i sintomi della malattia

E’ scattata la caccia all’uomo, per evitare la diffusione globale di Ebola. E’ una corsa contro il tempo quella che stanno conducendo i funzionari dell’Organizzazione mondiale della sanità. Hanno un solo obiettivo: scovare i 39 passeggeri ancora non identificati dei voli Asky Airlines tra Liberia, Ghana, Togo e Lagos, dove era imbarcato Patrick Sawyer, il 40 funzionario americano morto di Ebola il 25 luglio in un ospedale della capitale nigeriana.

Quando Sawyer - che lavorava in Liberia per un’organizzazione non governativa collegata al Ministero delle Finanze statunitense- ha preso l'aereo Asky mostrava già i sintomi della malattia.

Nonostante la febbre alta, il vomito e la diarrea, al funzionario americano è stato consentito di salire a bordo. Il via libera è stato dato dalle autorità aeree per l’insistenza del funzionario americano. All’imbarco, ha spiegato di dover partecipare a una riunione di Ecowas, la comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale. Ma in realtà, secondo la ricostruzione delle autorità nigeriane, il funzionario aveva compreso di essere gravemente ammalato e stava tentando un disperato ritorno a casa, in Minnesota, negli Stati Uniti.

Al momento dell’atterraggio, poi, le sue condizioni si sono aggravate e Sawyer è stato ricoverato e messo in quarantena al First Consulent Hospital di Obalende, uno dei quartieri più popolosi di Lagos. Poi, è stato sottoposto soltanto ai test su malaria e Aids, ma è deceduto dopo due giorni.

Al momento del ricovero, i medici hanno chiesto a Sawyer se fosse stato in contatto con pazienti ammalati di Ebola ma il funzionario ha detto no, e ha mentito, negando ai sanitari la possibilità di conoscere quale fosse la malattia che lo stava uccidendo: Princess, la sorella del funzionario statunitense era morta all’inizio di luglio in un ospedale di Monrovia proprio a causa del virus Ebola. Quando i medici hanno diagnosticato la sindrome Ebola, il paziente americano è andato su tutte le furie, ha contestato il lavoro dello staff clinico ed ha cercato di scappare dall’ospedale.

Due giorni dopo, il decesso.

Così, le autorità sanitarie mondiale – dopo avere identificato ad Hong Kong il “paziente zero”, ora sono a caccia dei compagni di volo del funzionario statunitense per evitare, c’è scritto nei bollettini ufficiali delle organizzazioni sanitarie “ una diffusione mondiale della malattia”.

Su quei voli viaggiavano 59 tra passeggeri e personale di bordo e ne sono stati contattati e sottoposti a controlli medici soltanto venti. L’allerta riguarda soprattutto la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, perché tutto lascia supporre che quei trentanove passeggeri si siano diretti in quelle zone, ma in realtà è buio totale sulla destinazione finale di quei viaggiatori che, secondo il virologo Derek Gatherer, della Lancaster University, sono in uno stato clinico di “pericolo piuttosto serio” per essere stati a contatto con Sawyer.

espresso.repubblica.it/attualita/2014/08/13/news/virus-ebola-e-caccia-ai-passeggeri-scomparsi-...

((Sestante(
00giovedì 14 agosto 2014 18:20
Andiamo di bene in meglio.
(richard)
00venerdì 15 agosto 2014 10:55
La destinazione finale di quei 39 passeggeri sospetti almeno per quanto riguarda l'aeroporto di sbarco dovrebbe essere nota alle autorita' come nome,cognome ed indirizzo dai loro titoli di viaggio (biglietti e passaporti). [SM=g3061043]
NOAXX
00venerdì 15 agosto 2014 20:13
Ale-95
00venerdì 15 agosto 2014 22:52
Povera gente. Se continua così in pratica si contagia tutta l'Africa...
Felisianos
00sabato 16 agosto 2014 11:25
Re:
Ale-95, 15/08/2014 22:52:

Povera gente. Se continua così in pratica si contagia tutta l'Africa...




Sta succedendo come per l'aids, africa ancora impreparata a gestire una crisi sanitaria. La guinea ha chiuso le frontiere, Liberia a Sierra Leone sono al collasso, continuando così non la riprendono più.
Se arriva in Libia in qualche modo Lampedusa è fregata in tre giorni, per come viaggiano ammassati nei barconi i profughi [SM=g8180]
(richard)
00sabato 16 agosto 2014 13:00
Re: Re:
Felisianos, 16/08/2014 11:25:




Sta succedendo come per l'aids, africa ancora impreparata a gestire una crisi sanitaria. La guinea ha chiuso le frontiere, Liberia a Sierra Leone sono al collasso, continuando così non la riprendono più.
Se arriva in Libia in qualche modo Lampedusa è fregata in tre giorni, per come viaggiano ammassati nei barconi i profughi [SM=g8180]



Questo purtroppo è il rischio per l'umana solidarieta' tutta italiana! [SM=g3061043]
Ale-95
00lunedì 18 agosto 2014 14:10

Assalto alla clinica, malati di ebola in fuga

Blitz in Liberia, scappano 17 persone contagiate dal virus. Erano in isolamento. Medici senza frontiere: situazione più grave del previsto, bisogna studiare una nuova strategia

Oltre all’emergenza sanitaria, il virus Ebola comincia a creare nei Paesi dell’Africa Occidentale anche problemi di ordine pubblico. La notte scorsa a Monrovia, capitale della Liberia, un presidio medico che ospitava alcune decine di persone sospettate di aver contratto il virus è stato preso d’assalto da uomini armati che hanno devastato e saccheggiato i locali, provocando la fuga di 17 pazienti, tutti malati e quindi contagiosi.

Anche le infermiere e i volontari che lavoravano nella struttura si sono allontanati, terrorizzati dalla violenta aggressione. Gli assalitori «hanno sfondato le porte, hanno spaccato tutto e rubato quanto potevano», ha raccontato all’agenzia Afp Rebecca Wesseh, testimone della devastazione.
Il presidio medico è una struttura realizzata in uno dei quartieri più a rischio di Monrovia e ospitava persone sospettate di aver contratto il virus. Una volta effettuati gli esami, dopo aver ricevuto le prime cure, i pazienti dichiarati contagiati venivano trasferiti negli ospedali della città, una metropoli che conta più di un milione e 300mila abitanti ma le cui strutture igieniche sono a dir poco carenti.

La fuga dei malati (tutti risultati positivi ai test dell’Ebola) costituisce, secondo il segretario generale dei lavoratori della sanità in Liberia George Williams, un ulteriore grave pericolo di diffusione della febbre emorragica che, in cinque mesi, in Liberia ha già ucciso 413 persone. Le altre vittime di quella che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha definito «un’emergenza senza precedenti, purtroppo sottovalutata», si sono avute in Guinea (380), Sierra Leone (348) e Nigeria (quattro).

Tra l’altro, proprio in questo centro di Monrovia realizzato in un ex-liceo, nove pazienti erano morti solo pochi giorni fa. E la gente del quartiere è sempre stata contraria alla struttura per motivi diametralmente opposti: per paura del contagio o perché non vuole ammettere la presenza di una malattia così devastante che si propaga per contatto con persone o animali infetti, vivi o morti che siano.

I testimoni hanno raccontato che gli aggressori erano soprattutto giovani, armati con mazze e bastoni, e urlavano slogan contro la presidente liberiana Elle Johnson Sirleaf e contro i medici. «Non c’è Ebola» era l’altra frase più gridata per spingere la gente ad abbandonare la struttura.
«La popolazione non si fida dei centri sanitari e cerca di non andarci - ammoniva ieri l’Oms - Si va diffondendo un clima di paura generalizzata. E la paura non produce mai nulla di positivo». La notte scorsa Monrovia lo ha testimoniato nel peggiore dei modi.

www.lastampa.it/2014/08/17/esteri/assalto-alla-clinica-malati-di-ebola-in-fuga-DBKglLEBvz9gavWqlnLCTN/pag...

(richard)
00lunedì 18 agosto 2014 15:21

La paura irrazionale e convulsiva causata dall'ignoranza è una brutta bestia.
Sembra che le cose stiano peggiorando esponenzialmente.Mi auguro che l'OMS faccia uno sforzo congiunto con i paesi piu' tecnologicamente avanzati per cercare di arrivare ad una cura seppur temporanea prima che la situazione sfugga completamente di mano e si espanda a macchia d'olio
nei paesi limitrofi al flagello virale e poi in altri continenti. [SM=g3061043]
(richard)
00lunedì 18 agosto 2014 16:57
ultimissime sull'espansione dell'ebola

Donna morta in Austria [SM=g3061043]

Sarà sottoposta al test di Ebola la salma di una donna trovata morta nel suo appartamento in Tirolo dopo un viaggio in Nigeria. Al 13 agosto, l'epidemia in Africa occidentale ha raggiunto i 2.127 casi con 1.145 decessi

www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Ebola-allarme-donna-morta-in-Austria-In-Liberia-sparare-a-chi-cerca-ingresso-da-Sierra-Leone-dd49edbc-79ea-4ea0-b9f8-f5990ff639e3.html#sthash.F6ESi...


((Sestante(
00giovedì 21 agosto 2014 13:55
E' guarito Kent Brantly il medico americano curato con il siero Zmapp.
(richard)
00giovedì 21 agosto 2014 14:22
Re:
((Sestante(, 21/08/2014 13:55:

E' guarito Kent Brantly il medico americano curato con il siero Zmapp.



Un approfondimento è d'obbligo [SM=g3061043]

notizie.virgilio.it/politica/ebola-dottore-americano-curato-con-zmapp-dimesso-dall-osped...
IRONMAN.75
00sabato 23 agosto 2014 16:55
Insomma non glie ne frega niente a nessuno di cosa sta' succedendo in Africa?
Se non hanno medicine bisogna aiutarli, altrimenti la situazione si allarga sempre di più.

www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2014/08/23/ebola-msf-a-giorni-esplodera-come-una-bomba_d948a348-875c-428f-a464-21290b89a...
F.Pernigotti
00sabato 23 agosto 2014 19:26
Re:
IRONMAN.75, 23/08/2014 16:55:

Insomma non glie ne frega niente a nessuno di cosa sta' succedendo in Africa?




Gliene mai fregato qualcosa a qualcuno dell'Africa?
IRONMAN.75
00sabato 23 agosto 2014 21:01
Diciamo che dopo i mondiali di calcio se ne sono ritornati a fregare. [SM=j1950678]
(richard)
00lunedì 25 agosto 2014 16:11
Re:
IRONMAN.75, 23/08/2014 21:01:

Diciamo che dopo i mondiali di calcio se ne sono ritornati a fregare. [SM=j1950678]




Non è fregandosene che si risolvono gravissimi problemi per la salute mondiale come l'ebola in Africa.
Il mondo è diventato cosi' piccolo con gli attuali mezzi di trasporto che sottovalutare questa emergenza sanitaria è da veri pazzi!

Si sono mai chiesti "sti capoccioni" che basterebbe qualche missiva "infetta" inviata qua e la per il mondo a diffondere l'epidemia a livello globale? [SM=g3061043]
NOAXX
00martedì 2 settembre 2014 20:33
 Nel silenzio generale....

- Il mondo sta "perdendo la battaglia" contro la diffusione della epidemia di Ebola che colpisce l'Africa occidentale. Lo ha detto il presidente di Medici senza frontiere (Msf), Jeanne Liu. "In sei mesi è stata la peggiore epidemia nella storia, il mondo sta perdendo la battaglia per contenerla. I leader non riescono a bloccare questa minaccia transnazionale", ha continuato Jeanne Liu nel suo discorso alle Nazioni Unite, a new york




www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/notizia/ebola-medici-senza-frontiere-il-mondo-sta-perdendo-la-lotta-_20658...

(richard)
00martedì 2 settembre 2014 20:53
Re:
NOAXX, 02/09/2014 20:33:

 Nel silenzio generale....

- Il mondo sta "perdendo la battaglia" contro la diffusione della epidemia di Ebola che colpisce l'Africa occidentale. Lo ha detto il presidente di Medici senza frontiere (Msf), Jeanne Liu. "In sei mesi è stata la peggiore epidemia nella storia, il mondo sta perdendo la battaglia per contenerla. I leader non riescono a bloccare questa minaccia transnazionale", ha continuato Jeanne Liu nel suo discorso alle Nazioni Unite, a new york



www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/notizia/ebola-medici-senza-frontiere-il-mondo-sta-perdendo-la-lotta-_20658...




C'è d'avere veramente paura e non tanto per dirlo, si deve fare molto
di piu' sotto l'aspetto sanitario e preventivo.
Mai sottovalutare i virus,sono i peggiori agenti infettivi da controllare e sconfiggere,non per niente l'AIDS docet!! [SM=g3061043]

Ulisse-77
00mercoledì 3 settembre 2014 12:41
E' vero abbiamo sconfitto terribili malattie batteriche con gli antibiotici, i virus sono più subdole.
Purtroppo questa emergenza è arrivata quando nel mondo succedono tragedie più mediatica la guerra russia ucraina, il nuovo terrorismo islamico e la crisi economica dell'eurozona e dal nostro punto di vista sentiamo questo pericolo lontano da noi [SM=x2976641] Alla fine l'Africa deve cominciare a emanciparsi e risolvere da sola i propri problemi senza aspettare ogni volta l'intervento di altri stati.
In Italia ogni anno muoiono quasi 10.000 persone per l'influenza, ne avete mai sentito parlare come emergenza? E' una questione di prospettiva
Ale-95
00mercoledì 3 settembre 2014 13:37

Ebola, allarme a Padova: due pazienti in isolamento


PADOVA - Dopo Bologna, Varese, Gallarate, anche il Veneto registra i primi casi sospetti di ebola, la febbre emorragica grave che sta affliggendo l'Africa, dall'esordio improvviso e il decorso acuto, caratterizzata da emorragie, sanguinamenti, petecchie, epistassi.

Casi sospetti A due giorni dall'invio a tutti i poli sanitari del Veneto delle stringenti linee-guida regionali per fronteggiare un ipotetico contagio in Azienda ospedaliera di Padova ieri il protocollo è scattato in tutta la sua completezza di fronte a due pazienti, un nigeriano e un istriano, colpiti da febbre alta e con sintomi dubbi. Messi immediatamente in isolamento in stanze singole, i due sono stati oggetto di approfondimenti diagnostici serrati.

www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/ebola_padova_casi_sospetti/notizie/876824....




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