eone nero, 10/09/2011 01.57:
Queste sono le sue ricerche universitarie.
arp.unipi.it/listedoc.php?ide=5409&ord=E
arp.unipi.it/schedadoc.php?lista=ALL&ide=5409&ord=T
Io purtroppo non ho capacità per poter giudicare il livello delle sue ricerche nel campo della chimica organica, se qualcuno esperto può dare un commento questo è graditissimo.
Mi sorge un dubbio come fa un ricercatore che ha fatto una caterva di pubblicazioni a non usare metodo scientifico nella ricerca di frontiera?
E' un controsenso.
Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni in merito a questi atteggiamenti contraddittori.
Scusa se rispondo solo ora, mi era sfuggito il post. Vado con ordine:
Nel mondo scientifico non conta
quante pubblicazioni sono state fatte, ma la
qualità delle pubblicazioni; si segue quindi un metodo qualitativo. Come si fa a capire se una persona scrive cazzate o cose intelligenti? Bisogna generalmente guardare quante
citazioni ha avuto la pubblicazione. Più è considerata importante ed evoluta dalla comunità scientifica, più se ne parlerà e più si citerà in altri lavori.
Nel mondo accademico, chi supera le centinaia di citazioni è considerato un "ricercatore con le palle".
Vediamo Malanga:
scholar.google.it/scholar?hl=it&q=Malanga+Corrado&btnG=Cerca&lr=&as_ylo=&...
Google Scholar è un potente mezzo per vedere le citazioni inserendo il nominativo. Qualcosa il Malanga ha pubblicato, ma i lavori più citati, rispettivamente 17 e 24 cit., sono dei primi anni '80 e della metà '90. Per il mondo scientifico, significa preistoria. E' chiaro che ultimamente la ricerca sugli UFO lo abbia completamente assorbito, e infatti ha pubblicato poco e ha ricevuto poche citazioni.
A chi dice che è un LUMINARE della scienza, per favore, si contenga.