Corrado Malanga usa tecniche di PNL in maniera completamente abusiva, che nessuno psicologo si sognerebbe mai di applicare. In sostanza invece che usare un certo linguaggio per far affiorare i desideri del paziente e fare in modo che sia lui stesso a realizzarli, induce il soggetto a credere a ciò che vuole lo stesso Malanga, inconsapevolmente oppure no (ma sembra che lui ci creda..).
Mi correggo da solo, ho scritto involontariamente una inesattezza. L'ipnosi e la PNL non sono in nessun modo in grado di "manipolare" la mente di una persona in maniera tale da fargli fare quello che vogliamo o da indurre il paziente verso un certo pensiero, perchè anche nella fase di rilassatezza il nostro "io" è sempre cosciente.
L'inconscio collettivo è costellato di eventi e ricordi tipici a tutti gli esseri umani (il cilindro che simboleggia il "canale" di uscita del feto, la civetta sulla finestra etc...) come ha scoperto Jung, padre della psicologia analitica. TRa i suoi pazienti è noto il caso di un tale che durante le sedute affermava di focalizzarsi su di un sole con i raggi simili a simboli fallici. Jung aveva trovato uno di questi simboli tra alcune popolazioni indigene dall'altra parte del mondo. Jung cercò di spiegare questo fenomeno (oltre a quello della reincarnazione) come originato dai ricordi dell'inconscio collettivo.
Anche gli addotti Malanghiani hanno un filo conduttore comune, che è quello del rapimento alieno, ma che in realtà fà parte dell'inconscio collettivo.
È Malanga, quindi, che crede ciecamente alle storie raccontate dai contattisti senza cercare di capire veramente l'origine dei loro ricordi. I pazienti, dal canto loro, sono talmente convinti di questa storia a tal punto che sarebbero propensi a raccontare ciò che in realtà Malanga vuole.
Spero di averlo scritto corretto questa volta, perchè ho sconfinato troppo in un campo che non è il mio....