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[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
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08/03/2012 12:19

Bravo Trigomo, hai postato nel posto giusto!

Bellissima la foto del V-22.
Lo conosco bene questo mezzo e mi piace un sacco!
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Utente Master
08/03/2012 15:10

RQ-14 Dragon Eye
L’RQ-14 Dragon Eye è un piccolo UAV telecomandato da ricognizione tattica sviluppato dal Naval Research Laboratory e dal Marine Corps Warfighting Laboratory per l’US Marine Corps.

Dati tecnici.
Primo volo – giugno 2001
Entrata in servizio – 2002
Lunghezza – 0.9m
Apertura alare – 1.1m
Peso – 2.7kg
Velocità di crociera – 65km/h
Autonomia – 1ora
Raggio d’azione – 5km

Descrizione.
Il Dragon Eye ha un’ala rettangolare ed è stato progettato per essere trasportato in uno zaino.
Può essere lanciato manualmente o tramite un apposito meccanismo di lancio.
L’operatore utilizza e controlla questo UAV tramite appositi occhiali collegati ad un computer portatile. Questo sistema di controllo pesa circa 5.4kg.
Il Dragon Eye monta una fotocamera ed un sistema GPS-INS basato sul sistema di navigazione “waypoint”.
Il Dragon Eye viene utilizzato principalmente per la ricognizione in aeree urbane.

Storia.
Il contratto di produzione di questo UAV venne assegnato all’AeroVironment nel 2003 e da quell’anno ne vennero prodotti più di 1000 esemplari, i quali vennero usati soprattutto in Iraq.

Fonte: Wikipedia


Nell'immagine vediamo un Dragon Eye in preparazione per il lancio.
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09/03/2012 15:34

Nigeria: blitz di liberazione finisce male; uccisi i due ostaggi, uno inglese e l'altro italiano

La notizia del fallimento del blitz è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri.
Quello che segue è l'articolo di oggi dell'Ansa.


Ministro della difesa inglese: "Azione spiegabilissima."
Gran Bretagna: "L'Italia è stata informata poco prima del blitz."

L'ordine di David Cameron di far partire l'attacco per la liberazione fallita dei due ostaggi Franco Lamolinara e Chris McManus è partito ieri alle otto, ora di Londra (le 9 in Italia), dopo una riunione del Cobra, il comitato britannico di emergenza. Lo scrive oggi il Daily Telegraph in una ricostruzione del blitz in cui i due uomini hanno trovato la morte.
Franco Lamolinara e Chris McManus sono stati uccisi dai rapitori "con un colpo ravvicinato alla testa" una volta cominciato il raid delle forze speciali. Lo scrive oggi il Daily Telegraph.
Il giornale britannico cita una fonte di sicurezza nigeriana: "Sono stati uccisi prima ancora che le SBS entrassero nel compound".
Nel blitz di ieri a Sokoto sono stati coinvolti una quarantina di uomini delle forze speciali britanniche che si trovavano da due settimane in Nigeria. Secondo una ricostruzione del Daily Telegraph, le SBS, Special Boat Service composte quasi esclusivamente di Royal Marines, sono state scelte perché erano l'unità in stand by per operazioni di antiterrorismo. Il posto si alterna con le SAS ogni sei mesi. Le SBS erano arrivate in Nigeria viaggiando in borghese su aerei civili, le armi e attrezzature spedite in grandi valige diplomatiche. Il loro comandante aveva installato il posto di comando della task force presso l'ambasciata britannica a Lagos. Le SBS avevano accesso a intercettazioni di cellulari ottenute dalle forze di intelligence nigeriane che avevano localizzato gli ostaggi a Sokoto, e di altri dati dal GCHQ, il servizio di ascolto dei servizi segreti britannici. Avevano accesso anche a video della casa dove venivano tenuti McManus e Lamolinara ottenute da un aereo che aveva sorvolato la città. Le immagini venivano ritrasmesse al comando SBS a Lagos e a Londra, sul monitor della sala del Cobra, il comitato di emergenza britannico. Dopo giorni di ascolto ieri si era aperta una "finestra di opportunita": le intercettazioni lasciavano capire che i terroristi stavano per spostarsi e poi avrebbero ucciso gli ostaggi. Il direttore delle SBS informò il capo delle Forze Speciali a Londra, un generale dell'Esercito e un amico personale di David Cameron, che giudicò che bisognava attaccare. Questo giudizio fu avallato da Cameron che alle 8 di Londra autorizzò il blitz.
Secondo i media britannici non è chiaro perché le SBS hanno attaccato di giorno la casa dove Chris McManus e Franco Lamolinara venivano tenuti ostaggio. In casi 'normali' un blitz del genere si sarebbe svolto di notte preferibilmente prima dell'alba, scrive oggi il Daily Telegraph ma "per ragioni che restano non chiare le SBS sono state costrette a fare un attacco in pieno giorno". In un segno di fretta, hanno detto fonti al giornale, i soldati hanno posto in atto un piano di "risposta di emergenza" invece del più coordinato piano di "risposta deliberata". Le squadre speciali britanniche si sono avvicinate in camion vicino alla casa. Il raid, autorizzato dal primo ministro David Cameron alle otto ora di Londra, è cominciato alle undici, ora di Lagos (a Londra era mezzogiorno).
Napolitano, inspiegabile comportamento inglese - "E' inspiegabile il comportamento del Governo inglese per non aver informato e consultato l'Italia", ha detto il capo dello Stato parlando con i giornalisti alla Camera. Napolitano ha riferito di aver parlato di ciò con il premier Mario Monti che ieri da Belgrado gli ha riferito della vicenda.
Napolitano, chiarimento politico-diplomatico - "E' necessario un chiarimento sul piano politico-diplomatico" sulla vicenda. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando con i giornalisti del blitz anglo-nigeriano di ieri che ha provocato la morte dell'italiano Franco Lamolinara.
Fini, piena fiducia in ministro Terzi e servizi - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha "piena fiducia nell'operato del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, e dei nostri servizi segreti". E' quanto si apprende in ambienti della presidenza di Montecitorio.
Hague, Italia informata a operazione avviata - L'Italia è stata informata "ad operazione avviata" del blitz per la liberazione degli ostaggi in Nigeria. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, William Hague, rispondendo ad una domanda dell'ANSA a Copenaghen.
Downing Street, non uccisi da fuoco amico incrociato - Chris McManus e Franco Lamolinara non sono rimasti vittima di fuoco incrociato. Lo ha detto oggi il portavoce di Downing Street sul blitz in Nigeria.
GB a Napolitano, azione spiegabilissima - "Inspiegabile? No, è spiegabilissimo per quanto doloroso". Lo ha detto il ministro della Difesa Phil Hammond replicando al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Fonte: www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/08/visualizza_new.html_129252...
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09/03/2012 21:32

faccio una riflessione:
e se il blitz lo faceva l'italia e andava male ? cioè stesso risultato del blitz inglese ?

ancora non è chiaro se è stato fuoco amico o li hanno uccisi i rapitori. forse un mix delle due cose. aspettiamo gli eventuali chiarimenti "ufficiali".

purtroppo è stata una tragedia. chissà, forse a non fare il blitz si otteneva prima o poi la liberazione. o forse il blitz è stato fatto perchè oramai non c'era più speranza per i rapiti.
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Utente Master
10/03/2012 13:54

Be bambino, ci sono molti punti oscuri...

Perchè il blitz non è stato condotto di notte, ad esempio?
Forse perchè i rapitori avevano intenzione di spostarsi proprio di notte e i reparti speciali inglesi sono dovuti intervenire subito...
Gli SBS non sono dilettanti. Sanno quello che fanno.

Quello che non capisco è perchè abbiano agito senza consultarci...
I reparti speciali inglesi erano sul posto oramai da tempo. Perchè quelli italiani no? Potevano attuare un'operazione congiunta.

Altro punto non chiaro è che forse gli SBS hanno sottovalutato l'avversario, o forse lo credevano in minor numero, generando uno scontro a fuoco prolungato (cosa da evitare in missioni di questo genere).

Attendiamo sviluppi...
10/03/2012 14:02

Avete mai sentito parlare dei cosiddetti "Tier one operator"? Queste informazioni le conoscono in pochi, anche tra quelli più ricchi di conoscenze in ambito militare e di intelligence.

Forse non tutti sanno che al di sopra delle forze speciali ci sono degli ulteriori gruppi, piccole unità formate da operatori di incredibile profilo tecnico-professionale eccezionale. I Tier one operator sono la punta di diamante delle forze speciali. Fondamentalmente sono membri sempre delle forze speciali, ma sono i migliori tra questi. I primi della classe insomma, per così meglio dire, vengono scelti nei bacini di vari corpi speciali, e inseriti in team di altissimo livello qualitativo e operativo, specializzati nelle operazioni in tutti i teatri del mondo.

"Tier" dall' inglese significa livello. Il sistema di primo livello si riferisce a operazioni speciali delle Forze con funzionalità diverse, all'interno delle forze armate degli Stati Uniti e possono essere applicate anche alle Forze Speciali controparti in altre nazioni che possono o non possono avere lo stesso insieme di abilità / livello di abilità, ma che non occupano la stessa nicchia. Nella dottrina militare statunitense più il numero è basso e più il livello è alto, ciò significa che l'operatore è più addestrato, specializzato, più finanziato e meglio equipaggiato. Quasi tutti i paesi della NATO adottano il sistema di riferimento Tier. Negli Stati Uniti ci sono 3 livelli:

- Tier 3: fanno parte tutti quei reparti addestrati all'attuare assalti classici (del tipo pesante con un gran numero di operatori) quindi a portare avanti operazioni militari in ambito di guerra ordinaria.

US ARMY 10 Divisione da Montagna, 82 Divisione Aviotrasportata e 101 Divisione Aviotrasportata.

In italia: Truppe Alpine dell'esercito EI (eccetto il 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger appartenente al rango delle FOS), 10 Divisione da Montagna; i reggimenti 8° 183° 186° 187° della Brigata Paracadutisti Folgore EI. 82 Divisione Aviotrasportata e 101 Divisione Aviotrasportata.

- Tier 2: fanno parte tutti i reparti che appartengono al rango delle Forze Speciali (FS) e Forze per Operazioni Speciali (FOS):

Negli USA

FS: US ARMY Green Berets (Berretti Verdi), US NAVY Seals.

FOS: US ARMY 75th Ranger Regiment, USMC United States Marine Corps Forces Special Operations Command (MARSOC), Special Amphibious Reconnaissance Corpsmen (SARC) formato da US Navy Reconnaissance Force e USMC Reconnaissance Force, USAF 24th Special Tactics Squadron dello United States Air Force Special Operations Command (AFSOC).

In Italia

FS: Marina militare Gruppo Operativo Incursori - GOI (chiamati anche ARDITI INCURSORI), Esercito Italiano 9° Reggimento d'Assalto Incursori Paracadutisti COL MOSCHIN (chiamato anche IL NONO) (della Brigata Folgore ma appartenente al rango delle FS), Aeronautica Militare 17° Stormo Incursori, Corpo dei Carabinieri Gruppo Intervento Speciale - GIS.
FOS: 4° Reggimento Alpini Paracadutisti RANGERS, 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obbiettivi - RAO (della Brigata Folgore ma appartenente al rango delle FOS).

- Tier 1: sono la punta di diamante delle sole Forze Speciali. Vi sono oltre due milioni di persone nelle forze armate statunitensi suddivisi tra avieri soldati, marinai e marines. Di questi militari, circa 50 mila fanno parte dello Special Operations Command (SOCOM), il comando operazioni speciali. E di questi ultimi solo i migliori fanno parte dei reparti classificati Tier 1.

Negli USA:

US ARMY 1st Special Forces Operational Detachment-Delta (1st SFOD-D) conosciuto meglio come DELTA FORCE, US NAVY DEVGRU inquadrata come Sael Team 6 (United States Naval Special Warfare Development Group-NSWDG). it.wikipedia.org/wiki/United_States_Naval_Special_Warfare_Developme...

La differenza tra loro è che la Delta Force è un reparto a se, mentre il Seal Team 6 è appunto uno dei team dei Seal; il reparto dei Seal Va dal Taem 1 al Taem 10 (il seal team 9 non esiste) ognuno specializzato per operare in determinati tipi di territori, quindi ogni team ha una sua area del mondo di competenza; il seal team 6 invece è addestrato a operare in ogni parte del mondo.

In italia:

Nella Marina Militare e più precisamente nel GOI - Gruppo Operativo Incursori tra i team c'è il "TEAM TORRE" noto anche come Team di Dispiegamento Immediato-TDI (in inglese Immediate Deployment Team-IDT); nell'Esercito Italiano, nel Col Moschin c'è la "Squadra di Schieramento Veloce"-SSV (in inglese Rapid Array Group-RAG). Di questi due reparti non si sa assolutamente niente, eccetto che delle pochissime foto scattate 20-30 anni fa durante un esercitazione.

Gli operatori delle Forze Speciali a livello 1 (Tier 1) svolgono missione sotto copertura classficate, ad altissimo rischio, queste missioni non sono rese publiche non solo nei detegli ma anche nel nome stesso e il governo ne smentisce l'esistenza: praticamente il governo non ne parla e se non saltano fuori sui giornali allora nessuno non verra mai a saperne niente.
[Modificato da AlessandroCacciatore 10/03/2012 14:05]
10/03/2012 14:15

Forse non tutti sanno che nel videogioco Medal of Honor, i programmatori hanno realmente collaborato con degli operatori del Tier 1....La prova?

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10/03/2012 14:21

Wow...
Grande Alessandro...

Questi soldati fanno parte del meglio del meglio, sono delle vere e proprie macchine nate per combattere.
Dove li metti, in qualunque scenario, loro sanno cosa fare e ti portano a termine la missione.
[Modificato da _Thomas88_ 10/03/2012 14:22]
10/03/2012 14:24

Calcola che i due team del Tear 1 italiano, sono ancora più segreti di quelli americani. Quelli con più informazioni (ma è comunque un eufemismo) sono i Delta Force, mentre i due nostri italiani, GOI e Col Moschin, sono i più segreti che ci siano. Successivamente viene il Seal team six, altrettanto classificatissimo.

Sono davvero delle macchine da guerra, roba da fumetti proprio...veri Rambo, ma esistono sul serio.
[Modificato da AlessandroCacciatore 10/03/2012 14:25]
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10/03/2012 14:56

Re:
AlessandroCacciatore, 10/03/2012 14.24:

Sono davvero delle macchine da guerra, roba da fumetti proprio...veri Rambo, ma esistono sul serio.




Eggià, una squadra di Rambo in carne ed ossa [SM=g8180]
Roba da fartela fare nelle mutande se sei uno dei loro nemici [SM=g6112]
10/03/2012 15:01

Ma il bello sai cos'è, è il comportamento del governo americano, che nega l'esistenza del Tier 1, anche se ormai sul Wikipedia inglese ci sono ottime informazioni, anche se pochissime, giustamente. Beh, il fatto che neghi l'evidenza è un classico comportamento, però...non esageriamo. Il governo Italiano almeno non ti prende in giro, non sono mai trapelate informazioni sul team torre o su quello del Nono.
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10/03/2012 18:36

Russia vs Giappone
Ci risiamo. Aerei da guerra russi, caccia e bombardieri, che si avvicinano pericolosamente allo spazio aereo di un altro paese. E questa volta è toccato al Giappone.

Una cosa simile era successa alla Gran Bretagna e alla Norvegia diversi anni fa.
freeforumzone.leonardo.it/lofi/Caccia-russi-verso-l-39-Inghilterra-Esplode-la-crisi-Londra-Mosca/D1554...

La notizia non è di adesso. Il fatto si è svolo a metà febbraio.


Il Giappone fa decollare aerei da combattimento per intercettare bombardieri russi.

La Forza di Autodifesa Aerea giapponese ha dovuto far decollare i caccia in risposta a voli di velivoli militari russi in prossimità dello spazio aereo giapponese mercoledì, lo ha riferito l’agenzia di stampa Kyodo giovedì, citando il ministero della Difesa.
Secondo il ministero, un totale di cinque aerei russi, tra cui due bombardieri strategici Tu-95 Bear, due velivoli da ricognizione Su-24 e un A-50 Mainstay di allerta rapido e di controllo aeromobili aviotrasportato, costeggiavano il territorio giapponese mercoledì.
“Hanno sorvolato l’Oceano Pacifico e il Mar del Giappone al lango di Hokkaido e della regione di Tohoku nel nord-est del Giappone,” lo hanno dichiarato dei funzionari giapponesi, aggiungendo che era la prima volta veniva avvistato un aereo AWACS (Sistema di Allerta e Controllo Aviotrasportato) russo vicino al Giappone.
La Russia ha ripreso i voli di ricognizione dei bombardieri strategici sopra gli oceani Pacifico, Atlantico e Artico, nel mese di agosto 2007.
I voli di ieri da parte di aerei della Forza Aerea Russa in prossimità delle coste del Giappone sono stati eseguiti rigorosamente in conformità delle norme internazionali e hanno avuto luogo in acque internazionali, lo ha affermato giovedì il portavoce della Forza Aerea [Russa], il colonnello Vladimir Drik.
“Tutti i voli effettuati da aeromobili della Forza Aerea sono stati eseguiti e vengono svolti in stretta conformità con le norme internazionali in materia di uso dello spazio aereo sopra acque internazionali, e non violando i confini di altri Stati“, ha detto.
“Sono stati scortati nei loro voli da caccia F-15 e F-16 delle Forze Giapponesi dell’Autodifesa Aerea“, ha detto Drik.

Fonte:http://gilguysparks.wordpress.com/2012/02/10/il-giappone-fa-decollare-aerei-da-combattimento-per-intercettare-bombardieri-russi/
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12/03/2012 21:15

Afghanistan, rabbia Parlamento e talebani dopo il massacro compiuto dal soldato USA
Sale tensione tra Afghanistan e USA all'indomani del massacro di 16 civili compiuto da un marine.

Esplode la rabbia del Parlamento afghano che condanna il massacro ieri di 16 civili, tra cui nove bambini, da parte di un soldato Usa (secondo testimoni locali accompagnato da altri militari ubriachi), mentre i talebani annunciano vendetta. La Casa Bianca assicura che continua la partnership con Kabul, ma si moltiplicano le condanne su quanto accaduto con Hillary Clinton che si dice "scioccata" e "rattristata". Intanto in una visita a sorpresa alle truppe tedesche a Mazar-i-Sharif, la cancelliera tedesca Angela Merkel esprime dubbi sul ritiro delle truppe entro il 2014. Ancora una volta gli afghani hanno esaurito la pazienza sulle azioni "arbitrarie" delle truppe straniere, sostiene il Parlamento di Kabul che chiede al governo americano di "punire i colpevoli in un processo pubblico davanti al popolo afghano". Da Washington replica il Pentagono che scarta tale ipotesi affermando che il soldato sarà giudicato dalla giustizia militare americana. La Casa Bianca rassicura Kabul che i negoziati proseguiranno sulla futura partnership e sulla riduzione delle forze Usa in Afghanistan.
"Continueremo ad avere negoziati molto diretti e importanti con il governo afghano", afferma il portavoce Jay Carney. Nonostante la piazza rimanga insolitamente tranquilla, preoccupano le parole di fuoco dei talebani, che da un loro sito web minacciano di "vendicare" ogni "martire ucciso selvaggiamente dagli invasori". I fondamentalisti descrivono le forze Usa come "selvaggi malati di mente" che saranno "punite per le loro azioni barbare", scrive il settimanale 'Time', secondo il quale le truppe di Washington dislocate in Afghanistan, sono in stato di allerta per possibili ritorsioni. I capi tribù locali della provincia di Kandahar, teatro del massacro, provano a rassicurare, e lanciano un appello alla calma, provando a sedare sentimenti anti-americani tra la popolazione. Per il momento sembrano esserci riusciti, poche settimane dopo il polverone provocato dai corani bruciati dai militari Usa, e i massacri che ne sono seguiti. Intanto in una visita a sorpresa alle truppe tedesche dislocate a Masar-i-Sharif, la cancelliera Merkel si dice scettica sul ritiro delle truppe entro il 2014. La situazione attuale non permette di dire che possiamo ritirarci oggi. E non possiamo neanche dire che ci riusciremo entro il 2013-14, chiosa la Merkel, convinta che il processo di riconciliazione politica, soprattutto con i talebani, ha registrato qualche progresso ma non ancora al punto di poter ritirare le truppe dell'Isaf. Mosca esprime profondo shock per il massacro dei civili e si augura che i colpevoli siano puniti severamente. Da Londra un portavoce del premier britannico David Cameron definisce il massacro un "evento tragico". "I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno ai familiari di chi è morto. Ma rispetteremo i piani", aggiunge la stessa fonte.
"Sono scioccata e rattristata per il massacro di civili innocenti" afferma dal canto suo la Clinton, al Palazzo di Vetro Dalle pagine del New York Times un ufficiale Usa sostiene che l'episodio di ieri sommato a quello dei Corani bruciati potrebbe rendere vani gli sforzi per un tavolo negoziale con i talebani: "la paura - sostiene l'ufficiale - è che questi incidenti possano fare irrigidire la visione che i fondamentalisti hanno di noi e del nostro modo di trattare gli afghani e la loro religione". Ed è ancora sconosciuta l'identità del soldato Usa. Il Pentagono infatti non intende per il momento rendere noto il nome del militare autore del massacro. Secondo un ufficiale statunitense - scrive il 'Wall Street Journal' online -, si tratterebbe di un sergente di una trentina d'anni che ha prestato servizio per tre volte in Iraq, è sposato e ha due figli. In Afghanistan sarebbe arrivato a dicembre.

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/11/visualizza_new.html_130210...


Intanto la tensione continua ad essere altissima in Siria.


Orrore e sangue a Homs, corpi di bimbi mutilati.

Famiglie decimate a Homs, con quasi 50 vittime, migliaia di persone in fuga dopo il massacro. Lasciata a se stessa, la Siria scivola verso il baratro di violenze a sfondo confessionale alimentate da un'incessante repressione del regime, sempre più identificato dagli oppositori con la minoranza sciito-alawita a cui appartengono i clan al potere da quarant'anni. su questo sfondo si è consumato nella notte tra domenica e lunedì un nuovo massacro contro civili innocenti a Homs, nel centro del Paese, dagli attivisti attribuito alle milizie lealiste e dal governo imputato a terroristi finanziati da Arabia Saudita e Qatar. Le vittime sono almeno 47 tra donne e bambini, intere famiglie dei quartieri a maggioranza sunnita di Karm az Zeitun e Adawi. I loro corpi mutilati sono stati mostrati da video amatoriali pubblicati su Internet da attivisti anti-regime. In uno dei filmati si mostrano corpi con crani spaccati, con occhi aperti, oppure con un'occhio solo perché dall'altro è fuoriuscita materia celebrale. Alcune salme presentano segni di bruciature estese, altre hanno tagli alla gola o fori di pallottole in fronte.

Per l'articolo completo:
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/12/visualizza_new.html_130950...


E continua a salire la tensione nella striscia di Gaza.


Raid su Gaza, ragazzo ucciso da drone israeliano.

Si chiamava Tamer Azzam, aveva 15 anni. Feriti cinque suoi compagni.

Sale il numero dei morti nella Striscia di Gaza, si allunga la gittata dei missili palestinesi in territorio israeliano. Non conosce per ora tregua, nonostante gli appelli della comunità internazionale, la nuova spirale di violenze al confine fra lo stato ebraico e l'enclave controllata da Hamas: teatro oggi del quarto giorno consecutivo di scontri, sullo sfondo di un incessante botta e risposta fra lanci di razzi e raid aerei e di un crescendo di paura che coinvolge sui due lati del fronte centinaia di migliaia di persone. Innescata venerdì dalla 'esecuzione mirata' dello sceicco Zuheir al-Kaisy, capo della fazione iper-oltranzista dei Comitati di resistenza popolare (e sospettato dall'intelligence israeliana di ordire un attacco terroristico in grande stile attraverso il Sinai egiziano) l'escalation ha fatto registrare nelle ultime ore il picco di intensità più alto dalla offensiva militare Piombo Fuso (dicembre 2008 - gennaio 2009).

Per l'articolo completo:
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/12/visualizza_new.html_130950...

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Utente Master
13/03/2012 14:57

L'aviazione navale italiana
Aviazione navale italiana.


L’Aviazione Navale nasce l’1 agosto 1956 con la formazione del 1° Gruppo elicotteri dotato degli elicotteri AB-47G che con il tempo vennero affiancati dagli AB-47J-3.
La nave Luigi Rizzo della classe Carlo Bergamini servì per effettuare i test operativi.
Nel marzo 1959, dopo il Mutual Defense Assistance Program stipulato con gli USA, arrivarono gli elicotteri SH-34.
Lo stesso programma fece arrivare 24 bombardieri Curtiss S2C-5 Helldiver equipaggiati per la lotta antisommergibile.

L’Aviazione Navale attualmente ha in dotazione i seguenti velivoli:
AV-8B Harrier Plus;
Piaggio P180 Avanti;
Agusta-Bell AB 212 ASW;
Sikorsky SH-3D Sea King;
AgustaWestland AW101.


AV-8B Harrier Plus.

Il McDonnell Douglas AV-8B Harrier II è un caccia da attacco al suolo VSTOL (Vertical Short Take-Off Landing).


Descrizione tecnica.
L’Harrier effettuò il privo volo nel 1978 ed entrò in servizio nel 1985. L’equipaggio è composto dal solo pilota. L’aereo è lungo 14.12m, ha un’apertura alare di 9.25m ed un’altezza di 3.55m. Il suo peso a vuoto è di 6340kg, carico di 10410kg, mentre il suo peso massimo al decollo è di 14100kg.
Monta un motore turboventola Rolls-Royce F402-RR-408.
La sua velocità massima è pari a 0.89 Mach. Ha un’autonomia di 2200km, un raggio d’azione di 485km e può raggiungere una quota di volo di 15000m.
L’armamento è composto da un cannone GAU-12 da 25mm. Nei sei piloni sub-alari può portare bombe Mk 82 da 500lb e Mk 83 da 750lb, missili aria-aria AIM-9 Sidewinder e AIM-120 AMRAAM, missili aria-terra AGM-64 Maverick e AGM-88 HARM, missili antinave AGM-84 Harpoon, razzi CRV7 da 70mm.

L’AV-8 Harrier nella Marina Militare Italiana.
In forza al GRUPAER, Gruppo Aerei imbarcati, di MARISTAER-Grottaglie, gli AV-8 Harrier sono imbarcati sia sulla portaerei Cavour sia sulla portaeromobili Garibaldi.
Nel febbraio 1995 gli Harrier imbarcati sulla portaeromobili Garibaldi ebbero il loro primo impegno operativo partecipando all’Operazione United Shield in Somalia. Tre AV-8B effettuarono numerose missioni di ricognizione e supporto allo sbarco anfibio dei Marines e del Reggimento San Marco.
Dal marzo al giugno 1997 il Gruppo partecipò all’Operazione Alba Neo, con gli aerei armati che decollarono giornalmente per operazioni di scramble.
Dall’aprile al giugno 1999 gli Harrier imbarcati sulla Garibaldi impiegarono per la prima volta i loro armamenti partecipando all’intervento NATO in Kosovo, nel corso dell’Operazione Allied Force.
Dal novembre 2001 al marzo 2002 il Gruppo partecipò all’Operazione Enduring Freedom. Con la Garibaldi dislocata nell’Oceano Indiano, gli Harrier effettuarono un totale di 800 ore di volo in missioni di combattimento.
Dall’agosto all’ottobre 2006 il Gruppo partecipò all’Operazione Leonte in Libano, effettuando missioni di ricognizione sul traffico mercantile.


Piaggio P180 Avanti.

Il Piaggio P180 Avanti è un aereo da trasporto executive da 6/9 passeggeri progettato e costruito dalla Piaggio Aero.

Descrizione tecnica.
L’equipaggio può essere composto da uno o due persone. Il P180 Avanti ha volato per la prima volta nel 1986. L’aereo è lungo 14.40m, ha un’apertura alare di 14.03m ed un’altezza di 3.98m.
Il suo peso ha vuoto è di 3400kg mentre il peso massimo al decollo è pari a 5466kg.
L’aereo è spinto da due turboeliche Pratt & Whitney Canada PT6A-66.
La sua velocità massima è di 754km/h, la sua velocità di crociera di 6444km/h e può raggiungere la tangenza si 12400m. Con sei passeggeri a bordo ha un’autonomia di 2400km.
La Marina Militare Italiana ha in servizio tre esemplari del Piaggio P180 Avanti, denominati P180M Maritime Avanti II.


Agusta-Bell AB 212.

L’AB 212 è un elicottero multiruolo biturbina con rotore a due pale. Progettato dalla Bell, in Italia è costruito sotto licenza dall’AgustaWestland.


Descrizione tecnica.
L’AB 212 è lungo 17.43m, largo 14.64m ed alto 3.83m. Il rotore ha un diametro di 14.mm circa ed il peso massimo al decollo è di 5080kg. Può trasportare 14 passeggeri, più l’equipaggio (1 o 2 piloti). Il motore è un Pratt & Whitney Canada PT6T-3, o 3B, a due turbine da 1342kW di potenza totali.
La sua velocità massima è di 223km/h, la velocità di crociera di 186km/h. L’autonomia si aggira intorno alle 2 ore e mezza. Il raggio d’azione è di 439km mentre la tangenza di 5305m.

L’AB 212 nella Marina Militare Italiana.
Dal 1973 la Marina Militare Italiana ha acquistato 67 elicotteri di questo tipo, che utilizza sia per compiti antisommergibile, armati di siluri e sonar, sia per la ricerca e salvataggio.
Le dimensioni medie dell’elicottero gli consentono di operare dai ponti delle fregate e dei cacciatorpedinieri, oltre che da quelli delle unità maggiori.
All’inizio gli AB 212 formavano il reparto di volo degli incrociatori classe Doria, che ne potevano imbarcare quattro, e poi del Vittorio Veneto, che ne potevano imbarcare fino a nove.
Attualmente la Marina Militare dispone degli AB 212 in due versioni: ASW-ASuW e NLA.
ASW-ASuW – questa versione ha una struttura irrobustita per la protezione contro la salsedine, per l’impiego prolungato a bordo delle unità navali. L’AB 212 ASW-ASuW è dotato di sensori e armamento per compiti antinave e antisommergibile. I sensori sono il radar APS-705, il sonar ASQ-13B e il FLIR (Forward Looking Infra-Red) “STAR SAFIRE II” e, a volte, è presente un apparato LINK/TG-2 per la guida dei missili superficie-superficie del tipo Teseo. L’armamento standard è composto da due siluri MK-46.
L’elicottero trasporta anche dei galleggianti d’emergenza.
NLA – Il 2 maggio 1994 venne formato il Reparto Eliassalto, inizialmente chiamato Nucleo Lotta Anfibia. Lo scopo era di dotare la Forza Armata di uan componente elicotterista imbarcata specializzata nelle operazioni di supporto alle Forze da Sbarco del Reggimento San Marco.
L’AB 212 NLA dispone di sedili corazzati e di corazzature removibili sul pavimento della cabina. L’elicottero è dotato di illuminazione interna ed esterna compatibile con l’impiego dei visori NVG e di trancia cavi. L’armamento è vario e può essere composto da:
due mitragliatrici pesanti HMP calibro 12.7mm;
due mitragliatrici leggere MG 42/59;
due lanciarazzi HL 19/70.
L’equipaggiamento comprende anche il SIAP, Sistema Integrato di Autoprotezione Passiva, con sensori antimissile e sistema di lancio automatico di chaff e flare.
Il velivolo può trasportare da 2 a 5 operatori del Reggimento San Marco o delle Forze Speciali.


Sikorsky SH-3 Sea King.

Il Sikorsky S-61, o SH-3 Sea King, è un elicottero multiruolo biturbina medio/pesante con rotore a cinque pale, progettato dalla Sikorsky Aircraft Corporetion alla fine degli anni ’50. Viene utilizzato sia per la lotta antisommergibile sia per operazioni di ricerca e soccorso. In Italia viene costruito su licenza dall’Agusta.


Descrizione tecnica.
L’SH-3 ha un equipaggio di 4/6 uomini (2 piloti e 2 specialisti, più eventualmente 2 aerosoccorritori). E’ lungo 22.30m, alto 5.52m ed il rotore principale ha un diametro di 18.90m. Il suo peso a vuoto è di 6200kg mentre il peso massimo al decollo non deve superare i 10000kg.
Il motore è composto da due General Electric T58-GE-5 da 1521 shp.
La sua velocità massima è di 260km/h, la sua autonomia di 750km mentre la sua tangenza di 3500m.

L’SH-3 nella Marina Militare Italiana.
L’SH-3 è entrato in servizio nella nostra marina nel 1969. Generalmente imbarca sulla Portaeromobili Garibaldi, sull’unità Logistica ETNA e sulle unità anfibie.
Il Sea King nella MMI svolge ruoli primari nella lotta antisommergibile ed antinave, grazie al sonar di profondità AQS 18, al radar panoramico ed al sistema di Guerra Elettronica.
L’armamento principale differenzia in base alla configurazione, la quale varia a seconda dall’impiego operativo previsto. Nella configurazione ASW è armato con siluri MK-46 ed è equipaggiato con un sonar di profondità, con un radar di scoperta e sorveglianza e un sistema di guerra elettronica; nella configurazione ASUW è armato con i missili A/N Marte MK-2S; in altri casi può montare mitragliatrici calibro 12.7mm.
Nel recente passato è stato modificato per operare in supporto alle Forze da sbarco, in attività di elitrasporto truppe ed eliassalto, grazie a capacità di autodifese attive e passive e alla possibilità di trasportare 19 persone equipaggiate e fino a 3300kg di carichi esteri. Alcuni esemplari operano in supporto agli Incursori del COMSUBIN.
L’SH-3, comunque, svolge egregiamente anche compiti di ricerca e soccorso in mare.
Il Sea King è presente presso il 3° Gruppo Elicotteristi di Catania nella versione antisommergibile e ASUW, mentre è presente nel 4° Gruppo Elicotteri di Grottaglie nella versione elitrasporto/eliassalto/ operazioni speciali.
Le versioni in cui il Sea King opera nella nostra marina sono:
AS-61A-4, versione da trasporto e ricerca/soccorso;
AS-61N-1 Silver, versione con cabina accorciata;
ASH-3D, versione antisommergibile;
HH-3F, versione SAR, Search and Rescue. E’ la versione più diffusa, presente con 35 esemplari entrati in servizio a partire dal 1977. 20 sono nella versione standard “Alpha”, mentre 15 nella versione “Bravo”, modificati con equipaggiamenti dedicati alle missioni Combat SAR. In seguito, sono stati ulteriormente modificati con equipaggiamenti per il ruolo SMI, Slow Mover Interceptor.

Incidenti dell’HH-3F.
L’HH-3F è stato protagonista di due incidenti.
Il primo avvenne il 7 maggio 2008 nelle acque di fronte l’aeroporto di Pratica di Mare, quando un HH-3F in volo di addestramento notturno in mare impattò contro la superficie dell’acqua; il velivolo si inabissò ma l’equipaggio di 5 persone riuscì a mettersi in salvo.
Il secondo si verificò il 23 ottobre 2008 nelle vicinanze di Strasburgo, quando un HH-3F diretto da Digione a Florennes per il Tactical Leadership Programme precipitò causando la morte dell’intero equipaggio formato da 8 soldati.


AgustaWestland AW101.

L’AgustaWestland AW101 è un elicottero multiruolo a tre turbine nato dalla collaborazione tra l’italiana Agusta e la britannica Westland Aircraft.


Descrizione tecnica.
L’AW101 ha un equipaggio di 4 uomini, 2 piloti e due membri dell’equipaggio. Ha una lunghezza di 22.80m, un’altezza di 6.65m e il rotore principale ha un diametro di 18.60m.
Il suo peso a vuoto è di circa 10500kg mentre il peso massimo al decollo è di circa 14600kg.
L’elicottero può montare tre turbine General Elecrtic T700/T6A o tre turbine Rolls-Royce Turbomeca RTM322.
La sua velocità massima è di 309km/h, la sua autonomia di 1389km e la sua tangenza di 4575m.
Nelle versione antisommergibile o antinave può essere armato con quattro siluri Mk44 o Mk46 e con due missili antinave Marte.

L’AW101 nella Marina Militare Italiana.
La collaborazione tra l’Agusta e la Westland per la creazione di questo elicottero iniziò alla fine degli anni ’70. Lo sviluppo del velivolo fu lungo e il primo volo si ebbe circa dieci anni dopo. Nel 1997 il governo italiano ordinò venti AW101 per la Marina Militare.
Essendo un elicottero multiruolo, l’AW101 può svolgere egregiamente compiti antinave e antisommergibile, compiti di ricerca e salvataggio, compiti di trasporto e di assalto anfibio.
Ai venti esemplari ordinati nel 1997, ne vennero aggiunti altri successivamente. Ora la nostra aviazione navale dispone dei seguenti AW101 in diverse versioni:
10 in versione ASuW/ASW, per compiti antinave ed antisommergibile;
4 in versione AEW, per compiti di sorveglianza;
4 in versione utility;
4 in versione ASH, per compiti di assalto anfibio.
I 22 esemplari di AW101 sono in servizio presso il 1° Gruppo Elicotteri ed il 3° Gruppo Elicotteri (altri due esemplari verranno consegnati a breve).
Nell’ottobre 2010 tre elicotteri del 1° Gruppo Elicotteri della base aerea di Luni Sarzana vennero inviati in Afghanistan a bordo di un C-17 dell’USAF. Questi fanno parte del Task Group Shark che comprende un totale di 67 militari tra equipaggi di volo, tecnici, personale amministrativo, logistico e medico, oltre ai fucilieri del Reggimento San Marco.
I tre AW101, dotati di sistemi di auto protezione e visione notturna, sono impiegati in missioni di sorveglianza, pattugliamento, scorta ed evacuazione medica. Il loro territorio di competenza è l’Afghanistan occidentale e fanno base ad Herat.


Fonte: Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Aviazione_Navale
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16/03/2012 13:47

Corea del Nord: verso lancio quarto 'satellite', ultimo nel 2009
Esperti: missile a lunga gittata compatibile con testata atomica.

La Corea del Nord si appresta al quarto lancio di un 'satellite' o missile di vario tipo a lunga gittata dopo quelli fatti nel 1998, nel 2006 e nel 2009, cui fece seguito la condanna del Consiglio di sicurezza dell'Onu con tanto di rafforzamento delle sanzioni. Il vettore citato dalla Kcna, il 'Kwangmyongsong-3', e più noto all'estero come 'Taepodong', è stato testato l'ultima volta il 5 aprile 2009 ed è capace di sorprendere vicini, come Giappone e Corea del Sud, nonché gli stessi Stati Uniti, per gli oltre 3.000 km coperti scavalcando il Giappone prima di cadere nelle acque dell'oceano Pacifico. Il razzo è considerato dagli esperti occidentali un missile a lunga gittata, composto da due o tre stadi e capace di montare anche una testata atomica da 500 kg.
Pyongyang, nella circostanza, rivendicò il successo delle operazioni con il satellite mandato in orbita per trasmettere canzoni e musiche rivoluzionarie. Washington e Seul, invece, parlarono di insuccesso, pur con l'innegabile risultato della lunga distanza raggiunta. Un portavoce del Comitato nordcoreano per la Tecnologia spaziale, secondo quanto riferito dalla Kcna, ha detto che il lancio "offrirebbe un'importante occasione per mettere la tecnologia spaziale a scopi pacifici a un livello più alto".
Appena pochi giorni fa, la Corea del Nord ha accettato la moratoria su missili a lunga gittata, test nucleari e arricchimento dell'uranio nel negoziato diretto con Washington allo scopo di strappare aiuti alimentari per 240.000 tonnellate e di cercare di superare la fase di stallo dei colloqui multilaterali sull'abbandono dei programmi atomici.
Seul, lancio satellite è grave provocazione - La Corea del Sud ha espresso "grande preoccupazione" per l'annuncio di Pyongyang sul lancio di un 'satellite' tra il 12 e il 16 aprile, bollando l'iniziativa come "un grave atto e una provocazione". "Se la Corea del Nord lancia il suo satellite, come già reso noto, si tratterà - recita una nota del ministero degli Esteri - di un grave atto provocatorio contro la pace e la stabilità nella penisola coreana e in Estremo Oriente".

Fonte: Ansa.It
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19/03/2012 13:42

Lo scontro a fuoco
Afghanistan: le immagini di uno scontro a fuoco.

Le riprese fatte da un soldato inglese.


Fonte: Corriere della sera.It
video.corriere.it/afghanistan-immagini-uno-scontro-fuoco/3e6c1a28-711e-11e1-8a4c-5b31...
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23/03/2012 15:49

Il rifornimento in volo
Siamo in Alaska. Il paesaggio sullo sfondo è mozzafiato.
Ma non è questo che interessa a noi. [SM=g6794]

Tre velivoli sono in volo sopra le terre incontaminate di questo stato.
Si tratta di un C-130 dell'Air National Guard e di due HH-60 Pave Hawk dell'USAF.

L'aereo e gli elicotteri stanno svolgendo una delle esercitazioni più comuni, quella del rifornimento in volo.
Il C-130 non è un aerocisterna: l'USAF ha in dotazione a questo scopo i K-10 e i K-135.
Però, il rifornimento in volo può essere eseguito anche tramite l'utilizzo di serbatoi subalari. Ad esempio, un caccia con serbatoi subalari con apposito equipaggiamento può rifornire un altro caccia.

In questo caso, il C-130 rifornisce i due Pave Hawk.





Fonte: Militaryphotos.net
[Modificato da _Thomas88_ 23/03/2012 15:53]
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24/03/2012 20:23

fantastiche queste foto. ci vuole calma e sangue freddo durante il rifornimento. però vabbè chissà quante volte si sono allenati a farlo in simulatore prima di farlo nel reale.

pensavo una cosa: fare il rifornimento in volo agli elicotteri oppure a degli aerei, richiede velocità differenti. probabile che l'aereo cisterna si adatti alle due modalità
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25/03/2012 16:43

Re:
bambino_69, 24/03/2012 20.23:

pensavo una cosa: fare il rifornimento in volo agli elicotteri oppure a degli aerei, richiede velocità differenti. probabile che l'aereo cisterna si adatti alle due modalità




...certo, non penso il rifornimento in volo per gli elicotteri e quello per gli aerei si faccia alla stessa velocità.
Cioè, ognuno avrà le sue "condizioni ideali", una velocità di sicurezza che, credo, per gli elicotteri sia inferiore a quella dei jet.

Ma non sono a conoscenza di queste velocità. [SM=g2806961]
[Modificato da _Thomas88_ 25/03/2012 16:43]
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26/03/2012 15:57

Afghanistan, oggi i funerali di Silvestri
Come tutti avrete avuto modo di vedere ai telegiornali o di leggere sui giornali, sabato c'è stato un attacco da parte dei talebani ad una base italiana in Afghanistan. Un soldato, il sergente Michele Silvestri, ha perso la vita, mentre altri 5 nostri soldati sono stati feriti, uno gravemente.

Ecco il link all'articolo che parla dell'attacco:
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/24/visualizza_new.html_156098...


La salma del sergente ucciso a colpi di mortaio e' giunta a Roma.


La salma del sergente Michele Silvestri è a Roma. L'aereo che la trasportava, un C-130 dell'aeronautica militare con a bordo il feretro del 33enne militare di Monte di Procida, è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino alle ore 11. A rendere gli onori militari sulla pista un picchetto del 21° Genio Gustatori di Caserta insieme con un picchetto interforze.
Il pianto disperato della moglie e della mamma ha segnato la breve mesta cerimonia del rientro dall'Afghanistan della salma del sergente Michele Silvestri. La bara, avvolta nel tricolore, è stata fatta scendere dal C-130 da 6 commilitoni del 21/o Genio Guastatori di Caserta. Davanti al picchetto d'onore la benedizione da parte dell'Ordinario militare, l'arcivescovo Vincenzo Pelvi e l'omaggio del ministro della Difesa Giampaolo Di Paola che ha poggiato le mani sul feretro. Dopo le note del "Silenzio" il corteo ha seguito il feretro fino al carro funebre. Qui i pianti delle due donne del fratello e della sorella si sono fatti irrefrenabili. La mamma Teresa e la moglie Nunzia hanno gridato a più riprese toccando la bara dopo che era stata deposta nel carro funebre. La salma ha quindi lasciato l'aeroporto di Ciampino alle 11.20 diretta all'Istituto di Medicina Legale dove, come da prassi in casi del genere, verrà eseguita l'autopsia.
Le esequie solenni del sergente si svolgeranno alle 18 nella Chiesa Santa Maria degli Angeli di Roma.
Giungerà in tarda serata a Monte di Procida il feretro del sergente dell'Esercito Italiano, Michele Silvestri. La camera ardente, domani mattina, sarà allestita nella sala comunale "Ludovico Quandcel" e resterà aperta dalle 8 alle 10. In serata si terrà una veglia di preghiera che sarà guidata da don Antonio Cassaro, della comunità del Buon Consiglio. Successivamente la salma verrà trasferita nella chiesa del Buon Consiglio a Cappella. Il rito funebre, che avrà inizio alle 10,30, sarà presieduto dal vescovo di Pozzuoli, mons. Gennaro Pascarella. Alla cerimonia saranno presenti i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Monte di Procida e di Bacoli che hanno proclamato il lutto cittadino. Presenti, naturalmente, anche i commilitoni del sergente Silvestri, che era effettivo al 21mo Genio Guastatori, inquadrato nella brigata 'Garibaldi', di stanza a Caserta.

Fonte: Ansa.It
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