Risorse: Regolamento | Assistenza e Aiuto | Comunicazioni generali   Condividi:    
Visita il sito Ufoonline.it 
per ulteriori notizie, immagini e commenti.

Archivio + Ricerca + Opinioni + Tag + Speciali + Vostri avvistamenti 

Ricerca per anno di tutti gli articoli2010 - 2011 - 2012 - 2013 - 2014  TAG articoli archiviati sul sito:

Ufo | Marte | Scienza | Misteri | CropCircles | CoverUp | Seti | Astronomia | UfoinTv | Criptozoologia  

2012 | Sole | Interviste | Editoriali | Neo | Religione | Avvistamenti | Storia | Analisi | Luna 

Abductions | Droni | Astrobiologia | Paleoastronautica | Disastri | Complottismo | Terra


 
Stampa | Notifica email    
Autore

[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
23/06/2012 10:56

Siria: missili anti-tank di Israele ai ribelli.
Scontri a Homs e Dayr az Zor per petrolio e gas.

I gruppi armati siriani anti-Assad a Homs hanno ricevuto missili israeliani di ultima generazione utili "contro i carri armati T-72" in dotazione all'esercito siriano: lo rivelano all'ANSA fonti bene informate in Siria.
A Homs (nord di Damasco) e Dayr az Zor (est) "si concentrano le risorse petrolifere nevralgiche per la Siria, per questo ci sono i combattimenti più intensi". Lo rivelano all'ANSA fonti straniere a Damasco, spiegando che "in ballo non c'é un confronto tra sunniti-sciiti o alawiti": "quello che conta è il controllo delle risorse".
"La lettura settaria o religiosa della crisi che viene fatta in Occidente non risponde alla realtà, in ballo non c'é un confronto tra sunniti-sciiti o alawiti", spiegano le fonti. "Quello che conta è il controllo delle risorse", come in Libia. La Siria è un Paese atipico rispetto a quelli del mondo arabo, le varie impostazioni si fondono, lasciando intravedere "uno scontro non impostato sul principio confessionale, settario". Sono "altri,aggiungono, forse quelli di al Qaida, che vogliono dare questa immagine di quello che succede in Siria". La Siria, secondo il World facts 2011 della Cia, conta su 401mila barili di petrolio al giorno (di cui la metà esportati) che colloca il Paese al 34/mo posto nel mondo. Inoltre, a Homs c'é la più importante raffineria del Paese, mentre a Dayr Az Zor, nella valle dell'Eufrate, si concentrano le riserve di gas e petrolio più cospicue della Siria.

Fonte: Ansa.It


Intanto la tensione sale anche tra Siria e Turchia.


Un caccia turco F-4 è stato abbattuto dalla contraerea Siriana.

Giallo prima dell'ammissione. Due piloti dispersi, ricerche.

Un caccia turco con due piloti a bordo e' stato abbattuto ieri mattina dalla contraerea siriana ed e' finito in mare. I due piloti sono dispersi e sono in corso le ricerche. I siriani dicono che il velivolo e' stato abbattuto dopo che aveva sconfinato. La sorte dell'aereo e' stata un mistero per tutta la giornata. Il premier di Ankara Erdogan nel pomeriggio ha accusato la Siria di averlo colpito, ma solo dopo mezzanotte Damasco ha confermato l'abbattimento

Fonte: Ansa.It
[Modificato da _Thomas88_ 23/06/2012 11:00]
OFFLINE
Post: 3.331
Registrato il: 24/02/2012
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
23/06/2012 11:07

In effetti il punto cruciale di tutto è l' aspetto economico, quello religioso è la '' scusa '' ufficiale, mentre molti uomini credono di combattere per rappresentare i loro ideali, invece sono solo pedine di una guerra economica che non avrà mai fine [SM=g1950688]
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
23/06/2012 19:03

Re:
papero16, 23/06/2012 11.07:

In effetti il punto cruciale di tutto è l' aspetto economico, quello religioso è la '' scusa '' ufficiale, mentre molti uomini credono di combattere per rappresentare i loro ideali, invece sono solo pedine di una guerra economica che non avrà mai fine [SM=g1950688]




Vero papero.

Adesso poi mi ha incuriosito questa vicenda del caccia turco abbattuto...
Si potrebbe venire a creare un putiferio tra i due paesi. La tensione, già alta, andrebbe alle stelle.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
26/06/2012 18:14

Veicoli corazzati iraniani, parte prima: il Tosan
Molto sappiamo delle forze armate delle potenze occidentali ma pochissimo sappiamo sugli equipaggiamenti delle forze armate dei paesi del Medio Oriente, soprattutto quelli "ostili".

Da oggi voglio elencarvi una serie di veicoli corazzati in dotazione alle forze armate al servizio di Teheran.


Il Tosan.

Spesso scritto come Towan, che in arabo significa “cavallo selvaggio furioso”, è un carro armato leggero sviluppato in Iran per le proprie forze armate.

Caratteristiche tecniche.
L’equipaggio è composto da tre uomini.
Con una lunghezza di 4.9m, una larghezza di 2.2m ed un’altezza di 2.1m, il mezzo pesa circa 8 tonnellate. La trazione è a cingoli mentre il motore è un diesel.
L’armamento è composto da un cannone da 90mm o da un sistema per il lancio di missili Toophan entrambi di produzione iraniana.
Il Tosan è dotato di un elevata autonomia e quindi non occorre trasportarlo su un altro mezzo per fargli raggiungere la sua destinazione.

Storia.
Entrato in servizio nel 1997, ne dovrebbero essere stati costruiti circa 20 esemplari anche se a partire dal 2008, secondo fonti del governo iraniano, dovrebbe essere stata avviata la sua produzione su larga scala.
Sviluppato per compiti di importanza strategica, in Iran questo veicolo è soprannominato Quick Reaction tank, carro a risposta rapida.
Sembrerebbe basato sul mezzo FV101 Scorpion britannico, veicolo acquistato in ottanta esemplari circa in passato.


Nella foto, un Tosan armato con un cannone da 90mm.
[Modificato da _Thomas88_ 26/06/2012 18:17]
OFFLINE
Post: 3.331
Registrato il: 24/02/2012
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
26/06/2012 21:20

Bhè aldilà del colore che ricorda un pò la bandiera italiana, può essere utile in luoghi ostili grazie alla sua agilità [SM=g1420767]
OFFLINE
27/06/2012 10:43

@Thomas88: molto bella questa rubrica.
Una domanda..hai qualche informazione in merito al progetto Teleforce di Tesla?
So che ci lavorò per anni e anni proponendolo anche al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ma non ho idea se sia mai riuscito a costruirne un prototipo completo e funzionante.

Grazie.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
27/06/2012 15:15

Re:
Stardex, 27/06/2012 10.43:

@Thomas88: molto bella questa rubrica.
Una domanda..hai qualche informazione in merito al progetto Teleforce di Tesla?
So che ci lavorò per anni e anni proponendolo anche al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ma non ho idea se sia mai riuscito a costruirne un prototipo completo e funzionante.

Grazie.




Prima di tutto grazie...

Riguardo il progetto Teleforce, l'arma a particelle ipotizzata da Tesla negli anni '30, non ho documenti nel mio archivio.
Quindi il massimo che posso fare è linkarti siti o pagine che ne parlano.

Partendo da wikipedia:
it.wikipedia.org/wiki/Teleforce

Più dettagliata è la pagina che parla del Raggio della morte:
it.wikipedia.org/wiki/Raggio_della_morte

Se mastichi l'inglese, poi abbiamo questa fonte:
www.tfcbooks.com/teslafaq/q&a_011.htm


Comunque che so io quest'arma rimase al livello teorico e non venne mai realizzata. Tesla la propose prima agli USA, poi ai paesi europei. La Russia, a suo dire, era la nazione più interessata al progetto.
Nessuno, però, decise di investire sulla realizzazione di quest'arma. Tesla aveva chiesto una cifra di 2 milioni di dollari circa, per l'epoca molto elevata. Tutti i paesi interpellati rifiutarono e quindi il progetto non decollò; l'arma rimase sulla carta di progettazione.

Poi ci sono le solite teorie del complotto che dicono che l'arma è invece stata realizzata e alla morte dell'inventore sequestrata e segretata dall'FBI [SM=g2201354]
OFFLINE
27/06/2012 15:35

Confermi i miei dubbi allora...anche io ero piuttosto convinto del fatto che rimase solo un progetto cartaceo.
Sarebbe interessante capire se la teoria avrebbe potuto dimostrarsi funzionale sul campo operativo.

Ma secondo te, ha registrato anche questo progetto?
Perchè se così fosse, gli eredi del brevetto avrebbero accesso ai progetti e potrebbero finanziarne un prototipo, anche solo per valore storico...o no?

Su Wiki avevo già dato un'occhiata ma non mi aveva soddisfatto.
Avevo provato anche sul suo sito ufficiale IT ma non ho trovato nulla.
OFFLINE
Post: 6.327
Registrato il: 18/07/2011
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
27/06/2012 18:11

Sarebbe interessante trovare copia della lettera a J.P. Morgan, ma ho paura che ci sia lavorato sopra a livello di ricamo dopo la morte di Tesla e che si sia trattato di una delle sue innumerevoli invenzioni teoriche.

Questi sono siti che parlano del raggio, purtroppo come noterai sono in stile complottistico.

www.pbs.org/tesla/ll/ll_wendwar.html

reinep.wordpress.com/2010/09/12/nikola-teslas-death-ray/

www.veteranstoday.com/2012/03/12/192666/

OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
27/06/2012 18:57

Grazie Eone.
OFFLINE
Post: 6.327
Registrato il: 18/07/2011
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
27/06/2012 18:59

Dovrei avere anche dell'altro in archivio,. peccato che parecchi links siano inattivi, vedo di postare quello che è rimasto valido.

OFFLINE
27/06/2012 19:19

@eone: grazie per i link.
Come dici tu pero' il complottismo ha la meglio.

Leggendo in particolare il secondo (ma anche su Wiki) si direbbe che i governi non aspettassero altro che lui morisse per rubargli i progetti.
Anzi, sembrerebbe quasi che sia stata la CIA stessa ad ucciderlo per inaugurare la neo-nata agenzia [SM=g8320]
Scherzi a parte..queste supposizioni per me non hanno molto senso essendo stato Tesla stesso a proporre il progetto ai Dipartimenti della Difesa...e venne "snobbato".
Ok, chiedeva del denaro in cambio, ma se ci fosse stato vero interesse, per quanto poteva essere alta la sua richiesta, penso che un accordo economico-commerciale sarebbero riusciti a trovarlo no?!
Poi guarda caso, dopo la sua morte, tutti interessati al raggio?!

Non lo so...e se ci fossero stati dei problemi progettuali in fase di sviluppo?
Con "il padre" ancora in vita sarebbe stato piu' facile risolverli no?!...e invece loro che fanno? Ammazzano l'inventore dell'arma piu' sensazionale del momento.

Son solo ragionamenti fatti ad alta voce e magari senza senso pero' non credo sia questa la spiegazione per la sua morte.
Magari per altre invenzioni si considerando che comunque la faccenda non e' limpidissima ma per questa non penso ne valesse la pena.
[Modificato da Stardex 27/06/2012 19:21]
OFFLINE
Post: 6.327
Registrato il: 18/07/2011
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
29/06/2012 14:59

La Siria e la crisi terminale della potenza militare statunitense



Per le forze armate degli Stati Uniti, la Siria è già una guerra prima di esserla per davvero, anche se non lo è mai realmente. La situazione reale sul terreno, che si distingue sempre più chiaramente, implica molti avvertimenti ai militari statunitensi sulla loro capacità di intervenire (“proiezione della forza“) e di controllare una situazione esterna di questo genere, sulla loro capacità di influenzare, ecc., una zona strategica di tale importanza. Abbiamo già notato la posizione espressa al Congresso, all’inizio del mese, dai capi statunitensi (il presidente dei Capi di Stato Maggiore Riuniti e Comandante del Comando Centrale, il 3 marzo 2012). I chiarimenti recenti, tra cui quelli di DEBKAfiles, (del 19 Marzo 2012 ), ma anche di altre fonti, non sono rassicuranti per il Pentagono; se si osserva tenendo in conto l’essenziale, cioè quel che costituisce l’identità e lo scopo del Pentagono, del complesso militare-industriale, dei concetti americanisti, – vale a dire la capacità di proiezione necessariamente globale della forza vittoriosa…
Ci siamo concentrati su tre aspetti, diretti e indiretti, della situazione in Siria, in termini di potenza militare statunitense, e della relativa postura strategica.
- DEBKAfiles informa sull’assistenza fornita dalla Russia alla Siria, riguardo la difesa aerea, nel concetto che punta all’ambizione d’interdire lo spazio aereo siriano alle forze aeree straniere ostili. Si tratta dell’impiego dei 50 sistemi mobili Pantsir-S1, il successore dei formidabili ZSU-23 con affusti quadrinati di cannoni da 23 millimetri a tiro rapido e radar-guidati. Il sito Australian Air Power, la migliore fonte tecnica per i sistemi russi, fornisce i dettagli che descrivono le capacità impressionanti del Pantsir-S1, nella sua versione attuale con due cannoni da 30 mm a tiro rapido e a otto postazioni lanciamissili terra-aria SA-22, montati su un unico autoveicolo, e dotato anche di un apparato di guida radar e di contro-misure elettroniche. Le funzionalità descritte si riferiscono a una capacità di risposta estremamente mobile ognitempo, una potente protezione elettronica, in particolare contro missili anti-radar HARM, una capacità di risposta contro aerei, elicotteri, missili e anche Tomahawk, bombe e missili aria-superficie Walleye 2 e Maverick. Si tratta di un vero e proprio sistema di interdizione tattica dello spazio aereo, senza eguali nel mondo per capacità, efficienza e flessibilità. Questa rete di sistemi di interdizione antiaerei della Siria è gestita da specialisti russi.





- La precisazione data da DEBKAfiles riguardo i voli iraniani sull’Iraq, per appoggiare l’intervento dell’Iran in Siria, implica l’incapacità degli Stati Uniti nel convincere il governo iracheno a vietare all’Iran di praticare queste vie aeree (“Questo tentativo è reso possibile dal permesso di Baghdad di sorvolare l’Iraq direttamente verso la Siria. Secondo le nostre fonti di Washington, il presidente statunitense Barack Obama ha cercato di intercedere presso il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki, per bloccare i voli di transito iraniani in Siria, solo per essere respinto.”). La cosa era già stata ufficialmente avviata dal Dipartimento di Stato (AFP 17 marzo 2012 ):
“Senza entrare in questioni d’intelligence, siamo preoccupati per il sorvolo dell’Iraq dei voli cargo iraniani diretti in Siria“, aveva detto ai giornalisti la portavoce del Dipartimento di Stato Victoria Nuland. “Ci stiamo consultando con l’Iraq riguardo a essi, e stiamo facendo il punto che ogni esportazione di armi o materiale bellico dall’Iran per, francamente, qualsiasi destinazione, sarebbe una violazione della risoluzione 1747 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite“, aveva detto. [...]
“Il premier iracheno Nuri al-Maliki ha insistito che tutti gli elementi trasportati attraverso l’Iraq in Siria fossero beni umanitari, dopo che un giornale degli Stati Uniti aveva segnalato che l’Iran inviava armi alla Siria attraverso lo spazio aereo iracheno. “L’Iraq non consente che il suo territorio o i suoi cieli siano una via di passaggio per le armi in qualsiasi direzione e da qualsiasi provenienza”, aveva detto Maliki in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio“.
In realtà, ci sono stati diversi interventi degli Stati Uniti presso gli iracheni per impedire tali transiti iraniani nello spazio aereo iracheno, tutti respinti. Non vi è alcuna prova che gli iracheni cambieranno il loro atteggiamento verso ciò che costituisce un rafforzamento strategico iraniano di così grande importanza regionale. L’episodio è particolarmente evidente, in primo luogo a causa della impotenza degli Stati Uniti nell’influenzare il governo iracheno su una questione di tale importanza, in secondo luogo, a causa dell’impotenza, o riluttanza, degli Stati Uniti nel compiere da sé le manovre per vietare lo spazio aereo iracheno, o anche per controllare se la risoluzione 1747 non sia violata (per quanto riguarda una legittimità estrema e assurda degli Stati Uniti a tal riguardo, perché sappiamo che sono i guardiani intangibili della legalità internazionale nel campo delle Nazioni Unite, ed essi stessi sono assolutamente rispettosi della cosa) … Comunque, nel complesso, non vi è un quadro incoraggiante sulla capacità di risposta e d’influenza degli Stati Uniti su un paese che dovrebbe essere tra i suoi servitori più obbligati, dopo il trattamento che è stato applicato su di esso da parte degli Stati Uniti, dal 2003 fino a poco tempo fa.
- Nelle stesso campo delle osservazioni e delle ipotesi circa l’attività aerea statunitense attorno al caso siriano, si deve rilevare che una recente analisi di Loren B. Thompson incontra le preoccupazioni generali nell’USAF e nella Navy. Beninteso, l’intervento di Thompson è essenzialmente mercantile, il “columnist” non è altri, in questo caso, che un commerciante di zuppe che cerca di promuovere le sue carabattole. Thompson, lamentandosi del fatto che l’USAF non accelera la produzione degli F-35, alias JSF, non si sofferma sullo stato catastrofico del programma che oramai è una sorta di rappresentanza permanente del disastro finanziario-tecnologico dell’industria degli armamenti degli Stati Uniti. Questo non ha impedito il ragionamento teorico, per essere onesti, che anche si può dubitare che l’F-35 ideale (durante il normale funzionamento) possa fornire le prestazioni di cui Loren B. giudica essere capace, e non solo … (In Early Warning del 10 Marzo 2012 .)
“… Ma non è questo il grande problema che ci si attende nell’avere l’F-35 nell’aviazione. Il problema principale è stato esposto questa settimana nelle audizioni al Congresso, quando il presidente dei Capi di Stato Maggiore Riuniti, Gen. Martin Dempsey, aveva avvertito i legislatori sulle capacità della difesa aerea siriana. Secondo Dempsey, i missili superficie-aria e i radar di sorveglianza della Siria sono più avanzati di quelli che erano in possesso della Libia, vale a dire che una campagna per bombardare la brutale dittatura del presidente Assad, sarebbe un’operazione assai dura rispetto a quella lanciata lo scorso anno a sostegno dei ribelli della Libia.
“Le difese aeree della Siria non sarebbero molto importati se l’esercito USA avesse un’ampia forza di velivoli tattici stealth, poiché i radar non sarebbero in grado di tracciare essi e i missili, e non sarebbero in grado di intercettarli. Ma allo scopo c’è solo una manciata di simili aerei nell’aviazione di oggi, e l’F-35 sta progredendo in modo tale che rimarrà fuori discussione ancora per qualche tempo. Tutti e tre i servizi militari che sono destinati ad operare con gli F-35, hanno ritardato l’inizio dell’operatività del velivolo, in risposta al programma di ristrutturazioni, e con il basso ritmo di produzione, ci vorranno due decenni prima che l’aereo d’attacco furtivo sia completamente operativo. Questo è un tempo di attesa lungo, in un mondo che vede i politici affrontare periodicamente minacce inaspettate.
“Così il rischio reale nel ritardare la produzione dell’F-35 non è il prezzo di ogni velivolo che schizza in alto, ma che la nazione si possa trovare impreparata ad affrontare un avversario in futuro…“
(Propaganda thompsoniana a parte, è vero che l’Aviazione (e la Marina) non posseggono più equipaggiamenti adeguati nel condurre campagne aeree di alta intensità, nelle attuali condizioni di impiego delle loro forze. In tutti i casi la stima che di solito viene fatta dai capi militari statunitensi, ha colpito Dempsey quando ha detto che era quasi incapace di garantire che tale campagna potesse svolgersi, in Siria, con la certezza totale della vittoria. Abbastanza comprensibilmente, quando si sa che il JSF è sia la soluzione che la causa di questo problema, sempre secondo queste stime statunitensi: perché è considerato un sistema altamente avanzato, in grado di sconfiggere la difesa aerea più avanzata grazie alle sue capacità stealth (che di per sé è una dichiarazione teorica estremamente contestata, se non altro ancora), perché i suoi enormi problemi, i suoi problemi irrisolti, paralizzano qualsiasi progresso nel campo dell’equipaggiamento della forza aerea, drenando tutto il bilancio a disposizione e impedendo una qualsiasi altra soluzione, o la ricerca di una soluzione a questo problema creato da esso stesso. L’argomento di Thompson, che è quello del suo padrone Lockheed-Martin, è sia accettabile che assolutamente specioso, cosa che non sorprenderà nessuno. In ogni caso, si tratta di una situazione di attrito e d’incapacità vera e propria delle forze aeree degli Stati Uniti.)
I tre fattori di cui sopra, riguardanti i diversi aspetti della potenza aerea e del controllo dello spazio aereo, considerati in una prospettiva globale, misurano i limiti ormai evidenti della potenza complessiva degli Stati Uniti e conferma la constatazione già fatta da noi il 3 marzo 2012: “Dobbiamo renderci conto, come abbiamo fatto gradualmente da soli, dissezionando all’inizio in modo inconsapevole, poi sempre più precisamente, le frasi del generale Mattis, che è la prima volta dalla fine della Guerra Fredda, che gli Stati Uniti ritengono di affrontare una formidabile capacità militare, che li rende incerti circa la propria capacità di compiere una missione.”
È inoltre molto importante che questa constatazione riguardi la potenza aerea in generale (USAF e Navy), che è il mezzo principale di “proiezione della forza” e, quindi, il mezzo essenziale della potenza militare e d’influenza americanista. Tutti i disegni strategici globali degli Stati Uniti, tutti i piani di egemonia e di controllo degli spazi e dei diversi campi si basano sul controllo dell’aria, la superiorità aerea è diventata anche, da oltre venti anni, “il dominio aereo” – dalla superiorità aerea al dominio dell’aria. (Il cambiamento semantico, deciso nel 1990, ha segnato ulteriormente l’aumento dell’importanza che gli strateghi statunitensi davano alla potenza aerea, al di là dell’accento capitale già messovi, la fiducia che avevano nel loro potere in tal senso e come, al contrario, l’impotenza attuale sia uno sviluppo gravissimo.) Dato che nella guerra di Corea, durante il periodo 1950-1951, la superiorità aerea/predominio aereo degli Stati Uniti era stato un fattore costante dello schieramento e della proiezione delle loro forze in tutte le operazioni pianificate, anche quando queste forze non erano necessariamente superiori sul campo. Questo dogma è ora in grave pericolo, rischia di essere distrutto, ed è in ogni caso soggetto a maggiore incertezza. La limitazione decisiva della potenza statunitense che abbiamo messo in evidenza il 3 marzo 2012, appare ancora più decisiva. Essa colpisce la base della potenza statunitense, secondo i concetti che gli strateghi statunitensi hanno sempre sostenuto prioritari affinché l’aviazione esistesse come l’arma operativa principale.
Prima di diventare un evento per i suoi effetti nella zona interessata, questa osservazione sarà fatta a Washington, al Pentagono, al Congresso, ecc. E sempre più appare come un fattore fondamentale per la discussione generale delle capacità militari degli Stati Uniti, immersi in una profonda crisi di cui sappiamo con precisione quali potrebbero essere i mezzi per risolverla. Sappiamo, in particolare, che la soluzione solita (mettere più soldi nel circuito senza fine e senza fondo del Pentagono), oltre ad essere infinitamente complessa, se non impossibile, nella situazione del bilancio attuale, è anche del tutto inadeguata. L’inefficienza e la sterilità produttiva del Pentagono oggi hanno superato qualsiasi contributo finanziario, in un classico movimento d’inversione del sistema (superpotenza-autodistruzione), a tal punto che più denaro conduce solo ad aumentare gli sprechi, la corruzione e, infine, l’inefficienza. Il caso drammatico dei limiti della potenza statunitense in Siria, è uno dei primi effetti operativi di una crisi generale e terminale del sistema del complesso militare-industriale, e della crisi generale del sistema con la dinamica da superpotenza che si trasforma nella dinamica da autodistruzione.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

aurorasito.wordpress.com/tag/pantsir-s1/

Il sito Australian Air Power (è una vera miniera d'oro)

www.ausairpower.net/
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
03/07/2012 09:48

Veicoli corazzati iraniani, parte seconda: lo Zulfiqar
Lo Zulfiqar è un MBT iraniano di seconda generazione. Ideato dal Generale di brigata Mir-younes Masoumzadeh, è stato sviluppato nel primi anni ’90 e la sua produzione è iniziata nel 1996.
Al 2001 ne erano stati costruiti circa 100 esemplari.

Caratteristiche tecniche.
Lungo 7m, largo 3.6m ed alto 2.5m, ha un peso comrpeso tra le 36 e le 41 tonnellate (in base alla versione).
L’equipaggio è di tre uomini ed il caricatore automatico è lo stesso del T-72. Il motore è un diesel 12 cilindri da 780hp, la sua velocità è di 70km/h mentre la sua autonomia è di 450km.
Protetto da una corazzatura composita, il suo armamento primario è costituito da un cannone a canna liscia da 125mm mentre quello secondario da due mitragliatrici, una pesante da 12.7mm ed una media coassiale da 7.62mm.
Il Zulfiqar si crede sia stato sviluppato partendo dal T-72 sovietico e dall’M48 americano.

Varianti.
Esistono tre varianti di questo carro armato:
Zulfiqar-1 = basato sull’M60 Patton, fu rivelato al pubblico nel 1994 e nel 1997 i sei prototipi realizzati completarono i test. Lo scafo è in acciaio saldato mentre il cannone Smoothbore da 125mm è lo stesso del T-72;
Zulfiqar-2 = prototipo intermedio dotato di motore nuovo e più potente. Anche il caricatore automatico è migliorato;
Zulfiqar-3 = variante più avanzata di questa famiglia di carri armati. Il sistema di fuoco, il telaio, il motore ed il cannone sono stati consideribilmente migliorati dopo diversi aggiornamenti. La torretta è blindata ed è presente un telemetro laser.

Nella foto, uno Zulfiqar-1 esposto ad una manifestazione.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
06/07/2012 11:50

Veicoli corazzati iraniani, parte terza: il Boragh
Il Boragh è un veicolo corazzato da combattimento della fanteria (infantry fighting vehicle) derivato dal Type 86 sovietico. Rispetto al suo cugino europeo, il Boragh è più leggero, più veloce su strada e più corazzato. E’ completamente anfibio, è dotato di un sistema di protezione NBC e di sistemi a raggi infrarossi per la visione notturna.

Caratteristiche tecniche.
Pesante 13 tonnellate, è lungo 6.72m, largo 3.10m ed alto 1.66m. Ha un equipaggio di tre persone (pilota, comandante e mitragliere) e può trasportare fino a 8 fanti equipaggiati.
Il motore è un V-8 diesel da 330hp di potenza capace di spingerlo fino a 65km/h su strada e 45km/h su altri tipi di terreni. La sua autonomia è di 550km e l’armamento primario è costituito, nella versione base, da una mitragliatrice pesente da 12.7mm.

Varianti.
Nel 2002 sono state rese note altre tre varianti del mezzo, oltre quelle già conosciute. Eccole tutte:
Boragh - veicolo base armato con mitragliatrice pesante;
Boragh APC - variante con scudo protettivo intorno alla mitragliatrice per proteggere il mitragliere;
Boragh IFV - variante in cui l’armamento primario è costituito da un cannone 2A42 da 30mm montato su una torretta e l’armamento secondario da una mitragliatrice coassiale PKT da 7.62mm;
Boragh armato con un mortaio da 120mm;
Boragh con torretta armata con un sistema Toophan ATGM;
Raad-1 - veicolo Boragh trasformato in obice semovente con cannone 2A1 Gvozdika;
Raad-2 - veicolo Boragh trasformato in obice semovente con cannone HM44 da 155mm;
Cobra - veicolo Boragh antiaereo armato con un cannone da 30mm o con uno Zu-23-2. La maggior parte delle sue caratteristiche rimangono sconosciute;
Boragh convertito a veicolo per il rifornimento delle munizioni.
Tutte queste varianti ci fanno capire la grande duttilità di questo veicolo iraniano.

Utilizzatori.
I suoi principali utilizzatori sono l’Iran e il Kazakistan mentre il Sudan ne ha ordinati e ricevuti 10 tra 2001 e il 2003.


Nell'immagine sottostante possiamo vedere una rappresentazione di diversi veicoli Boragh. Partendo dall'alto a sinistra abbiamo: Boragh APC, Cobra, variante mortaio e variante anticarro.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
12/07/2012 18:03

Veicoli corazzati iraniani, parte quarta: Raad 1 e Raad 2
Raad-1.
Chiamato anche Thunder-1 (Thunder significa tuono), è un obice semovente iraniano creato sul telaio del Boragh.
In servizio dal 1996, non ha partecipato a nessun conflitto. Pesante 17.5 tonnellate, ha una lunghezza di 6.72m, una larghezza di 3.10m ed un’altezza di 1.66m senza torretta. L’equipaggio è composto da comandante, pilota, cannoniere e caricatore.
L’armamento è composto da un obice 2A18 da 122mm e la sua portata effettiva è di 15.2km.


Raad-2.
Chiamato anche Thunder-2, è il secondo obice semovente iraniano derivato dal veicolo Boragh. In servizio dal 1997, come il Raad-1 anche questo mezzo non è mai stato usato in battaglia. Il telaio dei due mezzi è praticamente lo stesso e cambia solo il cannone.
Infatti, nel Raad-2 l’armamento è composto da un obice HM44 da 155mm con una portata effettiva di 30km ed un massimo di 5 colpi al minuto.
Esistono due varianti di questo mezzo:
Raad-2 = versione base;
Raad-2M = versione aggiornata con motore ucraino 5TDF da 330hp che gli conferisce una velocità massima di 70km/h.


Nella foto qui sotto, un mezzo Raad 1.
[Modificato da _Thomas88_ 12/07/2012 18:04]
13/07/2012 01:08

Guardando la foto del Tosan e confrontandola con i due militari ripresi ai suoi fianchi,mi sono fatto un'idea delle sue dimensioni.Poi me lo sono immaginato al fianco di un Bradley americano,un Marder tedesco,un Warrior inglese,o un Dardo italiano.Della serie:scatolette fai da te?No Alpitour?Ahi Ahi Ahi.In un ipotetico scontro contro mezzi occidentali e non solo,forse l'equipaggio non avrebbe neppure il tempo di ingaggiare il nemico e rispondere al fuoco.Senza considerare poi che a me pare un veicolo già vulnerabile al fuoco di una mitragliatrice pesante da 12,5 mm.Più che un mezzo militare sembra un mezzo per la sicurezza interna,cannoncino a parte.Probabilmente basta una semplice molotov per metterlo fuori combattimento.Usare un RPG sarebbe un vero spreco.Direi che ha una corazzatura frontale intorno ai 6-8 millimetri.Probabilmente non regge neppure il 7,62 corazzato.Se facessi parte dell'equipaggio e mi trovassi di fronte a gente inerme o quasi,forse starei tranquillo,ma se mi trovassi di fronte a gente armata anche pesantemente mi ronzerebbero le orecchie.I trattori e gli autocarri blindati della guerra di Bosnia erano fatti,anche se artigianalmente,molto meglio.Se non altro chi li ha realizzati conosceva il suo mestiere.
13/07/2012 01:27

E il zulfiqar?Anche senza metterlo a confronto con i carri occidentali[Abhrams,Challenger,Leopard A4,Leclerc]se solo si trovasse di fronte al Merkawa israeliano delle varie versioni,sarebbe come mettere a combattere una lince contro una tigre dai denti a sciabola.L'unica direzione che consiglierei ai suoi equipaggi,in caso di scontro con uno dei mezzi che ho citato sarebbe la retromarcia integrale con tanto di mega cortina fumogena.Se un reggimento corazzato equipaggiato con questi mezzi fosse attaccato da alcuni squadron di A 10 Thunderbolt,sarebbe come sparare con una M 60 in un ascensore pieno.
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
13/07/2012 15:29

Blackmanta sei molto critico nelle tue analisi di questi veicoli.
Ma come darti torto...

E' vero che in guerra molte volte è l'uomo che fa la differenza, ma in questo caso specifico, questi carri armati avrebbero poche speranze, anzi quasi nulle, di vincere in uno scontro con un carro armato occidentale.
Il problema iraniano sta negli embarghi che gli sono stati imposti. Devono fare tutto loro con quello che hanno. Ed i risultati sono questi.

Questi veicoli, sul campo di battaglia, farebbero la fine dei carri armati iracheni nella Prima Guerra del Golfo:
venivano spazzati via come niente fosse e i loro equipaggi non avevano neanche il tempo di capire cosa succedeva ed inviduare il carro armato nemico.
[Modificato da _Thomas88_ 13/07/2012 15:31]
14/07/2012 12:49

Diciamo che sono benevolmente sarcastico.Realizzare sistemi d'arma complessi come un carro da battaglia presuppone diverse cose.La prima è la conoscenza tecnologica,la seconda è avere un apparato di studio e di sviluppo dei progetti,la terza è l'esperienza diretta,o tramite le proprie forze armate,la quarta è un 'apparato industriale adeguato a produrlo,la quinta l'avere a disposizione le risorse necessarie.L'Iran bene che vada rispetta il punto 3 e il punto 5.Considerando però,che l'esperienza sul campo,che l'Iran si è fatta combattendo contro L'Irak per molti anni,si è poi concretizzata in attacchi di massa frontali,con truppe spesso equipaggiate di niente,contro postazioni fortemente protette,viene il dubbio che non sappiano trarre conclusioni dalle loro esperienze.E considerando anche che si possono avere i giacimenti di petrolio più grandi del mondo,ma se poi la popolazione vive mestamente,si capisce che i fondi a disposizione dei progetti militari non devono essere estesi.Ma tornando al Tosan e al Zulfiqar.Specie nel secondo caso l'Iran aveva due possibilità.Uno acquistare un mezzo moderno dalla Russia.L'embargo non avrebbe costituito un problema.Avrebbero potuto scegliere fra T 72 aggiornati,T 80,o il nuovo carro Black Eagle.Avrebbero avuto se richiesto sia gli istruttori,che eventualmente gli equipaggi.Due acquistare gli appositi kit di aggiornamento che molte ditte hanno creato negli anni per molti mezzi corazzati.Mi direte che l'embargo lo avrebbe reso impossibile.Non proprio, ci sono canali sotterranei che avrebbero consentito al governo iraniano di aggirare il problema.Male che andassero le cose la consegna dei kit sarebbe stata scoperta dopo un pò di tempo.Ora partiamo da un altro presupposto.Uno dei problemi maggiori che devono affrontare tutte le forze armate di questo mondo dopo il bilancio,è dovuto alla mancanza di uniformità dell'equipaggiamento e dei mezzi dispiegati.Sotto il profilo logistico avere mezzi che espletano le stesse funzioni,ma che sono diversi per età di concezione,prestazioni generali,costruttore ecc,è un vero inferno.Pensate ad esempio a un esercito arabo tipo.Magari ha degli Abrams,che però affianca a carri francesi AMX e americani M 60,e agli ancora meno recenti T 55 sovietici.Usa magari dei Bradley affiancati agli BMP 1,e agli M 113 riciclati da qualche paese che li ha dismessi.Come mezzi leggeri magari hanno dei Phanhard, insieme a dei Cadillac gage Commando, degli Hummer e una marea di mezzi leggeri artigianali su base di veicoli civili.Un vero macello.Non contenti però gli iraniani si sono superati.Hanno adirittura creato un ibrido partendo da due carri che concettualmente sono agli antipodi,sia per concezione,che per età biologica,che per tecnologia.Gli ibridi come ben si sa,in determinate circostanze assommano se fortunati,alcuni vantaggi dei progenitori,e in genere tutti gli svantaggi.E direi chè queto è uno di quei casi.Pensate se aveste in linea 500 carri come questi,e magari li usaste durante una campagna di guerra.Supponiamo che ne perdiate la metà in combattimento.Come farete a recuperarli,quando dovreste rivolgervi non a un unico fornitore ma a molti.La soluzione migliore che avreste sarebbe quella di cannibalizzare i mezzi danneggiati,sapendo che quelli ancora efficienti se colpiti o danneggiati farebbero la stessa fine.Vi faccio un esempio più terra terra.Possiedete una BMW.Avete un incidente e pur restando incolumi,la macchina ha seri danni.La portate in un'officina autorizzata BMW e ve la restituiscono nuova come prima.Pensate ora invece se aveste un'auto che ha il motore BMW,la carrozzeria di una Volvo,gli interni di una Crysler,i cerchi di una Saab,e gli accessori e componentistica varia della Jaguar.Nel caso in cui voi aveste un incidente come il primo,sarebbe conveniente far riparare un simile mezzo,o il costo della riparazione sarebbe astronomico,senza considerare il reale valore di un simile mezzo?Si dice che chi è causa del suo male pianga sè stesso.A me pare che gli iraniani debbano piangersi molto addosso.
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
[Rubrica] [In Corso] La Foto del Giorno (1609 messaggi, agg.: 24/03/2015 09:19)

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Ufoonline.it offre i suoi contenuti nella nuova Fan Page di Facebook, un modo semplice e comodo per essere informati in tempo reale su tutti gli aggiornamenti della community direttamente nel tuo profilo del celebre Social Network. Se ti iscrivi gratuitamente, puoi interagire con noi ed essere informato rapidamente sulle ultime notizie ma anche su discussioni, articoli, e iniziative.