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Le luci di Phoenix del 1997: il più grande caso ufo della storia

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2016 09:52
26/12/2011 23:21

Ecco, questo è un altro discorso che mi piacerebbe discuterne su un altro topic magari.

Intanto su Phoenix, riporto un interessante articolo, da leggere.

Le strane luci del 1997 a Phoenix Fu un test per un futuro contatto?

Lo scorso 13 marzo è caduto il tredicesimo anniversario di uno degli episodi più strani e controversi: il balletto di luci che ha avuto per scenario il cielo notturno di Phoenix, in Arizona. Durò a lungo ed ebbe svariati testimoni. Un avvistamento di massa, potremmo dire, sterilizzando però la parola avvistamento da certi significati facilmente immaginabili e confinandola a una pura e semplice valenza cronistica. Questo, ovviamente, in attesa di prova contraria. Una prova – in un senso o nell’altro - che ancora non c’è, perlomeno in termini esaustivi. In compenso si continua a discutere sul caso Phoenix. Rilanciato da vari siti (noi l’abbiamo preso da Ufoplanet.Ufoforum), circola ad esempio un interessante articolo, a firma Steve Hammons, che esplora una serie di ipotesi e possibilità. Arrivando anche a suggerire una conclusione: è stata una prova di “acclimatamento”. Ve lo propongo integralmente per la discussione.

Cosa stava volando sull’ Arizona e si Phoenix la sera del 13 Marzo 1997? Era una formazione di diversi aerei con strane luci abbaglianti? Se era così, sembravano esserci diversi aspetti inusuali per un volo del genere. Era un gigantesco triangolo, boomerang o un velivolo a forma di “V”? Se era così, si trattava di un avanzato aereo statunitense o di un’astronave di qualche tipo? Era un veivolo extraterrestre? Era una combinazione di entrambi? Il cosiddetto caso delle “luci di Phoenix” è largamente conosciuto come uno dei più interessanti incidenti che coinvolgono oggetti volanti non identificati. Il tredicesimo anniversario dell’incidente offre l’opportunità di rivedere e considerare la varietà di informazioni che ci ha fornito.

OPERAZIONI PSICOLOGICHE

Un recente articolo sull’incidente delle luci di Phoenix scritto da Randall Fitzgerald, un esperto ricercatore, scrittore e redattore, ci offre qualche informazione in più su questo interessante caso. Fitzgerald è un ex redattore del Reader’s Digest ed è l’autore di diversi libri di saggistica sul governo, salute e scienza. I suoi articoli sono apparsi sulle maggiori pubblicazioni dei principali media. La prima parte di questo recente articolo “Were the 1997 Arizona Lights a psychological warfare experiment?”( Le Luci dell’Arizona del 1997 furono un esperimento di guerra psicologica?) è stato postato su Examiner.com il 24 febbraio 2010. La seconda parte il 28 febbraio. Nell’articolo Fitzgerald rivela più dettagli sulla sua indagine del 1997, durata due mesi, che fu finanziata dal Reader’s Digest per cui all’epoca lavorava come redattore itinerante. Riferisce di avere intervistato oltre 50 testimoni. Dall’ indagine di Fitzgerald emergono alcuni punti chiave. Lui dice che sebbene molti testimoni credibili avvistarono ciò che loro erano sicuri essere un massiccio oggetto o nave volante, chi usò il binocolo vide luci singole appartenenti a aerei di qualche tipo. In più, qualche testimone riportò di aver potuto vedere le stelle e la luna attraverso la nave, sebbene queste sembrassero visibilmente alterate. In altre parole, ciò che loro videro quella volta sembrava essere traslucido o in qualche modo trasparente. Secondo Fitzgerald, gli operatori radar civili al Sky Harbor International Airport di Phoenix non rilevarono l’oggetto sul radar, sebbene alcuni piloti commerciali gli avessero chiesto cosa fossero quelle luci. Egli menziona che, una fonte anonima disse che i jet F-16C dell’Air Force della vicina base di Luke Air Force decollarono quella notte per indagare sull’incidente radar che captò disturbi (su bersagli fissi). Dettagli dell’incidente, secondo quanto emerse, furono tenuti segreti, compresa un’ “operazione inganno” riguardante esche lanciate (ndr: in gergo vengono chiamati ‘flares’, si tratta letteralmente di esche a calore che attirano i missili a ricerca termica) più tardi quella notte. Fitzgerald rileva anche che il volo sembrava avere origine vicino la regione dell’Area 51 nel Nevada meridionale e terminare nei pressi del U.S. Army Fort Huachuca a sud-est di Tucson. Fort Huachuca è uno delle principali strutture di addestramento dell’intelligence Nel suo dettagliato articolo, Fitzgerald propone un interessante tentativo di spiegare i vari aspetti di questo complesso incidente: potrebbe essere stato un’operazione psicologica di qualche tipo, che ha impiegato diversi velivoli speciali equipaggiati per trasmettere un ologramma visivo allo scopo di testare le reazioni del pubblico e dei funzionari locali (inclusi pubblica sicurezza e militari).

SCENARI NON CONVENZIONALI

Grandi, scuri oggetti volanti a forma di triangolo sono stati avvistati negli Stati Uniti e in altri continenti. Questi casi sono anche stati oggetto di rigorose ricerche e indagini da parte di rinomati scienziati (e non solo). Questi oggetti sono spesso stati descritti come grandi, silenziosi e aventi varie configurazioni di luci inusuali. Secondo quanto si dice, talvolta volano lentamente e a bassa quota. Le teorie che sono state proposte prendono in considerazione l’idea che possano essere aerei avanzati o navi spaziali statunitensi che impiegano innovativi sistemi di propulsione o anche solamente tecnologie anti-gravità. Poiché è generalmente accettato che gli Usa. probabilmente abbiano aerei segreti altamente avanzati, potrebbe esserci una correlazione con questi triangoli volanti. Qualche ricercatore ha anche dichiarato che gli Usa potrebbero perfino avere una flotta spaziale segreta, usare avanzate tecnologie aerospaziali e condurre sorprendenti ed esotiche attività spaziali. Questi velivoli così avanzati potrebbero pattugliare il Pianeta Terra in un’orbita terreste bassa (LEO) o anche condurre altre missioni nello spazio: è la teoria di qualche ricercatore. Le luci di Phoenix potrebbero essere un oggetto o più oggetti collegabili in qualche modo a queste ipotesi? Come abbiamo notato, sebbene svariati testimoni con i binocoli abbiano avvistato oggetti separati sopra Phoenix quella notte, in altri casi negli Stati Uniti e internazionalmente, testimoni hanno riferito di grandi triangoli neri che apparivano solidi. Si erano sbagliati come qualcuno dei testimoni dell’Arizona? Quando noi prendiamo in considerazione la teoria che velivoli altamente avanzati potrebbero essere sia statunitensi che provenienti da luoghi extraterrestri o extra-dimensionali, pensare fuori dagli schemi sembra d’obbligo. Per esempio, i testimoni delle luci di Phoenix credono di aver visto delle luci singole, una forma traslucida e un oggetto solido in tempi diversi. Randall Fitzgerald concluse che l’oggetto avvistato doveva apparire come un ologramma. Tuttavia potrebbero essere coinvolte delle tecnologie di camuffamento, invisibilità o mimetizzazione? Questo potrebbe spiegare i cambiamenti nell’aspetto di un avanzato velivolo statunitense come qualcosa di più esotico. In più qualche teoria della moderna fisica quantistica prevede la possibilità che oggetti, esseri o navi potrebbero entrare ed uscire dalla nostra realtà fisica, la nostra dimensione, in modo anticonvenzionale. Potrebbero sparire e riapparire nella nostra dimensione attraverso wormholes, stargates e portali come in una specie di teletrasporto. Potrebbero passare da una forma energetica ad una solida. O ancora, è anche possibile che gli Usa abbiano questa tecnologia. O che forse un giorno l’avremo tutti noi. Questo potrebbe spiegare i vari racconti e le varie percezioni dei testimoni di Phoenix? Nell’incidente delle luci di Phoenix la domanda che potrebbe sembrare centrale è perché una nave o l’illusione olografica di una nave dovrebbe volare così lentamente e così a bassa quota su una grande città come? E perché navi simili apparentemente visitano altre posti negli Stati Uniti e nel mondo? Visitatori extraterrestri e/o di altre dimensioni sono qui, vogliono guardarsi intorno e farci sapere che ci sono? Se è così stanno conducendo qualche tipo di missione o attività e se si, quali sono? Avanzati velivoli statunitensi stanno volando lentamente a bassa quota sopra un’aria densamente popolata con propositi di sorveglianza o qualche altra ragione, ad esempio testare un’ operazione psicologica come si domanda Fitzgerald? Potrebbe essere che entrambi gli scenari si stiano verificando? Intendiamo: visitatori da altri posti sono qui e gli Stati Uniti hanno avanzati velivoli (eventualmente correlati in qualche modo a questi visitatori); quindi gli strani UFO visti attorno al mondo potrebbero avere entrambe queste origini? Qualche speculazione include i resoconti su diversi tipi di visitatori extraterrestri o/e extra-dimensionali che potrebbero essere qui. Qualcuno potrebbe essere amichevole, altri ostili, qualcuno potrebbe essere neutrale. O addirittura essere loro stessi degli osservatori. Gli Usa. potrebbero anche condurre delle attività congiunte con i visitatori amichevoli. Se noi ponderiamo tutte le possibilità, sembra che il caso delle luci di Phoenix, molto semplicemente possa essere stata un’operazione psicologica di qualche tipo. Forse è stato un test statunitense per verificare la risposta delle persone, come ipotizza appunto Fitzgerald. Ma, piuttosto che un test convenzionale di un arma bellica psicologica contro altri continenti, forse si è trattato di qualcos’altro… Forse è stata un’ esercitazione per preparare, educare, orientare e abituare le persone al profilarsi di situazioni non convenzionali.

misterobufo.corriere.it/2010/03/26/ufo_xfiles_avvistamenti_abduction_ovni_extrate...

Da tenere in considerazione. Esperimento psicologico, Blue Beam, chiamatelo come volete. Insomma, a Phoenix è successo davvero qualcosa di troppo strano, e tutto in una sola notte. C'è qualcosa di più.
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