AURORA PILOT, 11/01/2010 11.21:
Una specie di grande fratello spaziale direi!
Però non penso che vadano a vedere gente comune, magari sono tutti puntati sullo Yemen, Afghanistan e Iraq adesso, ma quanto li costano ai governi questi satelliti? L'Italia ne ha qualcuno?
Certamente, cosa ci fanno con gente come noi?eheh...però, a quelli che hai messo tu, io aggiungerei anche Corea del Nord, Iran e qualche staterello africano...
Riguardo ai satelliti spia italiani, ho trovato questo articolo del 2007:
Cosmo SkyMed
Il primo lancio avrà luogo probabilmente a maggio dal poligono spaziale militare di Vandenberg, in California; il secondo avrà luogo nell'ultimo trimestre del 2007, forse già ad ottobre. Altri due satelliti saranno lanciati nel 2008 ed è in corso la selezione dei vettori spaziali, con il lanciatore Boeing Delta favorito rispetto al russo Soyuz.
La costellazione Cosmo SkyMed comprenderà cinque satelliti. Tre erano già stati finanziati con un contratto stipulato nel 2003, la realizzazione del quarto satellite è stata autorizzata nei giorni scorsi, grazie ad un accordo tra Asi e Difesa, ad un costo complessivo di quasi 170 milioni di euro, compreso il lancio e il periodo iniziale di sperimentazione in orbita. Un quinto satellite, realizzato con il programma Sarbina, ha invece iniziato la fase di progettazione a novembre, ma non sarà pronto per il lancio prima del 2010.
Le immagini possono avere una risoluzione massima di poche decine di centimetri. Questo vuol dire distinguere due oggetti o persone praticamente a contatto.
Proprio questa eccezionale (per un satellite radar pesante appena 1.700 kg) capacità ha reso un po' nervosi anche molti Paesi alleati, come gli Usa, che hanno raccomandato una certa discrezione nell'impiego dei nostri satelliti. Indubbiamente grazie ai Cosmo, che hanno una vita operativa stimata in 5 anni, la difesa italiana disporrà per la prima volta di una vera capacità Imint (Image intelligence). Fino ad oggi la Difesa ha sfruttato le immagini scattate dai satelliti spia ottici francesi Helios 1 (con una quota nel programma del 14%) ai quali fanno seguito i nuovi Helios 2 (quota del 2,5%) con capacità anche notturne. La collaborazione con la Francia nello spionaggio spaziale continuerà, perché già dal 2001 si è deciso uno scambio: Parigi avrà accesso alle immagini radar dei satelliti italiani, in cambio Roma potrà utilizzare le immagini scattate dai nuovi satelliti spia ottici francesi, i 2 Pleiadi.
Sui costi di questi satelliti, ancora non ho trovato niente. Spero nei prossimi giorni di poterti dare una risposta.