Indicizzando Giovanna Podda.
Curioso esperimento da provare.
Giovanna Podda la ormai ( tristemente) famosa eroina dal feto coniglio non è nuova alle comparsate e alle manifestazioni paranormali. Spulciando su internet se ne trovano di tutti i colori.
Per esempio
lo sapete che è stata accoltellata? ![[SM=g27821]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/21/4173150.gif)
Ecco l'estratto dell'articolo:
giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20050421&Categ=11&Voce=5&IdArticolo...
Quartu L'aggressione in via Fiume, la donna forse scambiata per un'altra persona
Accoltellata davanti al portone di casa
La vittima ricoverata in ospedale, il feritore riesce a fuggire
Giovedì 21 aprile 2005
A pre il portone allo sconosciuto che aveva citofonato e si trova un coltello conficcato nel ventre: il feritore estrae la lama e scappa, la donna cade per terra, in preda al dolore e al terrore. Giovanna Podda, 37 anni, di Vallermosa ma da tempo residente a Quartu, è stata accoltellata così, ieri pomeriggio poco prima delle 16, sull'uscio della sua casa in via Fiume 155. Un'ambulanza, intervenuta assieme ai carabinieri, l'ha subito trasportata all'ospedale Brotzu, dove è entrata in sala operatoria. La ferita è profonda, la prognosi riservata, ma non corre pericolo di vita. L'aggressore cercava una Simona, ma la vittima si chiama Giovanna. Uno scambio di persona? Non è da escludere, tanto che i carabinieri della stazione e del Nucleo operativo della Compagnia hanno subito convocato in caserma una donna che abita nella stessa vecchia palazzina di Giovanna Podda. Si chiama Simona, Simona Sanna: è una donna minuta e dai capelli lunghi. Forse era lei la destinataria del fendente. Simona Sanna un tempo era sposata con l'attuale convivente della vittima, che al momento dell'accaduto era al lavoro. Il giallo sarà difficile da risolvere, ma gli investigatori non si perdono d'animo: una decina di persone erano già state interrogate a tarda sera. Nello stesso tempo, la vittima veniva sottoposta a un intervento chirurgico all'ospedale Brotzu di Cagliari. L'inchiesta, coordinata dai capitani Gian Giuseppe Ruzzu e Alessio Nigro, avrebbe già messo insieme qualche elemento che potrebbe rivelarsi utile per scoprire chi ha accoltellato Giovanna Podda: gli investigatori mantengono uno stretto riserbo e in serata si è parlato di un fermo, ma la conferma non è arrivata. Si cercherebbe comunque un uomo dalla pelle olivastra. Un extracomunitario? Un'altra eventualità che i carabinieri di Quartu hanno già vagliato. La verità potrà forse essere raccontata dalla vittima: i militari sperano di poterla interrogare in tempi strettissimi, compatibilmente con le sue condizioni cliniche. Erano le 15,45 e Giovanna Podda era in casa. In un altro appartamento abitano gli anziani genitori e nello stesso complesso vive anche Simona Sanna. Improvvisamente in casa Podda squilla il citofono. Quando la donna apre il portone di legno che dà sulla strada, trova davanti a sé un uomo armato di coltello. Mormora un nome, forse Simona, poi il fendente micidiale, arrivato con forza al basso ventre della ragazza di Vallermosa. La donna si accascia e chiede aiuto, la soccorrono i genitori del convivente e qualche vicino. Per terra nessuna macchia di sangue. Sono attimi terribili. Arrivano i carabinieri e l'ambulanza del 118, e subito la corsa verso l'ospedale Brotzu. In strada fa capolino anche Simona Sanna. I militari la invitano in caserma perché la sua testimonianza potrebbe essere utile. Più tardi sono almeno dieci le persone che varcano la sede della Compagnia di via Milano, dove si lavora sino a tarda notte. Oggi, forse, si potrebbe sapere qualcosa di più, soprattutto se le forze dell'ordine avranno la possibilità di interrogare la vittima. In serata il capitano Ruzzu ha inviato una prima informativa alla Procura della Repubblica di Cagliari. Ci sono state anche perquisizioni, ma del mancato assassino e del coltello non è stata trovata traccia. Raffaele Serreli
E che nel 2000 è stata testimone di un cerchio nel grano?
Dall'Unione sarda del 3-5-00: "Un grande cerchio in mezzo a un campo di grano ha destato la curiositˆ di centinaia di persone che ieri a Villaspeciosa si sono recate in processione ad osservare il fenomeno congetturando addirittura l'atterraggio di un UFO. In un ettaro di terreno coltivato a grano in localitˆ "Bidda Izzu" è stata notata, prima da un vicino (Pietro Podda, 62 anni) e poi dal proprietario (Giovanni Casti, 61 anni), la maniera singolare con cui si sono sistemate le spighe. In mezzo al campo il grano si è infatti piegato concentricamente disegnando un perfetto cerchio largo trenta metri. In mezzo, un altro cerchio del diametro di tre metri circa è stato piegato in senso contrario mentre al centro un ciuffo di spighe è rimasto misteriosamente intatto. All'esterno del grande cerchio, il grano piegato ha disegnato altre strane figure. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri ma più che altro per disciplinare l'afflusso delle centinaia di persone che hanno voluto constatare di persona la notizia che ha messo a rumore Villaspeciosa. Nessuno, nella zona, ha comunque segnalato avvistamenti o luminositˆ che di solito accompagnano le congetture sugli UFO.
VILLASPECIOSA : Strani disegni tra le spighe - Scherzi da UFO nel campo di grano. Ad accorgersi per primo che qualcosa di strano era successo nel campo di grano a "Bidda Izzu" è stato un vicino. Tutta "colpa" di una retina da sistemare sulla canna fumaria del camino al primo piano della casa per impedire alla sera l'ingresso delle zanzare giˆ arrivate a frotte. "Dal tetto ho notato come sul campo il grano sia stato piegato disegnando strane forme concentriche", racconta Pietro Podda, 62 anni, agricoltore. La scoperta avviene luned“ intorno alle 17.30. Subito viene chiamato il proprietario, Giovanni Casti, 61 anni, e cominciano le supposizioni. Scherzo di un buontempone? Una tromba d'aria che si è divertita a disegnare sul campo di grano strani simboli? Non viene disdegnata neanche l'ipotesi più suggestiva e, per certi versi, più facile: è forse atterrato un UFO su quel campo? Ipotesi tutte buone e nessuna di queste che venga presa in seria considerazione. Per il proprietario del campo, comunque, è meglio chiedere aiuto. "Mi sono rivolto subito alla vicina base Nato - racconta Giovanni Casti - dove mi hanno invitato a rivolgermi alla stazione dei carabinieri di Decimomannu". Detto e fatto, subito è partito un sopralluogo dei militari. Il grano è effettivamente piegato ma non si riesce a capire "cosa" lo abbia ridotto in quelle condizioni visto che appare "pettinato" con un verso concentrico. Il tutto in un cerchio del diametro di 30 metri circa sul quale, esternamente ci sono altri tre cerchi larghi un metro circa, come tre grandi "zampe" poggiate sul terreno. Nessun segno di bruciature nè tantomeno di pressioni appare sul terreno. Niente di niente. Ma non basta. In mezzo a due di questi piccoli cerchi di grano piegato, sempre concentricamente ed esternamente al grande cerchio, si delinea una sorta di croce lunga complessivamente una dozzina di metri e larga otto. La parte superiore risulta avere un centro dove il grano non è stato piegato facendo così assomigliare la figura ad una croce. Vagamente simile alla croce ansata (Ank) che gli dei egizi avvicinavano alla bocca dei faraoni morti per ridar loro la vita. "Dopo aver visto lo strano disegno del grano piegato - racconta Pietro Podda - ho ripensato alla notte prima, intorno a mezzanotte, quando ho sentito abbaiare d'improvviso tutti i cani". Ben dieci e tutti legati nel cortile intorno alla casa. "Affacciandomi alla finestra - racconta ancora Podda - ho potuto vedere una luce intermittente tra il violetto e il bianco fino all'arancione. Si muoveva lentamente e leggermente in direzione del paese ma ad un'altezza tale che non coincideva con la strada poco lontana. Al momento - continua Pietro Podda - ho pensato che potesse essere una macchina della polizia e sono andato a dormire". Ieri mattina un altro fatto "strano". "Ho dato da mangiare alle due scrofe che abbiamo nel recinto del cortile - racconta Giovanna Podda, 32 anni, la quale abita con il padre Pietro - ma nel pomeriggio ci siamo accorti che non avevano mangiato niente e che anzi erano come sopite, intontite". Nessuno lo dice esplicitamente ma tutti pensano che la strana disposizione del grano ad altro non possa essere addebitato se non alla presenza di qualche UFO. In un'area posta quasi al centro tra Villaspeciosa, Decimoputzu e la base Nato. La notizia dei misteriosi disegni sul campo di grano ha comunque attirato subito l'attenzione della gente e fino a quando la luce del sole l'ha permesso, una lunga fila di curiosi si è riversata nella zona. Magari sperando di vedere un UFO". (Fonte: CISU Sardegna)