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Perché non saremo mai super-intelligenti ?

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2012 20:59
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25/04/2012 18:02

Il sogno di tutti: avere una super-intelligenza, essere capaci di ricordare tutto nei minimi dettagli, non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che ci circonda. C'è chi prende perfino le “smart drugs” per migliorare le prestazioni del cervello, ma ora un articolo apparso su Current Directions in Psychological Science mette in guardia: non possiamo diventare super-intelligenti, esistono limiti invalicabili dettati dall'evoluzione. E se li superiamo, paghiamo l'”ultracervello” con qualche problema di altro tipo.


EVOLUZIONE – Thomas Hills, psicologo all'università di Warwick in Inghilterra, ha analizzato l'evoluzione umana chiedendosi perché la nostra intelligenza da secoli e secoli non sembra essere aumentata. Lo studioso fa notare che tutto, durante l'evoluzione, ha richiesto un compromesso: «Forse sarebbe stato utile essere alti due metri e mezzo, ma il cuore difficilmente può spingere il sangue tanto da raggiungere gli estremi di un tale spilungone: così, gran parte degli umani non supera il metro e ottanta – osserva Hills –. Gli stessi principi sono molto probabilmente validi anche per l'intelligenza e il cervello. Ad esempio, un bambino con un cervello e quindi una testa troppo grandi non nascerebbe tanto facilmente, perché non riuscirebbe a passare dal canale del parto: la pelvi delle donne non può allargarsi molto, pena un cambiamento sostanziale nel modo di camminare e stare in piedi».

INTELLIGENZA – Per spiegare i suoi ragionamenti, Hills riflette sulle capacità cerebrali che vorremmo vedere migliorate e sulle conseguenze che un loro potenziamento sostanziale porterebbe con sé. Il quoziente intellettivo, ad esempio, secondo lui non può crescere indefinitamente: una ricerca sugli ebrei ashkenazi, che hanno QI mediamente più alti di tutte le altre popolazioni, ha dimostrato che essi hanno subito una selezione evoluzionistica negli ultimi duemila anni che li ha portati ad eccellere in intelligenza, ma al contempo manifestano una maggiore incidenza di malattie del sistema nervoso come la malattia di Tay-Sachs. E secondo Hills proprio la maggior “potenza” del cervello ha comportato tale fragilità di fronte alle patologie nervose. Se invece consideriamo la memoria, che tutti vorremmo più pronta e perfetta, scopriamo che avere ricordi troppo vividi può rovinare la vita. «Una memoria prodigiosa ha i suoi svantaggi: se ci accade qualcosa di brutto vogliamo dimenticarlo, come staremmo se fosse impossibile? – si chiede lo psicologo –. Molti, inoltre, vorrebbero migliorare le proprie capacità di attenzione e per questo alcuni prendono perfino dei farmaci: sappiamo però che queste sostanze sono d'aiuto a chi ha un basso livello basale di attenzione, mentre in chi non ha problemi possono addirittura condurre a performance peggiori. Questo significa che esiste probabilmente un “limite superiore” al grado di attenzione che possiamo mantenere senza danni. Pensate a che cosa potrebbe accadere guidando: l'attenzione è essenziale, ma va posta sugli elementi giusti, se si punta su un cartello stradale o la stazione radio da cambiare possiamo avere qualche guaio». Morale, siccome i compromessi necessari ad avere un super-cervello sono probabilmente inaccettabili per la nostra salute fisica e mentale, non saremo forse mai ultra-intelligenti: dobbiamo essere semmai in grado, dice Hills, di avere prestazioni ottime con un obiettivo alla volta, ma non possiamo desiderare di migliorare attenzione, memoria, intelligenza o altre capacità in maniera consistente e tutte allo stesso modo.

Fonte
www.corriere.it/salute/12_aprile_25/limiti-intelligenza-umana-meli_d6f8107a-2b06-11e1-b7ec-2e901a360d...
[Modificato da UniversalMan 25/04/2012 18:03]
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25/04/2012 22:16

Siamo noi che siamo incontentabili......certo bisogna sempre cercare di superare i propri limiti ma, come si dice, '' chi troppo vuole nulla stringe''......
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Utente Illuminato
26/04/2012 08:23

è la tecnologia che ci rende poco intelligenti: oggi anche i bimbi delle elementari vanno a scuola con la macchinetta calcolatrice...il cervello è come un muscolo, va continuamente allenato. prima gli studenti facevano calcoli a mano di logaritmi, equazioni varie...oggi basta avere una canon o una hp e fa tutto lei. questo credo sia uno degli esempi in cui la tecnologia è nociva.
26/04/2012 11:41

Il ragionamento dello psicologo non mi convince tanto.Dovrebbe avere la certezza che come specie abbiamo raggiunto il punto massimo,ma come fa ad averla?Se la Natura ci vorrà fare più intelligenti creerà tutte le condizioni necessarie affinché questo avvenga,di solito non si scorda niente.Magari apporterà cambiamenti senza modificare più di tanto la condizioni attuali,che ne so, dotarci di un cervello configurato diversamente,ma chi può dirlo?Boh,io gli psicologi non li capisco,per fortuna che ci sono i neuroscienziati a fare ordine ogni tanto,senno le chiacchiere si sprecano.
[Modificato da Miro.72 26/04/2012 11:46]
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26/04/2012 22:30

Re:
Miro.72, 26/04/2012 11.41:

Il ragionamento dello psicologo non mi convince tanto.Dovrebbe avere la certezza che come specie abbiamo raggiunto il punto massimo,ma come fa ad averla?Se la Natura ci vorrà fare più intelligenti creerà tutte le condizioni necessarie affinché questo avvenga,di solito non si scorda niente.Magari apporterà cambiamenti senza modificare più di tanto la condizioni attuali,che ne so, dotarci di un cervello configurato diversamente,ma chi può dirlo?Boh,io gli psicologi non li capisco,per fortuna che ci sono i neuroscienziati a fare ordine ogni tanto,senno le chiacchiere si sprecano.



Condivido le riflessioni di Miro...a parte la sparata sugli psicologi...

In effetti il personaggio citato nell'articolo commette delle imprecisioni comunque strane per essere uno psicologo.

1) Accenna ad all'ipotesi di un cervello più grande, quando in realtà negli ultimi 40mila anni il nostro cervello è cresciuto ben poco, a favore invece di una migliore organizzazione delle facoltà (grazie allo sviluppo delle cortecce frontali e soprattutto pre-frontali)
Viene da sè che molto facilmente un'eventuale miglioramento della nostra intelligenza non avverrà in termini quantitativi, bensì qualitativi

2) Ricordare troppo può essere nocivo, ma non nei termini descritti da lui.
Anche perchè in realtà noi non dimentichiamo: ci passsiamo sopra, oppure il nostro ricordo si evolve, e questo è un altro discorso.
Ricordare troppo può essere nocivo se invece lo intendiamo come una sorta di "fissazione" del ricordo, allora sì.
L'apprendimento, la crescita (in tutti i sensi) avviene grazie ad un costante processo di destrutturazione/ristrutturazione.
Questa sorta di fissazione potrebbe impedirci quindi questo processo, e quindi impedirci di evolverci come esseri umani in generale

Ci sono dei punti in cui invece mi trova (parzialmente) d'accordo...

1) Un'eccessiva attività cerebrale può creare un sovraccarico nel nostro "sistema".
Vero, anche dal punto di vista psicologico.
Nelle moderne ricerche che collegano la mente con il corpo si capisce che sovraccarichi di percezioni/emozioni possono mandare in tilt un organismo il cui fisico non è preparato a sostenerle

2) Un'eccessiva attenzione può essere deleteria.
Vero...almeno finchè la Natura non ci doterà di meccanismi differenti...
Nell'ambito della psicologia è famoso il cosiddetto "numero magico di Miller".
Questo Miller, dopo vari esperimenti e rilevazioni, trovò che l'essere umano può prestare contemporaneamente attenzione fino ad un massimo di 7+-2 elementi, ossia da 5 a 9 (parliamo dell'essere umano medio).
Al di sopra di questo numero si va in tilt, ed infatti è una componente di alcune tecniche di induzione alla trance.

Dal punto di vista dell'attenzione si potrebbe dire che la Natura, sempre attenta a non sprecare risorse inutili, ci permette di "sprecare" queste energie solamente quando serve, ossia quando le condizioni del nostro ambiente mutano (e quindi merita una nostra attenzione, per motivi di sopravvivenza).

Esempio: nel momento in cui vi sedete avvertite il contatto con la sedia, dopo un po' nulla.
Del resto, se ci pensate, una volta che avete registrato che siete seduti comodi e sul solido, a cosa serve monitorare continuamente la situazione?
Non potendo prestare attenzione a tutto, a questo punto potete dirigere le vostre percezioni su altro.
Se ad un certo punto vi viene improvvisamente tolta la sedia, ecco che questa ricompare miracolosamente sotto di voi...

Siamo fisiologicamente fatti per funzionare così: uno stimolo costante ed apparentemente innocuo scompare dalla percezione dei nostri recettori.

Sembra banale, ma in realtà non lo è affatto.

Quindi, se pensiamo al discorso dell'attenzione, percepire troppo prima ancora che essere distruttivo sarebbe veramente inutile!

E' provato che la tecnologia riduce lo sviluppo di alcune facoltà: personalmente sono curioso di vedere in quale modo verranno utilizzati questi spazi lasciati liberi.

Ultima considerazione: noi in realtà stiamo già espandendo la nostra intelligenza, ed in questo siamo in costante evoluzione.

Noi possiamo ricordare tutto, ma veramente tutto, estendendo la nostra mente al nostro ambiente circostante, sotto forma di agende, libri, ecc...

Noi siamo già in grado di compiere calcoli complessissimi, estendendo la nostra mente alle reti di calcolatori.

Noi possiamo conoscere già tutto, estendendo la nostra mente e collegandola in rete con le menti di molti altri esseri umani, in quella cosa globale che noi definiamo Internet.

Sta già avvenendo, forse non nel senso così "sensazionale" che ci aspettavamo...

Forse (e sottolineo forse) i nostri nipoti faranno fatica a calcolare a mente una moltiplicazione di due numeri a due cifre, ma sapranno "nativamente" utilizzare i moderni strumenti tecnologici, che costituiranno la base (il substrato) per sviluppare capacità ancora più complesse e sbalorditive, esattamente come per noi hanno costituito substrato l'utilizzo dell'energia elettrica e delle macchine (per fare un esempio).

[SM=g1950677] [SM=g1950677] [SM=g1950677]
26/04/2012 23:49

@IvanPsy
Hai ragione sulla sparata,ho generalizzato un po troppo,chiedo scusa.
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26/04/2012 23:52

Re: @IvanPsy
Miro.72, 26/04/2012 23.49:

Hai ragione sulla sparata,ho generalizzato un po troppo,chiedo scusa.



Tranquillo avevo capito la generalizzazione, ma volevo solamente riportare il tutto a termini più ridimensionati...e poi, tra l'altro, talvolta non mi capisco neanche io... [SM=g1420769] [SM=g1420769] [SM=g1420769]

Peace and Love!!! [SM=g8284]
OFFLINE
27/04/2012 20:59

Re: Re:
IvanPsy, 26/04/2012 22.30:



Condivido le riflessioni di Miro...a parte la sparata sugli psicologi...

In effetti il personaggio citato nell'articolo commette delle imprecisioni comunque strane per essere uno psicologo...



Steak Hutzie [SM=g8884]

Ottimo intervento.
Grazie. [SM=g1420767] [SM=g8320]

[Modificato da Luca DT 27/04/2012 21:00]
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