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[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2015 19:46
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Utente Master
15/12/2014 16:13

L'uccello-bomba e altre cospirazioni che coinvolgono i volatili
La storia che posto oggi è davvero curiosa...La vicenda è accaduta in Afghanistan ma non si è trattato di un caso isolato.
In passato sono avvenuti fatti simili.



La polizia afghana ha abbattuto un'otarda pensando che fosse carica di esplosivi. Era un equivoco, ma l'ossessione per gli animali-spia è antica quasi quanto la guerra.

[IMG]http://i58.tinypic.com/294nspy.jpg[/IMG]
L'otarda uccisa dalla polizia nel nord dell'Afghanistan. Fotografia da Khaama Press.

La notizia è di qualche giorno fa, riportata da NBC News e ripresa dai media di tutto il mondo (italiani compresi): la polizia afghana avrebbe trovato un uccello "non originario della zona e più grande di un'aquila" dotato di ordigno esplosivo.
L'uccello era stato sorpreso dai poliziotti mentre camminava su una strada principale nella provincia settentrionale di Faryab, dove l'attività dei Taliban è ancora intensa. Insospettiti dalla presenza di un'antenna i poliziotti hanno deciso di giustiziare sul posto il potenziale nemico, rinvenendo pezzi di oggetti metallici.
Solo che a una più vicina ispezione la "bomba" è risultata essere costituita da un tracciatore GPS dotato di batterie solari, da un'antenna per una migliore ricezione del segnale, da una piccola telecamera e da una targhetta metallica che riportava
i dettagli di un'agenzia ecologica dell'Uzbekistan (ECCH), responsabile di un progetto di reintroduzione dell'ubara asiatica, o otarda di McQueen (Chlamydotis macqueenii).
L'eccesso di zelo della polizia afghana, a dire la verità, non è del tutto ingiustificato perché altri animali sono stati usati per portare bombe. Nel 2013 una bomba legata a un asino ha ucciso, sempre in Afganistan, un poliziotto (e l'asino stesso) e ferito tre civili, mentre nel 2009 un simile attentato, sempre per mezzo di un asino, fallì solo per un pelo: alcuni soldati inglesi spararono all'animale carico di esplosivi prima che raggiungesse il trasporto truppe corazzato contro cui era stato indirizzato dai guerriglieri.
La differenza è che mentre un asino pesa circa un quintale e mezzo e può portare 50 chili o più di esplosivo, un maschio di otarda maschio ne pesa solo un paio e difficilmente può trasportare più di un terzo del proprio peso. Inoltre si tratta di un uccello selvatico: difficile prevedere in che direzione si dirigerà. Se la polizia afghana può essere marginalmente giustificata per i suoi timori, lo sono di meno i media occidentali che per qualche giorno hanno continuato a dare per certa l'ipotesi dell'uccello-attentatore suicida, senza prima verificare o almeno controllare i video: qualunque ornitologo avrebbe capito subito che i componenti della presunta bomba non erano tali.
Diffondere notizie del genere senza verificarle rende sospetto qualunque animale da cui sporga un'antenna di un GPS satellitare. Non ci si aspetta che dei soldati siano in grado di distinguere un raro animale da poco reintrodotto, anche se l'ubara era già assurta agli onori delle cronache perché Osama bin Laden amava cacciarla (su invito di alcuni politici pakistani). Ci si aspetta però che i media verifichino le notizie e non diffondano il panico tra i soldati al fronte. Per gli scienziati tracciare gli animali e avere in tempo reale notizie sulle loro rotte migratorie e sul loro destino dopo il rilascio è parte vitale della ricerca, e in molti casi aiuta non solo a saperne di più su di loro ma anche a proteggerli meglio.

Uccelli israeliani.

Ciononostante, i casi di abbattimenti di uccelli rari "colpevoli" di portare un GPS con antenna sono molti, anche se spesso non fanno notizia. Fanno notizia quando la targhetta di identificazione proviene da posti conflittuali come le università israeliane, in un gioco politico che male si sposa con la scienza.
Nel 2012, in Darfur, le autorità sudanesi sorpresero e arrestarono un individuo proveniente da Israele, nome in codice PP0277, lo arrestarono e gli sequestrarono l'equipaggiamento che consentiva agli israeliani di seguire i suoi spostamenti sul campo. Il problema è che PP0277 non era uno 007 del Mossad ma un tipo di avvoltoio detto grifone, uno di cento rilasciati e monitorati dall'università Ebraica di Gerusalemme e dal Servizio Natura Israeliano, dotato anche lui di GPS a batterie solari, ma non di telecamera.
Il grifone era incluso in un programma scientifico per studiare le quote e le traiettorie di volo di questi uccelli spazzini nell'Africa del Nord. I giornali riportarono la notizia dell'avvoltoio-spia e ne seguì un incidente diplomatico tra Israele e il Sudan. Non è noto il destino del giovane grifone. Un altro grifone israeliano fu arrestato l'anno precedente in Arabia Saudita con l'accusa di spionaggio e "complotto sionista". Anche a voler essere complottisti, ci si dovrebbe chiedere cosa se ne farebbe il Mossad, avendo a disposizione tecnologia sofisticata in grado di monitorare il territorio via satellite, delle decine di foto di capre morte e interiora di cammello che si può immaginare vengano scattate da una telecamera installata su un grifone.
Il timore di essere spiati da uccelli-007 israeliani non si ferma ai grifoni: un avvoltoio egiziano e un pellicano bianco, entrambi dotati di sistemi di tracciamento applicati in Israele a scopo scientifico, furono fermati in Sudan nei tardi anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. Un gruccione e un gheppio, semplicemente dotati di anello di riconoscimento applicato in Isreale, furono invece "arrestati" in Turchia rispettivamente nel 2012 e 2013 col sospetto di contenere microchip-spia. Il gruccione in realtà era morto quando fu trovato ma l'anellino con la scritta "Israele" fu sufficiente a chiamare in causa un'unità antiterrorismo, secondo quanto riportato dalla BBC, e a suscitare ondate di teorie complottiste.

La lunga storia dei volatili da guerra.

L'ossessione degli uccelli da guerra ha radici antiche, come dimostra la fotogalleria che vi abbiamo proposto a marzo. I colombi viaggiatori sono stati a lungo impiegati per scambiare messaggi e ordini al fronte e, durante la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti si imbarcarono in un programma chiamato "Project Pidgeon" finalizzato a usare colombi kamikaze per guidare e correggere la rotta dei missili. Il progetto non andò mai in porto perché nel frattempo i tedeschi svilupparono bombe plananti teleguidate dagli aerei. In continuità con la tradizione bellica, e nell'impossibilità di usare veri uccelli, troppo imprevedibili e poco o niente controllabili, gli USA hanno ora in programma di usare dei droni-spia a forma di uccelli tipici del luogo, come ad esempio colombi, in modo che la silhouette del drone venga confusa con quella di un vero uccello. Facile che un vero uccello, magari raro, venga confuso con un drone e abbattutto.

Gli uccelli e la scienza si aggiungono in questo modo alla lunga lista di vittime causate dalle guerre volute da pochi, ma di cui molti pagano le conseguenze.


Articolo di: Lisa Signorile
Fonte: National Geographic Italia
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