00 17/04/2011 15:59
Il nuovo caccia “invisibile” cinese Chengdu J-20 e' in questi giorni di fine 2010 ed inizio 2011 al centro di tanti dibattiti a livello internazionale in merito alla reale capacita' dell'industria militare cinese di poter produrre un caccia di quinta generazione con caratteristiche stealth da contrapporre ai prodotti occidentali ma – soprattutto - sulle reali capacità e potenzialità di questo nuovo aereo.
Le prime foto avevano fatto pensare che il velivolo fosse solo un mock-up, notizia questa poi smentita dalla seconda serie di foto “ufficiali” apparse sul web che hanno mostrato il velivolo come se fosse in movimento e in breve rullaggio veloce. Probabilmente il governo cinese ha avuto sin dall'inizio tutta l'intenzione di mostrare agli osservatori occidentali la capacità – per lo meno teorica (in termini di efficienza di un velivolo su cui ancora si sa molto poco) – di un rapido avanzamento tecnologico ed industriale raggiunta nel paese e dalle forze armate, con questo nuovo aereo (e altri nuovi sistemi d’arma) dando così un segnale di risposta immediata allo sviluppo che i nuovi aeroplani militari stanno avendo nel mondo occidentale. Il nuovo caccia, ritenuto la risposta cinese al caccia Lockheed Martin F-22A Raptor, mostra effettivamente delle somiglianze con lo stesso F-22 e con i prototipi T-50 (russo) ed YF-23 (americano), quest’ultimo era – ricordiamo – il concorrente dell’YF-22 (il futuro Raptor) uscito sconfitto dalla gare per la realizzazione del nuovo caccia di V Generazione USA (segnaliamo a tal proposito l’interessante spunto dell’amico David Cenciotti in questo recente post sul suo weblog: cencio4.wordpress.com/2011/01/10/modern-fighters-why-so-si...

Come accennato sopra ancora nessuno conosce le reali capacità operative del velivolo cinese ma ci sentiamo di chiederci cosa potrebbe succedere se questo nuovo velivolo entrasse in servizio operativo - in quantitativi consistenti – e se potrebbe alterare gli equilibri geopolitici in una zona del mondo certamente poco “stabile” e che vede la presenza consolidata di aerei come F-15, F-16 e SU-27.

La somiglianza del velivolo con i citati aeroplani “stealth” non può essere da sé una prova della bontà dell’aeroplano: nulla si sa (o comunque molto poco si può ipotizzare) sul sistema avionico, sugli armamenti, sulle caratteristiche di volo dell’aeroplano…tutti elementi questi che possono sì fare la differenza in un “eventuale” confronto con altri aeroplani più o meno coevi, senza parlare poi delle valutazioni che andrebbero fatte inserendo un sistema d’arma innovativo come questo all’interno della catena di “Comando e Controllo” cinese.

Gli Stati Uniti, secondo un'intervista rilasciata dal Segretario alla Difesa USA Robert Gates e riportata anche su DefenseNews l'11 gennaio 2011, avevano già previsto lo sviluppo di questo velivolo (che potrebbe entrare in servizio non prima del 2020); sempre secondo Gates tutti i nuovi sistemi d'arma che la Cina starebbe sviluppando in questo momento vanno nella direzione di una sempre maggiore capacità di proiezione strategica verso l’esterno anche se molto rimane da fare in ambiti ove le potenze occidentali da decenni ormai stanno investendo (ad esempio l’integrazione sempre più spinta dei sistemi di Comando, Computer e Controllo) .

Certo – al “gigante asiatico” – non ci vorranno decine di anni di tempo per giungere a determinati risultati ma anche il resto del mondo non rimarrà a…guardare dalla finestra !

In quest’ottica un altro dei sistemi d’arma che gli analisti militari occidentali stanno da tempo tenendo sotto controllo è il missile balistico DF-31 Dong Feng che sta esprimendo sempre maggiori potenzialità offensive essendo in grado (sulla carta) di colpire la maggior parte delle più importanti città americane .