00 25/03/2016 10:57
Notizia bomba [SM=j2201351]

Descritto sulla rivista Science, segna un passo decisivo verso la realizzazione della vita artificiale, dopo oltre 20 anni di esperimenti. E’ stato ottenuto negli Stati Uniti dal gruppo di Craig Venter, il pioniere che dal 1995 insegue il sogno della vita costruita in laboratorio

FONTE:
science.sciencemag.org/cgi/doi/10.1126/science.aad6253

Si chiama Syn 3.0, ha appena 473 geni e ognuno di essi svolge una funzione indispensabile alla vita. E’ il primo batterio sintetico costruito in laboratorio dotato di un Dna ‘minimo’ in grado di farlo sopravvivere. Contiene quindi solo le istruzioni essenziali per la vita. Descritto sulla rivista Science, segna un passo decisivo verso la realizzazione della vita artificiale, dopo oltre 20 anni di esperimenti. E’ stato ottenuto negli Stati Uniti dal gruppo di Craig Venter, il pioniere che dal 1995 insegue il sogno della vita costruita in laboratorio. L’istituto in cui è stato ottenuto il batterio Syn 3.0 equipaggiato con il ‘kit’ minimo per sopravvivere è lo stesso fondato e diretto da Craig Venter e del ricercatore porta anche il nome: il “Craig Venter Institute“.



Per i ricercatori che hanno lavorato all’esperimento, sotto la direzione Clyde Hutchinson, il genoma non è che un software nel quale sono scritte tutte le funzioni indispensabili per la vita. Questo strumento senza precedenti è il punto di arrivo di oltre 20 anni di ricerche ed è nello stesso tempo il punto di partenza per studiare le funzioni della vita con un dettaglio mai raggiunto finora. Il risultato apre anche la strada alle prime applicazioni della vita artificiale: su questo kit di base comune a tutti i viventi sarà possibile in futuro innestare specifiche funzioni per ottenere batteri con specializzazioni particolari, come produrre biocarburanti o bonificare terreni e acque contaminate.