00 04/01/2016 21:49
I siti dei quotidiani russi Komsomolskaya Pravda e Rossiyskaya Gazeta hanno riferito (notizia subito rimbalzata per tutto il web) del ritrovamento di una “strana” valigetta ventiquattrore con un logo, l’emblema della Ahnenerbe, associazione nazista fondata da Heinrich Himmler, Herman Wirth, e Walter Darré il primo luglio 1935 originariamente dedita a ricerche riguardanti la storia antropologica e culturale della razza ariana.



La valigetta trovata di recente nella regione di Adygea (nel Caucaso), avrebbe rivelato al suo interno due teschi che sembrerebbero non appartenere ad alcuna creatura umana. Primo problema: la Ahnenerbe non ha mai ufficialmente svolto ricerche nel Caucaso, avendone invece svolte in Carelia, Svezia, Italia, nei Balcani, in Medio Oriente, in Perù, in Norvegia, in Danimarca, in Finlandia, in Germania, in Belgio, nei Paesi Bassi, in Francia, nel Regno Unito e in Grecia. Secondo problema: su internet gira un video riferito al presunto ritrovamento, realizzato da UFOvni Disclosure, che in precedenza è già stato segnalato per aver diffuso bufale e video falsificati tramite editor di grafica computerizzata.



La notizia è dunque da prendere con le molle, ma secondo alcuni potrebbe trattarsi di teschi appartenenti agli dei sumeri Annunaki (da alcuni ritenute figure ispirate ad antichi astronauti) e gli esperti della Ahnenerbe li avrebbero scoperti forse del tutto casualmente nel corso di una ricerca sui misteri degli antichi dolmen e le cause dell’elevata radioattività naturale presente nella regione di Kishinski, oppure mentre cercavano l’oro di Kuban Rada, perso da qualche parte nella regione caucasica durante la guerra civile russa, una spedizione che avrebbe dovuto rimanere segreta sino alla sua conclusione e che forse venne interrotta dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Del resto oltre alla valigetta coi teschi misteriosi, sarebbe stata trovata anche un anello nazista, forse appartenuto a un soldato della spedizione, e una mappa del territorio di Adygea del 1941 e qualcuno ha suggerito che questa potesse essere il vero obiettivo della spedizione Edelweiss organizzata dalla Wehrmacht ufficialmente per piantare le bandiere naziste in cima all’Elbrus, la montagna più alta d'Europa (che si trova nella repubblica di Kabardino-Balkaria, sempre nel Caucaso russo) ma forse come “copertura” di una parallela spedizione della Ahnenerbe.



L’ipotesi è affascinante, almeno quanto le foto che stanno circolando sul web riguardo il presunto ritrovamento. Servirebbe ora che venissero fatte le dovute verifiche per evitare che tutto l’episodio resti confinato in un passa parola tra blog di dubbia serietà e di giornali in cerca di facile traffico. Se tuttavia queste prime indicazioni venissero confermate potrebbe trattarsi di una delle scoperte archeologiche più importanti della storia, forse non solo umana.



Preso da
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