00 14/05/2015 17:52
www.corriere.it/economia/15_maggio_07/gli-f35-decollano-caserta-al-posto-whirlpool-indesit-5270dccc-f495-11e4-83c3-0865d0e548...

Il contestatissimo programma di fabbricazione degli aerei americani da combattimento F-35 salverà l’industrializzazione del Sud? Mentre la Caserta politica e sindacale segue con angoscia lo sviluppo della trattativa Whirlpool - dopo l’annuncio degli americani di voler chiudere lo stabilimento locale ex Indesit (800 addetti) - una buona notizia arriva dalla Aero Sekur, media impresa italiana aeronautica fondata e guidata da Silvio Rossignoli e oggi partecipata anche da capitali inglesi. Aero Sekur inaugurerà, infatti, il prossimo 11 maggio un nuovo stabilimento a S.Pietro Infine, proprio in provincia di Caserta e la nuova fabbrica si aggiungerà a quelle già operanti a Torino e Arenzano.
L’impianto campano è il primo nato in Italia nel quadro della partecipazione al programma F35 - che ha comunque già una linea di produzione a Cameri - ed è significativo che a realizzarlo sia stata una media azienda che conta 230 dipendenti e ha la sede principale a sud di Roma, per la precisione ad Aprilia (Latina). A S.Pietro Infine i nuovi posti di lavoro inizialmente saranno 30 ma in futuro si pensa che possano crescere anche perché la produzione del nuovo stabilimento sarà tecnologicamente competitiva e quindi le occasioni di mercato si potranno allargare oltre il programma degli F-35. L’Aero Sekur produrrà quella che per gli addetti ai lavori si chiama enclosure ovvero una struttura gonfiabile che permetterà di effettuare la manutenzione dell’aereo anche quando sarà fermo fuori dai grandi scali. La tecnologia sviluppata dagli italiani permetterà di lavorare dentro l’enclosure anche alle temperature tipiche delle zone desertiche, assicurerà la tenuta stagna perché non entrino polvere o sabbia e infine sarà trasportabile.
Basterà l’exploit di Rossignoli a rilanciare Caserta? Certamente no, almeno sul piano dei numeri ma è significativo che anche fabbriche ad alta qualificazione si stabiliscano al Sud interrompendo, almeno per un episodio, la tendenza del passato secondo la quale le regioni meridionali erano prese in considerazione solo per quelle che si chiamano in gergo le fabbriche-cacciavite, ovvero lavorazioni prevalentemente di montaggio e bassa creazione di valore.