00 30/09/2012 18:43



Il collisore LHC del CERN di Ginevra sembra aver trovato il bosone di Higgs, ma la particella scoperta ha riservato anche sorprese, come spiegato nel nuovo numero di "Le Scienze" in edicola a ottobre

L'EDITORIALE
IL SOMMARIO

La caccia è stata lunga e difficile, ma ne è valsa la pena. Dopo trent'anni di ricerche, i fisici sembrano aver trovato il bosone di Higgs, la particella responsabile della massa di tutte le altre particelle. Protagonisti della scoperta sono stati i ricercatori del CERN di Ginevra, che grazie a misurazioni effettuate nel 2011 e 2012 con LHC e i suoi rivelatori ATLAS e CMS hanno ottenuto prove dell'esistenza dell'Higgs, il tassello mancante del modello standard, ovvero del modello che descrive la fisica che governa l'universo in termini di interazioni tra particelle e forze fondamentali.

Tuttavia, come spiega un articolo sul numero di "Le Scienze" in edicola il 1° ottobre, scritto tra gli altri da Guido Tonelli, fisico italiano che dal 1993 lavora a CMS, di cui è stato portavoce tra il 2010 e il 2011, il bosone di Higgs emerso dalle misurazioni di LHC ha riservato alcune sorprese, che forse offrono i primi indizi di una fisica del tutto nuova.

Sempre sul numero di ottobre: Morten L. Kringelbach e Kent C. Berridge raccontano come le nuove scoperte sull'origine del piacere potrebbero migliorare le terapie per dipendenze e depressione, e magari stimolare anche la nascita di una scienza della felicità; Fabrizio Carbone analizza la dinamica della frana che a ottobre 1963 provocò il disastro del Vajont, alla luce di recenti scoperte sulle transizioni di fase in diversi sistemi fisici; Kevin L. Campbell e Michael Hofreiter dimostrano che, grazie all'uso delle biotecnologie, è possibile capire come sono sopravvissuti al freddo i mammut lanosi e altre creature estinte.


Fonte:
www.lescienze.it/news/2012/09/28/news/il_bosone_di_higgs_finalmente_-...