Occhio di Quetzalcoatl - Lucio Tarzariol

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Lucio Giuseppe
00domenica 8 gennaio 2012 12:26
Navicella spaziale vista dagli aztechi lo stesso Horus egizio
TA DELL’OCCHIO DI QUETZALCOATL ED IL SEGRETO DELL’OCCHIO DI HORUS
AFRICA, ASIA E AMERICA PRIMA DI CRISTOFORO COLOMBO
“FORSE UNA NAVICELLA DI ATLANTIDE?”
Tarzariol Lucio

Studi e interpretazioni del ricercatore
L’incredibile scoperta paleoastronautica di Lucio Tarzariol, un’altra prova sull’esistenza di aeromobili in epoche remote e della comunicazione tra i continenti prima della scoperta dell’America.
Premetto che molte scoperte archeologiche non sono state fatte a colpi di piccone, ma vengono fatte chiusi in uno studio o in un museo, infatti ciò che per lo scavatore non è che un pezzo tra le migliaia di reperti archeologici ad un attento ed oculato studio può rivelarsi unico, anche a decine di anni dal ritrovamento dello stesso; come accade al British Museum nel 1872, quando un semplice incisore di nome George Smith, appassionato dilettante di antichità assire, si trovo davanti ad una tavoletta assira proveniente da Ninive con il primo resoconto del Diluvio universale. Qui abbiamo una storia analoga, in quanto l’immagine del reperto che ho potuto studiare, ha trovato la sua interpretazione, cinquant’anni dopo il suo ritrovamento a Teotihuacan, città sita a 40 chilometri a nord-est di Città del Messico.
L’azteco Occhio di Quetzalcoatl, la rappresentazione del corrispondente egizio Occhio di Horus; o meglio come dice Sitchin nella traduzione della sua undicesima tavoletta sumera, “la Colonna Fiammeggiante, il Pesce Celeste donato a Horon da Ningishzidda”.
Il reperto archeologico che andrò a presentarvi e che ho battezzato come “Occhio di Quetzalcoatl”, ha dell’incredibile, in quanto è uno dei rari ritrovamenti che supporta la già fondata prova dell’esistenza di aeronavi in epoche remote che potevano solcare i cieli del nostro pianeta. Inoltre il reperto archeologico, per la capacità artistica e comunicativa della rappresentazione, rivela la sua unicità, nella vera interpretazione da dare alla corrispondente raffigurazione egizia del noto Occhio del dio Horus e dimostra nello stesso tempo, l’incontestabile esistenza di una civiltà evoluta ed arcana che aveva interessi e mezzi per sorvolare spazi e distanze che partivano da Eliopoli, ossia dalle terre d’ Egitto fino a Teotihuacan e nelle altre terre dell’America centrale protette da divinità come, per l’appunto Quetzalcoatl, Viracocha, Kukulkan, ecc..
La figura di Quelzalcoatl si esprime attraverso il culto del serpente alato, molto diffuso nell'America Centrale del periodo precolombiano dove appare legato ad un popolo di astronomi che abitava il Messico addirittura 3500 anni fa ed è legato ai mitici “Sapienti dalla pelle chiara”, che apparivano come serpenti ricoperti di piume e che sarebbero giunti in Messico su grandi navi senza remi. Questi misteriosi individui dai tratti caucasici, “forse i superstiti della popolazione atlantidea”, sono stati rappresentati a La Venta addirittura in enormi sculture. Presso i popoli dell'America Centrale il Serpente piumato è visto come portatore di civiltà, maestro di astronomia e architettura. Ecco perché secondo le leggende maya il dio serpente portò in Messico l'arte delle piramidi e queste stesse leggende descrivono le piramidi anche come strumenti per trasformare l' anima dopo la morte, con vaghe correlazioni con l' Egitto e proprio in Egitto, infatti, è stata trovata la rappresentazione di un' anima umana che riposa su un serpente piumato e negli antichi miti locali il drago Apep governava proprio il mondo delle tenebre…..continua
Immagini e approfondimenti e ricerche della scoperta nel sito: www.artealiena.it
Per comunicazioni, Mail: -email- reminiscemti@inwind.it Tarzariol Lucio
Voi che ne pensate? [SM=g8909]
IRONMAN.75
00domenica 8 gennaio 2012 13:32
Sono tutte dicerie comunque, ciò non vuol dire che questi popoli nonn abbiano effettivamente visto qualcosa cadere dal cielo...come facciamo noi ora, a volte senza trovare una spiegazione.
Solo che però molti anni fà una meteora o una cometa non sò come potesse venire spiegata...
giambo64
00domenica 8 gennaio 2012 23:28
Penso che estrapolare l'esistenza di antiche aeronavi da reperti come quello in questione sia quantomeno azzardato.
Se veramente fossero esistite antiche civiltà tecnologiche avrebbero lasciato tracce più evidenti che non disegni su pietra.
Se la nostra civiltà scomparisse adesso, sono certo che tra 10000 anni sarebbero ancora presenti molti segni evidenti del nostro passaggio, lo stesso avrebbero dovuto fare eventuali altre civiltà del passato.
Anche il discorso sulle piramidi non sta in piedi, gli antichi in varie parti del mondo costruivano queste opere perchè la forma piramidale è quella più semplice per realizzare costruzioni imponenti.
Questo valeva ovunque, dall'Egitto all'America.
IRONMAN.75
00lunedì 9 gennaio 2012 00:05
Sono pienamente daccordo giambo64 anche sul fatto delle piramidi hai ragione; poi tral'altro non hanno ancora capito quanto ci hanno messo per costriurle.
Forse ci voleva un sacco di tempo, infatti alcune sono rimaste incompiute.
Lucio Giuseppe
00domenica 15 gennaio 2012 18:21
occhio di quetzalcoatl
Non è l'unico reperto, ve ne sono molti altri, appena possibile vi invio le foto
Lucio Giuseppe
00lunedì 16 gennaio 2012 11:46
Quetzalcoatl e piramidi
Pensate che nella Piramide tra un blocco e l'altro passa appena un biglietto da visita, cioè meno di un millimetro di tolleranza, mentre oggi le tolleranze non sono minori di due millimitri e mezzo. Ditemi Voi chi le ha costruite,l'uomo di tremila anni fa? con scalpello e martello? Io non ci Credo
eone nero
00lunedì 16 gennaio 2012 12:07
Re: Quetzalcoatl e piramidi
Lucio Giuseppe, 16/01/2012 11.46:

Pensate che nella Piramide tra un blocco e l'altro passa appena un biglietto da visita, cioè meno di un millimetro di tolleranza, mentre oggi le tolleranze non sono minori di due millimitri e mezzo. Ditemi Voi chi le ha costruite,l'uomo di tremila anni fa? con scalpello e martello? Io non ci Credo



Salute Lucio e benvenuto anche se in ritardo da parte mia [SM=g8320]

Perchè a tuo avviso non potrebbe essere l'uomo?

Saprai che scolpiva dee Madri in un periodo oscillante tra i 200 e gli 800 mila anni, vedasi la Venere di Berekhat Ram, o quella di Tan Tan e Navigava già 800 mila anni fa.

Recentemente si è scoperto che l'ominide Lucy camminava con un bipedismo perfetto già 3.5 milioni di anni fa, trovi in questa sezione diverso materiale anche se penso non necessiti di queste prove.

Miti e leggende di tutto il pianeta parlano di un'età dell'oro e di una successiva involuzione dovuta a dei cataclismi, determinate antiche conoscenze potrebbero essere ricordi di una civiltà antidiluviano o pre-glaciale.

Onestamente il vedere l'apporto degli dei dello spazio ovunque equivale a sminuire le eccelse capacità dell'uomo ed indica un retaggio religioso dove l'uomo è zero e succube ad esseri superiori, e qua sconfiniamo nei campi religiosi e di certo un qualsiasi ricercatore dovrebbe essere scevro da ogni parzialità, credo o dogma.

Alla luce delle ultime scoperte che ci stà donando la paleontologia e l'archeologia, sarebbe l'occasione di rivalutare l'uomo e renderlo meno scimmia e ignorante di quanto ce lo abbiano mostrato i credi religiosi, soprattutto quelli monoteistici.




ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

www.goddessalive.co.uk/issue15/acheulian.html

archaeology.huji.ac.il/depart/prehistoric/naamag/naamag.asp

it.wikipedia.org/wiki/Venere_di_Tan-Tan




Delta.Force
00lunedì 16 gennaio 2012 13:47
Re: Re: Quetzalcoatl e piramidi
eone nero, 16/01/2012 12.07:



Salute Lucio e benvenuto anche se in ritardo da parte mia [SM=g8320]

Perchè a tuo avviso non potrebbe essere l'uomo?

Saprai che scolpiva dee Madri in un periodo oscillante tra i 200 e gli 800 mila anni, vedasi la Venere di Berekhat Ram, o quella di Tan Tan e Navigava già 800 mila anni fa.

Recentemente si è scoperto che l'ominide Lucy camminava con un bipedismo perfetto già 3.5 milioni di anni fa, trovi in questa sezione diverso materiale anche se penso non necessiti di queste prove.

Miti e leggende di tutto il pianeta parlano di un'età dell'oro e di una successiva involuzione dovuta a dei cataclismi, determinate antiche conoscenze potrebbero essere ricordi di una civiltà antidiluviano o pre-glaciale.

Onestamente il vedere l'apporto degli dei dello spazio ovunque equivale a sminuire le eccelse capacità dell'uomo ed indica un retaggio religioso dove l'uomo è zero e succube ad esseri superiori, e qua sconfiniamo nei campi religiosi e di certo un qualsiasi ricercatore dovrebbe essere scevro da ogni parzialità, credo o dogma.

Alla luce delle ultime scoperte che ci stà donando la paleontologia e l'archeologia, sarebbe l'occasione di rivalutare l'uomo e renderlo meno scimmia e ignorante di quanto ce lo abbiano mostrato i credi religiosi, soprattutto quelli monoteistici.




ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

www.goddessalive.co.uk/issue15/acheulian.html

archaeology.huji.ac.il/depart/prehistoric/naamag/naamag.asp

it.wikipedia.org/wiki/Venere_di_Tan-Tan








Concordo al 100%


Lucio Giuseppe
00domenica 22 gennaio 2012 10:16
Occhio di Quetzalcoatl

Io concordo con te, sul rivalutare l'uomo, ma se l'uomo e divenuto quello che è, c'è un motivo ben preciso, ho scritto un libro in merito alle tue osservazioni dal titolo "L'invisibile mistero della Creazione" Indagini sulle probblematiche cosmologiche e antropologiche, dove indago ampiamente su varie fonti storiche che mi hanno portato ben oltre fino a convincermi dell'esistenza di un arcaico controllo alieno sulla terra, ancora oggi presente. Non voglio convincere nessuno, è solo il fine che mi ha portato una lunga ed estenuante ricerca.
eone nero
00domenica 22 gennaio 2012 12:47
Lucio Giuseppe, 22/01/2012 10.16:


Io concordo con te, sul rivalutare l'uomo, ma se l'uomo e divenuto quello che è, c'è un motivo ben preciso, ho scritto un libro in merito alle tue osservazioni dal titolo "L'invisibile mistero della Creazione" Indagini sulle probblematiche cosmologiche e antropologiche, dove indago ampiamente su varie fonti storiche che mi hanno portato ben oltre fino a convincermi dell'esistenza di un arcaico controllo alieno sulla terra, ancora oggi presente. Non voglio convincere nessuno, è solo il fine che mi ha portato una lunga ed estenuante ricerca.



Grazie della risposta. [SM=g8320]

Se sei un ricercatore mi darai motivazioni valide che sino al momento non ci sono, non avertene a male ma questa è la realtà dei fatti.

Mi occupo di Clipeologia da oltre 3 decenni e posso dire senza timore di essere smentito, che ci sono alcuni labilisissimi indizi che di certo non sono sufficienti ne a creare ipotesi e tanto meno a formulare teorie.

Il resto può essere accomunato alla letteratura fantasy o a quale filone creato dai mitici Louis Pauwels e Jacques Bergier, chiamato Realismo Fantastico.

A disposizione. [SM=g8320]



Lucio Giuseppe
00lunedì 23 gennaio 2012 10:54
Io non pretendo di dire verità, e so benissimo di muovermi in ipotesi che ho confutato con molte ricerche, dovrei solo indicare la strada che mi ha portato a pensare in questo modo, ma è lunga. Alcune ricerche sono nel mio testo L'Invisibile mistero della Creazione, di cui alcune parti sono pubblicate nel web, o anche nel mio sito www.artealiena.it. Altre info in altri articoli e riviste come X Time, Archeo & Misteri, ad esempio su un articolo pubblicato anche su Archeomedia che tratta di Atlantide "Come e dove ho scoperto la realtà di Alantide"; li trovi per intero anche "l'articolo "l'Occhio di Quetzalcoatl". Passerò anche per pazzo, ma c'è anche chi come il filosofo NIK Bostrom dell'Università di Oxford, pensa che la nostra "raltà" sia una simulazione condotta da Alieni. Io no credo questo, ma sono convinto di un loro intervento che ha contribuito all'evoluzione dell'uomo che conosciamo.
KOSLINE
00martedì 24 gennaio 2012 19:32
Re:
Lucio Giuseppe, 23/01/2012 10.54:

Io non pretendo di dire verità, e so benissimo di muovermi in ipotesi che ho confutato con molte ricerche, dovrei solo indicare la strada che mi ha portato a pensare in questo modo, ma è lunga. Alcune ricerche sono nel mio testo L'Invisibile mistero della Creazione, di cui alcune parti sono pubblicate nel web, o anche nel mio sito www.artealiena.it. Altre info in altri articoli e riviste come X Time, Archeo & Misteri, ad esempio su un articolo pubblicato anche su Archeomedia che tratta di Atlantide "Come e dove ho scoperto la realtà di Alantide"; li trovi per intero anche "l'articolo "l'Occhio di Quetzalcoatl". Passerò anche per pazzo, ma c'è anche chi come il filosofo NIK Bostrom dell'Università di Oxford, pensa che la nostra "raltà" sia una simulazione condotta da Alieni. Io no credo questo, ma sono convinto di un loro intervento che ha contribuito all'evoluzione dell'uomo che conosciamo.



Hola Lucio Giuseppe benvenuto sul forum [SM=g8320]

non conosco questa tua teoria ricerca sull Occhio di quetzalcoatlL,
quindi sarebbe bello dopo che hai aperto un 3ad esporla anche qui tutta al 100% in modo che la possiamo vedere tutti , e dire la nostra opinione, se ti interessa , altrimenti sembra come se ti viene a fare la pubblicità di questa cosa (scusa ma sono maligno di natura)spero di sbagliarmi ....

Ma spero, anche , che non sia come le altre baggianate cosmiche che vai professando sul tuo sito ,altrimenti stiamo messi proprio bene . [SM=g2201342]

esempio : Faketata dei Maya

esempio : fakettate dei giganti

devo continuare ???? [SM=g1950684]

alla prox [SM=g1950677]



Lucio Giuseppe
00venerdì 24 febbraio 2012 18:50
I VELIVOLI SPAZIALI NELLA CULTURA MAYA
STRANI COCCI DI CERAMICA DALLO YUCATAN, MESSICO

Articolo su Archeo Misteri gennaio/febbraio 2012 "Altri reperti a comprovare la mia teoria" speriamo di arrivare alla certezza!!

Dopo la mia scoperta dell’ “Occhio di Quetzalcoatl”, non avrei mai pensato ne sperato di imbattermi ancora in qualche altro reperto che testimoniasse e confermasse ancora l’esistenza di aeromobili nel passato. Ma per tenacia nella ricerca e lo studio delle popolazioni di origine zoolteca, mixteca, tolteca, azteca, maya; o vuoi per quel pizzico di fortuna, che sempre ci vuole, sono riuscito a individuare in alcuni cocci di ceramica maya provenienti proprio dal Messico, precisamente dallo Yucatan, le cui rovine sono state fatte risalire da, James Churchward, a più di 15000 anni fa e realizzate per mano di una civiltà molto avanzata. Questi cocci che erano ciò che era rimaneva di una vecchia collezione privata di reperti maya fatti risalire al periodo classico, 250-900 d.C danno ancora la conferma di questa sconcertante verità.
In uno di questi cocci vi è una pittura vascolare che rappresenta una parziale immagine della stessa aeronave che appare nel reperto azteco che Io ho battezzato “come Occhio di Quetzalcoatl”, ed essendo un reperto maya probabilmente è la rappresentazione del crudele dio della pioggia Chac Xib Chac, Il codice di Dresda,Codex, pagina 44, ci giunge questa definizione di Chaac, Dio B:
”Chaac è stato il principale dio della pioggia e forse il dio principale. I suoi ritratti sono molto comuni in sculture e dipinti. Egli è di solito raffigurato con gli occhi grandi (spesso con le lacrime che scorrono). Ha un lungo naso ricurvo. L'orecchio di solito ha un ornamento elaborato. Ha spesso un'ascia per colpire con un fulmine. Come altre divinità Maya, può essere di quattro divinità diverse, una per ciascuna direzione.
Chaac è in possesso di un pesce, che è stato uno dei suoi emblemi, naturalmente è associato con l'acqua. Lui è seduto sul glifo iMix che rappresenta un coccodrillo”.
glifo iMix

L’Occhio di Quetzalcoatl a confronto con il coccio di ceramica maya rappresentante il dio della pioggia “GI Chac Xib Chac”; in realtà la rappresentazione di un aeromobile che allora i maya vedevavo solcare i cieli delle Americhe. Noterete che lo stile artistico appare diverso, ma la rappresentazione è la stessa



































Da un testo di Quixe Cardinale; ecco la rappresentazione di un’astronave proveniente da un affresco di El Castillo. L’affresco e sopranominato “Il Dio discendente”, ma questa volta l’artista non ha riprodotto una figura umana, si è attenuto alla fedele cronaca ed ha riportato una sagoma che altro non può essere che una sorta di astronave, molto somigliante alle strane macchine riprodotte nel tempio di Bonampak. Una strana macchina discende lentamente sulla piramide maya; i retrorazzi già sono accesi e proiettano tuto intorno dei bagliori, vortici di vento si tormano tra terra e lo spazio. Questo affresco è giunto integro sino a noi solo perché era riparato da una tettoia.



Chac è stato considerato un dio crudele, infatti In tutta lo Yucatan sono rilevabili “cenotes” che probabilmente furono teatro di sacrifici umani dai Maya per rendere omaggio al dio che trova suo equivalente nel dio azteco Tlalok, il famoso dio a cui si sacrificavano vite umane, specie bambini, togliendoli il cuore, non dimentichiamo di considerare che questa divinità del panteon azteco originariamente non era così crudele ma paragonabile alla bontà leggendaria dello stesso Quetzalcoatl.
In un altro coccio di ceramica appare invece lo stesso dio della pioggia Chac Xib Chac in volo, lo vediamo tenere in mano una cloche, all’interno di una sorta di velivolo, qui rappresentato da un serpente.
Se ricerchiamo altre immagini di questa divinità che appaiono nei templi ed in altre opere d’arte, vi apparirà chiaro che nonostante, dagli studiosi in genere gli venga attribuita una sua specificità, in realtà rappresenta un velivolo che un tempo poteva solcare i cieli. Del resto si presume che a Chichen Itza sia stata governata da un potere congiunto chiamato dai cronisti Maya “Mul Tepal “, retto probabilmente da quattro fratelli di cui uno portava il nome di Kakupacal “Scudo fiammeggiante”, inoltre vi è un tempio chiamato Caracul che studiato da archeoastronomi risulta essere una sorta di osservatorio astronomico per stabilire la posizione di Venere e del sole all’alba e al tramonto . Nelle stele di Serbal appare chiaro l’influsso straniero con glifi non maya e strane figure come quella che porta una maschera da uccello del dio alato dell’america centrale, Ehecatl con un rotolo messicano che esce dal becco.
I sacerdoti maya non avevano l’obbligo del celibato come i sacerdoti aztechi, quindi i figli succedevano ai padri nell’sacerdozio, assumendo il nome titolo di “Ah kin” Colui del Sole, per cui legato al calendario e agli eventi astronomici e nel rituale sacrificale umano era assistito, per l’appunto, da quattro anziani assistenti chiamati Chac in onore del dio della pioggia GI Chac Xib Chach, il quale ruolo era quello di compiere sacrifici di dei e uomini mediante decapitazione; i quattro Chac tenevano gli arti della vittima, mentre un quinto chiamato Nachom (titolo del capo della guerra) strappava il cuore dal petto..
I Chac erano anche le quattro divinità della pioggia dei quattro punti cardinali, di diverso colore e che si manifestavano nel tuono e nel fulmine.
Altra curiosa divinità è il dio K o Kauil col volto ramificato, uno specchio sulla fronte da dove diparte un tubo dal quale esce fumo e una gamba, al posto del piede ha una testa e un corpo da serpente draghiforme; ritenuto pertanto imparentato con Tezcatlipoca (specchio fumante) munito di piedi serpentiformi.






































































Ecco i curiosi cocci di ceramica Maya, probabilmente risalenti all’epoca classica e provenienti dallo Yucatan, Messico. Notare le figure cerchiate che ritengo rappresentare il dio della pioggia Chac Xib Chac, in realtà un velivolo che solcava i cieli dell’america precolombiana, come rappresenta lo stesso sigillo azteco “Occhio di Quetzalcoatl”.











Notare l’assomiglianza di questi 5 reperti. Il primo a destra è un panello di recente scoperto in Guatemala presso il sito maya di El Mirador, afianco un coccio di ceramica tra quelli citati e trovati nello Yucatan e la nota scultura olmeca che sembra riproporre la medesima figura. Affianco statuine rappresentanti il dio Chac Xib Chac. Sembrano essere tutti esseri con aspetto umanoide in dotazione di apparecchiatura tecnologica e che a volte assume la forma di serpente draghiforme. Generalmente Chaac (anche Chaq o Chaak, ha dichiarato: "Cha-ak") era nel mondo delle divinità Maya il dio della pioggia, del il tuono, della fertilità e dell'agricoltura. Come è comune con le altre divinità maya, Chaac era un dio dai quattro aspetti: "Chaac XIB Chac" Chaac Rosso d'Oriente, "XIB Sac" Chaac Chaac bianco del Nord, "Chaac XIB Ek" Chaac nero dell'Occidente, "XIB Kan" Chaac Chaac Giallo del Sud. Generalmente si sostiene che Il dio della pioggia Chaac deve la sua divinitù alla frequente siccità nella regione dei Maya è molto importante per lui, ed erano, per l’appunto,i sacrifici umani, come quelli che probabilmente si facevano nel Cenote di Chichén Itzá. Le maschere del dio della pioggia Chaac trovate nei molti degli edifici e templi Maya lo rappresentano con naso allungato e denti canini.

Già con lo studio “dell’Occhio di Quetzalcoatl”, evidenziai la fondata prova dell'esistenza di aeronavi in epoche remote che potevano solcare i cieli del nostro pianeta; precisando inoltre, che il reperto archeologico, per la capacità artistica e comunicativa della rappresentazione, rivela la sua unicità, nella vera interpretazione da dare alla corrispondente raffigurazione egizia del noto Occhio del dio Horus e dimostra nello stesso tempo, l'incontestabile esistenza di una civiltà evoluta ed arcana che aveva interessi e mezzi per sorvolare spazi e distanze che partivano da Eliopoli, ossia dalle terre d'Egitto fino a Teotihuacan e nelle altre terre dell'America centrale protette da divinità come, per l'appunto Quetzalcoatl, Viracocha, Kukulkan, ecc. del resto, oltre tutte le analogie tra i popolo precolombiano e quello Egizio evidenziate nei miei articoli, ho trovato analogie anche tra i codici del mondo infero del Ppopolo Vuh con quelli del libro dei morti egizio.
Le immagini di alcune raffigurazioni maya che gli studiosi ritengono rappresentare il dio maya della pioggia Chac Xib Chac, il nome del dio rosso dell'est. a mio parere ci ripresentano la medesima divinità che appare come un velivolo che si muove in volute semispirali turbinanti come lo stesso reperto che ho battezzato come “Occhio di Quetzalcoatl. Inoltre la stessa immagine, come vedremmo più avanti la ritroviamo anche nei pittogrammi sulla formazione conosciuta come la roccia dipinta (La Piedra Pintada, detta anche la Rocca Carisa), che si trova nella piana di Carrizo nella parte orientale del San Luis Obispo County, California.















A Sinistra lastra di pietra incisa con una raffigurazione interpretata come testa di Chac Xib Chac del periodo tardo classico a Palenque, notare l’assomiglianza con l’”Occhio di Quetzalcoatl”, figura al centro. A sinistra uno dei *disegni abbozzati nel 1870 da pioniere Carrizo Plain Maria Brumley Noyes, riproducenti alcuni pittogrammi provenienti dalla Rocca Carisa, che si trova nella piana di Carrizo nella parte orientale del San Luis Obispo County, California, notare anche qui l’assomiglianza con l’”Occhio di Quetzalcoatl”, figura al centro.











Reperti a confronto

In realtà, nei reperti è rappresentato lo stesso soggetto, ma è interpretato artisticamente in maniere diverse.Le zone dove sono stati trovati i reperti, come abbiamo visto, non sono sempre vicine, anche se si sa che le zone principali si riferiscono a siti intorno a Chichen Itza dove ci sono molti piccoli insediamenti già a partire dal 6 ° secolo che portarono al gradualmente al grande impero classico che conosciamo.
Infatti Chichen Itza è uno dei siti più tardi del periodo classico Maya, che sale al potere come star Tikal si affievolì. Il regno aveva interazione sostanziale con i poteri tolteca a nord, e ci sono alcune scuole di pensiero che credono Chichen Itza è stata ad un certo punto governata dal re tolteca, Quetzalcoatl; nome che ha origine da una più antica divinità.


Chichen Itza iniziò la sua decadenza circa nel 11° fino al 13 ° secolo, quando fu conquistata da Mayapan. Il Tempio dei Guerrieri mostra uno dei collegamenti più evidenti tra i Maya e Toltechi, come la piramide è incredibilmente simile al Tempio del sito tolteca di Tula.
Il Tempio di Kukulkan, anche conosciuto semplicemente come El Castillo , è la sede principale a Chichen Itza. Questo è tra i più grandi della regione Maya, ed è un bellissimo esempio di architettura Maya. Un tunnel scavato dal governo messicano sotto El Castillo avrebbe rivelato una struttura più antica dove, successivamente il tempio è stato costruito in cima.





Rappresentazioni del dio Chac Xib Chac


















I *disegni abbozzati nel 1870 da pioniere Carrizo Plain Maria Brumley Noyes, riproducenti alcuni pittogrammi provenienti dalla Rocca Carisa a confronto con l’Occhio di Quetzalcoatl. Notare i tratti essenziali delle immagini che a confronto possono rappresentare lo stesso oggetto. Bisogna considerare che se mettessimo 10 persone a disegnare lo stesso oggetto avremmo rappresentazioni diverse, in base alla capacità artistica individuale, che però, come in questo confronto, avrebbero tratti essenziali comuni.


*Image © Painted Rock Pictograph Collection, Cal Poly.
La raccolta contiene quattro disegni a china realizzati da calchi originali trovati i pittogrammi sulla formazione conosciuta come la roccia dipinta (La Piedra Pintada, detta anche la Rocca Carisa), che si trova nella piana di Carrizo nella parte orientale del San Luis Obispo County, California. Nativi Americani, principalmente Chumash indiani, ha i disegni originali del sacro, luogo cerimoniale. I pittogrammi sono stati abbozzati nel 1870 da pioniere residente Carrizo Plain Maria Brumley Noyes, che ha trascorso parte della sua giovinezza nella vicina El Rancho Saucito con la sua famiglia. Roccia dipinta è un punto di riferimento locale, aumentando drammaticamente dalla pianura circostante piatto. Negli anni successivi dalla sua schizzi sono stati fatti, l'arte rupestre è stato vandalizzato e si è deteriorata a causa di uso umano e le condizioni meteorologiche. La collezione è stata donata dai suoi discendenti nel 1990. Un ulteriore donazione alla raccolta è un breve script di Radio inedite che raffigurano la vita della famiglia Brumley sulla Pianura Carrizo, c. 1950. Nulla si sa circa il suo autore, L. Munson di Los Angeles. Una donazione aggiuntiva ripercorre la storia della famiglia e comprende stampe vintage del Rock verniciato

Tazraariol Lucio
Lucio Giuseppe
00venerdì 24 febbraio 2012 19:03
Scusate vedrò se riesco a caricare il file in PDF con le foto

Quando vorrai sui giganti Ho fior di prove tratte da testimoninze e ritrovamenti citati anche su molti testi antichi, altro che fakettate

Lucio
Lucio Giuseppe
00venerdì 24 febbraio 2012 19:09
ops
il testo intero su l'Occhio di Quetzalcoatl oltre che sul mio sito: wwwartealiena.it, lo trovi anche su archeomedia,"dagli pure una letta per intero", è troppo lungo per riportarlo qui.
Lucio
KOSLINE
00venerdì 24 febbraio 2012 19:16
Re:
Lucio Giuseppe, 24/02/2012 19.03:

Scusate vedrò se riesco a caricare il file in PDF con le foto

Quando vorrai sui giganti Ho fior di prove tratte da testimoninze e ritrovamenti citati anche su molti testi antichi, altro che fakettate

Lucio



Testi antichi , testimonianze , non valgono come prova Lucio, possono essere interessanti senza dubbio , ma mi serve un teschio uno scheletro vero, ho per te sono vere quelle immagini che mosti nel tuo sito ? ecco su quelli se mi porti le prove te ne sarei grato e contento di sbagliarmi... io dico che sono falsi e uno studioso come te non dovrebbe mostrarli perché forvianti [SM=g1950684]


michdeskunk
00lunedì 27 febbraio 2012 10:19
a me pare scontato...
nel senso ke se hai tempi dei maya
arrrivano dei pagliacci dal cielo dentro piatti metallici voltanti
o ke so altro
è ovvio anzi naturale e logico che questi maya mi pensavo
a quelke divinita strana...
cio ke la mente non puo spiegare è spiegato dalla fantasia e dalla paura
fabik
00lunedì 27 febbraio 2012 10:23
Re:
michdeskunk, 27/02/2012 10.19:

a me pare scontato...
nel senso ke se hai tempi dei maya
arrrivano dei pagliacci dal cielo dentro piatti metallici voltanti
o ke so altro
è ovvio anzi naturale e logico che questi maya mi pensavo
a quelke divinita strana...
cio ke la mente non puo spiegare è spiegato dalla fantasia e dalla paura




In effetti è evidente che se avessero visto qualcosa del genere la superstizione la avrebbe fatta da padrona, il punto è: hanno visto qualcosa del genere?

Piccola nota: Ti ricordo che da regolamento utilizzare le "k" al posto del "ch" non è consentito, nei prossimi post tienilo a mente [SM=g8320]
michdeskunk
00lunedì 27 febbraio 2012 10:24
sulle piramidi si dice ancora ke non tutte siano state costruite dagli egiziani...
anke per il fatto ke la punta delle piramidi funziona come un parafulmine
w il lago vostok
michdeskunk
00lunedì 27 febbraio 2012 10:56
cavolaccio nn sapevo sta baggianata del "kappa"
solite piccolezze
grazie
fabik
00lunedì 27 febbraio 2012 11:02
Re:
michdeskunk, 27/02/2012 10.56:

cavolaccio nn sapevo sta baggianata del "kappa"
solite piccolezze
grazie




Non è una baggianata, il regolamento dice che non si può scrivere come in un SMS, niente nn al posto dei non, niente k al posto di ch e così via, si scrive in Italiano, poi se si sbaglia amen, la nostra lingua è difficile e tutti prima o poi scriviamo qualcosa di sgrammaticato.

Comunque ti consiglio di leggere il regolamento, è breve, chiaro e ti risparmi richiami.
[SM=g2806963]

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
cazz@ro6502
00lunedì 27 febbraio 2012 13:12
Re: Navicella spaziale vista dagli aztechi lo stesso Horus egizio
Lucio Giuseppe, 08/01/2012 12.26:

TA DELL’OCCHIO DI QUETZALCOATL ED IL SEGRETO DELL’OCCHIO DI HORUS
AFRICA, ASIA E AMERICA PRIMA DI CRISTOFORO COLOMBO
“FORSE UNA NAVICELLA DI ATLANTIDE?”
Tarzariol Lucio

Studi e interpretazioni del ricercatore
L’incredibile scoperta paleoastronautica di Lucio Tarzariol, un’altra prova sull’esistenza di aeromobili in epoche remote e della comunicazione tra i continenti prima della scoperta dell’America.
Premetto che molte scoperte archeologiche non sono state fatte a colpi di piccone, ma vengono fatte chiusi in uno studio o in un museo, infatti ciò che per lo scavatore non è che un pezzo tra le migliaia di reperti archeologici ad un attento ed oculato studio può rivelarsi unico, anche a decine di anni dal ritrovamento dello stesso; come accade al British Museum nel 1872, quando un semplice incisore di nome George Smith, appassionato dilettante di antichità assire, si trovo davanti ad una tavoletta assira proveniente da Ninive con il primo resoconto del Diluvio universale. Qui abbiamo una storia analoga, in quanto l’immagine del reperto che ho potuto studiare, ha trovato la sua interpretazione, cinquant’anni dopo il suo ritrovamento a Teotihuacan, città sita a 40 chilometri a nord-est di Città del Messico.
L’azteco Occhio di Quetzalcoatl, la rappresentazione del corrispondente egizio Occhio di Horus; o meglio come dice Sitchin nella traduzione della sua undicesima tavoletta sumera, “la Colonna Fiammeggiante, il Pesce Celeste donato a Horon da Ningishzidda”.
Il reperto archeologico che andrò a presentarvi e che ho battezzato come “Occhio di Quetzalcoatl”, ha dell’incredibile, in quanto è uno dei rari ritrovamenti che supporta la già fondata prova dell’esistenza di aeronavi in epoche remote che potevano solcare i cieli del nostro pianeta. Inoltre il reperto archeologico, per la capacità artistica e comunicativa della rappresentazione, rivela la sua unicità, nella vera interpretazione da dare alla corrispondente raffigurazione egizia del noto Occhio del dio Horus e dimostra nello stesso tempo, l’incontestabile esistenza di una civiltà evoluta ed arcana che aveva interessi e mezzi per sorvolare spazi e distanze che partivano da Eliopoli, ossia dalle terre d’ Egitto fino a Teotihuacan e nelle altre terre dell’America centrale protette da divinità come, per l’appunto Quetzalcoatl, Viracocha, Kukulkan, ecc..
La figura di Quelzalcoatl si esprime attraverso il culto del serpente alato, molto diffuso nell'America Centrale del periodo precolombiano dove appare legato ad un popolo di astronomi che abitava il Messico addirittura 3500 anni fa ed è legato ai mitici “Sapienti dalla pelle chiara”, che apparivano come serpenti ricoperti di piume e che sarebbero giunti in Messico su grandi navi senza remi. Questi misteriosi individui dai tratti caucasici, “forse i superstiti della popolazione atlantidea”, sono stati rappresentati a La Venta addirittura in enormi sculture. Presso i popoli dell'America Centrale il Serpente piumato è visto come portatore di civiltà, maestro di astronomia e architettura. Ecco perché secondo le leggende maya il dio serpente portò in Messico l'arte delle piramidi e queste stesse leggende descrivono le piramidi anche come strumenti per trasformare l' anima dopo la morte, con vaghe correlazioni con l' Egitto e proprio in Egitto, infatti, è stata trovata la rappresentazione di un' anima umana che riposa su un serpente piumato e negli antichi miti locali il drago Apep governava proprio il mondo delle tenebre…..continua
Immagini e approfondimenti e ricerche della scoperta nel sito: www.artealiena.it
Per comunicazioni, Mail: -email- reminiscemti@inwind.it Tarzariol Lucio
Voi che ne pensate? [SM=g8909]



Che questo post dovrebbe essere spostato dentro la cartella "ENIGMI NELLA STORIA" [SM=g6794]

Dove di solito bazzico sempre io [SM=g1420769] che poi sarei un paleoufologo razionale [SM=g6794] [SM=g1950677]

Quezacoatl chi?
Quello dei proto.Incas con il becco?
Quello dei maya con shape rettiloide?
Quello degli Aztechi?

come spieghi queste differenze di shape? Qualcuno ha il becco altri no, anche se si chiamano in modo identico in culture diverse.

Occhio di Quezacotl quindi e' correlabile con Occhio di Rah [SM=g8297]





dove sono le relazioni di somiglianza?

Che cosa pensi che fosse l'occhio di Rah?

Che cosa pensi che fosse l'occhio di Quezacoatl?

Dal tuo post non si capisce nulla, tranne il fatto che correli due oggetti di culture diverse (di cui una a paleocontatto diretto e la seconda non si sa a quale cultura ti riferisci i proto.incas, i maya o gli aztechi o gli incas?) solo perche' hanno nomi simili.

E' un po' poco, anche se la traccia appare promettente!.

Chi erano gli individui biacconi? Avevano forse la testa a pinolo?
Perche' c'era il culto delle teste a pinolo nel sud america?
Quel pezzo di dipinto di che cultura e?
A quando e' datato?
Dove e' stato ritrovato?
In che cosa e' simile con l'occhio di Rah?
Che rappresenta l'oggetto sud americano?
Che rappresenta l'oggetto egizio?
Perche' a tuo dire si possono correlare (a parte il nome assonante che e' simile?)




cazz@ro6502
00lunedì 27 febbraio 2012 13:25
Re:
Lucio Giuseppe, 24/02/2012 18.50:

I VELIVOLI SPAZIALI NELLA CULTURA MAYA
STRANI COCCI DI CERAMICA DALLO YUCATAN, MESSICO

Articolo su Archeo Misteri gennaio/febbraio 2012 "Altri reperti a comprovare la mia teoria" speriamo di arrivare alla certezza!!

Dopo la mia scoperta dell’ “Occhio di Quetzalcoatl”, non avrei mai pensato ne sperato di imbattermi ancora in qualche altro reperto che testimoniasse e confermasse ancora l’esistenza di aeromobili nel passato. Ma per tenacia nella ricerca e lo studio delle popolazioni di origine zoolteca, mixteca, tolteca, azteca, maya; o vuoi per quel pizzico di fortuna, che sempre ci vuole, sono riuscito a individuare in alcuni cocci di ceramica maya provenienti proprio dal Messico, precisamente dallo Yucatan, le cui rovine sono state fatte risalire da, James Churchward, a più di 15000 anni fa e realizzate per mano di una civiltà molto avanzata. Questi cocci che erano ciò che era rimaneva di una vecchia collezione privata di reperti maya fatti risalire al periodo classico, 250-900 d.C danno ancora la conferma di questa sconcertante verità.
In uno di questi cocci vi è una pittura vascolare che rappresenta una parziale immagine della stessa aeronave che appare nel reperto azteco che Io ho battezzato “come Occhio di Quetzalcoatl”, ed essendo un reperto maya probabilmente è la rappresentazione del crudele dio della pioggia Chac Xib Chac, Il codice di Dresda,Codex, pagina 44, ci giunge questa definizione di Chaac, Dio B:
”Chaac è stato il principale dio della pioggia e forse il dio principale. I suoi ritratti sono molto comuni in sculture e dipinti. Egli è di solito raffigurato con gli occhi grandi (spesso con le lacrime che scorrono). Ha un lungo naso ricurvo. L'orecchio di solito ha un ornamento elaborato. Ha spesso un'ascia per colpire con un fulmine. Come altre divinità Maya, può essere di quattro divinità diverse, una per ciascuna direzione.
Chaac è in possesso di un pesce, che è stato uno dei suoi emblemi, naturalmente è associato con l'acqua. Lui è seduto sul glifo iMix che rappresenta un coccodrillo”.
glifo iMix

L’Occhio di Quetzalcoatl a confronto con il coccio di ceramica maya rappresentante il dio della pioggia “GI Chac Xib Chac”; in realtà la rappresentazione di un aeromobile che allora i maya vedevavo solcare i cieli delle Americhe. Noterete che lo stile artistico appare diverso, ma la rappresentazione è la stessa



































Da un testo di Quixe Cardinale; ecco la rappresentazione di un’astronave proveniente da un affresco di El Castillo. L’affresco e sopranominato “Il Dio discendente”, ma questa volta l’artista non ha riprodotto una figura umana, si è attenuto alla fedele cronaca ed ha riportato una sagoma che altro non può essere che una sorta di astronave, molto somigliante alle strane macchine riprodotte nel tempio di Bonampak. Una strana macchina discende lentamente sulla piramide maya; i retrorazzi già sono accesi e proiettano tuto intorno dei bagliori, vortici di vento si tormano tra terra e lo spazio. Questo affresco è giunto integro sino a noi solo perché era riparato da una tettoia.



Chac è stato considerato un dio crudele, infatti In tutta lo Yucatan sono rilevabili “cenotes” che probabilmente furono teatro di sacrifici umani dai Maya per rendere omaggio al dio che trova suo equivalente nel dio azteco Tlalok, il famoso dio a cui si sacrificavano vite umane, specie bambini, togliendoli il cuore, non dimentichiamo di considerare che questa divinità del panteon azteco originariamente non era così crudele ma paragonabile alla bontà leggendaria dello stesso Quetzalcoatl.
In un altro coccio di ceramica appare invece lo stesso dio della pioggia Chac Xib Chac in volo, lo vediamo tenere in mano una cloche, all’interno di una sorta di velivolo, qui rappresentato da un serpente.
Se ricerchiamo altre immagini di questa divinità che appaiono nei templi ed in altre opere d’arte, vi apparirà chiaro che nonostante, dagli studiosi in genere gli venga attribuita una sua specificità, in realtà rappresenta un velivolo che un tempo poteva solcare i cieli. Del resto si presume che a Chichen Itza sia stata governata da un potere congiunto chiamato dai cronisti Maya “Mul Tepal “, retto probabilmente da quattro fratelli di cui uno portava il nome di Kakupacal “Scudo fiammeggiante”, inoltre vi è un tempio chiamato Caracul che studiato da archeoastronomi risulta essere una sorta di osservatorio astronomico per stabilire la posizione di Venere e del sole all’alba e al tramonto . Nelle stele di Serbal appare chiaro l’influsso straniero con glifi non maya e strane figure come quella che porta una maschera da uccello del dio alato dell’america centrale, Ehecatl con un rotolo messicano che esce dal becco.
I sacerdoti maya non avevano l’obbligo del celibato come i sacerdoti aztechi, quindi i figli succedevano ai padri nell’sacerdozio, assumendo il nome titolo di “Ah kin” Colui del Sole, per cui legato al calendario e agli eventi astronomici e nel rituale sacrificale umano era assistito, per l’appunto, da quattro anziani assistenti chiamati Chac in onore del dio della pioggia GI Chac Xib Chach, il quale ruolo era quello di compiere sacrifici di dei e uomini mediante decapitazione; i quattro Chac tenevano gli arti della vittima, mentre un quinto chiamato Nachom (titolo del capo della guerra) strappava il cuore dal petto..
I Chac erano anche le quattro divinità della pioggia dei quattro punti cardinali, di diverso colore e che si manifestavano nel tuono e nel fulmine.
Altra curiosa divinità è il dio K o Kauil col volto ramificato, uno specchio sulla fronte da dove diparte un tubo dal quale esce fumo e una gamba, al posto del piede ha una testa e un corpo da serpente draghiforme; ritenuto pertanto imparentato con Tezcatlipoca (specchio fumante) munito di piedi serpentiformi.






































































Ecco i curiosi cocci di ceramica Maya, probabilmente risalenti all’epoca classica e provenienti dallo Yucatan, Messico. Notare le figure cerchiate che ritengo rappresentare il dio della pioggia Chac Xib Chac, in realtà un velivolo che solcava i cieli dell’america precolombiana, come rappresenta lo stesso sigillo azteco “Occhio di Quetzalcoatl”.











Notare l’assomiglianza di questi 5 reperti. Il primo a destra è un panello di recente scoperto in Guatemala presso il sito maya di El Mirador, afianco un coccio di ceramica tra quelli citati e trovati nello Yucatan e la nota scultura olmeca che sembra riproporre la medesima figura. Affianco statuine rappresentanti il dio Chac Xib Chac. Sembrano essere tutti esseri con aspetto umanoide in dotazione di apparecchiatura tecnologica e che a volte assume la forma di serpente draghiforme. Generalmente Chaac (anche Chaq o Chaak, ha dichiarato: "Cha-ak") era nel mondo delle divinità Maya il dio della pioggia, del il tuono, della fertilità e dell'agricoltura. Come è comune con le altre divinità maya, Chaac era un dio dai quattro aspetti: "Chaac XIB Chac" Chaac Rosso d'Oriente, "XIB Sac" Chaac Chaac bianco del Nord, "Chaac XIB Ek" Chaac nero dell'Occidente, "XIB Kan" Chaac Chaac Giallo del Sud. Generalmente si sostiene che Il dio della pioggia Chaac deve la sua divinitù alla frequente siccità nella regione dei Maya è molto importante per lui, ed erano, per l’appunto,i sacrifici umani, come quelli che probabilmente si facevano nel Cenote di Chichén Itzá. Le maschere del dio della pioggia Chaac trovate nei molti degli edifici e templi Maya lo rappresentano con naso allungato e denti canini.

Già con lo studio “dell’Occhio di Quetzalcoatl”, evidenziai la fondata prova dell'esistenza di aeronavi in epoche remote che potevano solcare i cieli del nostro pianeta; precisando inoltre, che il reperto archeologico, per la capacità artistica e comunicativa della rappresentazione, rivela la sua unicità, nella vera interpretazione da dare alla corrispondente raffigurazione egizia del noto Occhio del dio Horus e dimostra nello stesso tempo, l'incontestabile esistenza di una civiltà evoluta ed arcana che aveva interessi e mezzi per sorvolare spazi e distanze che partivano da Eliopoli, ossia dalle terre d'Egitto fino a Teotihuacan e nelle altre terre dell'America centrale protette da divinità come, per l'appunto Quetzalcoatl, Viracocha, Kukulkan, ecc. del resto, oltre tutte le analogie tra i popolo precolombiano e quello Egizio evidenziate nei miei articoli, ho trovato analogie anche tra i codici del mondo infero del Ppopolo Vuh con quelli del libro dei morti egizio.
Le immagini di alcune raffigurazioni maya che gli studiosi ritengono rappresentare il dio maya della pioggia Chac Xib Chac, il nome del dio rosso dell'est. a mio parere ci ripresentano la medesima divinità che appare come un velivolo che si muove in volute semispirali turbinanti come lo stesso reperto che ho battezzato come “Occhio di Quetzalcoatl. Inoltre la stessa immagine, come vedremmo più avanti la ritroviamo anche nei pittogrammi sulla formazione conosciuta come la roccia dipinta (La Piedra Pintada, detta anche la Rocca Carisa), che si trova nella piana di Carrizo nella parte orientale del San Luis Obispo County, California.















A Sinistra lastra di pietra incisa con una raffigurazione interpretata come testa di Chac Xib Chac del periodo tardo classico a Palenque, notare l’assomiglianza con l’”Occhio di Quetzalcoatl”, figura al centro. A sinistra uno dei *disegni abbozzati nel 1870 da pioniere Carrizo Plain Maria Brumley Noyes, riproducenti alcuni pittogrammi provenienti dalla Rocca Carisa, che si trova nella piana di Carrizo nella parte orientale del San Luis Obispo County, California, notare anche qui l’assomiglianza con l’”Occhio di Quetzalcoatl”, figura al centro.











Reperti a confronto

In realtà, nei reperti è rappresentato lo stesso soggetto, ma è interpretato artisticamente in maniere diverse.Le zone dove sono stati trovati i reperti, come abbiamo visto, non sono sempre vicine, anche se si sa che le zone principali si riferiscono a siti intorno a Chichen Itza dove ci sono molti piccoli insediamenti già a partire dal 6 ° secolo che portarono al gradualmente al grande impero classico che conosciamo.
Infatti Chichen Itza è uno dei siti più tardi del periodo classico Maya, che sale al potere come star Tikal si affievolì. Il regno aveva interazione sostanziale con i poteri tolteca a nord, e ci sono alcune scuole di pensiero che credono Chichen Itza è stata ad un certo punto governata dal re tolteca, Quetzalcoatl; nome che ha origine da una più antica divinità.


Chichen Itza iniziò la sua decadenza circa nel 11° fino al 13 ° secolo, quando fu conquistata da Mayapan. Il Tempio dei Guerrieri mostra uno dei collegamenti più evidenti tra i Maya e Toltechi, come la piramide è incredibilmente simile al Tempio del sito tolteca di Tula.
Il Tempio di Kukulkan, anche conosciuto semplicemente come El Castillo , è la sede principale a Chichen Itza. Questo è tra i più grandi della regione Maya, ed è un bellissimo esempio di architettura Maya. Un tunnel scavato dal governo messicano sotto El Castillo avrebbe rivelato una struttura più antica dove, successivamente il tempio è stato costruito in cima.





Rappresentazioni del dio Chac Xib Chac


















I *disegni abbozzati nel 1870 da pioniere Carrizo Plain Maria Brumley Noyes, riproducenti alcuni pittogrammi provenienti dalla Rocca Carisa a confronto con l’Occhio di Quetzalcoatl. Notare i tratti essenziali delle immagini che a confronto possono rappresentare lo stesso oggetto. Bisogna considerare che se mettessimo 10 persone a disegnare lo stesso oggetto avremmo rappresentazioni diverse, in base alla capacità artistica individuale, che però, come in questo confronto, avrebbero tratti essenziali comuni.


*Image © Painted Rock Pictograph Collection, Cal Poly.
La raccolta contiene quattro disegni a china realizzati da calchi originali trovati i pittogrammi sulla formazione conosciuta come la roccia dipinta (La Piedra Pintada, detta anche la Rocca Carisa), che si trova nella piana di Carrizo nella parte orientale del San Luis Obispo County, California. Nativi Americani, principalmente Chumash indiani, ha i disegni originali del sacro, luogo cerimoniale. I pittogrammi sono stati abbozzati nel 1870 da pioniere residente Carrizo Plain Maria Brumley Noyes, che ha trascorso parte della sua giovinezza nella vicina El Rancho Saucito con la sua famiglia. Roccia dipinta è un punto di riferimento locale, aumentando drammaticamente dalla pianura circostante piatto. Negli anni successivi dalla sua schizzi sono stati fatti, l'arte rupestre è stato vandalizzato e si è deteriorata a causa di uso umano e le condizioni meteorologiche. La collezione è stata donata dai suoi discendenti nel 1990. Un ulteriore donazione alla raccolta è un breve script di Radio inedite che raffigurano la vita della famiglia Brumley sulla Pianura Carrizo, c. 1950. Nulla si sa circa il suo autore, L. Munson di Los Angeles. Una donazione aggiuntiva ripercorre la storia della famiglia e comprende stampe vintage del Rock verniciato

Tazraariol Lucio



E' unproblema mio [SM=g8297] oppure non c'e' nemmeno una foto?

E perche' l'occhio di Quezacoatl e' un nome che hai inventato te? [SM=g8909]

Perche' dici che la divinita' Chac Xib Chac sia ?

en.wikipedia.org/wiki/Chac-Xib-Chac



Quetzalcoatl (shape rettiloide, maya) AFAIR


E se invece fosse un alieno saurico del 1948+1978=Zanfretta?
E se invece fosse un mito/alieno classe Apopi?
E se invece fosse un mito/alieno classe Sekhmet?











Lucio Giuseppe
00giovedì 8 novembre 2012 16:27
Quasi tutte le risposte sono nel mio articolo pubblicato su www.artealiena.it o su archeomedia, ecc.. L'Articolo è lungo ma se avete la pazienza di leggerlo avrete la maggiorparte delle risposte alle domande che mi ponete. Per chi non vuole credere, o nemmeno mettersi in dubbio, non siete obbligati a credere a quello che scrivo, valutate e se non vi interessa non c'è probblema, Io non ho ne il tempo ne la voglia di convincere, sopratutto chi fa delle sue affermazioni una verità assoluta.
eone nero
00giovedì 8 novembre 2012 16:32
Lucio Giuseppe, 08/11/2012 16:22:

Quasi tutte le risposte sono nel mio articolo pubblicato su www.artealiena.it o su archeomedia, ecc.. L'Articolo è lungo ma se avete la pazienza di leggerlo avrete la maggiorparte delle risposte alle domande che mi ponete. Per chi non vuole credere, o nemmeno mettersi in dubbio, non siete obbligati a credere a quello che scrivo, valutate e se non vi interessa non c'è probblema, Io non ho ne il tempo ne la voglia di convincere, sopratutto chi fa delle sue affermazioni una verità assoluta.


Quando si ricerca le fedi le si lasciano ai religiosi, la ricerca compresa quella storica non è fatta di credenze ma di dati ratificabili anche agli altri.

Qua c'è poco da convincere, servono PROVE ratificabili in ambito accademico, altrimenti si corre il rischio di creare storie alternative come fecero Kolosimo e Von Daniken e migliaia di sensazionalistici scrittori che hanno animato la new-age sino a prevedere catastrofi per il 21-12-2012.

fabik
00giovedì 8 novembre 2012 16:32
Re:
Lucio Giuseppe, 08/11/2012 16:27:

Quasi tutte le risposte sono nel mio articolo pubblicato su www.artealiena.it o su archeomedia, ecc.. L'Articolo è lungo ma se avete la pazienza di leggerlo avrete la maggiorparte delle risposte alle domande che mi ponete. Per chi non vuole credere, o nemmeno mettersi in dubbio, non siete obbligati a credere a quello che scrivo, valutate e se non vi interessa non c'è probblema, Io non ho ne il tempo ne la voglia di convincere, sopratutto chi fa delle sue affermazioni una verità assoluta.




Ci puoi linkare l'articolo se non vuoi copiaincollarlo quì?
Faciliteresti la lettura.
Poi se proprio non ti interessa convincerci va bene anche così [SM=g1420769]
cazz@ro6502
00giovedì 8 novembre 2012 18:03
Re:
Lucio Giuseppe, 08/11/2012 16:27:

Quasi tutte le risposte sono nel mio articolo pubblicato su www.artealiena.it o su archeomedia, ecc.. L'Articolo è lungo ma se avete la pazienza di leggerlo avrete la maggiorparte delle risposte alle domande che mi ponete. Per chi non vuole credere, o nemmeno mettersi in dubbio, non siete obbligati a credere a quello che scrivo, valutate e se non vi interessa non c'è probblema, Io non ho ne il tempo ne la voglia di convincere, sopratutto chi fa delle sue affermazioni una verità assoluta.



Allora mi propongo come paleoufologo razionale [SM=g1950677] e sono sempre contento di confrontarmi con ricercatori che sono interessati all'incremento del sistema di indizi a favore di un paleocontatto.

[SM=g2201354] Mi sono letto tutto questo articolo e per inciso: l'Occhio di Quezacoatl e ' una tua tesi quindi nel link

www.artealiena.it/website/html/quetzalcoatl.html

e non sono per niente fugati i dubbi perche' definisci l'immagine di Quetazl come occhio di Quetzal.

" La figura di Quelzalcoatl si esprime attraverso il culto del serpente alato, molto diffuso nell'America Centrale"
prima domanda: di quale Quecoatl parli?? non mi hai ancora risposto!
Quezacoatl chi?
Quello dei proto.Incas con il becco?
Quello dei maya con shape rettiloide?
Quello degli Aztechi?
Quello maya (che era multiforme e di cui non abbiano iconografia? se non in modo indiretto osservando quella azetca nella chiave rettiloide?)

Non e' per essere "puntiglioso ed ostile" ma e' che non si puo' parlare genericamente di paleocontatto, ci si riferisce sempre ad un periodo storico e/o ad una cultura umana che ha avuto il paleocontatto ed in sud america di culture ce ne sono state tante, si sono stratificate le une sulle altre e gli stessi dei hanno avuto raffigurazioni diverse nel tempo. Non ho capito di quale Quezoatl parli, ma riferendoti ad ho shape "rettiloide" presumo che tu faccia riferimento al Quezacoatl Azteco. [SM=g8087]

Ecco, gia' qui' partiamo male, [SM=g3061180] perche' non c'e' gradiente alieno da misurare nella cultura Azteca

it.wikipedia.org/wiki/Aztechi

quindi a me non risulta un paleocontatto con questa cultura [SM=g2806961] anche se tra [1200dc-1492dc) c'e' un paleocontatto incas e tale periodo di tempo sta nell'intervallo di vita degli Aztechi tra 1300dc-1600dc

[SM=g2854183] Non e' vero che le piramidi azteche erano luoghi ove l'anima si trasformava, le piramidi azteche, come quelle maya sono calendari e talvolta luoghi di sacrifici umani e con le piramidi egizie non c'entrano niente, dato che le piramidi egizie erano tombe. Anche il materiale costruttivo non e' paragonabile ne le tecniche ipotetiche di costruzioni sono paragonabili dato che le piramidi sudamericane sono composte da sassi piccoli e molta terra di riporto (facilmente trasportabile in ceste)

Ti ricordo che l'occhio di Quezacoatl e' una tua tesi ed ancora non hai enunciato perche' ancora non ho capito A quando e' datato il reperto? Dove e' stato ritrovato (presumo sia reperto azteco)? In che cosa e' simile con l'occhio di Rah? Che rappresenta l'oggetto sud americano? Che rappresenta l'oggetto egizio? Perche' a tuo dire si possono correlare i due oggetti?!

La lastra di toprakkale e' un'altro OOPART ma non contiene iconografie del serpente piumato Quezacoatl. [SM=g6794] Horus era un ibrido di II generazione ed ancora non capisco dove siano le prove che il reperto che dici sia l'occhio di Quezacoatl??. [SM=g6794] La navicella di toprakkale e' un manufatto dell'epoca ittita ma e' certamente un reperto egizio (in origine aveva probabilmente testa di cane=Anubi oppure testa di uccello=Seth,Tot,Rah ) ed e' un reperto che ci parla del 6000ac-4100ac. Altro luogo, altro tempo in tutti i sensi con

Osservo L’Occhio di Quetzalcoatl a confronto con l’Occhio di Horus e noto che:

[SM=g8884] 1-ancora non hai detto perche' il reperto che raffigura Quezacoatl sarebbe un occhio

[SM=g8884] 2-non ci sono elementi in comune con l'occhio di Orus perche' l'occhio di orus e' stilizzato in un oggetto unico, nell'altro ci sono almeno 3 oggetti, la forma di orus e' a doppio piatto = occhio mentre quezacoatl sono 3 cubi o quadrati affiancati. Le ciglia piegano a dx mentre quelle che potrebbero essere le ciglia non sono uguali ne per numero ne per direzione dato che piegano a SX. C'e' una specie di baffi in entrambi gli oggetti con pendenza 45 gradi e coefficiente angolare negativo ma a parte questo, i monili rappresentano anche storicamente concetti diversi che non hanno niente in comune.

I sumeri non hanno avuto un paleocontatto ne diretto ne indiretto.
Gli olmechi (cultura sud americana) non hanno rappresentazioni a parte poche statuette criptiche con il testone a pinolo che sembrano narrare un rito. [SM=g3061176] La figura che te citi nel tuo articolo e' sumerica e non c'azzecca niente.

Nella presunta ricostruzione "dinamica" di quello che chiami Occhio di Quezacoatl (e di cui ancora non hai posto gli elementi per poterlo chiamare cosi') [SM=g3061043] spezzi la figura in due, per farti tornare i conti della rotazione, [SM=g6794] mentre l'occhio di DX (l'ultimo non lo dividi in due) perche?! [SM=g2806961]

Ancora... stiamo parlando della tua ipotesi di Occhio di Quezacoatl, Orus non c'entra niente, mi devi parlare di Quezacoatl e del perche' lo shape saurico sarebbe una nave spaziale.

Sitchin racconta balle,lascia stare Sitchin... parlami di Quezacoatl e del perche' per gli Aztechi (presumo ti riferisca a questa cultura) l'oggetto che mostri sarebbe una nave aliena e non un alieno oppure uno stregone con le piante in testa ed alle mani ed ai piedi che danza.

Ancora... stai tirando in balle altre culture!! mi devi parlare degli Aztechi (se ti riferisci a loro) e del perche' l'oggetto potrebbe essere un OOPART, lascia stare Mochi, Tubanga, Olmechi (a proposito, non mi risulta che delle 4 iconografie ce ne sia una olmeca)

mah... Atlantide era nell'isola di Santorino, ce lo dicono gli egiziani, e se lo dicono loro che ci commerciavano e scrivevano tutto, c'e' da credergli perche' i greci all'epoca ancora mangiavano pecorino ed olive e focacce, stavano nelle grotte e vestivano di pelli di pecora e si facevano le guerre per abigeato... Sparta ed Atene ed il mito di Troia erano lontani da venire...

Il confronto che fai tra le piramidi del sole e quelle di Giza e gli Ziggurat di Uhr e' sbagliato perche' la funzione degli oggetti era diversa e perche' le tecniche di costruzione erano diverse e perche' i sumeri non hanno un gradiente alieno positivo nella loro cultura.

confesso che dopo un po' ho sospeso la lettura anche perche' le pietre di ica sono patacche.

Critiche:
-Quezacoatl chi?
-Quello dei proto.Incas con il becco?
-Quello dei maya con shape rettiloide?
-Quello degli Aztechi?
-Quello maya (che era multiforme e di cui non abbiano iconografia? se non in modo indiretto osservando quella azetca nella chiave rettiloide?)
-A quando e' datato?
-Dove e' stato ritrovato?
-Che rappresenta l'oggetto sud americano?
-In che cosa e' simile con l'occhio di Rah?
-Che rappresenta l'oggetto egizio?
-Perche' a tuo dire si possono correlare (a parte il nome assonante che e' simile?)
-Perche' l'occhio di orus e' stilizzato in un oggetto unico, nell'altro ci sono almeno 3 oggetti che lo compongono?
-Perche' la forma di orus e' a doppio piatto = occhio mentre quezacoatl sono 3 cubi o quadrati affiancati?
-Perche' le ciglia nel reperto egizio piegano a dx mentre quelle che potrebbero essere le ciglia non sono uguali ne per numero ne per direzione?.
+Ammetto che forse c'e' una specie di baffo in entrambi gli oggetti con pendenza 45 gradi e coefficiente angolare negativo ma a parte questo, i monili rappresentano storicamente concetti e funzioni diverse che non hanno niente in comune.
-Perche' nella presunta ricostruzione "dinamica" di quello che chiami Occhio di Quezacoatl (e di cui ancora non hai posto gli elementi per poterlo chiamare cosi') [SM=g3061043] spezzi la figura in due, per farti tornare i conti della rotazione, mentre l'occhio di DX (l'ultimo non lo dividi in due) perche?!
-perche' "moltiplichi" il manufatto se la tavoletta e' piu' corta?
LucioTarzariol
00giovedì 27 dicembre 2012 18:17
Se fai tutte queste domande, significa che non hai letto l'articolo, in quanto esso contiene esplicitamente tutte le risposte.
eone nero
00giovedì 27 dicembre 2012 21:40
LucioTarzariol, 27/12/2012 18:17:

Se fai tutte queste domande, significa che non hai letto l'articolo, in quanto esso contiene esplicitamente tutte le risposte.



Risposte non supportate da prove purtroppo.




LucioTarzariol
00sabato 29 dicembre 2012 11:36
occhio di Quetzalcoatl
Se rileggi le tue domande, non chiedono le prove, ma semplici specificazioni, che ripeto, sono gia state esposte nello scritto. Per quanto riguarda la ricichiesta di prove. Io non devo dimostrare prprio niente in quanto ho espresso il mio libero pensiero interpretativo che riscontra conferme in molti reali reperti archeologici. Certo che girare le carte in tavola solo per dare una risposta non costruisce niente che mi possa arricchire, o arricchire cultualmente qualcuno e deve trovare la sua fine in questa risposta
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