Sheenky Oo, 14/06/2012 15.30:
Una casa comparsa dal nulla?
Si tratterebbe di una casa comparsa su una nube ad una monaca che l'averebbe riconosciuta come "la casa di Maria a Nazareth".
La Santa Casa di Loreto
www.unpodituttopertutti.it/index_file/lasantacasadiloreto.htm
Un articolo di Roberto Pinotti su Edicolaweb dal titolo
LA SANTA CASA DI LORETO: REALTÀ E TRADIZIONE
"Vedo una casetta luminosa che attraversa il mare; è la casa della Madonna: pregate sorelle".
Così una leggendaria monaca trecentesca avrebbe visto arrivare, avvolta in una nube, la casa di Maria a Nazareth, l’avrebbe quindi vista sostare nei pressi della chiesa di Portonovo su uno scoglio, e infine proseguire il suo volo per posarsi sul colle di Loreto.
Non a caso la Madonna di Loreto è oggi la Patrona dell’Aeronautica Militare Italiana.
All’interno del Santuario di Loreto, nel rivestimento marmoreo della Santa Casa possiamo leggere questa iscrizione di Papa Clemente VIII:
"Ospite cristiano che qui venisti o per devozione o per voto, ammira la S. Casa Loretana venerabile in tutto il mondo per i misteri divini e per i miracoli. Qui nacque Maria SS. Madre di Dio, qui fu salutata dall’Angelo, qui s’incarnò l’eterno Verbo di Dio. Questa gli Angeli trasferirono dalla Palestina la prima volta in Dalmazia, a Tersatto, nell’anno 1291 sotto il pontificato di Nicolò IV. Tre anni dopo, nel principio del Pontificato di Bonifacio VIII, fu trasportata nel Piceno, vicino alla città di Recanati, in una selva, per lo stesso mistero angelico, ove, nello spazio di un anno, cambiato posto tre volte, qui ultimamente fissò la sede già da 300 anni. Da quel tempo commossi i popoli vicini di sì stupenda novità ed in seguito per la fama dei miracoli largamente divulgata, questa S. Casa ebbe grande venerazione presso tutte le genti, le cui mura senza fondamenta, dopo tanti secoli, rimangono stabili e intere. Fu cinta da marmoreo ornato da Clemente VII l’anno 1534. Clemente VIII P.M. ordinò che in questo marmo fosse descritta una breve storia dell’ammirabile Traslazione dell’anno 1595.
Antonio M. Gallo Cardinale, Vescovo di Osimo e Protettore di S. Casa, la fece eseguire.
Tu, o pio pellegrino, venera con devoto affetto la Regina degli Angeli e la Madre delle grazie, affinché per i suoi meriti e preghiere, dal Figliolo dolcissimo, autor della vita, ti ottenga perdono delle tue colpe, la santità corporale e le gioie della eternità".
www.edicolaweb.net/am_0502s.htm