Torniamo a parlare del programma spaziale ExoMars, programma congiunto Americano ed Europeo (NASA-ESA) per l'esplorazione di Marte. Ricordate? Due missioni, la prima nel 2016 guidata dall'ESA e la successiva nel 2018 guidata dalla NASA. Qui sotto avete i dettagli
Nel Dicembre 2009 l'ESA aveva approvato il finanziamento di 850 milioni di Euro per passare alla fase realizzativa del programma di esplorazione Marziana.
Pare però che la NASA ad oggi non abbia ancora confermato il proprio impegno. Sono varie le notizie di queste ultime settimane. Vediamole insieme.
Alla base di tutto sembra vi siano problemi, non nuovi, di budget da parte dell'Agenzia Spaziale Americana, tanto che secondo il Blog di The Planetary Society la NASA avrebbe detto ad ESA che al momento non può confermare né il lancio della missione prevista per il 2016 e né tantomeno il razzo vettore Atlas 5 per il lancio della seconda missione del programma.
The Planetary Society si è mobilitata nelle scorse settimane invitando i propri soci ad inviare email ai propri politici, in particolare a John Holdren (lo Science Advisor del Presidente Obama e capo dello OSTP, Office of Science and Technology Policy), per protestare contro la mancanza di un "commitment", un impegno ben preciso da parte Americano a favore del programma spaziale. Il risultato è che più di 1500 email sono state inviate.
Nel frattempo sembra però che l'ESA, nella persona del Direttore Generale Jean-Jacques Dordain, abbia formalmente inviatato la Russia a partecipare al programma ExoMars come terzo partner. L'obiettivo è quello di avere maggiori possibilità di salvare il programma di esplorazione.
Dordain avrebbe dichiarato all' International Astronautical Congress svoltosi all'inizio del mese a Cape Town (Sud Africa) che, dopo aver parlato con il capo della NASA Charles Bolden, l'ESA continua ad operare con il presupporto che la NASA parteciperà pienamente alla 2° missione verso Marte, fornendo tra l'altro il lanciatore Atlas 5.
Dal canto loro gli scienziati Russi sembrano entusiasti di partecipare al programma ExoMars, secondo un articolo dell'Agenzia di stampa Russa Ria Novosti.
Insomma, le cose sembrano ancora un po' complicate. Quello che mi è piaciuto è l'approccio ESA aperto alla collaborazione internazionale. Voglio credere che tutto questo sia un po' merito anche della Stazione Spaziale Internazionale, la quale con la propria esistenza ha dimostrato che
collaborazione = grandi cose!
Se prevarrà il buonsenso penso che tutti avranno da guadagnare: divisione delle spese e condivisione dei risultati. Staremo a vedere.
Immagine, credit ESA.