Astronauti come i Fremen di Dune: bevono la loro stessa pipì

Gli astronauti della Nasa come i Fremen, la popolazione fantascientifica del pianeta Dune? Poco ci manca. I Fremen, il popolo spaziale del romanzo-culto americano di Herbert, del film di Lynch e di molte serie tv, vivono indossando le loro tute auto-distillanti in cui producono acqua e sostentamento direttamente dal loro sudore e dalle loro urine. E l'ultima spedizione dell'Atlantis, in viaggio da venerdì scorso, potrebbe vivere allo stesso modo. Grazie a un sistema per il riciclo dei liquidi umani, gli astronauti berrebbero la loro stessa pipì, opportunamente filtrata, arricchita di zuccheri e ottima base per l'alimentazione spaziale.

LA SACCA - Il progetto NASA delle "FOB, forward osmosis bags", prevede che tutti i liquidi umani immessi in una sacca vengano automaticamente filtrati e convertiti in altrettanti liquidi potabili, grazie all'uso di una membrana filtrante e all'aggiunta di zuccheri, che aiuterebbero a eliminare alcune delle tossine presenti in goccioline del respiro, sudore, urina degli astronauti. In particolare, è proprio la membrana utilizzata che lascerebbe passare le molecole di acqua e fermerebbe il passaggio di virus, batteri, parassiti, proteine, zuccheri, amidi e sali. Il liquido filtrato, viene poi arricchito di zuccheri aromatizzati e consumato dai viaggiatori spaziali. Ma sull'Atlantis sarà solo un astronauta a fare da cavia e provarlo, mentre gli altri 3 si ciberanno di beveroni arricchiti di sali, come è sempre stato nel corso dei viaggi spaziali.

I PRECEDENTI - Non è la prima volta che la sacca delle FOB viene usata nello spazio. Questo è invece il primo tentativo di creare acqua potabile a bordo di una navicella spaziale senza collegare le sacche a un generatore "rubando" energia utile per altre operazioni. Sulla Terra, invece, i sacchetti sono stati testati nel corso di emergenze e calamità naturali come il terremoto di Haiti e in Cile, ma anche nei villaggi senz'acqua del Kenya. Su terra ferma, una sacca può creare un litro di nuovo liquido zuccherino e potabile in 4-6 ore di osmosi.


Fonte: antikitera.net/news

Ottima invenzione queste FOB.

visto la bevanda, se poi per primo a pranzo hanno lo "shit burger" penso che avremo a breve una carenza di astronauti difficilmente colmabile......

filovirus59, 12/07/2011 14.53:

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visto la bevanda, se poi per primo a pranzo hanno lo "shit burger" penso che avremo a breve una carenza di astronauti difficilmente colmabile......

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Ahahahah....

looool

Però era scontato dai, se vogliamo viaggiare nello spazio non dobbiamo buttare via niente!

fabik, 12/07/2011 19.52:

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looool

Però era scontato dai, se vogliamo viaggiare nello spazio non dobbiamo buttare via niente!

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Vero, giustissimo...questa tecnica fa bere liquidi potabili non facendo consumare energia all'astronave.

esattamente, consideriamo anche il risparmio di spazio e quindi peso, tutto quello che si ricicla permette di lasciare spazio per altre cose

fabik, 13/07/2011 17.00:

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esattamente, consideriamo anche il risparmio di spazio e quindi peso, tutto quello che si ricicla permette di lasciare spazio per altre cose

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Vero!

resta comunque il fatto del blocco psicologico..è difficile mangiare qualcosa che sappiamo essere stato un nostro precedente scarto!!

L'ho vista da poco quella serie, mi è piaciuta un sacco!
Perquanto rigurda l'idea, sono daccordo con Federico1993 meglio che bevano l'acqua naturale finchè possono.

Federico1993, 14/07/2011 10.56:

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resta comunque il fatto del blocco psicologico..è difficile mangiare qualcosa che sappiamo essere stato un nostro precedente scarto!!

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...si adegueranno con una buona scorta di mentine...

buona fortuna per quei pochi che ci proveranno allora :P

Gli astronauti sono addestrati per sopportare soglie di stress fisico e psicologico estreme, non sarà una cosa simile a farmarli.
Guardate che acqua e cibo pesano, pesano tantissimo ed il peso è un fattore assolutamente decisivo sopratutto se partiamo dall'interno della nostra orbita, in ogni caso con i nostri mezzi attuali e con quelli del prossimo futuro vedrete che mangeranno quella roba ed un bel mucchietto di integratori.

Federico1993, 14/07/2011 10.56:

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resta comunque il fatto del blocco psicologico..è difficile mangiare qualcosa che sappiamo essere stato un nostro precedente scarto!!

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il problema principale credo sia lo "scarto" degli altri.....

filovirus59, 15/07/2011 10.02:

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il problema principale credo sia lo "scarto" degli altri.....

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.....a ognuno il suo!!!

(richard), 15/07/2011 10.48:

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.....a ognuno il suo!!!

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dovrebbero avere un sistema di produzione/ricircolo individuale dove ognuno concentra i propri "sforzi" giornalieri. se invece ne hanno uno in comune si corre il rischio che si mescolano i sapori...e li sono problemi. corrono il rischio di litigare per una str...ata di troppo.

filovirus59, 15/07/2011 15.50:

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dovrebbero avere un sistema di produzione/ricircolo individuale dove ognuno concentra i propri "sforzi" giornalieri. se invece ne hanno uno in comune si corre il rischio che si mescolano i sapori...e li sono problemi. corrono il rischio di litigare per una str...ata di troppo.

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Due gusti è meglio di uno!

fabik, 15/07/2011 07.57:

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Gli astronauti sono addestrati per sopportare soglie di stress fisico e psicologico estreme, non sarà una cosa simile a farmarli.
Guardate che acqua e cibo pesano, pesano tantissimo ed il peso è un fattore assolutamente decisivo sopratutto se partiamo dall'interno della nostra orbita, in ogni caso con i nostri mezzi attuali e con quelli del prossimo futuro vedrete che mangeranno quella roba ed un bel mucchietto di integratori.

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Daccordissimo fabik. Hai detto giusto.