Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Risorse: Regolamento | Assistenza e Aiuto | Comunicazioni generali   Condividi:    
Visita il sito Ufoonline.it 
per ulteriori notizie, immagini e commenti.

Archivio + Ricerca + Opinioni + Tag + Speciali + Vostri avvistamenti 

Ricerca per anno di tutti gli articoli2010 - 2011 - 2012 - 2013 - 2014  TAG articoli archiviati sul sito:

Ufo | Marte | Scienza | Misteri | CropCircles | CoverUp | Seti | Astronomia | UfoinTv | Criptozoologia  

2012 | Sole | Interviste | Editoriali | Neo | Religione | Avvistamenti | Storia | Analisi | Luna 

Abductions | Droni | Astrobiologia | Paleoastronautica | Disastri | Complottismo | Terra


 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

La nebbia ghiacciata di Marte

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2011 19:38
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
17/04/2011 15:56

Dopo un tramonto dalle insolite sfumature e il cielo che si vela di una nebbia ghiacciata, iniziano a scendere minuscoli cristalli di ghiaccio, una fredda polvere che si adagia sul suolo. È lo spettacolo a cui deve aver assistito il lander Phoenix su Marte nel 2008, un fenomeno che ha permesso di trarre illuminanti conclusioni sul cosiddetto “ciclo dell’acqua” del Pianeta Rosso. Phoenix, che rimase operativo per 5 mesi, effettuò la sua missione analizzando il suolo e l’ambiente circostanti il punto in cui era atterrato. Le immagini che ottenne rivelarono la presenza di ghiaccio d’acqua nel suolo, ma restava da stabilire se questo si trovasse lì da tempi remoti o se fosse il risultato di qualche processo ancora in atto. I risultati di un altro tipo di indagine, condotta sempre da Phoenix, farebbero propendere per la seconda ipotesi, suggerendo anche per Marte la presenza di un ciclo dell’acqua o, per meglio dire, del ghiaccio d’acqua. Nel corso di quattro diverse notti, infatti, il lander distolse la sua attenzione dal suolo e puntò un laser verde verso il cielo, registrando i dati osservativi grazie a due fotocamere. Le recenti analisi di quei dati, mostrano che la nebbia che si formò con il calare della notte conteneva circa 1,7 milligrammi di ghiaccio d’acqua per metro cubo. È stato quindi possibile ricostruire lo scenario di quelle notti. L’atmosfera del pianeta è così sottile da non essere in grado di trattenere il calore dopo il tramonto del Sole. La superficie, quindi, si raffredda molto in fretta. La parte di atmosfera più vicina al suolo gli cede il calore residuo, raffreddandosi a sua volta. In seguito a questo raffreddamento, il vapor d’acqua presente in atmosfera condensa in cristalli di ghiaccio e la nebbia si fa più densa. A un certo punto la nebbiolina comincia a scendere, come una polvere di particelle ghiacciate che va ad adagiarsi sul suolo e vi rimane fino al sorgere del Sole, quando il calore farà sublimare il ghiaccio, ovvero lo trasformerà nuovamente in vapore senza prima scioglierlo. Parte di questo vapore, tuttavia, non ritornerà all’atmosfera, ma resterà imbrigliato nel suolo dove andrà nel tempo ad aggiungersi a quel ghiaccio d’acqua rilevato dalle analisi di superficie effettuate da Phoenix. “La presenza di nebbia” spiega John Moores, un dei co-autori dell’articolo pubblicato sul Geophysical Research Letters “significa che c’è una riserva di acqua atmosferica che interagisce giornalmente con la superficie del pianeta”.

Fonte: INAF


Da Marte ci arrivano in continuazione scoperte interessantissime che speriamo invoglino le maggiori agenzie spaziali mondiali a finanziare una missione umana sul pianeta rosso.
OFFLINE
Post: 3.027
Registrato il: 24/01/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
17/04/2011 16:15


per me sono soldi buttati andare su marte, però la scienza per fortuna non si ferma davanti ai soldi da spendere, soprattutto se non sono i suoi hehe [SM=g8320]

scherzi a parte, non ci vedo quel grande ritorno tecnologico e scientifico il dover andare su marte e ritorno

anche perchè ci si andrà con il solito metodo di spinta dei razzi che abbiamo oggi a disposizione.
si va la, si scende si sta la un paio di settimane sul suolo marziano, si constata che forse l'acqua c'è davvero, e poi ?

poi si torna sulla Terra si elaborano i dati e poi ?

cosa è cambiato ? nulla, solo una mole di dati da elaborare per far lavorare per qualche decina di anni qualche laboratorio

grandi scoperte non ne vedo. però forse mi sbaglio.
già l'andare su marte è una avventura quasi epica, avventure, che noi umani siamo abituati a fare ogni tanto

[Modificato da bambino_69 17/04/2011 16:16]
OFFLINE
Post: 15.152
Registrato il: 23/09/2009
Sesso: Maschile
[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
Utente Master
18/04/2011 19:38

Io invece penso che sia una conquista importantissima dell'umanità, al pari di quella della Luna alla fine degli anni '60.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Ufoonline.it offre i suoi contenuti nella nuova Fan Page di Facebook, un modo semplice e comodo per essere informati in tempo reale su tutti gli aggiornamenti della community direttamente nel tuo profilo del celebre Social Network. Se ti iscrivi gratuitamente, puoi interagire con noi ed essere informato rapidamente sulle ultime notizie ma anche su discussioni, articoli, e iniziative.