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L'aereo precipitato, l' A330, era tra i più tecnologici!

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2011 21:20
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11/06/2009 10:53

Su consiglio di Demirel vi metto le mie ipotesi che ho già postato nella mia rubrica.

Le possibili cause dell'incidente dell'A330-200 AF447
Ho guardato la televiosione e letto i giornali, ma tutti dicono sempre le stesse cose, in modo sbrigativo e senza dare peso alle cause che possono essere le più plausibili.

Ho fatto una ricerca delle foto satellitari e delle cartine di navigazione al momento del disastro e mi son venute in mente delle idee che credo possano essere le più veritiere.

Dunque partiamo dal fatto che l'aereo è un A330-200 del 2005 ed ha passato una revisione completa ad aprile di quest'anno, quindi era in ottimo stato manutentivo.

la cartina di navigazione, in giallo la rotta che seguiva AF447



Il volo AF447 ha comunicato alla torre di Rio che aveva raggiunto il punto INTOL alle 01:33Zulu e avrebbe riportato il prossimo punto della rotta TASIL in 50 minuti, quindi alle 02:23Zulu, ma AF447 ha effettuato l'ultima trasmissione alle 02:14Zulu dicendo che stavano incontrando forte turbolenza, poi il nulla più assoluto.


Le immagini satellitari mostrano chiaramente che lungo la rotta dell'AF447 era in corso un temporale molto intenso, con una estensione verticale che arrivava anche a 51,000 piedi!
All'interno del cumulonembo torreggiante c'erano "embedded" (all'interno) tra i 35,000 piedi ai 41,000 piedi temporali sparsi.
Quindi una delle peggiori situazioni che si possano trovare in volo con qualsivoglia tipo di macchina.

Ecco una immagine che mostra in rosso le zone con forte perturabzione e in giallo chiaro le zone dove c'è estrema turbolenza.




Qui un'immagine "surface analysis" per le 0000Z, si nota che nelle vicinanze della rotta dell'AF447 circa due ore prima c'erano giù delle precipitazioni, ghiaccio e formazione di cumuli e turbolenza.



L'elenco delle cause più probabili:

1) Turbolenza

Alle 02:00Zulu AF447 entra in una zona densa di celle temporalesche molto grandi, anche se il massimo sviluppo della cella è a a circa 15 km dalla rotta dell'aereo.
La cella essendo ancora giovane e ancora in fase di sviluppo è caratterizzata del fenomeno delle "updraft", correnti d'aria che si spostano dal basso verso l'alto a grande volocità e incrementano lo sviluppo del cumulo portando aria calda e umida in quota, queste "updraft" provocano forte turbolenza, in quanto spostandosi come pare in questo caso anche a velocità dell'ordine dei 45m/s, portano l'aereo a sollevarsi verso l'alto di 150/200 piedi al secondo, quindi l'AF447 che era già a 35,000 piedi in pochi secondi avrebbe potuto ragguingere la massima quota operativa per l'apparecchio.
Quindi, secondo me, l'aereo ha incontrato una di queste correnti che lo ha "sollevato" di qualche migliaia di piedi in qualche manciata di secondi e lo ha portato alla sua massima quota operativa che è di 40,000 piedi, dopodichè l'aereo potrebbe essere entrato in vite piatta o può essere anche esploso in volo a causa di un cedimento strutturale vista la forte corrente ascensionale di circa 4-5 g positivi.
Gli aerei di linea sono costruiti per sopportare forze g di 3 g al massimo, o anche 3,5 se questi dura pochi attimi.

2)Ghiaccio

L'aereo volava ad una quota di 35,000 piedi a una velocità di M0.80 e una OAT (outside air temperature) temperatura esterna di -43 gradi celsius, a queste temperature il ghiaccio non si può formare perchè l'acqua non esiste nemmeno sotto forma di gocce superfredde, che congelano all'impatto, qualche migliaia di piedi più in basso e potrebbe essere stato possibile, anche se la velocità non l'avrebbe permesso.

3)Fulmine

La prima ipotesi e la prima scartata, almeno da me.
Non è plausibile che un aereo di nuova concezione esploda dopo essere stato colpito da un fulmine, uno dei pochi casi risale alla fine degli anni '60 quando un PanAm esplose in volo dopo che un fulmine centrò ill serbatoio alare, ma ora i sistemi e i nuovi materiali compositi non lo permettono.

4)Precipitazioni

Se la temperatura fosse stata sui -30 potrei aver preso in considerazione un doppio "flame-out" dei due motori a causa di una grossa ingestione di acqua, ma visto che a 35,000 non c'è acqua l'ipotesi è da escludere.

5)Grandine

La grandine è riportata anche nella cartina "surface analysis", qui sopra ma si trova a quote più basse 25,000-30,000 piedi ed è difficile che possa aver reso ingovernabile un aereo, anche se è capitato.

Queste sono le mie supposizioni, poi magari sbaglio, ma aspetteremo la scatola nera...

Se avete domande non esitate...






Io propendo però sempre per l'ipotesi di esplosione in volo, vuoi perchè i pezzi sono stati ritrovati a 400km di distanza (anche con le correnti è improbabile che siano arrivati così lontani gli uni dagli altri), vuoi perchè l'aereo è letteralmente "scomparso" dagli schermi radar, quindi non c'è stato il controllore che ha visto l'aereo scendere in picchiata e scendere di quota; è vero che probabilmente il transponder presumibilmente era fuori uso, visti gli avvisi di errore ai sistemi elettrici, opto comunque per l'ipotesi dell'esplosione.

La frase che riporta l'autore dell'articolo "operate e communicate", negli USA la fanno così "Aviate, Navigate, Communicate", come si nota "communicate" è l'ultima cosa da fare quando si hanno problemi con l'aereo; i piloti non possono perdere tempo con la radio in un momento critico, e quindi mi pare logico che, anche se avessero avuto 1-2 minuti prima della disintegrazione del velivolo, i piloti hanno fatto di tutto per farlo rimanere per l'aria disinteressandosi delle comunicazioni radio.

Per quanto riguarda le turbolenze... è vero che in Europa ci sono solo 3 gradi "Leggera, Moderata, Severa", ma negli USA ce ne sono 4, a mio avviso giustamente "Leggera, Moderata, Severa e ESTREMA".
La turbolenza estrema è quella turbolenza che causa cedimaneti strutturali al velivolo ed è molto, ma molto forte.
Quindi sempre secondo me, l'A330 ha incontrato una di queste turbolenze ESTREME che l'ha portato ad avere un cedimento strutturale.
Un'altra ipotesi simile è quella per cui l'A330 colpito da una forte turbolenza si sia ritrovato praticamente con le ali ad un angolo superiore ai 180°, ed il sistema di stabilizzazione degli Airbus ha il difetto che "raddrizza" le ali all'angolo di inclinazione più piccolo, quindi l'aereo si sarebbe ritrovato sotto sopra e il livellatore automatico lo avrebbe livellato proprio "sottosopra", prendendo in considerazione la velocità e lo stress subito dalle ali in volo rovescio è chiaro che la probabilità di esplosione in volo è molto plausibile.
Un'altra cosa che è vera fino ad un certo punto è quella del radar di bordo "stormscope", è vero che indica se ci sono turbolenze, ma solo in zone dove ci sono precipitazioni e fenomeni metereologici attivi; nessuno ha parlato della CAT " Clear Air Turbolence", è una turbolenza molto forte che si verifica nelle vicinanze delle "Jet Stream", quelle correnti d'aria che solcano i cieli ad alta quota e che tutti gli aerei cercano di seguire perchè l'aria si sposta anche a 500km/h e rende il viaggio più corto.
Ecco queste CAT il radar di bordo non le può vedere, perchè si verificano in aria chiara, quindi senza perturabazioni meteo.

Ho sentito al tg, che i media brasiliani dicono che potrebbe essere stata una tempesta di grandine a distruggere l'aereo...questa ipotesi non è da escludere, se per esempio i chicchi di grandine avessero sfondato un finestrino, ci sarebbe stata un decompressione esplosiva, quindi in pochi secondi l'aereo sarebbe divenuto incontrollabile e cadendo a una velocità superiore di quella per cui è stato progettato lo stress sopportato dalle semiali, le avrebbe potute rompere facendo poi esplodere l'aereo a mezz'aria.

Ecco una foto di un aereo A320 della brasiliana TAM riuscito ad atterrare dopo aver incontrato una tempesta di grandine.


Per le foto vi pregherei di andare alla pagina 24 della mia rubrica "aviazione oggi...", sono molto interessanti.

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