Suda freddo quest’inserviente di un museo messicano. E non ha tutti i torti: ha per le mani una delle mummie più misteriose del mondo.
A ridurla così forse non è stato qualche strano rito funebre, ma il clima. Sembra infatti che per le particolari condizioni atmosferiche del cimitero in cui si trovava la salma – una zona collinosa vicino a Guanajuato, in Messico – si sia “rinsecchita” prima ancora di decomporsi.
Nello stesso luogo sono stati rinvenuti più di 100 cadaveri perfettamente conservati.
Il signore incartapecorito della foto morì, insieme ai suoi “vicini” di tomba, durante un’epidemia di colera nel 1833.
Per evitare la diffusione della malattia gli "appestati" vennero seppelliti in fretta e furia e probabilmente alcuni creduti morti furono invece sepolti vivi.
L’ “urlo” disperato di una mummia peruviana
La mummia tatuata. focus.it