Esatto Richard!
Solo che, nel momento in cui la Comunità Scientifica Mondiale accettasse (anche SOLO a livello puramente teorico) l'idea che la Velocità della Luce (c) POTREBBE NON ESSERE la velocità "limite" raggiungibile nell'Universo...Hai idea di quanti libri andrebbero riscritti (se non altro in parte), quanti Illustri Scienziati andrebbero "pensionati" e quanti "Dogmi" andrebbero in frantumi?
Il "Problema OVNI", in quanto oggetti provenienti da altri Mondi, è un problema serissimo (anche se chi ne parla apertamente, all'interno - ripeto - della Comunità Scientifica viene "bollato" come psicolabile), ed è un problema reale.
Ma più reale e, al momento più serio (e più grave) è il problema che atterrebbe la retromarcia di quegli Scienziati (e di quella Scienza) che, figli (e figlia, rispettivamente) del Grande Einstein, si sono dannati l'anima e non solo, per oltre mezzo secolo, a sostenere un Postulato il quale, sebbene Scientificamente (diciamo così...) ineccepibile, rischierebbe di rivelarsi errato poichè ed in quanto superato dai fatti.
Perchè una cosa è dire che l'incontro con altre Creature provenienti da una diversa Regione del Cosmo è "impossibile", causa le distanze enormi e l'insuperabilità (teorica) di "c" (e quindi accantonare il problema in quanto "NON problema), ed un'altra sarebbe il trovarsi faccia a faccia con le predette Creature i cui mezzi di locomozione evidentemente "violerebbero" un fondamento della nostra Fisica Moderna (e quindi accorgersi che il problema, effettivamente, NON è un problema, se non per noi).
E se poi "c" fosse effettivamente (cosa di cui istintivamente dubito) la Velocità Limite dell'Universo, allora dovremmo prendere atto della circostanza per cui, una volta avvenuto il contatto con altre Civiltà extra-solari (o, addirittura, extra-galattiche), questo Limite è aggirabile.
Questa è l'idea, ad esempio, che viene sostenuta da coloro che ritengono possibile usare le Singolarità dell'Universo (leggi: i Buchi Neri) come "canali di passaggio".
Va bene: io dico "Ok". Ma anche ammettendo che questo sia teoricamente possibile, allora la domanda diventerebbe "quanti sono e dove sono questi canali"?
Voglio dire: sino ad oggi si pensa che essi esistano solo all'interno (rectius: nelle Regioni Centrali) delle galassie e potrebbero svolgere, inter alia, funzioni di "equilibratori" delle Galassie stesse. Se ciò fosse vero e se i "buchi neri" venissero usati per andare, supponiamo, dalla Galassia "A" alla Galassia "B" (che fingiamo essere la nostra Via Lattea), resterebbe comunque il problema di spostarsi all'interno della Galassia "B", dal suo centro, verso la periferia (dove ci troviamo noi) entro margini di tempo ragionevoli. Giusto?
E allora, dato che la Via Lattea non è esattamente "piccola" e qualora "c" non fosse superabile, come fare a raggiungerci in un tempo ragionevole?
Due possibilità: o esistono altri "canali", disseminati un pò ovunque (anche - perchè no a questo punto? - ai confini del nostro Sistema Solare - come di qualsiasi altro Sistema Solare), che noi non siamo in condizione di individuare, e che vengono utilizzati come raccordi o snodi da e per le "Vie principali" - che si trovano solo al centro delle Galassie (l'idea, in fondo, di Arthur C. Clarke, ben resa da "2001 - A Space Odyssey") oppure "c" è effettivamente superabile.
Il punto è che la Scienza, a mio umilissimo parere, è un "Cammino (Culturalmente e Tecnologicamente) Infinito": Essa è, nella sua globalità, inconquistabile; ma gli Scienziati (Terrestri), invece, la vedono come un "Cammino (Culturalmente e Tecnologicamente) Limitato", non solo conquistabile, ma anche già "afferrato", nelle sue logiche e leggi essenziali.
Io, onestamente, ne dubito...
Chi avrà ragione?
Un caro saluto a Richard & Friends!
Paolo C. Fienga
[Modificato da Paolo CF 25/04/2008 20:55]