"Astronave".... elettrica

Per alcuni assomiglia a un delfino. Per altri sembra un’astronave uscita da un film di fantascienza anni ’70. La verità è che si tratta di un triciclo elettrico in grado di percorrere 200 chilometri con un “pieno” di 5 ore di ricarica. Si chiama Aptera e verrà messa in vendita nel corso dell’anno a un prezzo che oscillerà tra i 19 e i 21 mila dollari americani. Forse verrà immatricolato come moto, ma si tratta di una mini car a tutti gli effetti, con sospensioni basculanti, due comodi posti, visibilità a 360 gradi (vetro panoramico e webcam sul posteriore per fare manovra) e condizionamento assicurato da pannelli solari, in modo da funzionare senza inquinare anche a motore spento.
I suoi punti di forza sono l’aerodinamica e il peso, circa 420 kg, che rendono le prestazioni superlative per chiunque ha a cuore l’ambiente: la versione ibrida, ancora in fase di studio, dovrebbe avere un autonomia di 800 chilometri (140 km con un litro di benzina o gasolio); quella elettrica ha un’autonomia considerevole e una velocità di punta di 130 km/h .

focus.it

Ormai tutte le case automobilistiche dovrebbero adottare i motori ibridi! Sopratutto se si guarda al costo del petrolio ed alla salvaguardia dell'ambiente!

AURORA PILOT

Interessante ma costa decisamente troppo per proporla sul mercato,
la maggior parte della gente opterebbe ancora per un'automobile a combustibile fossile che è piu veloce, si ricarica in 5 minuti e per giunta costa meno.

E poi a mio avviso le auto elettriche dal punto di vista ambientale sono una gran fregatura:
1) Una diffusione di auto elettriche porterebbe ad un aumento considerevole
di batterie (che sono rifiuti pericolosissimi e difficilissimi da smaltire).
2) L'elettricità per ricaricare le auto viene comunque prodotta con combustibili fossili o peggio ancora con le centrali nucleari.
La diffusione di auto elettriche porterebbe all'aumento della richiesta di energia che gia scarseggia.

E se si riuscisse a produrre una piccola pila ad energia atomica che le darebbe in pratica un'energia elettrica quasi infinita,sarebbe una grandissima applicazione .Anche questa pero', allo stato attuale delle conoscienze, creerebbe problemi di smaltimento delle scorie radiattive.L'unica soluzione sembra l'idrogeno .Almeno cosi' pare.

se verrà prodotta anche qui in italia forse la prendo