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03/03/2015 19:51 | |
Trisavalon, 03/03/2015 17:53:
La storia di Monolake non è come la racconti tu.
non vorrei insistere Trisavalon, ma credo di non aver scritto cose false
la differenza tra la ricerca pubblicata nel dicembre 2010 e quelle che l'hanno successivamente confutata é questa: mentre all'inizio si credeva che quel tipo di batterio riuscisse a nutrirsi di arsenico, le successive osservazioni hanno totalmente ribaltato queste conclusioni e hanno stabilito che in quel batterio non c'é traccia di arsenico ma di fosfato.
Ció che inizialmente aveva confuso i ricercatori era la consapevolezza che l'arsenico può sostituire chimicamente il fosforo perché appartengono entrambi allo stesso gruppo della tavola periodica degli elementi (gruppo dell'azoto, 15° gruppo o quinto gruppo A, nella nuova nomenclatura). Questo comporta che entrambi hanno comportamenti chimici paragonabili. Appartenere allo stesso gruppo significa infatti avere configurazione elettronica dello strato di valenza (quello più esterno) uguale: ne segue che questi elementi hanno una chimica di base simile. Queste sono ad esempio le stesse considerazioni che si fanno quando si ipotizza un'esobiologia basata sul silicio al posto del carbonio, entrambi appartenenti al quarto gruppo A
chiarito questo, usciamo da queste considerazioni di natura chimica e torniamo alla "realtà": per quanto riguarda queste ricerche, io e te stiamo dicendo la stessa cosa. La cosa sorprendente che peró tu non dici, è che quel batterio riesce a nutrirsi in un ambiente fin troppo ostile (come ce ne sono tanti nell'universo), in cui c'é pochissimo fosfato e un'elevatissima quantità di arsenico. Non é una cosa banale...
Il fatto che la vita si possa sviluppare in ambienti ostili è quindi una certezza, mentre il fatto che la vita possa essere composta da elementi chimici totalmente diversi da come li immaginiamo non è ancora una certezza ma poco ci manca. Li differenzia la fase della ricerca in cui si trovano entrambi le teorie: la prima è sperimentata e osservata (perché il fatto che il batterio vive in quell'ambiente deriva da una osservazione, quindi è un dato certo e inconfutabile), mentre la prima è ancora una teoria, manca quindi la sperimentazione, l'osservazione diretta.
A proposito di questo vorrei cmq far presente che costruire una teoria a partire da una ipotesi non è cosa di tutti i giorni. Affermare che la vita possa originarsi anche con composti quali il metano non é l'affermazione del matto di turno che si alza la mattina e dice ció. Elaborare una teoria è una cosa seria, è il passo immediatamente precedente all'osservazione finale, e il passo successivo ad una numerosa serie di passaggi che dall'ipotesi passa alla formulazione di un assunto. Il passaggio dall'ipotesi all'assunto finale ha validità scientifica, perché è sostenuto dal metodo scientifico. Infatti sono dei ricercatori che stanno facendo queste affermazioni, non é Fratini o Maussan o Pinotti...
Quindi penso che questa ricerca rappresenta un bel passo in avanti in materia di esobiologia e di ricerca di vita extraterrestre, e di questo bisognerebbe essere felici
Altrimenti si può cominciare a ragionare su quante e quali siano le teorie non ancora corroborate che gli scettici sfruttano per negare l'esistenza di esseri extraterrestri |
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