Das1o, 10/01/2015 19:44:
Hai detto una serie di cose false Filovirus.
Non è vero che gli estremisti islamici si mescolano insieme ai profughi. Chi fa la jihad è addestrato bene, viene seguito e supportato. Non finisce nei barconi a bassa manovalanza con il rischio di affogare. Fammi un esempio di una strage compiuta in europa da immigrati clandestini venuti con i barconi..Sono tutti cittadini spesso di seconda o terza generazione.
Non è vero che questa genre ( gli immigrati) vengono pagati, i soldi finiscono nelle mani delle cooperative italiane che ricevono un gettone al giorni per ogni immigrato, spesso ci lucrano, come dimostra mafia capitale.
Io abito in trentino alto adige, ma viaggio molto e vedo il crocifisso ovunque, dalle scuole ai tribunali.
I mussulmani in italia sono una parte molto piccola, tra vent'anni forse arriveranno al 10% della popolazione, stima allargata.
L'italiano ha le palle piene sempre ma non muove un dito, si lamenta per tutto. A nostri politici poi non gliene frega niente, basta vedere quando Alfano riveriva alla camera sulla strage francese erano quattro gatti più un leghista che diceva che il governo era complice! dei terroristi.
L'italiano medio deve informarsi meglio prima di parlare.
1- è vero che gli estremisti islamici si mescolano con gli immigrati e non solo loro, anche gli spacciatori che vengono in italia ad organizzare la loro rete di spaccio. in genere sono marocchini. purtroppo non posso postare documenti riservati a dimostrazione di quanto scritto. te come fai a dire il contrario.
2- vengono pagati i profughi, o per meglio dire queli che si pacciano tali. per gli immigrati (non profughi) se vengono dati i soldi alle società che gestiscono sti fregnacciari cosa cambia? non hanno un costo per noi che paghiamo le tasse? o te che stai in trentino te li scarichi come "altri" familiari a carico?
3- i musulmani in italia sono una parte piccola, quelli noti.. quelli ancora non noti sono ancora di più.
4- hai ragione, italiano medio deve informarsi bene prima di parlare, te per primo.