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La colonia perduta di Roanoke.

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2012 20:53
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Utente Veterano
17/12/2012 19:47

Chi di voi ha visto il film "Vanishing on 7th Street" e forse anche chi non l'ha visto, avrà sentito parlare della colonia scomparsa dell'isola di Roanoke, la secondo colonia inglese nel Nord America, alla fine del XVI secolo.

Per chi invece non consoce questo interessante fatto, vi riporto quanto scritto su Wikipedia:


Primi tentativi di colonizzazione
L'impresa fu finanziata e organizzata da Walter Raleigh, a cui la Regina Elisabetta I d'Inghilterra aveva affidato la colonizzazione della Virginia, il cui territorio allora comprendeva anche l'isola di Roanoke (attualmente nella Carolina del Nord). Furono due i gruppi inviati da Raleigh che, nel 1585 e poi nel 1587, tentarono l'insediamento sull'isola.
Nel 1585 vi fu il primo tentativo di colonizzazione da parte di una spedizione formata da 150 uomini, capitanata da Sir Grenville e Sir Lane. Le cose però non andarono come previsto, sia a causa delle cattive condizioni meteorologiche sia a causa delle forti tensioni con i nativi dell'isola, che spesso davano origine a scontri violenti. Lo stesso capo tribù Winginia venne ucciso a seguito di un furto a danno degli inglesi. I coloni, sfiniti e decimati, vennero tratti in salvo e rimpatriati da Francis Drake, che lasciò 15 uomini a guardia dell'insediamento.

La colonia di Roanoke 
Nel 1587 Raleigh organizzò un'altra spedizione capitanata da John White, nominato governatore della colonia. White partì con più di 100 persone al seguito, e arrivò all'isola di Roanoke il 22 luglio 1587. Quando la spedizione raggiunse l'isola non trovò nessun superstite tra i volontari lasciati da Drake, probabilmente uccisi per vendetta dagli indigeni. Un mese dopo, il 18 agosto, a Roanoke venne al mondo Virginia Dare, la nipote del governatore, che fu così il primo bambino di origine inglese a nascere nel continente americano.

Scomparsa dei coloni 
Ben presto White dovette tornare in Inghilterra per acquistare ulteriori approvvigionamenti ma, per una serie di circostanze, tra le quali la guerra con la Spagna, non poté fare ritorno sull'isola che tre anni più tardi. Ebbe però una triste sorpresa: dell'accampamento trovò soltanto case disabitate e nessuna traccia dei coloni, niente tombe né cadaveri. Non c'erano tracce di lotta, ma sembrava che gli abitanti (circa 90 uomini, 17 donne e 9 bambini) avessero lasciato in tutta fretta l'insediamento. L'unico indizio che trovò fu la scritta "Croatoan" sul tronco di un albero. Pensò significasse che si erano trasferiti sulla vicina isola di Croatoan, ma non riuscì a raggiungerla a causa di un'improvvisa tempesta.
Ad oggi non sappiamo quale fu il destino dei coloni di Roanoke. C'è chi suppone che si siano integrati con le popolazioni indigene indiane. Per questo spesso Roanoke viene detta la "colonia perduta". Il sito della colonia perduta è la principale attrazione turistica dell'isola assieme all'acquario North Carolina Aquarium.

Teorie sulla scomparsa 
Esistono molte teorie sulla scomparsa dei 116 coloni di Roanoke. Come prima ipotesi, si può prendere in considerazione il massacro dei coloni da parte degli indigeni locali, che poi li avrebbero sepolti in un altro luogo. Ma già valutando questa prima teoria, sorgono alcuni dubbi: se la colpa è delle tribù del luogo, come mai non hanno lasciato i corpi in bella mostra per far capire ai successivi coloni che non erano graditi? In precedenza c'erano stati vari scontri con le tribù, naturale conseguenza dell'impatto tra gli invasori e chi si vedeva usurpare la propria terra. Risulta perciò difficile immaginare degli indigeni intenti a trasportare lontano tutte quelle salme e a scavarne le relative tombe in un'impresa senza senso.
Come seconda ipotesi si può pensare che i coloni fossero stati letteralmente spazzati via da un uragano di straordinaria potenza; Ma questa teoria è piuttosto inverosimile. Resta certamente la possibilità che i coloni, in preda a un cieco terrore, si siano gettati in mare nel folle tentativo di sottrarsi al maltempo e siano affogati, ma è poco probabile.
La terza ipotesi è nata di recente, grazie agli studi sugli anelli di crescita presenti nei tronchi degli alberi di quella zona. Secondo tali studi, nel periodo in cui i coloni vissero a Roanoke, la pioggia non bagnò la terra per molto tempo: i coloni morirono quindi a causa della siccità che avrebbe rovinato i raccolti e ridotto alla fame i coltivatori. Ma allora ci si chiede come mai, dopo aver deciso di trasferirsi altrove, non abbiano lasciato un messaggio più esplicito sul motivo della loro partenza e sulla direzione presa. Quel 'CROATOAN' inciso sul tronco sembra piuttosto il risultato di un abbandono frettoloso, più che di un allontanamento pianificato; la tesi si fa ancora più convincente se pensiamo che forse c'erano solo tre lettere. A complicare ulteriormente le cose, non si capisce se l'incisione sia stata eseguita proprio dai coloni. White aveva dato precise istruzioni riguardo alla scritta da lasciare in caso di fuga improvvisa: oltre al comunicato si doveva aggiungere una croce di Malta, ma questa croce non c'era.
Secondo un'ultima ipotesi, i coloni si mescolarono alle popolazioni indigene. Questa teoria è verosimile, ma non ci si spiega come mai neppure un singolo colono sia mai stato rivisto dalle innumerevoli spedizioni in quei luoghi.

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Utente Master
18/12/2012 15:16

Qualche cadavere si sarebbe dovuto rinvenire....in fondo son sempre 116 persone! [SM=g1420770]
Sono ancora vivi secondo me, solo che non si sa dove siano andati. [SM=g2201354]
Un ipotesi potrebbe essere quella secondo la quale spaventati dai segnali di un possibile uragano abbiano lasciato il psoto in tutta fretta e non abbiano avuto il tempo di lasciare una traccia di loro, penso io. [SM=g3061176]
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Utente Master
18/12/2012 20:53

Curiosa come storia.
Non ne avevo mai sentito parlare prima di oggi.
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