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17/07/2012 20:19 | |
Ciao Kabukiman.Fatto salvo il principio che un macchinario fotografico spedito nello spazio,deve lavorare in condizioni molto gravose,va anche detto che per realizzarlo vengono spesi molti soldi.L'articolo che avevo letto parlava di 40.000.000 milioni di dollari.Ora pensa a tutte le volte,e sono tante in cui queste apparecchiature commettono errori di vario genere,che di fatto creano dei falsi clamorosi,che a volte sono facilmente identificabili e a volte no,o non subito.Sulla terra già se acquisti una macchina da 100 euro,e una da 800 noti delle grosse differenze qualitative e di resa dell'immagine.Personalmente penso che sia meglio spedire un macchinario che costa molto di più ma che poi mi invia materiale di prima qualità.Come è logico che sia.Non è accettabile per esempio che foto inviate da una sonda che si sposta su un pianeta del nostro sistema solare da qualche decina di km d'altezza,mi inviino foto che a causa di errori fanno pensare a terra,che vi siano delle strutture artificiali sulla superficie dello stesso,solo perchè non si riesce ad elaborare in maniera corretta l'immagine.Già a partire dagli anni 60 del secolo scorso c'era la tecnologia per costruire satelliti che operanti a decine di km d'altezza sulla terra,erano in grado di inviare foto in cui si distinguevano in maniera netta i chiodi!Non è accettabile che a 50 anni di distanza,certe apparecchiature anzichè essere ulteriormente migliorate,continuino a commettere errori di questo tipo.Le caratteristiche della macchina devono essere rapportate all'utilizzo e all'importanza dell'impiego.La mia critica si riferiva alla non corrispondenza fra il costo del macchinario e la sua resa effettiva.Il riferimento a una macchina commerciale era evidentemente utile solo al fine di esempio grottesco. |
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