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Il caso Facchini

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2015 18:52
27/03/2012 21:07

Storico caso di Incontro Ravvicinato del terzo tipo
Tra i ricercatori ufologici italiani, il caso di incontro ravvicinato del terzo tipo più famoso e attendibile, è quello, secondo loro, avvenuto nel 1950 a Bruno Facchini, nome passato alla storia nel panorama ufologico italiano e non.

Il Caso

Nella tarda serata del 24 Aprile 1950 un operaio, Bruno Facchini (40 anni), si trovava appena fuori la propria abitazione (Abbiate Guazzone, frazione di Tradate, Varese) quando fu attratto da uno strano scintillio, poco dopo che era cessato un forte temporale: credendolo un inconveniente di una vicina linea elettrica, si diresse verso la fonte di luce. Arrivato sul posto, vide uno strano oggetto al suolo: era come una palla schiacciata, con la superficie “quadrettata da striscie verticali ed orizzontali, posti ad intervalli regolari”, che sembrava toccare terra solo tramite una scaletta esterna sorretta da due tiranti e conducente ad un’apertura rettangolare, illuminata, e dotata di un “portello aperto”.

All’interno v’era un’altra scala, come pure dei tubi, delle bombole collegate in fila e dei manometri. L’oggetto era alto circa dieci metri: il teste si trovava a quattro/cinque metri di distanza. Presso la scaletta v’erano due esseri, un terzo era posto sopra una specie di “elevatore meccanico” e stava saldando un “mazzo” di tubi esterni all’ordigno, producendo lo scintillio che aveva notato il testimone. Gli individui indossavano degli scafandri e delle maschere trasparenti all’altezza degli occhi: all’interno pareva esserci del “liquido”, attraverso cui si notava un viso di carnagione molto chiara. In corrispondenza della bocca penzolava un tubo terminante con un bocchettone; la loro altezza era di circa 1,7 metri ed apparivano simili ad esseri umani.

Il testimone, credendoli piloti, si mostrò, chiedendo loro se avessero bisogno d’aiuto: gli esseri compirono, allora, strani gesti, emettendo suoni grutturali. Spaventato il teste scappò, notando che uno degli individui aveva impugnato un oggetto che teneva al collo, puntandoglielo contro: da esso si sprigionò un raggio che lo colpì alla schiena, facendolo cadere. Notò in seguito che i tre (o quattro) esseri rientrarono nell’oggetto, chiudendo il portello esterno: il ronzio precedentemente emesso aumentò d’intensità, finché l’ordigno decollò a forte velocità, sparendo alla vista. Al mattino, tornato sul luogo, il Facchini trovò quattro orme circolari di un metro di diametro ciascuna, poste in quadrato, a sei metri di distanza l’una dall’altra. Alcune zone d’erba erano bruciacchiate e, fra esse il teste raccolse alcune schegge di metallo: quest’ultime, fatte analizzare, furono definite come “metallo antifrizione”.


La Domenica del Corriere, 24 agosto 1952 : la prima fonte del caso

Il Commento

Esiste più di un’inchiesta sul caso, ma tutte svolte parecchi anni dopo l’evento (la più vecchia - e più completa - fu pubblicata sulla neonata rivista specializzata "Dischi Volanti" nel 1960 ed eseguita da un appassionato dell’epoca, il signor Carminati Ghidelli. Pare, comunque, che lo stesso Alberto Perego abbia precedentemente parlato con il testimone, come si può desumere da un articolo apparso nel 1958 sulla rivista “Specchio”. Un ulteriore contatto con il teste, poco tempo dopo la prima pubblicazione dell’evento, fu condotto da Renato Vesco, che fece eseguire le famose analisi sui frammenti, definiti come “metallo antifrizione”. Non si ha notizia di fonti giornalistiche immediatamente successive all’avvenimento, la più vecchia e’ l’articolo pubblicato su “La Domenica del Corriere” del 24 Agosto 1952, due anni dopo l’evento.

Un'indagine condotta nel 2008[1] nell'ambiente familiare del testimone non ha permesso di capire quando e come il caso venne a conoscenza dei giornalisti: sembra, comunque, che ciò avvenne parecchio tempo dopo l'evento e attraverso un conoscente del testimone che presumibilmente riferì l'accaduto a qualche giornalista (in particolare un reporter della trasmissione radiofonica "Il Gazzettino Padano", che sarebbe arrivato a Tradate con un'automobile della RAI per un'intervista, salvo poi non trasmetterla perchè, secondo i vaghi ricordi raccolti, la notizia avrebbe potuto impaurire la gente).

Il testimone, dopo avere informato la Questura di Varese dell’accaduto (ricevendo un invito, a quanto pare, a “non dire niente”) parlò della sua esperienza con amici e colleghi di lavoro (una fonte riferisce che proprio uno di essi era parente del giornalista che scrisse l’articolo della “Domenica”, ma il particolare non è emerso nell'inchiesta del 2008). Nonostante vi siano molti particolari relativi all’aspetto descrittivo dell’esperienza (apparentemente anche troppi in relazione al lasso di tempo intercorso prima che il teste la rendesse nota ai giornalisti, ma il teste dichiarò sempre di conservare un ricordo molto vivido della vicenda), scarseggiano le informazioni relative al teste e, soprattutto, a quello che avvenne dopo l'evento. E’ opportuno ricordare un tentativo di spiegazione proposto da Renato Vesco: l’osservazione relazionata dal teste sarebbe stata connessa ad un aereo sperimentale (nella zona vi sono alcuni aeroporti). Le caratteristiche dell’evento, in particolare i dettagli “tecnologici”, sembrerebbero confermare parzialmente una tale ipotesi.

Alla fine degli anni cinquanta il giovane ufologo milanese Umberto Corazzi intervistò il testimone e si fece consegnare un pezzetto dei famosi residui metallici, reperto successivamente andato perso. Nel 1962, il giornalista Bruno Ghibaudi si recò a trovare il testimone (in compagnia di un amico che lo aveva già visitato qualche anno prima: forse Perego?) per stilare un articolo successivamente apparso su “La Settimana Incom”. Emerse cosi’ che dei non meglio identificati “vicini” avrebbero assistito all’intero episodio, pur non desiderando assolutamente di venire coinvolti nella vicenda: ciò fu confidato al testimone alcuni mesi dopo la sua esperienza. La moglie del teste dichiarò di essersi messa, in seguito, ad osservare costantemente il cielo per vedere qualcosa come quello osservato dal marito: fu, infatti, testimone di due successivi avvistamenti. Il figlio, inoltre, si sarebbe occupato saltuariamente della questione “dischi volanti”, al contrario del padre, che non ne voleva sentirne parlare: questo particolare, però, non fu assolutamente confermato dalle dichiarazioni di uno dei figli nel 2008, ulteriore elemento di dubbio nei confronti del resoconto pubblicato da "La Settimana Incom". Infatti, l’articolo sembra riprendere molti punti presentati, due anni prima, sulla rivista “Dischi Volanti”, dal già citato Carminati Ghidelli per cui può sorgere qualche dubbio sul reale contenuto informativo di tale resoconto, peraltro piuttosto strano per alcune dichiarazioni attribuite al Facchini e che mal si conciliano con informazioni precedenti e successive raccolte da altri inquirenti (per esempio l’inchiesta condotta dall'ufologo romano Ezio Bernardini nel 1981, che non ha portato alla scoperta di nuovi particolari sul caso).

Il teste dichiarò di non essere stato più bene dopo quella notte: ogni tanto avrebbe regolarmente accusato delle “vampate calde” sul viso, pur non avendo alcun sintomo di febbre. Circa sette giorni dopo la sua esperienza, la sua schiena, proprio nella parte dopo aveva sentito l’"urto" che lo aveva scaraventato a terra, diventò prima tutta nera, poi tutta gialla, mentre per circa un mese l'uomo sarebbe stato molto male, tanto da doversi curare con costose medicine. La sorella del testimone, nel 2008, confermò di avere visto suo fratello qualche giorno dopo l'episodio e di avere notato, al pari di altri parenti, il suo viso giallastro, oltre che un atteggiamento più strano del solito, che lo faceva stare in disparte. Di certo la sua vita cambiò in peggio dopo quella notte (tanto da dire di avere commesso uno sbaglio madornale nel raccontare quanto aveva visto): in paese divenne oggetto di scherno e di battute. Non esistono ragionevoli motivi per credere che l'uomo si inventò di sana pianta la storia. Tutt'altro: l'atteggiamento del testimone (che certamente non cercava visibilità) e quanto avvenne in seguito fanno ritenere che abbia veramente avuto un'esperienza inusuale, sulla cui natura, però, ancora oggi non è possibile pronunciarsi alla luce dei dati disponibili.

Fonte: it.wikiufo.org/index.php?title=Abbiate_Guazzone_1950
27/03/2012 21:36

[ x ] dati insufficienti
Non ci sono altri testimoni
Non ci sono tracce radar e/o comunicazioni radio
I disegni sono poco extra e molto terrestri. (manometri e tubi e nessun monitor LCD e computer o per lo meno tastiere? Poi dico io, astronavi che nel 6000ac gia' fanno 17 anni luce tra andata e ritorno e dopo 9000 anni di evoluzione, se si rompono si scassano e si salda qualcosa?! [SM=g6794] per poi ripartire a razzo [SM=g6794] )

[ x ] non c'e' shape saurico (per altro i sauri non necessitano di scafandri, la testimonianza di Zanfretta lo dimostra)

[ x ] non c'e' shape Foo Fighters

[ x ] non si sa che volto avessero i presunti alieni

[ x ] le tracce in terra sono insufficienti

[ x ] non ci sono analisi mediche sul contadino per stabilire eventuali anomalie

[ x ] non c'e' analisi sulle tracce e densiometria

Oserei dire che malignamente si puo' supporre un vago odore di chianti gallo nero?! [SM=g6794]
[Modificato da cazz@ro6502 27/03/2012 21:39]
27/03/2012 21:38

Cazzaro a me inizi a far ridere, con sta storia dei foo fighter, insettoidi, sauroidi ect ect. Non so se è più strano l'evento accaduto al Facchini, che sottolineo caso attendibile dato che venne confermata l'attendibilità pe l'appunto del teste (e il metallo antifrizione), o le tue dichiarazioni :O
27/03/2012 21:46

Re:
AlessandroCacciatore, 27/03/2012 21.38:

Cazzaro a me inizi a far ridere, con sta storia dei foo fighter, insettoidi, sauroidi ect ect. Non so se è più strano l'evento accaduto al Facchini, che sottolineo caso attendibile dato che venne confermata l'attendibilità pe l'appunto del teste (e il metallo antifrizione), o le tue dichiarazioni :O



La differenza tra un paleoufologo razionale ed un ufologo [SM=g8297] e' che il paleoufologo dopo il 1500dc pesa e valuta e soppesa e confronta caso per caso, sfruttando le informazioni gia' raccolte in passato e tiene presente l'assioma di correlazione inversa caos entropico/alien footprint = principio di neutralita'.

In particolare poi pensa sempre male di ciascun caso quando gli eventi potenzialmente ufologici

-non sono comprovati da misurazioni o tali da essere fatti acclarati: Come ad es inesistenza di tracciati radar di aerei o centri radar, od inesistenza di comunicazioni radio tra torre di controllo ed aerei, rese pubbliche da archivi declassificati.

-quando i fatti non sono comprovati anche da testimonianze dirette, (una pluralita' di piu' soggetti) che avrebbero effettuato l’avvistamento. Dichiarazioni giurate o denuncie o rapporti alle varie autorita’ che abbiano allegato tali dichiarazioni a fianco dei dati relativi “all’evento numericamente registrato” (di cui sopra).

-quando i fatti non sono comprovati anche da delle testimonianze di soggetti che da remoto abbiano assistito all’evento. Dichiarazioni giurate o denuncie o rapporti alle varie autorita’ di persone che abbiano assistito da remoto all’evento che le autorita’ abbiano allegato tali dichiarazioni a fianco dei dati relativi “all’evento numericamente registrato” assieme alle testimonianze dirette (di cui sopra).

Una storia di una persona non basta.
Due storie di 2 persone che si conoscevano non basta.

Che ti devo ddi', io paleoufologo razionale sono cosi' penso sempre male quando non trovo queste cose.

Poi la validazione di un testimone... lascia il tempo che trova, anche quando e' passato dalla macchina della verita' [SM=g1950677]




27/03/2012 21:49

Su alcuni punti sono d'accordo con te, ma è il tuo comportamento con sta storia dei shape saurici e insettoidi che non va bene. A parte che...qua c'è ancora da confermare la matrice UFO, e te già stai talmente avanti che sei anacronistico. Cioè per te, non solo sono già qui, chiaro come il sole, ma confermi sia le loro astronavi sia il giusto tipo di razza. E' vero o non è vero?

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27/03/2012 21:50

Il nostro amico ca@@aro,con tutto il rispetto, ha un po' la fissa col paleocontatto ed i sauroidi,se non collimi con le sue ipotesi-prove rimane un po' indigesto,sempre scherzando benevolmente naturally!!
27/03/2012 21:55

Eh ho notato...ahahah madò <.<

Comunque riguardo al caso Facchini, ovviamente è tanto per fare storiografia, che è la cosa che più amo dell'ufologia. Inutile stare a discuterne, già fatto, fino al 2008, quando il CISU riaprì le indagini. Curioso notare che i parenti del Facchini confermarono l'accaduto, e il fatto che questi fosse certo di quello che lui stesso ha vissuto nel 1950, ma...i dubbi, come ho già detto riguardo gli IR-3 sono tantissimi, troppi. Di sicuro qui la scusa che il testimone cercasse notorietà e quindi organizza un bello scherzetto è senza dubbio esclusa. Poi chiaramente quello che ha visto sono un altro bel paio di maniche ovviamente. Io resto fermo alle dichiarazioni del CISU, e non nascondo che quanto descritto dal Facchini, potesse essere un qualche tipo di velivolo sperimentale.

N.B. Gli umanoidi scafandrati furono un classico patterns ricorrente negli IR-3 italiani, almeno per buona parte degli anni '50. I suoni grutturali degli esseri sono un altro schema ricorrente che i testimoni di IR-3 riferiscono, anche questo accaduto svariate volte.
[Modificato da AlessandroCacciatore 27/03/2012 21:57]
27/03/2012 21:58

Il bello di essere paloufologo e' che non si studia gli UFO dall'oggi e si va verso il passato (poi non trovando piu' fonti giornalistiche o si sospende la ricerca oppure ci si beve tutti i miti antichi come alieni) [SM=g1420769]

Il bello di essere paleuufologo razionale e' che si studia il fenomeno UFO dal passato sino ai tempi nostri, e poiche' si parte sempre da un paleocontatto, dal paleocontatto si raggranella una massa d'informazioni che un ufologo se le sognerebbe la notte! [SM=g6794] perche' ci si puo' bypassare buona parte dell'asimmetria informativa e del caos entropico che l'ufologia si beve quotidianamente! [SM=g1950677]
[Modificato da cazz@ro6502 27/03/2012 21:58]
27/03/2012 22:04

Oh...se lo dici tu allora va bene.
28/03/2012 11:50

il fatto e' che dal 1500dc sale il caos entropico e sale anche il livello di asimmetria informativa (i testimoni spesso non sanno cosa stanno osservando e quindi possono scambiare attivita' militari segrete come fenomeni alieni mentre in passato avrebbero associato tali eventi a fenomeni magici e/o religione. La differenza sta nel fatto che prima del 1500dc non volava niente e quindi non poteva esserci niente in volo quindi tutti i casi annessi ad eventi celesti se non sono eventi naturali sono certamente eventi alieni UFO *si rimuove il principio del terzo escluso. Mentre dopo il 1500dc non vale piu' la rimozione del principio del terzo escluso perche' oltre a fenomeni naturali scambiati per eventi UFO, potrebbero essere eventi militari segreti scambiati per eventi UFO oppure veri eventi UFO riconosciuti come veri eventi UFO. Dopo il 1600dc permea nella societa' l'archetipo UFO ed alieni e quindi sale l'associazione di eventi strani a tale classe archetipa, non usando piu' la fenomenologia dei, mostri, fantasmi, vampiri, demoni, ed altre amenita' tipiche del passato o del mito).


Ma obiettivamente l'evento sarebbe accaduto dopo il 1500dc > 1952dc e per le caratteristiche portate nel caso l'evento non e' reale, cioe' non ci sono dati sufficienti per poterlo misurare e per poter dire che e' stato un evento reale, un evento ufologico, un evento con caratteristiche paleoufologiche.

Infatti

Una sola testimonianza non basta.
Due testimonianze non bastano. E lo sai anche te ;-)

Non c'e' una testimonianza di altre persone (che tra loro non si conoscono)
Le tracce non indicano niente di anomalo
Non ci sono analisi mediche sul contadino.
Dati sulla densiometria nelle tracce non ce ne sono.
Non c'e' niente di cui discutere [SM=g6794]

Lo shape ed i disegni giornalistici (salvo che siano vere ricostruzioni) sono molto terrestri e poco extra.
Non c'e' concordanza paleosetica con le informazioni gia' raccolte.

In ufologia gli ufologici dicono "potrebbe essere bla bla bla". In paleoufologia razionale non esiste il potrebbe essere il fenomeno che si misura od e' reale o non e' reale e se non e' misurabile o quantificabile non e' reale (in paleoufologia razionale [SM=g6794] il potrebbe essere bla, bla, bla lo si da per analogia usando logiche e contributi esterni circa un fenomeno che e' sicuramente reale. Se un fenomeno non esiste, non c'e' un potrebbe essere bla, bla, bla... semplicemente il fatto non sussiste e' un mito ossia una hoax ossia una personalizzazione di altri eventi che il contadino ha sentito in tv o per radio ed ha voluto inventarsi personalizzandosi la storia a modo suo, esattamente come i romani si personalizzarono gli dei greci i quali sono miti e non esistono non essendo reali dal punto di vista paleoufologico non esistendo gradiente alieno nella cultura grecia)

Ti consiglio di dare un'occhiata alla cartella paleocontattone ;-) la misurazione del gradiente alieno! [SM=g1950691] mi sono un po' incartato ma cmq rende bene l'idea!

In sostanza le informazioni sono insufficienti per poter dire qualcosa di paleoufologico, [SM=g8284] anzi a veder bene ed a esser un poco maligni ;-) si potrebbe sentir odore di chianti gallo nero ;-) e questo secondo me lo sai anche te
[Modificato da cazz@ro6502 28/03/2012 11:57]
28/03/2012 15:41

Ah, per i 150 anni di UFO in Italia, il CISU al convegno tenutosi a Torino, ha confermato di essere entrato in possesso di uno dei frammenti del metallo antifrizione recuperato dal Facchini, ove si sarebbe posato l'UFO. A quanto so sono ancora sotto analisi. Sono in contatto con un mio conoscente del CISU, lo conosco già da qualche anno. Vedrò di farmi dare qualche informazione in più ;)
28/03/2012 18:04

Ok, qui, se scorrete l'immagini, sarà presente un frammento rinvenuto dal CISU.

www.ufo.it/torino2011/flash/toselli/

Riporto il risultato dell'Istituto Sperimentale Metalli Leggeri

Il campione ricevuto era costituito da tre piccoli frammenti metallici aventi una colorazione bianco-giallastra ed un peso totale di grammi 1,64. I risultati percentuali delle analisi chimiche sono i seguenti:

Rame 74,33
Stagno 19,38
Piombo 4,92
Antimonio 0,52
Zinco 0,33
Nichel 0,08
Ferro 0,02

con tracce minime di argento, alluminio e magnesio. I frammenti in oggetto sono pertanto costituiti da un "bronzo al piombo" ad alto tenore di stagno. La struttura micrografica appare perfettamente normale per un bronzo del tipo in oggetto, allo stato di getto. Non è stata rilevata la presenza di elementi rari o comunque anomali per una lega del genere. E' molto probabile che i frammenti sottoposti al nostro esame provengano dallo strato di guarnizione di un cuscinetto portante molto sollecitato.
28/03/2012 22:06

radioattivita? sopra o sotto il fondo naturale?
isotopi strani?

Non e' una domanda da poco, se ci sono isotopi strani vien da fuori.
Se la radioattivita' e' uguale al fondo naturale allora viene dalla terra, perche' se venisse da fuori, sarebbe "cotto" dalle radiazioni con le distanze di cui stiamo parlando 17 anni luce ad es esposto a venti solari, per rendere l'idea fumettisticamente [SM=g6794] dovrebbe essere verde fosforescente [SM=g8245] dalla radioattivita' e dai raggi gamma ecc... a cui sarebbe stato esposto per lungo tempo
[Modificato da cazz@ro6502 28/03/2012 22:07]
28/03/2012 22:14

Non è così facile come pensi, in oltre i ricercatori del CISU hanno avuto problemi con il figlio del Facchini, dato che non voleva, a quanto pare, dare i frammenti agli ufologi. Comunque i frammenti furono ritrovati già all'epoca dei fatti, e già sottoposti ad analisi. Questo metallo antifrizione a chi o a cosa appartiene? Non è dato saperlo.
OFFLINE
29/03/2012 09:32

Da tecnico del settore posso dirti una cosa;

Quell'analisi corrisponde a questo materiale: ASTM B505-08

Ovviamente dall'analisi chimica ci sono differenze minime nell'ordine dei centesimi ma sono dovute al fatto che parliamo di un reperto datato e quindi inquinato dal tempo. Oltretutto c'è sempre una tolleranza nell'accuratezza degli strumenti variabile tra 1% ed il 10%.
Non so che strumento abbiano usato ma mi risulta molto difficile credere che gli alieni possano usare un metallo che rientra nelle Norme internazionali terrestri...

Sul caso non mi pronuncio ma sul reperto...
29/03/2012 12:42

Il caso resta dubbio su molti aspetti, chiaramente nessuno ha parlato di extraterrestri, se non una strana descrizione di umanoidi scafandrati descritti dal Facchini. Vesco ipotizzò ad un velivolo sperimentale, ma non si spiegano le strane fattezze degli esseri e quella specie di laser paralizzante che avrebbe fatto perdere i sensi al teste. Chiaramente quest'ultimo venne da sempre ritenuto persona attendibile, è per questo che, ancora oggi, questo caso oltre ad essere un super-classico dell'ufologia, resta uno dei casi IR-3 più attendibili, anche perché non si può non constatare che c'è una reale prova fisica dell'evento. Io continuo chiaramente ad attenermi da quanto detto dal CISU, parola per parola.
OFFLINE
29/03/2012 12:47

Per carità, ripeto, sul caso non mi sbilancio.

Rimane il fatto che se quel materiale era la prova principale siamo in alto mare.
E' un materiale terrestre. Capisco che anche gli alieni possano usare materiali simili ai nostri, ma addirittura che questi materiali abbiano caratteristiche chimiche e meccaniche del tutto confacenti alle normative terrestri mi risulta difficile crederlo.

Poi bo, mi fermo quì...
29/03/2012 12:55

Allora ti faccio notare l'ipotesi che all'epoca fece Renato Vesco, e che il CISU si sentì di considerarla una possibilità: l'UFO era un velivolo sperimentale terrestre. Ora, per quanto ci siano ancora dei più che ovvi punti oscuri, potrebbe esserlo. Questo spiegherebbe alcune caratteristiche terrestri descritte dal Facchini, oltre al già famoso frammento rinvenuto. Si sa che, Vesco credeva all'ipotesi arma sperimentale per spiegare gli UFO e io non sono d'accordo, ma, c'è da dire che riguardo questo caso forse aveva ragione. A questo punto direi che è quasi palese, che nessuno dubitava della testimonianza del Facchini.
[Modificato da AlessandroCacciatore 29/03/2012 12:56]
OFFLINE
29/03/2012 13:00

Mha, non saprei...
Non mi convince molto, ma se proprio devo credere alla sincerità della storia allora credo che fossero esseri umani, vista anche la tecnologia descritta all'interno del Velivolo.

Io però non lo vedo poi tanto credibile questo caso...
ovviamente è un'opinione, il materiale è chiaramente di fabbricazione umana.
29/03/2012 13:04

Io chiaramente, attenendomi alle dichiarazioni ufficiali, fin agli inizi delle indagini, tutti gli investigatori, trovarono perfettamente credibili il teste, anche dopo aver ascoltato le dichiarazioni dei parenti e di chi conosceva il Facchini, e quell'esperienza, ricordarono, lo lasciò molto colpito e lo peggiorò. Quindi, mi pare di capire, che l'attendibilità del teste venne accertata, poi il resto, è un problema di pregiudizi che hanno le persone di fronte ad eventi particolari come sono gli IR-3.
[Modificato da AlessandroCacciatore 29/03/2012 13:04]
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