PASADENA
Lanciata il 4 agosto 2007 da Cape Canaveral (Florida), la sonda della Nasa Phoenix è ormai alla fine del viaggio verso Marte. Il suo arrivo sulla superficie del pianeta è atteso nella notte fra domenica 25 e lunedì 26 maggio. Costata 420 milioni di dollari, la sonda-laboratorio è equipaggiata per prelevare campioni, analizzarli e inviare i dati a Terra.
Il suo aspetto ricorda vagamente quello dei dischi volanti dei vecchi racconti di fantascienza: un grande «piatto» concavo dal diametro di 2,64 metri poggiato su tre robuste zampe. L’altezza complessiva è di circa due metri. Una volta posata sul suolo marziano, Phoenix dispiegherà, come due ali arrotondate, i due grandi pannelli solari da 5,5 metri.
Il peso totale della sonda-laboratorio è di 664 chilogrammi, compreso lo scudo che protegge gli strumenti (110 chilogrammi) e l’attrezzatura scientifica (59 chilogrammi). Questa comprende una stazione meteorologica, un analizzatore di gas e temperatura, apparecchiature per microscopia ed elettrochimica, due strumenti per rilevare immagini e il braccio robotico in alluminio e titanio, lungo 2,3 metri.
Phoenix non cercherà direttamente forme di vita, ma sarà in grado di determinare se il ghiaccio marziano sia mai stato liquido, perché in quella forma può costituire un ingrediente essenziale per lo sviluppo della vita. L'agenzia spaziale Usa dovrà superare un grosso ostacolo prima che la nuova fase di studi marziani prenda il via. Phoenix deve atterrare rallentando da una velocità di 19.000 chilometri orari a zero in sette minuti.
A 274 milioni di chilometri di distanza, i controllori di volo potranno soltanto vedere ed aspettare per sapere che fine avrà fatto Phoenix. I segnali radio da Marte che viaggiano alla velocità della luce impiegano 15 minuti a raggiungere la Terra, pertanto nel tempo che i controllori di volo avranno verificato l'inizio della discesa, la sonda dovrebbe già essere atterrata.
Infine, Phoenix dovrà spiegare i suoi pannelli solari per iniziare a ricaricarsi. Se non ci riuscisse, le sue batterie si esaurirebbero in 31 ore.
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