L'ucraina sull'orlo della Guerra Civile

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_Thomas88_
00martedì 18 marzo 2014 14:55
Russia sospesa dal G8. Putin, referendum legale.
Fabius: 'Si riuniranno soltano gli altri sette Paesi'. Il presidente russo: 'A Kiev colpo di stato'.

Per la riunione del G8 prevista a giugno, "abbiamo deciso di sospendere la partecipazione della Russia, ovvero è previsto che siano tutti gli altri Paesi, i sette più grandi Paesi, che si riuniscano, senza la Russia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius.
Nel suo discorso al parlamento, Putin ha ribadito che il referendum della Crimea per l'annessione alla Russia si e' svolto nel pieno rispetto del diritto internazionale e che l'esito e' "del tutto convincente". "Siamo qui per una vicenda vitale, storica", ha aggiunto, parlando della Crimea come di una parte "inalienabile della Russia". Nel suo discorso, Putin ha ribadito che Mosca non ha violato alcuna norma internazionale in Crimea e che "le forze armate russe non sono entrate in Crimea, c'erano gia' in conformita' all'accordo con Kiev, non abbiamo neppure superato il limite previsto di 25 mila unita'". Al discorso hanno assistito, in prima fila, il premier e il presidente del parlamento di Crimea, Serghiei Aksionov e Vladimir Kostantinov. Quando Putin ha ricordato la loro presenza in sala, si sono levati lughi applausi. "Il trasferimento della Crimea all'Ucraina - ha detto Putin - fu frutto di grosse violazioni e fu deciso dietro le quinte in uno stato totalitario, mettendo la gente di fronte al fatto compiuto. In Crimea - ha detto Putin - ci saranno tre lingue: russo, ucraino e tataro.
Il presidente russo ha già dato disposizione di approvare la bozza di accordo tra la Russia e la Crimea per l'annessione di quest'ultima firmando un decreto che spiana la strada all'annessione della Penisola - a 70 anni esatti dall'inizio dell'offensiva dell'armata rossa che avrebbe portato al fine dell'occupazione nazista. Nel decreto firmato da Putin si prende atto della "volontà espressa dal popolo della Crimea nel referendum del 16 marzo 2014" e si formalizza che da questo momento la Russia riconosce la penisola come "Stato indipendente e sovrano". Mosca riconosce inoltre "uno statuto speciale" per la città di Sebastopoli, dove si è tenuta una consultazione parallela nell'ambito del processo di secessione dall'Ucraina. Il testo - secondo quanto riporta l'agenzia russa Ria Novosti - non fa per ora menzione a un'annessione della Crimea.
La consultazione - che ha visto il sì trionfare con il 96,77% delle preferenze - è stata dichiarata illegale dall'Occidente. Il Parlamento della penisola sul Mar Nero ha proclamato l'indipendenza chiedendo a Mosca di essere ammessi nella Federazione con lo status di Repubblica, così come all'Onu è stato chiesto il riconoscimento di stato indipendente.

Fonte: Ansa.it
Adreno-cromo
00mercoledì 19 marzo 2014 06:55
Finirà con il ritorno dello sconto sul gas naturale all'Ucraina e la Crimea alla Russia?
Speriamo
Felisianos
00mercoledì 19 marzo 2014 07:23
Re:
Adreno-cromo, 19/03/2014 06:55:

Finirà con il ritorno dello sconto sul gas naturale all'Ucraina e la Crimea alla Russia?
Speriamo




La Crimea ormai è Russa su questo c'è poco da dire l'unico rischio è la scintilla che faccia scoppiare una guerra. Ci sono molti soldati ucraini ancora in Crimea che sono barricati nei bunker e nelle caserme. Se ci dovessero essere provocazioni non si sa come va a finire.
Le sanzioni che ci saranno contro la Russia potrebbero far salire il prezzo del gas ma noi abbiamo da due anni diversificato le nostre produzioni e importiamo gas dal nord africa e abbiamo gli stoccaggi più grani d'europa siamo un vero "hub" del gas.

_Thomas88_
00domenica 23 marzo 2014 14:44
Ultime news dalla Crimea.


Caos Ucraina, i russi assaltano la base militare di Belbek in Crimea.
Mosca: "Lasciate andare i militari ucraini". Assalto alla base ucraina di Belbek in Crimea: almeno un ferito.

Roma, 22 marzo 2014 - Ancora alta tensione in Crimea. Un blindato russo è entrato nella base area ucraina di Belbek in Crimea. Le forze filo-russe hanno assaltato sparando e sfondando i muri di recinzione con veicoli blindati per il trasporto truppe, almeno una persona è rimasta ferita. Alcuni soldati ucraini si sono arresi alle forze russe.
L'incontro - Atteso intanto l'incontro tra il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov e il segretario di Stato John Kerry oggi all’Aja, dove lunedì 24 si svolgerà un summit internazionale sulla sicurezza nucleare. Lo rende noto il ministero degli Esteri russo, ricordando che i due hanno concordato di rimanere in contatto sulla crisi ucraina, per discutere le vie per una de-escalation della crisi e per l’avvio di una riforma costituzionale con la partecipazione di tutte le regioni del Paese.
Kiev: i soldati di ritorno dalla Crimea accolti come eroi - I soldati ucraini che tornano dalla Crimea occupata dai russi saranno accolti come “veri eroi” e non come disertori. Lo scrive il ministero della Difesa ucraino sul suo sito web dicendo di voler combattere la falsa notizia “diffusa dai servizi segreti russi” che “le unità che lasceranno la penisola saranno sciolte e la procura ucraina indagherà tutti i soldati per alto tradimento.
Mosca ordina: lasciate andare i militari ucraini - Il ministro della difesa russo, Serghiei Shoigu, ha ordinato al comando della flotta russa del mar Nero di lasciar andare in modo organizzato quei militari ucraini desiderosi di abbandonare la Crimea. Lo riferisce lo stesso ministero, precisando che sino a ieri il loro numero era solo di 2 mila scarsi su 18 mila. La bandiera russa è stata issata in 147 basi e unità ucraine, mentre quella della flotta russa, con la croce di Sant’Andrea, sventola su 54 su 67 unità navali ucraine, compresi un sottomarino e 8 navi da guerra.
Kiev: ritiro totale da Crimea non in agenda - Il ritiro totale delle truppe ucraine ancora di stanza in Crimea non è al momento in agenda. Ad affermarlo è il capo di Stato maggiore della Marina militare ucraina Serghii Gaiduk. “Sono in contatto con tutti i comandanti in Crimea - ha detto l’ammiraglio -, ho dato loro ordini a seconda della situazione, e il ritiro delle truppe dalla Repubblica autonoma di Crimea non è in agenda”.
Sommergibile ucraino si consegna e cambia bandiera - Si è consegnato e ha cambiato bandiera. Il sommergibile Zaporizhia adesso non è più ucraino, ma russo: circondato dalle navi della Flotta del Mar Nero di Mosca in una baia vicino al porto di Sebastopoli, non ha potuto far altro che cedere di fronte a forze molto più numerose. Il sommergibile, varato nel 1970 e con un equipaggio di 78 marinai, non è l’unico vascello ucraino di stanza in Crimea passato ai russi: almeno altre tre navi da guerra di Kiev sono state abbordate da militari russi negli ultimi giorni.
Si schianta aereo militare di Kiev - Un aereo militare ucraino Su-24M si è schiantato in fase di atterraggio nel campo volo di Starokostiantiniv, nella regione di Khmelnitski, nell’Ucraina centro-occidentale, lontano dalla zona di crisi limitrofa alla Crimea. I due uomini dell’equipaggio, il pilota e il navigatore, si sono salvati lanciandosi in tempo dall’aereo. L’incidente è avvenuto ieri attorno alle 17.15 (le 16.15 in Italia). Lo fa sapere il ministero della Difesa di Kiev.
Donetsk, in 5mila chiedono di passare a Mosca - Più di 5mila abitanti filorussi di Donetsk, nell’est dell’Ucraina, sono scesi in piazza per chiedere sia indetto un referendum sulla secessione finalizzata all’annessione alla Russia. La dimostrazione segue la consultazione di una settimana fa in Crimea, che i Paesi occidentali hanno definito illegittima. Dopo il voto nella penisola, la Russia ha agito per la sua annessione formale alla Federazione. Le agitazioni di questo tipo nell’est dell’Ucraina erano attese e temute. Vicino al confine con l’Ucraina orientale, la Russia ha spostato vasti contingenti militari, sebbene il presidente Vladimir Putin abbia detto che non esiste l’intenzione di spostarli nel Paese. La possibilità di violenze tra pro e anti secessione potrebbe però essere il pretesto per farli entrare. I manifestanti hanno montato alcune tende a Donetsk, in una eco all’accampamento di protesta che era stato creato a Kiev contro il presidente, ora rimosso, Viktor Ianukovych.
OK di Russia a 57 membri OCSE in Ucraina, non Crimea - I 57 membri dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) hanno deciso di inviare una missione di monitoraggio in Ucraina composta inizialmente da 100 persone per sei mesi, dopo che la Russia ha ritirato le sue iniziali obiezioni. Inzialmente avrà base a Kiev e poi si allargherà ad altri 9 città, inclusa Donetsk, nella parte orientale e russofona. Non è invece indicata la penisola di Crimea, ormai annessa dalla Russia.

Fonte: quotidiano.net


Un filmato che raccoglie foto e spezzoni video dell'invasione russa della Crimea:
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