Ciao ragazzi devo intervenire di nuovo per integrare il mio messaggio.
Sugli incendi di luglio fino agli ultimi purtroppo nino e giuseppe sono coinvolti praticamente sempre. Per questo sono così arrabbiato, purtroppo gli episodi sono circa 40 e c'era un piano per fregare i giornalisti.
Voglio precisare che i giornalisti avevano il dovere di dare le notizie, perchè la situazione era pesante. E' inevitabile finire sui giornali, noi stessi lo volevamo per cercare aiuto.
Vi stavo dicendo degli incendi, il dispositivo dei carabinieri spiega nel dettaglio tutti gli episodi. Vi ricordate l'episodio dell'ombrellone? Sono stati loro. Si introducevano anche nella cantine dei residenti attirandoli con l'inganno lontano dalle abitazioni. Sto ancora leggendo tutti i giornali, appena posso li metto, se vi interessano.
Intanto se volete vi segnalo un articolo in cui sono spiegati i movimenti di Nino e del figlio, passo per passo.
www.santagatainforma.it/ecco-come-secondo-laccusa-pezzino-incendiava-...
Estraggo alcuni passaggi
Dopo i primi episodi della scorsa estate, ecco dunque che i Carabinieri
decidono di perimetrare l’area con una serie di telecamere occultate in grado di fornire spunti per individuare come si sviluppassero i fenomeni. Sotto la lente, i Carabinieri hanno messo in particolare cinque abitazioni attinte dagli eventi incendiari, dal 14 luglio del 2014 al 8 di Ottobre. Sono quindi emersi circa quaranta episodi censiti dai Carabinieri per i quali l’arrestato, in via esclusiva per alcuni, e insieme con il padre per altri,
dovrà rispondere dei reati di incendio, danneggiamento seguito da incendio, concorso in procurato allarme e concorso in tentata truffa aggravata.
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. Altro incendio sospetto il 22 Settembre quando prendeva fuoco un ombrellone da spiaggia in un garage. I Carabinieri verificano che anche qui, pochi attimi prima del fatto, il giovane era l’unica persona presente. Pochi giorni dopo, il 24 Settembre, prende fuoco un piick-up dell’Unione dei Nebrodi. In questo caso, per l’accusa, sia il padre che il figlio dovranno rispondere di danneggiamento seguito da incendio. “In questa vicenda – hanno spiegato i Carabinieri nella conferenza stampa – emerge con chiarezza che il padre ha dichiarato di aver per primo constatato l’evento insieme al cognato che, invece, non era presente. Quest’ultimo, nonostante ciò, successivamente ha reso ai Carabinieri dichiarazioni che servivano verosimilmente a depistare le indagini”. Un altro caso riguarda l’incendio del 25 Settembre, quando a prendere fuoco furono alcuni vestiti accatastati nel sottoscala dell’abitazione di PEZZINO, del quale si sarebbe reso autore solo il figlio.
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Dopo gli incendi del 20.07.2014 veniva attivato nella località Canneto di Caronia un dispositivo di vigilanza fissa H24 garantito dai volontari della Protezione Civile regionale, con funzione di prevenzione e soccorso. Appena revocato il presidio, il 15.09.2014, riprendevano in via del Mare, a ritmi incessanti, gli episodi di appiccamento di fuochi che si caratterizzano tutti per l’avere un fattore comune: p
ochi attimi prima del divampare delle fiamme, nelle immagini registrate, si vedeva il giovane fare la spola fra i luoghi ed un gruppo di persone che, da lì a poco, percepivano l’evento. Il giovane, sfruttando la reciproca attenzione degli uni verso gli altri, si defilava dal gruppo, cominciando – in modo appartato ed approfittando di copertura offertagli dalla zona prescelta rispetto alla prospettiva degli altri – uno strano andirivieni dall’abitazione o dai luoghi dove, di lì a poco dopo, sarebbe scoppiato un incendio o si sarebbe percepito del fumo. Compiuta la sua azione, si allontanava dai luoghi, prima che si avvertisse il fumo o una sirena antincendio avvisasse i presenti all’evento.
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Emblematico, secondo gli inquirenti, sarebbe il raggiro attuato nei confronti di una giornalista televisiva giunta sul posto il 7 Ottobre.
La giornalista era intrattenuta da Nino Pezzino mentre il figlio, raccontano i Carabinieri, scivolava indisturbato all’interno di una cantina; di là ne usciva poco dopo scavalcando una ringhiera, in modo da ricollocarsi nel campo visivo di tutti e dare la sensazione che non si fosse allontanato. Ciò serviva per far credere alla giornalista che l’evento incendiario, che da lì a poco sarebbe stata lei per prima a notare, era un fenomeno inspiegabile di autocombustione.
Poi c'è una cosa terribile, che dovrà uscire fuori, le intercettazioni ambientali. N
elle conversazioni Nino parla esplicitamente del 2004, e della volontà di far crescere l'attenzione mediatica, ingannando anche il sindaco.
Preciso che tutte le istituzioni, IL SINDACO, i PRESIDI dei volontari, I CARABINIERI, sono stati splendidi e hanno tutelato la comunità come era loro dovere.
Sono molto deluso, e totalmente distrutto da questa notizia pensando a tutto quello che ho fatto in questi anni per informarmi e dire a tutti che noi siciliani non eravamo solo bugiardi e malfattori ma un grande popolo E LO SIAMO!!
Una cosa importante nelle intercettazioni Nino quando parla degli episodi passati li descrivi in buona fede, ma solo i primi.
Quindi io resto convinto che qualcosa di inspiegabile succedesse, forse è durata meno del previsto.
Cos'è successo, che nino ha preso in mano la situazione e probabilmente ci ha voluto guadagnare. QUESTO E' IMPERDONABILE!
In questo modo sta anche sminuendo tutto quello che è successo per davvero e ha ormai legato il nome di Caronia a una truffa anche le cose non spiegabili.
Scusate per lo sfogo o se vi ho annoiato ciao!