Cerco di spiegartelo io, per quello che ho capito
Tra l'altro lo studio citato nell'articolo della Nasa è stato fatto da un italiano Massimo Marengo
iopscience.iop.org/article/10.1088/2041-8205/814/1/L15;jsessionid=E749F8369A29C1837D98123509BABCD4.c4.iopscience.cld...
Spero di farmi capire... Quello che avevano osservato grazie ai dati di Kepler era un'oscuramento enorme dei fotoni che poteva essere provocato o da uno sciame di qualche tipo, o da una collisione planetaria o da una struttura artificiale che sfruttasse l'energia della stessa e ne diminuisse quindi la luminosità, nell'ordine del 22%.
Questo secondo i dati di Kepler. Nel suo database non c'era mai stato niente di simile, quindi tutti a domandarsi che diavolo era questa struttura che deviava la luce. Però questi dati si rifacevano a analisi vecchie di qualche anno, mi pare il 2013.
Adesso hanno utilizzato nuovi dati grazie a l’Infrared Array Camera e ne hanno dedotto che l'oscuramento parziale può essere provocato dai detriti di una cometa. Questi detriti attratti dalla forza gravitazionale si sono immessi nell'orbita e hanno cominciato a girare su un'ampia superficie.
Gli scienziati hanno cercato anche di rilevare onde infrarosse in eccesso per vedere se erano rilevabili attività di qualche tipo, esplosioni, collisioni ma era tutto a norma.
Mistero risolto? Non proprio perchè come hai detto tu la curvatura della luce è su una superficie enorme. O questi detriti sono praticamente una coperta che gira intorno alla stella, come l'ultima ipotesi fa pensare, oppure è ancora valida un'altra teoria.
E' vero che per deviare la luce al 14% la prima volte e del 22% al secondo giro ci vorrebbe un pianeta grande almeno una dozzina di volte giove, ma lo stesso effetto secondo lo studio è provocato da questo sciame enorme di detriti sparsi nell'orbita. Grande quanto? boh talmente tanto che è difficile immaginarlo.
Però anche questa ricerca mi sembra tutta da confermare, anche se porta nuovi elementi