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Rottami spaziali fuori controllo. «La Nasa deve intervenire»

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2011 13:56
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Utente Master
03/09/2011 11:43

A rischio le future missioni. È un problema anche diplomatico che coinvolge diverse nazioni.

Si fa serio il rischio dei rottami spaziali che gli anglosassoni chiamano debris. La Nasa ammette che ce ne sono così tanti intorno alla Terra da aver creato una situazione di «non ritorno», che tradotto significa non essere in grado di governare la situazione con possibili gravi conseguenze. La notizia ora è che il National Research Council americano, in un rapporto che esamina approfonditamente la questione, accusa la Nasa di non tener conto dei guai che potrebbero scatenarsi pur essendone consapevole. Da notare è che il leader del gruppo che ha redatto il documento, Danald Kessler, è l’ex responsabile alla Nasa dell’Office Debris Program Office. Quindi conosce bene la situazione sotto ogni aspetto, anche interno all’agenzia.
Situazione seria - Infatti la sua accusa è rivolta prima di tutto all’amministrazione dell’ente spaziale perché non predispone una struttura con specialisti impegnati più seriamente sui questo fronte. «In alcuni casi», dice Kessler, «c’è anche una persona sola che se ne occupa». Invece la situazione è davvero seria perché tutti i rottami esistenti collidono pure fra loro aumentando il numero dei frammenti. Oggi si calcola che gli oggetti superiori ai 10 centimetri siano 19 mila, quelli inferiori ai 10 centimetri 500 mila e quelli ancora più piccoli alcuni milioni. Tutti ovviamente preoccupano, ma in particolare quelli minori perché sono difficilmente rintracciabili con gli strumenti attuali. Infatti il sollecito del rapporto è diretto alla realizzazione di apparati di sorveglianza più sensibili a cui si aggiunge la necessità di stazioni permanenti occupate nella continua ricognizione.
Allarme - L’allarme lanciato dal National Research Council mette in evidenza il fatto che i rottami sono in grado di generare danni ai satelliti in orbita fino a mandarli fuori uso come è accaduto in qualche caso. Inoltre sono un problema anche per la Iss, la Stazione spaziale internazionale, e la vita degli astronauti a bordo: di recente la Iss ha dovuto effettuare una manovra di spostamento per evitare uno scontro. «Occorre un piano a breve e lungo termine», dice Kessler, «con un maggior coordinamento a livello internazionale».
Problema diplomatico - E qui si mettono in evidenza i problemi giuridici che il piano deve affrontare con rapidi colloqui diplomatici. Infatti solo il trenta per cento dei rottami è da addebitarsi agli Stati Uniti e un Paese non può intervenire ad esempio alla rimozione (se fosse possibile, ma ancora non esistono mezzi del genere) di un debris di un’altra nazione. Quello che è chiaro, secondo il rapporto, è che per evitare anche danni economici la questione della spazzatura cosmica non può essere soltanto un argomento di facciata richiamato ogni tanto dalle agenzia per far parlare i media. Non si può più rinviare: adesso è indispensabile intervenire, pena seri guai.

Fonte: Corriere della sera.It
www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_settembre_02/detriti-spaziali-caprara_81ed24c8-d578-11e0-b96a-5869f8404a...
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Utente Master
03/09/2011 12:06

E' un problema che sapevamo già da tempo questo..sei daccordo con mè Thomas?
Ho sentito parlare che la Nasa probabilmente utilizzerà quella rete metallica che avevi postato tu in una discussione.
Per poi spararli fuori dalla nostra zona spaziale.
Speriamo bene.. anche perchè rappresentano un pericolo(come dice lì sopra) per chi nello spazio ci vive lavorando.
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Utente Master
03/09/2011 13:04

bel problemino stare nello spazio e sapere che ti puo' arrivare un proiettile spaziale in ogni momento [SM=g2201342]

certo che l'uomo dove va' lascia spazzattura e che azzarola [SM=g1420769]
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Utente Master
03/09/2011 15:55

....un vecchio detto dice chi rompe paga ed i cocci sono i suoi!
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Utente Praticante
03/09/2011 17:04

Il problema è vecchio e conosciuto. Invece di lanciare questi oggetti via dalla nostra atmosfera e rendendoli quindi un pericolo per gli altri (e intendo pianeti, satelliti, asteroidi etc.) si dovrebbero riportare sulla terra e cercare o di smantellarli o di metterli in un museo dedicato allo spazio.

Cosi risolverebbero il problema e di certo ci sarebbe gente che andrebbe a vedere dei satelliti rimasti nello spazio per diversi anni
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Utente Master
03/09/2011 22:20

è un problema serio di sicuro
certo però, che "raccogliere" questi detriti spaziali non è facile prima di tutto
eppoi costerebbe parecchio probabilmente: però se si mettono insieme più nazioni il costo sarebbe suddiviso

forse fino ad ora non c'è volontà politica di fare pulizia lassù; finchè non succede qualche grave incidente, probabilmente, secondo me, la spazzatura la lasceranno la dove si trova ...
[Modificato da bambino_69 03/09/2011 22:22]
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Utente Master
04/09/2011 13:56

Difficile la soluzione, per fermare la cosa è necessario anzitutto regolamentare il diritto internazionale rendendo obbligatorio, da qui in avanti, prevedere la disattivazione di ogni capacità esplosiva a bordo delle attrezzature lasciate in orbita; meglio ancora la loro distruzione in atmosfera. A questo fine è sufficiente porle su una traiettoria leggermente più ellittica, perché, orbita dopo orbita, siano rallentati ogni qual volta sfiorano l'atmosfera, finendo per ricaderci, disintegrandosi, nell'arco di 20 o 25 anni. Purtroppo non è facile gestire il problema. Gli oggetti già in orbita ormai sono andati, nessuno li ferma più.
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