Wernher Barone von Braun nacque a Wirsitz in Prussia (oggi in Polonia). Dopo che la madre gli regalò un telescopio, iniziò ad
appassionarsi di astronomia e di spazio, il che segnò tutta la sua vita. Dopo l'annessione di Wirsitz alla Polonia nel 1920 (secondo il
trattato di Versailles), la sua famiglia, come molte altre di origine tedesca, migrò in Germania, trovando casa a Berlino. Wernher non
andava molto bene né in fisica, né in matematica, finché non acquistò un libro dal titolo Die Rakete zu den Planetenräumen (Il missile
nello spazio interplanetario) scritto dal pioniere della missilistica Hermann Oberth. Da quel momento in poi si applicò talmente tanto alla
matematica, che arrivò ad eccellere in quel campo. All'età di dodici anni causò dei danni notevoli, a seguito dell'esplosione di un vagone
giocattolo a cui aveva attaccato dei fuochi d'artificio. Il giovane von Braun venne preso in custodia dalla polizia finché non arrivò il
padre.Nel 1930 iniziò a frequentare l'istituto di Tecnologia di Berlino e successivamente entrò nel Verein für Raumschiffahrt
(Società dei voli spaziali) dove assistette Hermann Oberth negli esperimenti sui razzi a motore con combustibile liquido. Dopo aver
ricevuto il diploma entrò all'Università di Berlino.Sotto il capitano Walter Dornberger, fu assicurata a von Braun una concessione di
ricerca presso il reparto di artiglieria dove si stavano sviluppando le ricerche del razzo a combustibile solido di Dornberger, a
Kummersdorf. Il trattato di Versailles aveva posto severe limitazioni a carico della Germania in relazione agli armamenti ed in particolare
alla dotazione di artiglieria pesante, ma nulla era stato disposto in relazione ai razzi. Da qui l'interesse della Reichswehr per gli studi
sulla propulsione a razzo. Successivamente von Braun ricevette un dottorato in fisica. Alla fine del 1934 l'equipe di von Braun riuscì
a lanciare due missili che percorsero 2,4 km. A quel tempo, tuttavia, non esistevano più società missilistiche tedesche, a causa del
fallimento del Verein für Raumschiffahrt e i test sui razzi erano stati proibiti dal nuovo regime nazista. I militari monopolizzarono
lo sviluppo e la ricerca missilistica costruendo una grande industria nei pressi del villaggio di Peenemünde nel nord-est della Germania,
sul Mar Baltico. Dornberger divenne comandante e von Braun nominato suo direttore tecnico. In collaborazione con la Luftwaffe, il gruppo
di Peenemuende sviluppò i propulsori a combustibile liquido sia per i caccia che per i jet. Svilupparono anche il missile balistico a lungo
raggio A-4, e il missile supersonico anti-aereo Wasserfall. A causa
di forti pressioni, von Braun nel novembre 1937 entrò nel Partito
Nazista e nel mese di maggio del 1940 diventò un ufficiale delle SS. Iniziò come Untersturmführer (sottotenente) e Himmler lo promosse tre
volte, l'ultima come Sturmbannführer (maggiore) nel giugno del 1943.
Nel novembre del 1942, Adolf Hitler approvò la produzione degli A-4
come "arma di rappresaglia". Il gruppo di lavoro comprese che la si sviluppava per bombardare Londra con esplosivi. Ventidue mesi dopo
venne messo a punto il primo A-4, ora denominato V2 (Vergeltungswaffe 2, o "arma di rappresaglia 2"), un nome inventato da Joseph Goebbels.
Il missile venne lanciato verso l'Europa occidentale il 7 settembre 1944. I razzi V2 furono per la maggior parte fabbricati in
circostanze terribili: la produzione principale infatti, ha avuto luogo nei sotterranei di una fabbrica del campo di concentramento di
Mittelbau-Dora, riducendo in schiavitù i prigionieri lavoratori. I sotterranei vennero scavati nella dura roccia della montagna di Harz.
Lo scopo era nascondersi alla ricognizione alleata, per evitare un possibile bombardamento, avendo così la sicurezza che il V2 sarebbe
stato costruito nella quantità sufficiente per arrivare alla cosiddetta Endsieg (la vittoria finale della Germania). La fabbrica
era diretta dalle SS, e come operai venivano usati i cittadini stranieri detenuti nel campo, principalmente francesi ed europei
dell'est. L'indebolimento della manodopera, causato dal massacrante lavoro nel campo di concentramento provocò, si stima, almeno 20.000
morti, tra coloro che lavorarono al progetto. Alcuni vennero uccisi mentre tentavano di sabotare i missili. Non ci sono prove che von
Braun abbia protestato per tali uccisioni, anche se successivamente disse di provare vergogna per quanto successe a Dora. Nel marzo 1944
la Gestapo arrestò von Braun per crimini contro lo stato a causa della sua continua pubblicità sulla possibile costruzione di missili
capaci di andare nello spazio. Ma le accuse caddero dato che era in costante crescita il suo coinvolgimento nella costruzione di macchine
da guerra. Infatti Dornberger e il Ministro degli Armamenti Albert Speer riuscirono a convincere Hitler che senza von Braun la
produzione di V-2 era a rischio. Nella primavera del 1945, con l'Armata Rossa giunta a 160 km da Peenemünde, von Braun riunì i suoi
collaboratori e chiese loro a chi avrebbero voluto consegnarsi. Molti scienziati erano impauriti dai russi e temevano processi o
rappresaglie da parte degli inglesi (le cui città avevano subito il maggior numero di attacchi con armi-razzo). Così, salendo su un treno
con documenti falsi, von Braun condusse 500 persone attraverso la Germania distrutta dalla guerra per consegnarsi agli statunitensi. Le
SS avevano avuto l'ordine di uccidere gli ingegneri tedeschi in fuga, nonostante questo von Braun e gli altri riuscirono a consegnarsi agli
Stati Uniti. Gli americani, appena capirono di avere di fronte degli ingegneri di primissimo piano, mandarono subito l'esercito a
Peenemünde e Nordhausen per requisire tutto ciò che restava dei V2 e distruggere entrambe le fabbriche, riuscendo a stipare in 300 treni
[non chiaro] le parti dei V2 rimaste, ma buona parte della produzione dell'équipe di von Braun venne requisita dai russi. In Gran Bretagna
i missili V-2 causarono 2754 morti e 6523 feriti, e da parte della popolazione von Braun fu considerato come criminale di guerra. Lo
stesso numero di morti ci furono in Belgio, soprattutto nella città di Anversa. Anche nell'America dell'immediato dopoguerra l'odio verso
i nazisti era palpabile. Infatti le condizioni offerte al gruppo di ingegneri e scienziati che ora collaboravano con gli americani furono
molto dure. Il 20 giugno 1945, il Segretario di Stato americano Cordell Hull approvò il trasferimento sul suolo americano degli
specialisti tedeschi facenti capo a von Braun, nell'"operazione segreta Paperclip", ideata da Allen Dulles, capo dello spionaggio
(CIA). I primi sette arrivarono a Wilmington nel Delaware, il 20 settembre 1945.[1] In seguito, vennero trasferiti a Boston, e
successivamente, ad eccezione di von Braun, nel Maryland per classificare i documenti di Peenemünde che avrebbero permesso agli
scienziati di continuare gli esperimenti missilistici. Finalmente, von Braun e altri 126 suoi colleghi, si stabilirono a Fort Bliss, nel
Texas, in una grande installazione militare a nord di El Paso.
Furono loro imposte condizioni quasi penose: separati dalle
famiglie, rimaste in Germania, si trovarono a vivere in baracche dissestate, prive di servizi e sotto costante sorveglianza. Non
potevano infatti uscire da Fort Bliss liberamente, ma solo sotto scorta. A Fort Bliss lo staff di von Braun addestrò il personale
militare, industriale e universitario sulla complessità della missilistica, lanciando nel Nuovo Messico alcuni V-2 arrivati integri
dalla Germania. Proseguirono inoltre gli studi sulle future applicazioni dei razzi militari. In questo periodo, von Braun spedì
una proposta di matrimonio alla sua prima cugina, la diciottenne Maria von Quistorp. Il 1º marzo 1947 si sposarono con rito luterano
in una chiesa di Landshut, in Germania, dopo aver ottenuto il permesso di tornare nel suo paese natio e di rivedere i propri
genitori. Nel dicembre del 1948, nacque la sua prima figlia all'ospedale militare di Fort Bliss. Nel 1950 von Braun ed il suo
staff vennero trasferiti a Huntsville, in Alabama, dove si stabilirono per vent'anni. Nominato direttore della Divisione di
Sviluppo dell'ABMA ("Army Ballistic Missile Agency"), condusse fino al 1956 la squadra di sviluppo dell'esercito alla creazione del razzo
Redstone. Già nel 1954 il gruppo sarebbe stato in grado di lanciare un satellite in orbita nello spazio. Ma la Casa Bianca si oppose: nel
settembre 1956 infatti von Braun fu costretto a zavorrare il razzo perché non entrasse in orbita. I politici preferivano infatti il
progetto Vanguard, della Marina militare, che però contava su un missile meno potente e sicuro. Il 4 ottobre 1957 gli Stati Uniti
vennero colti di sorpresa dalla notizia del primo lancio di un satellite sovietico, lo Sputnik 1. Cercando di correre subito ai
ripari, venne anticipato il lancio del Vanguard al dicembre 1957 (doveva essere pronto nel 1958). Ma il lancio fallì: il razzo che
sosteneva il satellite ricadde a terra e si incendiò. Walt Disney e Wernher von Braun collaborarono per una serie di 3 film divulgativi
per la tv nel 1954 Così von Braun ebbe finalmente via libera ed in soli tre mesi mise in orbita il primo satellite artificiale USA. Il
suo team sviluppò lo Jupiter-C, un Redstone modificato. Il lancio riuscito dello Jupiter-C, che mise in orbita l'Explorer 1, segnò
l'inizio del programma spaziale americano. Era il 31 gennaio 1958.
Nel 1962 von Braun presentò il primo progetto per l'esplorazione di
Marte e un progetto per una stazione spaziale orbitante, entrambi pubblicati sulla rivista Collier's.[2] Nell'articolo dedicato alla
stazione spaziale si leggeva che aveva un diametro di 75 m, la sua orbita era ad una altezza di 1700 Km e girava su se stessa per creare
una gravità artificiale.Dagli articoli di Collier's nacque anche una versione televisiva sull'esplorazione dello spazio, prodotta da Walt
Disney, che andò in onda in tre puntate: L'uomo nello spazio, L'uomo e la luna e Marte ed oltre. Von Braun fece da direttore tecnico;
inoltre apparve sullo schermo in tutte e tre le puntate.[2] La collaborazione con Disney continuò negli anni seguenti: Disney aveva
in mente di costruire un enorme parco di divertimenti, Disneyland. Von Braun aiutò la progettazione della sezione dedicata al futuro,
Tomorrowland, la cui attrazione maggiore era il viaggio verso Marte.
La NASA fu costituita con una legge del 29 luglio 1958. Il giorno
dopo, il cinquantesimo razzo Redstone fu lanciato con successo da un'isola del Sud Pacifico. Due anni più tardi la NASA aprì un nuovo
centro spaziale, il Marshall Space Flight Center, sempre nella città di Huntsville, in Alabama e trasferì von Braun e il suo staff
dall'ABMA alla NASA. Von Braun fu il primo direttore del centro, dal 1960 al febbraio del 1970.Il primo importante progetto al Marshall
Center fu lo sviluppo del Saturn, un razzo in grado di portare astronauti sulla Luna. Il sogno di von Braun di vedere un uomo sulla
Luna, si concretizzò il 16 luglio 1969, quando il razzo Saturn V, sviluppato al Marshall, portò l'equipaggio dell'Apollo 11 sulla Luna.
Durante il corso del Programma Apollo, sei team di astronauti esplorarono la superficie lunare. Nel 1970, von Braun venne nominato
delegato al NASA's Deputy Associate Administrator for Planning, trasferendosi con la sua famiglia a Washington. Con l'interruzione
del programma Apollo, von Braun si accorse di avere una visione del futuro della corsa allo spazio profondamente diversa da quella della
NASA, quindi nel giugno 1972 rassegnò le sue dimissioni.
Dopo aver lasciato la NASA divenne vice-presidente delle industrie
Fairchild a Germantown, nel Maryland, dove fu attivo nella promozione del National Space Institute. Conobbe Carol Rosin, responsabile
corporativa delle industrie Fairchild, nel 1974. Von Braun la rese consapevole del pericolo della proliferazione delle armi spaziali e
del perché dovessero essere bandite. La Rosin continuò l'azione di von Braun nella promozione del divieto delle armi spaziali e nella
trasformazione del complesso industriale militare in un'industria pacifica di esplorazione dello spazio, co-fondando l'Institute for
Cooperation in Space (Istituto per la Cooperazione nello Spazio).
Nel 1976 divenne membro del consiglio di amministrazione della
Daimler-Benz nonché consulente scientifico di Lutz Kayser, CEO della tedesca OTRAG (Orbital Transport und Raketen), la prima compagnia
privata ad occuparsi della produzione di veicoli di lancio.
All'apice della sua attività, von Braun scoprì di soffrire di
cancro. Malgrado le cure, il tumore continuò a progredire, costringendolo a lasciare la Fairchild il 31 dicembre 1976. Il 16
giugno 1977, Wernher von Braun morì ad Alexandria (Virginia), all'età di 65 anni. Fu sepolto all'Ivy Hillside Cemetery.
mori frustato sognando la missione su MARTE ,e anche se la sua vita resta molto controversa la sua mente risultera' estremamente brillante
[Modificato da KOSLINE 27/07/2011 00:01]