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Washington rende obbligatorio l’impianto di un microchip RFID per tutti gli americani.

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2011 13:18
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Utente Master
09/08/2011 21:41

Si gentile mi porti documentazione tecnica per cortesia?

Siamo in un 3d scientifico quindi è il minimo che puoi fare, a meno che non debba continuare una sterile discussione basata su quello che dice il tubo, e questo non mi pare che sia l'occasione.

Comunque stavamo parlando di microchip sottocutanei e di sistemi di controllo di massa.

Il problema è reale, ma purtroppo con migliaia di persone che si acculturano grazie dalle trasmissioni televisive, alla fuffa-web, parecchi come nel fenomeno ufo ci ricamano oltre misura.

Non mi pare sia stato già postato, comunque per cronaca spieghiamo cosa è realmente il microchip

"Il microchip è un circuito integrato applicato nel tessuto sottocutaneo di un cane, gatto, o di un altro animale, a scopo identificativo. I microchip sono delle dimensioni circa di un chicco di riso e sono basati su una tecnologia passiva RFID. Il Tatuaggio è un altro metodo, oggi desueto, usato per l’identificazione degli animali.

I microchip sono apparecchi inerti, chiamati RFID e perciò non contengono alcuna forma di energia interna. I componenti di base sono tre: un chip di silice (circuito integrato); un nucleo di ferrite circondata da un filo di rame; e un piccolo condensatore. Il chip contiene il numero di identificazione, più i circuiti elettrici per trasmettere le informazioni al lettore. Il nucleo di ferrite (o di ferro) agisce come una radio antenna, pronta a ricevere il segnale del lettore. Il condensatore funziona da sintonizzatore, formando un circuito con l’antenna.
Questi componenti sono racchiusi entro una capsula di vetro biocompatibile, e sigillati ermeticamente.
Il "chip" contiene al suo interno il numero d'identificazione, più circuiti elettronici per trasferire tale informazioni allo scanner. Il nucleo di ferrite funziona come un'antenna radio, adatta a ricevere segnali dallo scanner.

Il Lettore del chip emette un campo elettromagnetico/elettrico che tramite il processo della induzione genera nell'antenna del tag una corrente che alimenta il chip. Il microchip così alimentato comunica tutte le sue informazioni che vengono irradiate tramite l'antenna verso il Lettore.
Il microchip ha una dimensione esterna di circa mm 11 di lunghezza e di mm 2 di diametro, ed è contenuto in un ago monouso, che può essere applicato su una particolare siringa o altro iniettore. Agli animali non nuoce né fisicamente né psicologicamente.

Non è previsto l'impianto diffuso agli esseri umani, anche perché non sarebbe di reale utilità generale, nonostante una decina di anni fa uscirono notizie sensazionalistiche secondo cui da lì a poco sarebbe stato impiantato anche alle persone, e questo ha generato la nascita di molte teorie complottistiche che addirittura vedevano i chip identificativi come strumenti per il controllo mentale della gente.

Si è ipotizzato in anni passati di usarli sui bambini in zone di alcuni Paesi dove è frequente il loro rapimento, e quindi come misura anti-rapimenti.


Oltre ciò, esistono i biochip, che sono ancora in fase sperimentale e servono per aiutare a diagnosticare le malattie. Il biochip è contiene circuiti o sostanze che reagiscono al contatto ad esempio di elementi che indicano la malattia. La parte “attiva” di ogni biochip è formata da molecole biologiche, come proteine, che sono fissate alla superficie e si legano con un'elevata selettività agli obiettivi presenti nel campione biologico. A seguito della reazione (ibridizzazione) viene attivato un segnale ottico o elettrico che può essere letto dall'esterno. In questa maniera, conoscendo la funzione delle proteine dove sono collocate, si può ricostruire la presenza dell'obiettivo da individuare, come malattie specifiche.

Nonostante le tante notizie sensazionalistiche sui biochip nell'ultimo decennio, essi non sono ancora presenti nell'uso corrente in medicina ma sembrano ancora essere bloccati alla fase di sperimentazione." [1]

Non escludo di certo il problema, ma ripeto troppo si ricama sopra.

Invito alla lettura di questa ricerca.

[1] ceifan.org/microchip_controllo_mentale.htm
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